Va' a lavorare, scalatore!

Messaggioda PIEDENERO » gio gen 16, 2014 17:23 pm

coniglio ha scritto:
PIEDENERO ha scritto:
coniglio ha scritto:il miglior scalatore (imho)
è quello che
a fine giornata
ha parlato di meno
ha scalato di più
(a prescindere dal grado)


E ti presenti al raduno con questo slogan :mrgreen:


ai raduni saltano le regole :D :D :D


:lol:
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Messaggioda nuvolarossa » ven gen 17, 2014 19:14 pm

Redpoint: climbing a route without falling after having practiced it on previous occasions. Even with practice a route can take days, months, or even years to redpoint. Along the way it can consume the mind of a climber and drive him nearly insane with frustration. Steve McClure, one of Britain's finest climbers, knows the peculiar pressures and vexations of redpointing better than most.


http://www.epictv.com/media/podcast/ste ... -12/261414

Senza il lavorato il VI+ sarebbe ancore il limite del possibile...........e di sicuro Piedenero non scalerebbe un 6b+ sentendosi una pippone! :wink:
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Messaggioda Franz the Stampede » ven gen 17, 2014 23:36 pm

Il "problema", volendo, sta nel fatto che il lavorato, il redpoint, per sua definizione permette tutta una serie di cose quali

1 - farsi spiegare la via per filo e per segno da un altro
2 - impiegarci giorni e giorni a far funzionare un movimento
3 - ripete certi passaggi a sfonnasse
4 - fare pratica di certi movimenti sul muro di casa etc etc etc

i bagagli di movimenti di cui ha parlato qualcuno per me si vedono solo nell'arrampicata a vista, perché è lo stile con le regole più severe.
Il "fare tuo un movimento" non è cosa certa nel lavorato per i motivi sopracitati. Se ho impiegato una settimana a capire un movimento, o se lo faccio perché mi è stato detto così da altri, è anche possibile che l'abbia imparato "di sana pianta", che l'abbia memorizzato su quel tiro senza essere capace di ripeterlo su altri.

Qualcuno potrebbe anche dire che il lavorato intenso limita i movimenti che fai in una sessione. Se per ogni tentativo sul tuo progetto avessi tentato un nuovo tiro corrispondente al tuo limite a vista (o sotto), avresti avuto più "chilometraggio" di movimenti. Il solito Ondra collega l'ampissimo repertorio di movimenti e la rapida capacità di lettura che molti altri riscontrano nella sua scalata al fatto che per anni ha arrampicato essenzialmente a vista o facendo il lavorato in giornata. Lui stesso ha spiegato che gli sembrava controproducente andare in una falesia lontana da casa e incaponirsi su un tiro solo, perdendo così la possibilità di provarne molti.


Per concludere, credo che ogni approccio abbi vantaggi e svantaggi e un mix è sicuramente la cosa più sana. Ovviamente nel mondo dei big etc, il lavorato porta gradi più alti ed altisonanti, motivo per cui credo sia prediletto dai più. Ma secondo me anche un po' a torto, perché come ho detto molte volte, lavorato può voler dire 1000 cose, a vista solo una.

Personalmente, però, preferisco l'avvvista. quando ho la pessima idea di prefissarmi degli obiettivi di grado a lungo termine, sono sempre obiettivi di ottenere un certo grado a vista un numero consistente di volte.
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Messaggioda nuvolarossa » lun gen 20, 2014 23:42 pm

Bellissimo video di Alizée Dufraisse su un 8c+ a Margalef che racchiude l'essenza del lavorato: perfezione di gesti, armonia di movimenti, tenuta mentale per non mollare quando sei pieno e devi comunque fare tutto in modo perfetto pena la caduta (guardate come vibra sul runout finale bello lungo...).

Emblematiche le sue parole alla fine: "cadevo sempre sullo stesso movimento, era frustrante e cominciavo a sentire la pressione. Così ho scritto qualcosa da leggere prima di provare il tiro in modo da sentirmi libera nel mio arrampicare: non importa il risultato, scalo questa via perchè mi piace, mi piace scalarla, i movimenti, le emozioni e soprattutto il movimento che sbaglio!! Non importa quello che succede. Sono felice di essere qui e di scalare questa parete. La vita è bella!"

Bravo Alizée!!! :smt038 :smt038 :smt038

http://vimeo.com/84127520
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Messaggioda Q » mar gen 21, 2014 0:30 am

nuvolarossa ha scritto:Bellissimo video di Alizée Dufraisse su un 8c+ a Margalef che racchiude l'essenza del lavorato: perfezione di gesti, armonia di movimenti, tenuta mentale per non mollare quando sei pieno e devi comunque fare tutto in modo perfetto pena la caduta (guardate come vibra sul runout finale bello lungo...).


?e aggiungerei anche l'urlo liberatorio finale.
Solo il lavorato riesce a darmi emozioni così forti quando la metto in catena. L'a-vista è una battaglia all'ultimo sangue ma il lavorato è una vera e propria guerra.

Gran bel vione comunque!
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Messaggioda OdinEidolon » mar gen 21, 2014 10:09 am

nuvolarossa ha scritto:Bellissimo video di Alizée Dufraisse su un 8c+ a Margalef che racchiude l'essenza del lavorato: perfezione di gesti, armonia di movimenti, tenuta mentale per non mollare quando sei pieno e devi comunque fare tutto in modo perfetto pena la caduta (guardate come vibra sul runout finale bello lungo...).

Emblematiche le sue parole alla fine: "cadevo sempre sullo stesso movimento, era frustrante e cominciavo a sentire la pressione. Così ho scritto qualcosa da leggere prima di provare il tiro in modo da sentirmi libera nel mio arrampicare: non importa il risultato, scalo questa via perchè mi piace, mi piace scalarla, i movimenti, le emozioni e soprattutto il movimento che sbaglio!! Non importa quello che succede. Sono felice di essere qui e di scalare questa parete. La vita è bella!"

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Orcoboia. Quella non e' una via, e' un viaggio. Bella.
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Messaggioda coniglio » mar gen 21, 2014 10:27 am

nuvolarossa ha scritto:Bellissimo video di Alizée Dufraisse su un 8c+ a Margalef che racchiude l'essenza del lavorato: perfezione di gesti, armonia di movimenti, tenuta mentale per non mollare quando sei pieno e devi comunque fare tutto in modo perfetto pena la caduta (guardate come vibra sul runout finale bello lungo...).

Emblematiche le sue parole alla fine: "cadevo sempre sullo stesso movimento, era frustrante e cominciavo a sentire la pressione. Così ho scritto qualcosa da leggere prima di provare il tiro in modo da sentirmi libera nel mio arrampicare: non importa il risultato, scalo questa via perchè mi piace, mi piace scalarla, i movimenti, le emozioni e soprattutto il movimento che sbaglio!! Non importa quello che succede. Sono felice di essere qui e di scalare questa parete. La vita è bella!"

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si nuvola, visto anch'io, tutto bello, intimo e commovente...

ma una gnocca come lei non può stare con quello!!!!!
forse non me ne intendo di uomini e gusti femminili...
oppure ha un missile dell'amore.
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Messaggioda ncianca » mar gen 21, 2014 11:33 am

Io per Alizee farei... il 9a. Diciamo così.
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Messaggioda OdinEidolon » mar gen 21, 2014 12:13 pm

Certo che quando si parla di scalatrici siete proprio di bocca buona :lol:
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Messaggioda coniglio » mar gen 21, 2014 12:16 pm

a partire dal nome mi piace tutto di lei...



:D
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Messaggioda gug » lun mar 03, 2014 10:44 am

Q ha scritto:
nuvolarossa ha scritto:Bellissimo video di Alizée Dufraisse su un 8c+ a Margalef che racchiude l'essenza del lavorato: perfezione di gesti, armonia di movimenti, tenuta mentale per non mollare quando sei pieno e devi comunque fare tutto in modo perfetto pena la caduta (guardate come vibra sul runout finale bello lungo...).


?e aggiungerei anche l'urlo liberatorio finale.
Solo il lavorato riesce a darmi emozioni così forti quando la metto in catena. L'a-vista è una battaglia all'ultimo sangue ma il lavorato è una vera e propria guerra.


....rileggevo questo topic e non ho potuto non quotare questo post! :wink:
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Messaggioda Q » lun mar 03, 2014 11:09 am

gug ha scritto:
Q ha scritto:
nuvolarossa ha scritto:Bellissimo video di Alizée Dufraisse su un 8c+ a Margalef che racchiude l'essenza del lavorato: perfezione di gesti, armonia di movimenti, tenuta mentale per non mollare quando sei pieno e devi comunque fare tutto in modo perfetto pena la caduta (guardate come vibra sul runout finale bello lungo...).


?e aggiungerei anche l'urlo liberatorio finale.
Solo il lavorato riesce a darmi emozioni così forti quando la metto in catena. L'a-vista è una battaglia all'ultimo sangue ma il lavorato è una vera e propria guerra.


....rileggevo questo topic e non ho potuto non quotare questo post! :wink:


Ciao Gug!
A proposito di lavorato, ho ancora un conto aperto con Adelante. Quest'estate devo tornare a fare un salto a Campo Solagna (infrasettimanale). Dai che ci organizziamo! :wink:
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Messaggioda gug » lun mar 03, 2014 11:27 am

Q ha scritto:Ciao Gug!
A proposito di lavorato, ho ancora un conto aperto con Adelante. Quest'estate devo tornare a fare un salto a Campo Solagna (infrasettimanale). Dai che ci organizziamo! :wink:


Volentieri, io a questo punto dovrei cominciare a provare Hobo, proprio lì accanto.
Però la mia logistica si sta complicando e non so come sarò messo per quella volta: comunque ci sentiamo.
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Messaggioda gug » lun mar 03, 2014 13:54 pm

nuvolarossa ha scritto:Bellissimo video di Alizée Dufraisse su un 8c+ a Margalef che racchiude l'essenza del lavorato: perfezione di gesti, armonia di movimenti, tenuta mentale per non mollare quando sei pieno e devi comunque fare tutto in modo perfetto pena la caduta (guardate come vibra sul runout finale bello lungo...).

Emblematiche le sue parole alla fine: "cadevo sempre sullo stesso movimento, era frustrante e cominciavo a sentire la pressione. Così ho scritto qualcosa da leggere prima di provare il tiro in modo da sentirmi libera nel mio arrampicare: non importa il risultato, scalo questa via perchè mi piace, mi piace scalarla, i movimenti, le emozioni e soprattutto il movimento che sbaglio!! Non importa quello che succede. Sono felice di essere qui e di scalare questa parete. La vita è bella!"

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http://vimeo.com/84127520


Ho visto il video: è bellissimo e lei è perfetta come può esserlo solo un grande atleta che si è preparato benissimo ed è al massimo della forma.
E proprio per questo arrivo al punto, di cui ho già parlato in altri topic, ma che ripeto qui perché è fortemente in tema.

In ogni sport del genere simile all'arrampicata, ginnastica, tuffi, pattinaggio, perfino la danza, tutti quelli in cui si tratta di eseguire movimenti complessi e dove non c'è un'interazione con un avversario, dove insomma la prestazione dipende solo dall'atleta, il ripetere continuamente quei movimenti fino a renderli perfetti è considerato come il top della prestazione e anzi non esiste un altro modo per praticarli. In pratica esiste solo il lavorato, l'avvista non è neanche concepito: immaginate l'esercizio perfetto di Yuri Chechi e immaginate se gli avessero dato un foglio con la sequenza dei movimenti da eseguire, solo prima della prova.

In arrampicata invece non solo esiste questo concetto, ma addirittura si guarda con sufficienza a una esecuzione perfetta come quella del video perché, in fondo, "è solo lavorato".
L'ho sempre trovato un aspetto curioso e ho anche una mia teoria sul perché esista, ma vorrei sentire un vostro parere.
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Messaggioda nuvolarossa » lun mar 03, 2014 15:15 pm

Il mio parere è che soltanto attraverso il lavorato alzi il livello.

Qualunque livello, anche quello dell' "avvista".

Non esiste alcun top climber che arrampichi solo a vista. Anche Ondra è stato su alcuni tiri settimane intere distribuite su anni. Si è allenato per fare un movimento dell'ultimo 9equalcosa che ha chiuso vicino a casa sua.

Ovvio che poi questa massa di allenamento fisico/psichico/motorio ti serva per alzare il livello a vista.

Imho arrampicando solo a vista non arriverai mai al top, e generalizzando non arriverai mai al tuo livello massimale.
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Messaggioda gug » lun mar 03, 2014 17:48 pm

Io sono tendenzialmente d'accordo, anche se penso che si scalasse solo sul lavorato non crescerebbe automaticamente il livello a vista.
Però non hai risposto alla mia domanda: perchè in arrampicata, non solo esiste il concetto di "a vista", cosa che in sport simili non c'è, ma addirittura il lavorato viene considerato un pò una prestazione di serie B?
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Messaggioda nuvolarossa » lun mar 03, 2014 17:57 pm

In quali altri sport "simili" potrebbe esserci il concetto di "a vista"? A me non ne viene in mente alcuno...

Perchè il lavorato è considerato di serie b? A me non sembra che lo sia. Sicuramente non lo è dai top perchè tutte le loro migliori perf sono in lavorato. Lo è da molti climber medi (diciamo 7c max) che come ho già detto provocatoriamente ma non troppo nel primo post, non hanno la tenuta mentale per fare il lavorato. Vanno a vista, scalano bene ma non sono mai al loro vero limite.

Oh, io parlo di chi fa arrampicata sportiva eh, parlo di FF... :lol:
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Messaggioda KIKKA-MO » lun mar 03, 2014 18:15 pm

gug ha scritto:Io sono tendenzialmente d'accordo, anche se penso che si scalasse solo sul lavorato non crescerebbe automaticamente il livello a vista.
Però non hai risposto alla mia domanda: perchè in arrampicata, non solo esiste il concetto di "a vista", cosa che in sport simili non c'è, ma addirittura il lavorato viene considerato un pò una prestazione di serie B?

Non so se lo sia davvero....ad esempio le gare di velocità sono l'apoteosi del superlavorato, le gare lead esaltano l'avista mentre il boulder nelle gare è il trionfo del lavorato breve....quindi anche nelle gare vengono 'considerati' tutti gli aspetti.

Il climber medio che considera di piu l'avista secondo me lo fa ancora nell'ottica dell'alpinista 'se in via to.rovo un passaggii di x, passo o no?' Per rispondere a questa domanda devo ovviamente considerare il mio grado a vista.
ovviamente per l'arrampicatore sportivo puro questo discorso perde un po di senso, secondo me
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Messaggioda gug » lun mar 03, 2014 18:17 pm

nuvolarossa ha scritto:In quali altri sport "simili" potrebbe esserci il concetto di "a vista"? A me non ne viene in mente alcuno...



Basterebbe che su questi sport venissero indicati una serie di esercizi da eseguire senza avere avuto possibilità di provarli. Di fatto però non esiste neanche come concetto, mentre in arrampicata è considerata la specialità più nobile. Io sono anche d'accordo che lo sia, ho delle teorie sul perché sia così, ma la cosa strana è il pregiudizio sul lavorato.
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Messaggioda Sandrino80 » lun mar 03, 2014 20:08 pm

e questa del video sarebbe gnokka?
ma per piacere, questa non allaccia nemmeno le scarpe alle figghe che mi fanno sicura a me
e poi sarebbe anche ora di finirla di dire che si è portati a casa una via..con i rinvii gia in loco
!
livellosi saluti
Sandrino80
 
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