Credo che la maturazione di un?idea e il superamento dei conflitti e dei dubbi prima di una free solo sia gia? meta? dell?impresa. Credo che sia importante anche armonizzarsi alle circostanze. Mi e? capitato varie volte di rinunciare sotto la via per vari motivi: stress, pressione mentale, svogliatezza. E secondo me e? fondamentale ascoltare se stessi e farsi guidare dall?ispirazione del momento. Credo che la vita sia piu? importante di un dubbio. Tuttavia, superato il punto di non ritorno non puoi permetterti di dubitare, a meno che non troverai chi ti assiste.matteo. ha scritto: una persona che intende partire per una cosa del genere..cioe' una salita non al limite delle proprie difficolta' ma comunque anche molto impegnativa tecnicamente (oltre che psicologicamente ovvio..) come si comporta nei confronti dei pensieri riguardanti la possibilita' di trovarsi in difficolta'???
- ci pensa che si potrebbe trovare in difficolta'? (credo proprio di si...)
- pensa a tutte o molte delle cose per cui potrebbe ritrovarcisi ?
- pensa a tutte le possibili soluzioni?
-considerano il possibile sopravvento del panico?
-considerano che il panico possa essere eliminato al 100%?
-pensano a come potrebbero comportarsi in tale circostanza?
magari sono cose ovvie ma ero curioso di sapere come preparano un po' questo lato della loro esperienza su questa o quella salita,cioe' il lato del:
.....E SE......
Per quanto mi riguarda il rischio maggiore di una free solo e? il manifestarsi del dualismo, di una divisione sul piano mentale per cui non sei piu? presente e consapevole con tutto te stesso e, se ti distrai un attimo, se una impercettibile corrente elettrica passa nel cercello, la bolla si rompe, come direbbe Roberto, e rischi di cadere.
Un aspetto chiave delle free solo e? il superamento del panico. Il panico uccide, quindi e? importante essere rilassati anche quando si ha paura. Il 50% delle volte in cui son caduto in falesia (che uso anche a mo? di esperimento per le vie lunghe) e? stato a causa del panico. Ma su queste cose c?e? poco da speculare e piu? da sperimentare.
Il rilassamento permette di pensare ed arrampicare meglio. E? molto probabile trovarsi in difficolta? durante una free solo, pero? il concetto di difficolta? e? anche relativo.
C?e? una fase che io chiamo ?acclimatamento mentale?. Quando mi trovo di fronte ad un passaggio difficile o esposto mi fermo. Mi abituo all?ambiente. Osservo. Dopo un po? la configurazione della roccia libera le sue debolezze ed il varco si apre. Coordino i movimenti e passo. L?acclimatamento mentale puo? nascere, a mio avviso, anche attraverso lo studio e la conoscenza teorica di una via. Memorizzare le difficolta?, cosicche?, al momento chiave, non saremo impreparati.
Quello che ho scritto deriva dalla mia esperienza, ma sarei molto curioso di sentire quella di altri.
Vorrei finire con una considerazione. Credo che la solitaria in generale sia una vocazione (del momento o di una vita) che non riguarda esclusivamente la dimensione verticale, quindi come alcuni si sentono chiamati a fare altre cose, altri vanno in solo o free-solo una sola volta oppure spesso. Cio? genera in me stupore e ammirazione ma nessun desiderio di emulazione.
Spero di essere stato chiaro.
Ciao
Lorenzo