alberto60 ha scritto:Antonio63 ha scritto:Bè x avere il rispetto della pietra bisognerebbe stare a casa ,perche ognuno può avere l'etica che vuole piu o meno invasiva ma chiunque arrampica a suo modo danneggia la roccia,certo chi fora fa senzaltro un bel danno ma anche chi mette un chiodo e poi x toglierlo magari a suon di martellate spacca la fessura in cui là messo ,oppure le decine di frend e nut incastrati da tutte le parti,cordini,vie talmente battute che fra magnesio e suole spalmate non occorre nemmeno la relazione ecc ecc.Quindi io penso che ognuno di noi con tutte le nostre etiche facciamo piccoli o grandi danni alla natura che tanto amiamo ,chi non ha peccato scagli la prima "pietra".Con questo non voglio ne difendere ne accussare nessuno è solo un mio pensiero.Ciao Antonio
Ciao Antonio
é vero ognuno di noi da il suo contributo a danneggiare la roccia. Solo per il fatto di esistere, l'uomo con le sue iniziative danneggia la natura:
Le strade, i ponti, le case, ect., ect. tutto danneggia la natura.
Però siamo al mondo quindi non possiamo fare altrimenti anche se possiamo e dovremmo tenere dei comportamenti il meno invasivi possibile e anche gli arrampicatori possono e dovrebbero dare il loro contributo dandosi delle regole sia per danneggiare il meno possibile la pietra, sia per rispettare una certa etica e storia alpinistica .
Prendi ad esempio il Procinto . Li è sotto l'occhio di tutti un vero scempio sia etico alpinistico sia verso la pietra. Vie richiodate senza rispetto del tracciato originale, chiodi , cordini, spit, fix, resinati, catene, scritte sulla roccia. Vecchie vie cancellate per fare posto a nuove arrampicare dal valore sportivo.
All'attacco della via GAMMA addirittura sono stati messi in coppia un fix ed un resinato in modo tale che se ci sono 2 cordate un moschettona il fix e l'altra il resinato.
Sulla Dolfi-Melucci , già richiodata a fix, qualcuno che non trovava il loro posizionamento perfetto!! , ha spostato alcuni fix, altrimenti tirava la corda (Ma non c'erano i cordini per eliminare gli attriti??) Il risultato altri buchi e perni dei vecchi fix senza piastrina che fuoriescono dalla roccia.
Insomma un vero delirio dell'egoismo arrampicatorio.
E' chiaro che per il solo fatto di frequentare l'ambiente montano , l'uomo incide su questo ambiente, però ci sono modi e modi.
ciao Alberto
Infatti sono perfettamente d'accordo con questo discorso, anch'io mi sono battuto per non fare riattrezzare a fix una vecchia via di sax in Gola di Frasassi (senza peraltro riuscirci ).
Però questo è lo stile di apertura di Larcher e c. sono due discorsi completamente diversi: loro, soprattutto ultimamente scelgono terreni di apertura vergini e adatti solamente a questo tipo di approccio (non mi risulta che dove salgono Hotel Supramonte o la Larcher-Vigiani o le ultime vie di Manolo ci fossero vie precedenti tradizionali).
Quindi un conto è il rispetto dell'esistente e della storia, un altro è il giudizio su uno stile di apertura.
Ciò su cui io sono molto d'accordo è lasciare lo spazio libero a ogni stile, considerando la naturale vocazione di ogni zona.