da arteriolupin » sab nov 29, 2008 1:20 am
Una giornata davvero bella, una finestra di bel tempo tra una perturbazione e l'altra quella passata giovedì 27 novembre...
Un grazie di cuore a Davide, che mi ha permesso di andare a vedere e gustare l'ottimo calcare di questo "paracarro" in riva al lago di Garda...
Una giornata passata noi due soli sulla via... Visuali stupende, aria tersa...
Una via semplice, da superpippe direbbero molti... III+ e IVì , poi II, III e varianti a piacere...
Il tutto reso più pepato dalla neve, fresca, che dai 5-600 metri in su copriva gli appoggi...
Nonostante la bassa quota, una bella ravanata di cresta con 500 m. di dislivello e quasi 900 di sviluppo...
Pochi chiodi sulla via, moltissime possibilità di piazzare protezioni su clessidre, spuntoni e fessure...
Una piccola gioia per chi ha voglia di farsi una ravanatina su difficoltà basse ma non banali e con panorami da favola...
Così distante dalle folle schiamazzanti di certe falesie vicine... Cos' bassa di quota, eppure alpinistica...
Era un anno, da quando avevo scoperto alcune relazioni al riguardo, che sognavo di potermela godere...
Di nuovo un grazie a Davide che si è dimostrato compagno sicuro, generoso (mi ha permesso di titare buona parte della via) e comprensivo per alcuni miei numeri da circo... Una salita in allegria e serenità, senza mai perdere di vista la sicurezza e senza esagerare con le paure...
E' stata forse l'ultima arrampicata del 2008... Forse per qualche tempo dovremo pensare a ciaspole, scarponi, piccozza e ramponi... Ma, di sicuro, questa montagnola, questo paracarro del Garda bresciano ci ha dato il più bell'"arrivederci sul calcare" che ci saremmo potuti attendere...
Anche le superpippe hanno un cuore e, per loro fortuna, sanno divertirsi con il "relativamente poco"...
Per chi volesse vedere alcuni scatti della giornata, vada al mio fotoalbum...
Buone Montagne a tutti e ancora grazie a Davide dacv0, compagno di merende per queste ravanatine dal sapore "antico" ma sempre avvincenti ed entusiasmanti...
Note tecniche: primi tiri sullo spigolo, III+ e un paio di passaggetti di IV-., un paio anche di IV per "varianti" create sul momento. Alcune varianti sul primo sperone di IB-IV+, per lo più III.
Dalla cima dello sperone all'anticima, su tutti i tratti all'ombra o rivolti ad ovest abbastanza neve fresca presente. Un paio di tratti, facili in condizioni normali, delicati per presenza di neve.
Fatte alcune varianti con difficoltà massime di IV+ deviando dalla via segnata con radi bolli rossi.
Prima dell'anticima, una cinquantina di metri di ravanata su un canalino terroso ricoperto di neve fresca per aggirare un franamento pricoloso sullo spigolo...
Molta attenzione alla crestina che collega l'anticima alla cima, la neve crea qualche problema, soprattutto a chi sale in scarpette...
Discesa per sentiero dalla selletta tra anticima e cima... molto rapida ma decisamente ripida e franosa.
Valutazione della via: da PD+ ad AD-, a seconda della varianti. Pochissimi chiodi presenti ma ottime clessidre e spuntoni. Consigliabile procedere in conserva dopo lo sperone, assicurandosi solo su alcuni tratti verso l'anticima, per poter guadagnar tempo (lo sviluppo totale, 900 metri, è consistente).
Un grazie anche al Rampegon per la precisione delle sue relazioni... Bravo Carletto!
...Se tuti i bechi gavesse un lampion... Gesummaria che iluminasiòn!
Canto popolare veneto