Ci tenevo a dire che poi siamo andati a fare Erica & Alice...
Preso le giuste bastonate, eravamo entrambi in giornata NO, era un pezzo che non tiravo tanti rinvii su un V, capita, è una via che te lo consente quindi amen.
Di certo non è il V di Grill ad Arco, roba decisamente più cazzuta... più montanara!
Giornata poi iniziata con una scena surreale di cui vi lascio traccia...
Scendiamo dalle macchine al rifugio del Granatiere.
Apriamo il bagagliaio e iniziamo la solita procedura:
- imbrago
- apri il sacchettone e metti all'imbrago 3-4 kg di ferramenta (più della metà completamente inutile)
- mille cordini kevlar dyneema ***** e mazzi
- fili le corde per prepararti all'avvicinamento
- apri lo z...
si avvicina un giovane, alto, allampanato, accento localissimo e una macchina fotografica in mano che sembra un telescopio.
"Andate a fare trekking?" Non sapevo se ridere o cosa, giuro lì per lì stavo per partire con una fragorosa risata (che sarebbe stata seguita da una colossale figura di merda, per fortuna evitate entrambe)...
"Alpinisimo, arrampicata insomma.." rispondiamo guardinghi, con la sensazione che avremmo potuto dirgli cricket, che nulla sarebbe cambiato in lui.
Ne segue uno dei più surreali dialoghi tra un ragazzo normalissimo, con la spensieratezza di un bimbo ma fuori luogo come un esquimese nel Sahara, mandato dal Giornale di Vicenza a fare un improbabile servizio sul Monte Cengio, e un altrettanto improbabile duo di bolognesi che in un giorno feriale vanno per crode in terra veneta.
Non sto neanche a frenare il mio compare, preso da un raptus di elucubrazioni e tecnicismi terribilmente inutili, ma concludiamo il tutto quando ci rivolge una richiesta per noi agghiacciante
"Posso farvi qualche foto, prima che partite?"Giuro la mia timidezza mi avrebbe portato ad inforrarmi immediatamente in una delle trincee del monte, ma il mio socio sornione infila gli occhiali da sole e si dirige baldanzoso verso il monumento sul ciglio del Salto del Granatiere
"Giusto, così viene proprio bella!" dice il giovine reporter
"Peccato per i soggetti, però" tento di sdrammatizzare, vista anche l'austerità del luogo.
Sul suo volto non si muove una foglia.
Deglutisco.
"Andègna valà, che que avègna da turnèr a cà a tais dal zenq!" bisbigliando, tiro per la maglia il mio compagno
"Lasciatemi il vostro numero, così vi mando le foto"Beh che gentile, davvero!
Come detto segue ordunque una delle più oscene giornate arrampicatorie della mia vita e di quella del mio socio (per nostro motivo ovviamente, non certo per la via - bella, o per l'ambiente - unico e bellissimo).
Foto, ad oggi, ancora tristemente NON PERVENUTE.
Se qualcuno di voi assidui lettori del suddetto quotidiano vicentino dovesse aver scorto (o mai scorgerà) una foto di 2 loschi figuri dall'aria (apparente) di alpinisti esperti, in un servizio dedicato Monte Cengio, vi prego battete un colpo qui.
Quel fotografo ha mentito. O ben più probabile: il mio amico gli ha dato un numero sbagliato.