Sondaggio: L'Alpinista...

[orietta]

...

[Roberto]

Mi pare che la mia l'avevo già detta, ma sento il bisogno di ridirla.

Ho arrampicato alla pari con una donna, si chiama Germana Majolatesi ed è veramente in gamba. Con lei posso essere alla pari su roccia, ma su tutte le altre discipline montane, in confronto a lei, sono una pippa (e quì si riallaccia il mio discorso su "cosa significa essere una pippa")

Considero le donne in montagna, alla pari degli uomini, nella vita di tutti i giorni, migliori!

[mauri]

Posso dire la mia anche se non sono un alpinista?!

E' vero, ci sono poche donne che arrampicano (ancora meno in montagna).
Credo che le donne si siano emancipate solo nel rapporto di coppia, vogliono dimostrare all'uomo che hanno anche loro i coglioni e che possono farli girare al compagno, se vogliono.
Mentre invece nell'arrampicata e ancora di più nell'alpinismo, le palle bisogna tirarle fuori davvero e per il momento sono poche le donne (anche uomini) dotate di palle proprie, spesso si accontentano di tenere in mano quelle del compagno (parlo metaforicamente).
Penso che sia una cosa normale per uomo e donna avere interessi differenti.
Certo mi piacerebbe vedere più donne che s'impegnano nella scalata e non le solite donne, che vi si avvicinano solo perché sono state mollate dal fidanzato (ce ne sono tante) e sono alla ricerca di emozioni (e non solo di quello) e dopo un paio di mesi spariscono.

[orietta]

...

[mauri]

Posso dire la mia anche se non sono un alpinista?!
....
ancora di più nell'alpinismo, le palle bisogna tirarle fuori davvero e per il momento sono poche le donne (anche uomini) dotate di palle proprie, spesso si accontentano di tenere in mano quelle del compagno (parlo metaforicamente).

fammi capire se non sei un alpinista, quello che dici lo dici in base a ciò che ti hanno raccontato gli amici o cosa?

Penso che sia una cosa normale per uomo e donna avere interessi differenti.

quindi visto che in alpinismo sono prevalentemente maschi, secondo te l'alpinismo è un'attività maschile, inadatta (anormale) per una donna?

(non sto provocando, nè sono acida, voglio solo capire il tuo pensiero....)

Non sono un alpinista, perchè non faccio vie in montagna, ma scalo da quasi 20 anni e parlo per le cose che vedo nel mio ambiente.
Arrampicare, credo che sia una pratica adattissima ad una donna, sempre che questa sia disposta a rompersi le unghie (come dicevi tu), a farsi venire le spalle da ometto.
Volevo solo dire questo, ma ho come la sensazione che un po' di acidità traspaia dai tuoi post.
Un bacione Orietta!

[Paolo Marchiori]

- avete mai arrampicato in montagna ?alla pari? con una donna?

A voglia! certo che ho scalato alla pari con una donna sia in falesia che in montagna. Anzi, in montagna, in un caso (vero Orietta?) mi sembrava evidente la maggior esperienza e capacità della mia momentanea compagna, ma lei è un caso raro..

- perché in Italia sono così poche le donne che fanno attività alpinistica autonoma?

Che dire? Secondo me è soprattutto un problema "culturale", poco c'entra differenze fisiche, unghie, o "l'arrampicata fa le braccia da maschio" etc.
E' che, storicamente, l'alpinismo è visto come un'attività maschile e poche sono le donne che praticano un'alpinismo tale da diventare esempio (purtroppo).
In falesia (almeno a Trieste) sono molte le ragazze, anche da 7c. Pochissime di queste vanno anche in montagna e solo quelle che sono più anni che fanno attività (forse cresciute con l'esempio della Destivelle o della Lynn Hill). Del resto c'è una "crisi della vocazione" anche nei maschi nell'alpinismo. Se una volta arrampicare significava soprattutto monti, ora significa solo falesia, poche nuove leve hanno lo stimolo di farsi ore di avvicinamento, di aver a che fare con roccia magari non perfetta, chiodatura così così, temporali, discese del c***o.

[Maurizio]

Io penso che sia un po' forte usare questi termini (e luoghi comuni) ma che comunque, senza tanta lirica, il succo non va molto lontano da quello che dice Mauri. Arrampicata o alpinismo non c'è molta differenza, si tratta di avere grinta e determinazione, magari di uscire fuori da certi binari, su cui la società ti vuole portare a tutti i costi. E questo forse non è difficile allo stesso modo, per un uomo e per una donna.
E' vero, nella mia carriera ho conosciuto pochissime donne di questo tipo, e sempre me ne sono innamorato. Qualcuna di loro, adesso non ricordo più, mi disse che non vi è peggior cosa di un maschio femminista e, tutto sommato, penso che avesse anche ragione. Noi siamo uomini e loro son donne, è inutile giocare ad invertire i ruoli. Chiaramente in montagna, come nella società, non vedo impedimenti perchè ci si misuri alla stessa maniera. Forse per le donne il problema non è la montagna, come non lo è l'appiglio piccolo, la solitudine, la big wall (avete letto di Silvia Vidal?). Il problema è la testa. E' così raro incontrare donne che abbiano la testa completamente libera da tutto il resto...che quando succede ho l'impressione che possano arrivare dovunque, ben oltre i limiti maschili. E in fondo soffro quando sento paragonarle ai maschi, perchè noi maschi nulla sappiamo di cosa sono veramente. La verità è che noi le donne non le potremo mai capire, perchè non abbiamo un commutatore in testa che ci permetta di sentire e interpretare le emozioni al femminile. In questo senso aveva ragione la mia amica...non c'è peggior cosa che un maschio femminista.

bye

Maurizio

[mauri]

Dico l'ultima cosa e poi mi defilo...fino a domani.
La donna possiede qualità che all'uomo mancano e viceversa. Solo insieme si completano e raggiungono l'equilibrio e l'armonia.
Mi piace la donna che non ha paura di rompersi le unghie, ma trovo goffa la donna che a tutti i costi deve dimostrare di essere come un uomo, mi sembra "contronatura".

[orietta]

---

[Zio Vare]

A questo punto però la domanda è: cosa occupa la testa della maggior parte delle donne, che non occupa invece la testa della maggior parte degli uomini?

non potrebbe essere una questione di imprinting? Una riflesso dell'educazione ricevuta dai genitori?
Secondo me c'è poco da fare: in Italia e nella maggior parte delle famiglie italiane le ragazze fanno danza e giocano a pallavolo. Il maschi corrono dietro ad un pallone da calcio.
Secondo me nella testa di molti si forma una sorta di corsia preferenziale che ti porta ad escludere a priori determinate attività senza saperne effettivamente il motivo.
Probabilmente qualche anno fa una ragazza italiana in montagna o comunque una ragazza arrampicatrice faceva lo stesso effetto di un ragazzo ballerino. Un ragazzo che vuole ballare piuttosto che correre dietro al pallone da calcio che effetto fa sui genitori? Come reagiscono (o meglio, come reagivano) i genitori? Forse come davanti ad una ragazza che si mette ad arrampicare.
Credo che molte cose stiano cambiando ma l'effetto mi sembra un'onda lunga. Ci vuole tempo.
Certo i mezzi di comunicazione hanno un grande impatto: avete presente la trasmissione "Saranno famosi" (che osa si chiama "Amici")?
Fino a tre anni fa era difficilissimo vedere in tv un ragazzo fare danza classica al di fuori di un balletto della Scala, ora è la cosa più normale di questo mondo. I corsi di danza infatti negl giro di poco tempo hanno avuto un incremento fortissimo delle iscrizioni. Certo la danza è più facilmente assimilabile ad un'arte dell'arrampicata. Ma chissà... un giorno anche gli sport "minori" potranno avere una loro dignità nella testa dell'italiano medio e l'educazione dei figli ne risentirà.

Ciao
AndreA

[Zietta]

A questo punto però la domanda è: cosa occupa la testa della maggior parte delle donne, che non occupa invece la testa della maggior parte degli uomini?
(il cervello? la segatura? )

Ieri sera incontro le mie amiche.
Sono 2 mesi che non le vedo, perche' nel weekend sono in montagna e durante la settimana sono in palestra.
Scambio dei regali!!

1 trousse di Pupa
1 paio di orecchini
1 profumo

e ... un rimprovero generale: è ora che la smetti di andare per monti, vestiti come una donna e cercati un fidanzato!!

che abbiano ancora solo quello in testa?

[Buzz]

Detta in maniera molto cruda, le donne (la regola culturale) hanno due cose in testa:
a) sposarsi
b) fare un figlio

poi possono anche non farlo, ma con questi due totem dovranno confrontarsi tutta la vita.
L'educazione, la scuola, la famiglia, i modelli culturali dominanti ma anche, in qualche modo, l'imprinting genetico, tende a questo.
Qualche milione di anni di evoluzione non si cancellano semplicemente con qualche decina di anni di autosufficenza economica.
--
Il coraggio, la forza, la rabbia delle donne (ne hanno, eccome se le hanno) sono culturalmente autorizzati ad espletarsi in altri campi che non quelli tradizionalmente legati all'attività maschile.

Oggi le donne, nell'epoca in cui per fare la guerra si premono i bottoni, o al massimo un grilletto, le donne vanno in guerra. Ma non siamo comunque nemmeno lontanamente pronti culturalmente a vederle sanguinanti, ferite, fatte a pezzi.
Violentate, stuprate, massacrate si. Ma questa è storia antica.

Voglio dire.
Le cose cambiano, ma il cambiamento è un onda che ci mette tempo a propagarsi. Le eccezioni alla regola ci sono sempre state, ma sono eccezioni.

In una attività rischiosa come l'alpinismo, una donna, per emergere deve avere più forza dell'alpinista maschio che fa le stesse cose.
E' un salmone che nuota controcorrente ogni istante della sua vita, con una caparbietà e una determinazione eccezionali.
Persone così ne nascono poche, sia fra gli uomini che fra le donne.

Insomma la donna alpinista è il risultato di un doppio processo di raffinazione, per questo sono rare e comunque, grandi figure a tutto tondo.

[Michele Bz]

Cara Orietta, purtroppo negli ultimi tempi non trovo più compagne di cordata femminili. Qualche tempo fà ho arrampicato "alla pari", come lo definisci tu, con una ragazza. Stessa età, stesso livello, ottima sintonia.. ..poi suo marito, tal istruttore del Cai, la rinchiusa in casa.. ..e con lui non riesce mai a fare da capocordata. La sua spiegazione: lei è una donna e l`alpinismo non è per le donne.. Questa tiritera l`ho sentita anche da molti personaggi anche di un certo livello a motivazione all´assenza nella loro cordate di membri femminili. A questo punto mi sorge il dubbio che secondo loro le cordate dovrebbero essere solo femminili..
Con altre ragazze ho arrampicato da capocordata, perchè loro non si sentivano di salire da prime. Probabilmente era emotività mescolata ad inesperienza, comunque non mi sono mai posto il problema: era una loro scelta.. ..ora arrampico principalmente con mia moglie che si rifiuta di salire da prima.. ..le piace però arrampicare e non si infastidisce a fare la seconda..

un rimprovero generale: è ora che la smetti di andare per monti, vestiti come una donna e cercati un fidanzato!!

..perchè sui monti non si trovano giovani pulzelli..

[fab]

io invece ritengo che ora la donna non si distingua troppo dall'uomo! l'emancipazione nella società funziona... donne manager, soldato, amministratori delegati, politici.... ci stanno eguagliando se non superando in tutto e per tutto, è solo questione di tempo! mi duole ammetterlo ma le donne sono più furbe degli uomini sanno prendersi il loro tempo per ottenere tutto ciò che vogliono.
Rispetto alla montagna è solo questione di tempo... io vedo Cat (la mia ragazza!) quando arrampichiamo insieme è demotivata, più rilassata, anche un pò scazzata, ma basta la presenza, ad esempio, di Roberta (al secolo momo) che subito cambia atteggiamento, aggredisce le vie con una grinta che con me non vedo! Quindi direi che è solo questione di motivazione e di tempo.... poi vedrete, saliremo tutti da secondi, e invece dei soliti rutti e scureg..hem alle soste si sentirà: "cara la corda era buona o la volevi un pò più lasca????"
il mondo va avanti e le donne con loro... siamo noi che rischiamo di perderci!
(parlo da maschilista convinto)

[Davide62]

Ogni tanto vado in montagna con Esther, una mia vecchia conoscenza valligiana, è una forte che ha al suo attivo decine di vie dure sul Bianco, di quelle miste per veri "uomini", ha una grande esperienza e una tranquillità degne di nota, talvolta provo disagio nel vederla tanto sicura e determinata, va avanti dove magari tornerei indietro senza pensarci troppo.
In falesia arrampica intorno al 7a e si muove con la leggerezza tipica delle donne (quelle leggere però ), insomma è completa e non più giovanissima(ha una 50ina d'anni) ma realmente forte e "montanara".

[orietta]

...

[fab]

Ve bè che è Natale e facciamo tutti finta di essere più buoni...
Dai ragazzi!!!! non ci credo che nessuno di voi sia convinto che donne e alpinismo proprio non vanno d'accordo....

effettivamente mia madre non ce la vedo proprio appesa ad una corda!

[Zio Vare]

volevo eliminare il post venuto male ma non posso!
Anche a voi in questa sezione manca il pulsantino per elimare i messaggi?

[Zio Vare]

Dai ragazzi!!!! non ci credo che nessuno di voi sia convinto che donne e alpinismo proprio non vanno d'accordo....

ok, ok. Vuoi proprio sentirtelo dire?

ORIETTA; IN CUCINA!
PORTA IL GIORNALE A TUO MARITO CHE GUARDA LA PARTITA E DAI DA MANGIARE AL BAMBINO.
SMETTILA CON STA STORIA DELLA MONTAGNA, E' ROBA DA UOMINI!