wolf jak ha scritto: Ma il tuo compagno, sceso con l'altra mezza, quella che ti ha tenuto l'ha fissata alla sosta? era sotto carico questa santa mezza?
Togliamo di mezzo la forcella: il compagno dalla sosta sale qualche metro fino a farmi arrivare a terra, sente la corda sgravata dal peso, capisce che sono a terra e quindi si slega dall'unica mezza corda alla quale sono rimasto appeso (l'altra corda, più lunga e moschettonata solamente al primo rinvio è rimasta lasca e inattiva). Recupera il primo rinvio, torna alla sosta, mette una maglia rapida, raddoppia la corda rimasta lasca e si cala.
togliere di mezzo la forcella dalla ricostruzione rende tutto più semplice. ma rende difficile da comprendere come io abbia potuto volare su una parete appoggiata senza grattugiarmi tutto rovinosamente (a meno che il secondo tiro, più verticale, fosse effettivamente sufficientemente sporgente rispetto al primo tiro, decisamente più appoggiato): la forcella serve per spiegare come mai il freno non abbia funzionato e come mai io non mi sia grattugiato (forcella sporgente).
Se, andando a prendere le misure, scoprirò che senza forcella avrei impattato al suolo, allora la forcella (o un qualsiasi salcazzo che avesse strozzato la corda) sarà necessaria alla ricostruzione.
In caso contrario la forcella ai fini della ricostruzione sarà possibile ma non necessaria e complicativa.