In Medale si, ma dove? (help!!!)

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Re: In Medale si, ma dove? (help!!!)

Messaggioda Sandrino80 » lun set 07, 2015 21:46 pm

se avete avuto problemi su quella ( facile) via, datevi all'ippica, senza offese è :D
la prossima volta chiamate sandrino, non porto nemmeno le scarpette per queste scalinate 8)

restynganti saluti
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Re: In Medale si, ma dove? (help!!!)

Messaggioda dang » lun set 07, 2015 22:39 pm

EvaK ha scritto:ah ultima cosa:
ma perchè alla base del primo tiro c'è una scritta "tav"?????
che cavolo indica?
insomma tanto si è chiaccherato, ma alla fine nessuno ha risposto alla domanda iniziale.


Forse perché eternium attacca dopo il primo tiro della Taveggia? 8O :lol:
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Re: In Medale si, ma dove? (help!!!)

Messaggioda funkazzista » lun set 07, 2015 23:35 pm

Sandrino80 ha scritto:restynganti

ha sbagliato.
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Re: In Medale si, ma dove? (help!!!)

Messaggioda Danilo » mar set 08, 2015 0:30 am

pensavo fosse un trappolone di evak.. :P
questo è un topic talmente bello che non so ancora se ne val la pena dir la propria ed esternare le proprie impressioni.
ma visto che su di un forum non si può dire proprio tutto tutto preferisco astenermi nel farlo
evak, tu credi che io stia scherzando in tutti questi anni di corte forumistica,ma io ti adoro,ti adoro perchè non sei evak,sei super evak :smt057
"ubriaco di lei"

*(però quello che è giusto è giusto, a questo punto inizio a voler un pò di bene anche a VYGER)

*messaggio strano
il forum è morto
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Re: In Medale si, ma dove? (help!!!)

Messaggioda EvaK » mar set 08, 2015 7:32 am

dang ha scritto:
EvaK ha scritto:ah ultima cosa:
ma perchè alla base del primo tiro c'è una scritta "tav"?????
che cavolo indica?
insomma tanto si è chiaccherato, ma alla fine nessuno ha risposto alla domanda iniziale.


Forse perché eternium attacca dopo il primo tiro della Taveggia? 8O :lol:


eh non lo so... visto che poi, fatto il primo tiro, ci siamo trovati a due soste vicine, e io sono salita per un tiro che di certo non era nè Tav. L2 nè Eternium L2.
Infatti ho aperto il topic per chiedere... :roll:
"Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne" (Immanuel Kant)

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Re: In Medale si, ma dove? (help!!!)

Messaggioda dang » mar set 08, 2015 7:42 am

EvaK ha scritto:
dang ha scritto:
EvaK ha scritto:ah ultima cosa:
ma perchè alla base del primo tiro c'è una scritta "tav"?????
che cavolo indica?
insomma tanto si è chiaccherato, ma alla fine nessuno ha risposto alla domanda iniziale.


Forse perché eternium attacca dopo il primo tiro della Taveggia? 8O :lol:


eh non lo so... visto che poi, fatto il primo tiro, ci siamo trovati a due soste vicine, e io sono salita per un tiro che di certo non era nè Tav. L2 nè Eternium L2.
Infatti ho aperto il topic per chiedere... :roll:


Sul documento di richiodatura delle grigne che trovi su larioclimb così è riportato. C'è anche uno schizzo abbastanza chiaro.
Se poi è stata aggiunta qualche via rispetto quando l'ho fatta io almeno 10 anni fa e ora crea confusione non ti so dire.
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Re: In Medale si, ma dove? (help!!!)

Messaggioda EvaK » mar set 08, 2015 8:31 am

Danilo ha scritto:"ubriaco...,


*messaggio strano

Ecco appunto.... :?
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Re: In Medale si, ma dove? (help!!!)

Messaggioda PIEDENERO » mar set 08, 2015 9:00 am

VYGER ha scritto:Ahem...

La mia policy di comunicazione arrampicatoria è: "Se fai bene una cosa, lo dici; se fai male una cosa, lo dici."
Abbiamo sbagliato.
Quindi lo faccio sapere.

L'errore è fonte di apprendimento, la negazione di malattia.
Augh, ho parlato.

Mandimandi


:smt023
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Re: In Medale si, ma dove? (help!!!)

Messaggioda PIEDENERO » mar set 08, 2015 9:12 am

VYGER ha scritto:Pesci dà la cengia come possibile via di fuga.
Meglio dimenticarsene.
È scabrosa, su roccia a tratti cattiva e non è solo III.
Chi non intende salire, è meglio che si cali dalle soste fittonate.

giusto per dare eventuali info
quando ripetei eternium uscii dalla via con, mi pare, un tiro e mezzo in traverso a dx su terreno infido ma facile. il problema può sussistere per eventuali cordate sotto che rischiano di beccarsi qualcosina in testa.
le doppie su etrnium.....mmmmm ... io le ho evitate per la presenza di troppa roccia instabile intorno alla via.
le sconsiglio

ciao
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Re: In Medale si, ma dove? (help!!!)

Messaggioda VYGER » mar set 08, 2015 9:26 am

PIEDENERO ha scritto:giusto per dare eventuali info
quando ripetei eternium uscii dalla via con, mi pare, un tiro e mezzo in traverso a dx su terreno infido ma facile. il problema può sussistere per eventuali cordate sotto che rischiano di beccarsi qualcosina in testa.
le doppie su etrnium.....mmmmm ... io le ho evitate per la presenza di troppa roccia instabile intorno alla via.
le sconsiglio

ciao


Ok.
Io ho fatto solo un tratto di traverso, di circa 50 m., arrivando da sotto [e forse stando troppo alto].
Non conoscendo Eternium, ho pensato che le doppie fossero buone.
Ubi maior...

Grazie per l'integrazione
Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot
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Re: In Medale si, ma dove? (help!!!)

Messaggioda crodaiolo » mar set 08, 2015 14:21 pm

ola EvaK & VYGER :D
anche i filosofi dunque "...a volte tornano"
sul luogo del delitto, il famigerato Medale !

Ricordo benissimo la giornata di circa 5 anni fa in cui ci incontrammo giù al parcheggio di Laorca,
per una salita i cui contorni semi-tragici (pulzella in volo...) e per certi aspetti simile alla vostra recente salita,
Sandro ebbe poi modo di immortalare in modo magistrale con un racconto sul suo bel sito ormai (ahimè) disperso nel mare del web.

Cercando a ritroso sul forum ho peraltro rinvenuto traccia della tua fantastica descrizione della Boga sempre al Medale...
viewtopic.php?f=2&t=35655&start=167

spassosa e profonda al contempo già me la ricordavo ...
beh, a rileggerla devo ammettere che non lo ricordavo abbastanza!

Ah, com'era verde la mia Boga... (cit.)

malinconici saluti.
inciampa piuttosto che tacere
e domanda piuttosto che aspettare
...
alla fine, è solamente un gioco
a cui a volte tendiamo a dare troppa importanza.
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Re: In Medale si, ma dove? (help!!!)

Messaggioda VYGER » mar set 08, 2015 18:02 pm

crodaiolo ha scritto:ola EvaK & VYGER :D
anche i filosofi dunque "...a volte tornano"
sul luogo del delitto, il famigerato Medale !

[...]

malinconici saluti.


Ciao Crodaiolo.

Giusto per rimembrare.

:mrgreen:

Via Taveggia
Nardella e c. - VII (300 m. ca)
Scuoti
Spezza
Rimbalza

Chemical Brothers
Shake, Break, Bounce
[Push the Button]

Uno - Sbump
Sabato mattina.
Diretti al solito Predore, come spesso capita io e Stefano approfittiamo del viaggio per una consulenza reciproca.
Lui mi racconta dei suoi problemi sul lavoro [è assistente sociale] e io delle mie pare esistenziali.
Certe volte il mix che si crea è davvero esplosivo.
Oggi è uno di quei giorni.
Dopo che lui mi ha raccontato di uno dei casi che sta seguendo, mi parte il nastro.
In venti minuti [più o meno nel tragitto da Clusane - il famoso paese della tinca al forno - a Predore], riesco a piazzargli lì una concisa, concitata e al tempo stesso precisa nonché sintetica storia delle metafore profonde operanti nell'organizzazione delle relazioni nell'ambito del patriarcato occidentale [dalle radici elleniche, ebraiche e cristiane] contrapponendola alla struttura del matriarcato popolare caraibico [dalle radici caribe ed europee].
E il bello è che Stefano mi sta anche a sentire...
Mentre arriviamo sotto la parete e stiamo per prepararci a partire su uno dei 6a "per modo di dire" [nel senso che i primi 3 m., di 6b, non fanno né grado, né testo] chiodati da Ralf e soci sulla sx della falesia classica, Stefano fa: "Oh, ma... Mi gira la testa!"
Cervicale incipiente, sbalzi di pressione o svarioni da esposizione a flusso di coscienza ad alta densità simbolica?
Domanda inutile.
Anch'io non devo essere del tutto centrato: dopo un'ennesimo giro di riscaldamento su "Bowling" e dopo aver messo i rinvii su "Los Hippies" [un 7b che mi riesce di rado], riparto sul tiro e al secondo fix, agguantata una presa palesemente marcescente che mi resta - come prevedibile - in mano, volo a testa in giù.

E anche quando, sceso, risalgo...
Dal fico a sx sotto lo scudo.
Poi nuova presa per la mano sx [quella precedente si è - appunto - sgretolata].
Punto il manettone in alto a dx, fletto le gambe, spingo e...
Sbump!
Sento un colpo a livello dello sterno e vengo respinto indietro come da una molla. La mano dx, gia pronta ad afferrare la manigila, ne viene allontanata di colpo, trascinata verso il basso dal peso del mio corpaccione.
Tengo la sbandierata di rimbalzo e riesco a stare su.
Che diavolo è successo?
Stefano, sotto, è piegato dalle risate.
Non capisco.
Poi l'illuminazione: lanciando e nel vano tentativo di spingere l'allungamento del braccio dx ben oltre i suoi limiti fisici, ho picchiato il torace contro la roccia. L'elasticità di costole e sterno ha fatto il resto.
Aspetto che passi la ridolera ["Centrato!", mi dico. "Centrato!"] e ri-riparto.
Ridacchiando arrivo al chiave, ridacchiando e ballonzolando carico l'ulteriore lancio, ridacchiando, oscillando e facendo il possibile per non farmi distrarre dalle gocce di pioggia che iniziano a cadere fitte e dal bagnato sugli appoggi, afferro il manettone d'uscita del chiave e chiudo la via.

No, non è giornata...

Due - Splat
Decidere che cosa fare domenica è stata ardua.
Ralf non voleva andare ad Arco. Né a Brentino.
Invece Giovanni deve tornare a casa presto per "contare le pagnocchine" [sic!] di un laboratorio alimentare di cui sta curando il passaggio di proprietà: da bravo commercialista vuole fare le cose per bene e per questa transazione ha deciso di fare personalmente anche l'inventario.
E io sono abbastanza sugli affari inutili: la pioggia di ieri, che ha bagnato le pareti, non mi ispira nessuna voglia di imprese.
Alla fine l'accordo sembra focalizzarsi sull'Antimedale.
Ralf suggerisce "Stelle Cadenti".
Io gli dico: "Guarda che l'abbiamo già fatta..."
"Ah, sì. E' vero...", fa lui.
L'età...
"E allora?"
"Bah, andiamo su. Poi vediamo..."

A Rancio non ho nemmeno il tempo di scendere dall'auto che sento: "Sandrodetoni!"
Eh? Chi? Io?
Faccio finta di niente.
Ma Crodaiolo, forumista di Planetmountain con decine di salite in Medale e centinaia in dolomiti [per intenderci, mentre io faccio ripetute sui 20 m. scarsi di "Tito Tobegia" o "Non Baciatemi", in Maddalena, o di "CO.LI.CA", o "Arresting Domiciliari" o "Ciao, Ciao Belle Tettine" a Mazzano, lui le fa sui 300 della "Gogna" o di "Milano '68" in Medale], con la coda del suo occhio di falco ha visto la mia lunga chioma grigia e mi ha sgamato.
Niente da fare: scoperto.
Salto fuori dal mio nascondiglio dietro l'auto.
Presentazioni e strette di mano.
Così conosciamo dal vivo anche Changabang [altrimenti noto come "Montagna di Luce"; il nome sanscrito del terrificante e bellissimo picco del Garhwal indiano mi piace di più], X, uno dei veterani dell'arrampicata lombarda [non so se ha un nick su qualche forum: preferisco garantirgli l'anonimato], storico compagno del duo, e Vecchio Bonfo, nella vita psichiatra presso un ospedale emiliano nel quale svolge ricerche sull'influenza delle relazioni sulla strutturazione delle architetture neurali.
Sempre persone con percorsi di vita particolari, gli arrampicatori.

Chiediamo loro come mai qui, e non in dolomiti, in una così bella giornata di sole. E loro a noi.
Poi chiediamo loro che cosa intendono fare. E noi a loro.
Sentito che saremmo orientati per il Medale, loro fanno di tutto per spedirci su qualche diavoleria medalesca.
Ma questa volta le scuse sono buone. Ralf ha salito quasi tutto sulla classica parete lecchese; Giovanni è reduce da una brutta bronchite; non abbiamo i cliff; e, per finire, siamo in disarmo: la stagione alpinistica estiva 2010 è finita.
Quindi optiamo per la "Taveggia".
"Brutta: tutta unta", fa X.
Pazienza...
Oggi va come va.

Mentre partiamo sulle rampe erbose dei primi tiri della via di Nardella e c., loro si accodano a una cordata femminile impegnata su "Anniversario".
La salita procede tranquilla, tra le solite erbe velenose, oggi più frondose del solito per le piogge di ieri [e Ralf che, imperterrito, fa gardening su appigli e appoggi, senza temere le probabili ustioni da edera americana; "Quello che non uccide, rafforza", eh?], i soliti pilastrini mobili del Medale [oggi nascosti dalle fronde di cui sopra], i soliti ragni crociati, lontani parenti di quelli dei borai lucani.

Arrivati alla sosta dopo il tiro di VII, mentre io e Ralf siamo impegnati a scambiarci le corde, dalla nostra sx sentiamo una voce femminile urlare: "Ah, aaaahhhhhh!"
Splat.
E poi gemiti.

Ci si ghiaccia il sangue nelle vene.
Già mi immagino la tipa schiantata contro la parete con due o tre fratture esposte agli arti.
Se succede a un uomo, passi.
Ma a una donna... A uno di quei teneri esseri indifesi...
Ci facciamo coraggio e buttiamo lo sguardo oltre il pilastro alla nostra sx.
"Teneri esseri indifesi" un corno...
La tipa se ne sta lì, appesa alla corda, gambe divaricate in posizione stabile di riposo e sembra essere tutto fuorché disposta a farsi aiutare dalle cordate maschili che la seguono e la precedono.
"No, no... Faccio io..."
Dagli scambi di battute tra la donna e i rudi alpinisti che le offrono aiuto, capiamo che, a parte un grande spavento per i 10 m. di volo con atterraggio a testa in giù, non è successo nulla di grave.
Torniamo a concentrarci sulla nostra epica "Taveggia".

Prima di ripartire Ralf mi dice: "Sandro, scrivi sul tuo sito, eh? E magari racconta un po' di più anche di quello che succede sui tiri, lungo la via..."
Obietto che, a parte che scrivere mi porta via un mucchio di tempo [e, per quanto possa sembrare strano, ho anch'io un lavoro], non è sempre così facile trovare qualcosa di interessante da raccontare.
Mica si è sempre in giro in preda a raptus allucinogeni, no?
Ma lui e Giovanni insistono.
Quindi, ecco.
Ralf parte, sparisce dietro lo spigolo alla nostra dx e impiega i suoi buoni venti minuti per arrivare in sosta.
Intanto il sole sta girando dietro la parete. E il vento da sopra sta abbassando le temperature.
Ralf ci recupera.
Lo raggiungiamo.
Riparte.
Combatte una ventina di minuti con un primo e un secondo sistema di fessure ["V+", recita la guida], prosegue fino al termine della corda, poi si ferma.
Non succede niente per altri venti minuti.
Il vento freddo, il dolore ai piedi per le scarpette e l'urgenza di tornare a Brescia a "contare le pagnocchine" esasperano un pochino Giovanni che si mette a urlare improperi nei confronti del teutonico.
Mi vedo Ralf impegnato nel tentare di attrezzare una sosta decente per recuperarci in sicurezza evitando che un eventuale volo produca un triplo splat senza possibilità di ripartire dal via.
Mica siamo "teneri esseri indifesi", noi: non sopravvivremmo a un volo planare a tre giù e giù, lungo il verticale fianco dello spigolo E del Medale.
Finalmente, lente, le corde cominciano a scorrere verso l'alto.
Giovanni infila i suoi dolorosi stivaletti malesi da combattimento e parte, porconando per l'atroce dolore ai piedi e perché Ralf non tiene la sua corda corta come dovrebbe [secondo me è che non sente; e gli attriti dovuti alle contorsioni del tiro gli impediscono di capire se le corde sono in tensione o meno e quindi se vanno recuperate o meno].
Poi parto anch'io.
In effetti Ralf non recupera un qaz.
Mi faccio 6 m. a corda libera, con il vago timore che un eventuale volo - a questo punto lungo, per quanto io sia da secondo - spianti la sosta e ci faccia davvero splattare laggiù, in basso, da qualche parte sulla parete o alla sua base.
Poi penso al tempo che Ralf ha impiegato per attrezzare il punto di fermata.
E penso che Ralf è un bravo ingegnere, teutonico per di più [come la mia nuova lavatrice Bosch, una cannonata]. E smetto di preoccuparmi.
Sì, so che Ralf è ingegnere elettronico e non meccanico.
Ma non vorremo mica star qui a sottilizzare, vero?
Le teorie del campo unificato non assumono forse che forza elettromagnetica e gravitazione siano espressione di un'unica forza fondamentale?
E poi, sì, ci sono i fittoni: al massimo facciamo un triplo splat alla "Vertical Limit", ma con tenuta degli ancoraggi: quei "cosi" - i fittoni - con cui è protetta buona parte del tiro tengono o non tengono 5 tonnellate l'uno?


Peccato che gli anni passino...
Fatti leggere in giro.
Ciao
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Re: In Medale si, ma dove? (help!!!)

Messaggioda EvaK » mar set 08, 2015 22:17 pm

Eh si....
certo che mi ricordo quella giornata, era proprio 5 annifa.... e dicevamo giusto che anche quella volta si doveva andare in alto ma poi era venuto fresco e ci eravamo non-incontrati in Medale...
Stavolta è toccata a me.


domenica mattina stavamo salendo, lui aveva detto in macchina, appena entrati a Lecco: toh, da qua è bellissimo e sembra quasi appoggiato. Ed è iniziata una sequenza di dialoghi verticali che è durata fino al rientro...
poi mi sono ricordata di questo suo racconto e si parlava di TE (CRODAIOLO), di quante volte ti sei fatto Anniversario e faccio (a Vyger) beh, si mentre tu ti facevi le ripetute a Mazzano (tipo Ciao ciao belle tettine, un tiro di 7salcazzo orripilante) lui faceva le ripetute su Anniversario...

Intanto ho riletto il racconto di Sandro.
Già mi immagino la tipa schiantata contro la parete con due o tre fratture esposte agli arti.
Se succede a un uomo, passi.
Ma a una donna... A uno di quei teneri esseri indifesi...

beh ecco hai presente Woodstock quando tamburella con le dita...

E infine, ogni volta che torno in Medale mi viene in mente una frase che mi ha detto Giuliano quel giorno: il Medale non è una parete dove si va per allenarsi, ma dove si va quando si è allenati.
Ultima modifica di EvaK il mar set 08, 2015 22:40 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: In Medale si, ma dove? (help!!!)

Messaggioda kappotto » mar set 08, 2015 22:24 pm

Ad essere sincero è un pò che non arrampico in Medale, ma nel mio ricordo, sia Calcaria Termina, che il Diedro Colnaghi, che la via dei Bolli Rossi, non presentavano difficoltà di questo tipo...
La Taveggia me la ricordo di un'altra categoria rispetto a tutt'e queste tre...
A meno che abbiano aggiunto altri tiri...
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Re: In Medale si, ma dove? (help!!!)

Messaggioda Pié » mar set 08, 2015 22:35 pm

VYGER ha scritto:
crodaiolo ha scritto:ola EvaK & VYGER :D
anche i filosofi dunque "...a volte tornano"
sul luogo del delitto, il famigerato Medale !

[...]

malinconici saluti.


Ciao Crodaiolo.

Giusto per rimembrare.

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Sabato mattina.
Diretti al solito Predore, come spesso capita io e Stefano approfittiamo del viaggio per una consulenza reciproca.
Lui mi racconta dei suoi problemi sul lavoro [è assistente sociale] e io delle mie pare esistenziali.
Certe volte il mix che si crea è davvero esplosivo.
Oggi è uno di quei giorni.
Dopo che lui mi ha raccontato di uno dei casi che sta seguendo, mi parte il nastro.
In venti minuti [più o meno nel tragitto da Clusane - il famoso paese della tinca al forno - a Predore], riesco a piazzargli lì una concisa, concitata e al tempo stesso precisa nonché sintetica storia delle metafore profonde operanti nell'organizzazione delle relazioni nell'ambito del patriarcato occidentale [dalle radici elleniche, ebraiche e cristiane] contrapponendola alla struttura del matriarcato popolare caraibico [dalle radici caribe ed europee].
E il bello è che Stefano mi sta anche a sentire...
Mentre arriviamo sotto la parete e stiamo per prepararci a partire su uno dei 6a "per modo di dire" [nel senso che i primi 3 m., di 6b, non fanno né grado, né testo] chiodati da Ralf e soci sulla sx della falesia classica, Stefano fa: "Oh, ma... Mi gira la testa!"
Cervicale incipiente, sbalzi di pressione o svarioni da esposizione a flusso di coscienza ad alta densità simbolica?
Domanda inutile.
Anch'io non devo essere del tutto centrato: dopo un'ennesimo giro di riscaldamento su "Bowling" e dopo aver messo i rinvii su "Los Hippies" [un 7b che mi riesce di rado], riparto sul tiro e al secondo fix, agguantata una presa palesemente marcescente che mi resta - come prevedibile - in mano, volo a testa in giù.

E anche quando, sceso, risalgo...
Dal fico a sx sotto lo scudo.
Poi nuova presa per la mano sx [quella precedente si è - appunto - sgretolata].
Punto il manettone in alto a dx, fletto le gambe, spingo e...
Sbump!
Sento un colpo a livello dello sterno e vengo respinto indietro come da una molla. La mano dx, gia pronta ad afferrare la manigila, ne viene allontanata di colpo, trascinata verso il basso dal peso del mio corpaccione.
Tengo la sbandierata di rimbalzo e riesco a stare su.
Che diavolo è successo?
Stefano, sotto, è piegato dalle risate.
Non capisco.
Poi l'illuminazione: lanciando e nel vano tentativo di spingere l'allungamento del braccio dx ben oltre i suoi limiti fisici, ho picchiato il torace contro la roccia. L'elasticità di costole e sterno ha fatto il resto.
Aspetto che passi la ridolera ["Centrato!", mi dico. "Centrato!"] e ri-riparto.
Ridacchiando arrivo al chiave, ridacchiando e ballonzolando carico l'ulteriore lancio, ridacchiando, oscillando e facendo il possibile per non farmi distrarre dalle gocce di pioggia che iniziano a cadere fitte e dal bagnato sugli appoggi, afferro il manettone d'uscita del chiave e chiudo la via.

No, non è giornata...

Due - Splat
Decidere che cosa fare domenica è stata ardua.
Ralf non voleva andare ad Arco. Né a Brentino.
Invece Giovanni deve tornare a casa presto per "contare le pagnocchine" [sic!] di un laboratorio alimentare di cui sta curando il passaggio di proprietà: da bravo commercialista vuole fare le cose per bene e per questa transazione ha deciso di fare personalmente anche l'inventario.
E io sono abbastanza sugli affari inutili: la pioggia di ieri, che ha bagnato le pareti, non mi ispira nessuna voglia di imprese.
Alla fine l'accordo sembra focalizzarsi sull'Antimedale.
Ralf suggerisce "Stelle Cadenti".
Io gli dico: "Guarda che l'abbiamo già fatta..."
"Ah, sì. E' vero...", fa lui.
L'età...
"E allora?"
"Bah, andiamo su. Poi vediamo..."

A Rancio non ho nemmeno il tempo di scendere dall'auto che sento: "Sandrodetoni!"
Eh? Chi? Io?
Faccio finta di niente.
Ma Crodaiolo, forumista di Planetmountain con decine di salite in Medale e centinaia in dolomiti [per intenderci, mentre io faccio ripetute sui 20 m. scarsi di "Tito Tobegia" o "Non Baciatemi", in Maddalena, o di "CO.LI.CA", o "Arresting Domiciliari" o "Ciao, Ciao Belle Tettine" a Mazzano, lui le fa sui 300 della "Gogna" o di "Milano '68" in Medale], con la coda del suo occhio di falco ha visto la mia lunga chioma grigia e mi ha sgamato.
Niente da fare: scoperto.
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Sempre persone con percorsi di vita particolari, gli arrampicatori.

Chiediamo loro come mai qui, e non in dolomiti, in una così bella giornata di sole. E loro a noi.
Poi chiediamo loro che cosa intendono fare. E noi a loro.
Sentito che saremmo orientati per il Medale, loro fanno di tutto per spedirci su qualche diavoleria medalesca.
Ma questa volta le scuse sono buone. Ralf ha salito quasi tutto sulla classica parete lecchese; Giovanni è reduce da una brutta bronchite; non abbiamo i cliff; e, per finire, siamo in disarmo: la stagione alpinistica estiva 2010 è finita.
Quindi optiamo per la "Taveggia".
"Brutta: tutta unta", fa X.
Pazienza...
Oggi va come va.

Mentre partiamo sulle rampe erbose dei primi tiri della via di Nardella e c., loro si accodano a una cordata femminile impegnata su "Anniversario".
La salita procede tranquilla, tra le solite erbe velenose, oggi più frondose del solito per le piogge di ieri [e Ralf che, imperterrito, fa gardening su appigli e appoggi, senza temere le probabili ustioni da edera americana; "Quello che non uccide, rafforza", eh?], i soliti pilastrini mobili del Medale [oggi nascosti dalle fronde di cui sopra], i soliti ragni crociati, lontani parenti di quelli dei borai lucani.

Arrivati alla sosta dopo il tiro di VII, mentre io e Ralf siamo impegnati a scambiarci le corde, dalla nostra sx sentiamo una voce femminile urlare: "Ah, aaaahhhhhh!"
Splat.
E poi gemiti.

Ci si ghiaccia il sangue nelle vene.
Già mi immagino la tipa schiantata contro la parete con due o tre fratture esposte agli arti.
Se succede a un uomo, passi.
Ma a una donna... A uno di quei teneri esseri indifesi...
Ci facciamo coraggio e buttiamo lo sguardo oltre il pilastro alla nostra sx.
"Teneri esseri indifesi" un corno...
La tipa se ne sta lì, appesa alla corda, gambe divaricate in posizione stabile di riposo e sembra essere tutto fuorché disposta a farsi aiutare dalle cordate maschili che la seguono e la precedono.
"No, no... Faccio io..."
Dagli scambi di battute tra la donna e i rudi alpinisti che le offrono aiuto, capiamo che, a parte un grande spavento per i 10 m. di volo con atterraggio a testa in giù, non è successo nulla di grave.
Torniamo a concentrarci sulla nostra epica "Taveggia".

Prima di ripartire Ralf mi dice: "Sandro, scrivi sul tuo sito, eh? E magari racconta un po' di più anche di quello che succede sui tiri, lungo la via..."
Obietto che, a parte che scrivere mi porta via un mucchio di tempo [e, per quanto possa sembrare strano, ho anch'io un lavoro], non è sempre così facile trovare qualcosa di interessante da raccontare.
Mica si è sempre in giro in preda a raptus allucinogeni, no?
Ma lui e Giovanni insistono.
Quindi, ecco.
Ralf parte, sparisce dietro lo spigolo alla nostra dx e impiega i suoi buoni venti minuti per arrivare in sosta.
Intanto il sole sta girando dietro la parete. E il vento da sopra sta abbassando le temperature.
Ralf ci recupera.
Lo raggiungiamo.
Riparte.
Combatte una ventina di minuti con un primo e un secondo sistema di fessure ["V+", recita la guida], prosegue fino al termine della corda, poi si ferma.
Non succede niente per altri venti minuti.
Il vento freddo, il dolore ai piedi per le scarpette e l'urgenza di tornare a Brescia a "contare le pagnocchine" esasperano un pochino Giovanni che si mette a urlare improperi nei confronti del teutonico.
Mi vedo Ralf impegnato nel tentare di attrezzare una sosta decente per recuperarci in sicurezza evitando che un eventuale volo produca un triplo splat senza possibilità di ripartire dal via.
Mica siamo "teneri esseri indifesi", noi: non sopravvivremmo a un volo planare a tre giù e giù, lungo il verticale fianco dello spigolo E del Medale.
Finalmente, lente, le corde cominciano a scorrere verso l'alto.
Giovanni infila i suoi dolorosi stivaletti malesi da combattimento e parte, porconando per l'atroce dolore ai piedi e perché Ralf non tiene la sua corda corta come dovrebbe [secondo me è che non sente; e gli attriti dovuti alle contorsioni del tiro gli impediscono di capire se le corde sono in tensione o meno e quindi se vanno recuperate o meno].
Poi parto anch'io.
In effetti Ralf non recupera un qaz.
Mi faccio 6 m. a corda libera, con il vago timore che un eventuale volo - a questo punto lungo, per quanto io sia da secondo - spianti la sosta e ci faccia davvero splattare laggiù, in basso, da qualche parte sulla parete o alla sua base.
Poi penso al tempo che Ralf ha impiegato per attrezzare il punto di fermata.
E penso che Ralf è un bravo ingegnere, teutonico per di più [come la mia nuova lavatrice Bosch, una cannonata]. E smetto di preoccuparmi.
Sì, so che Ralf è ingegnere elettronico e non meccanico.
Ma non vorremo mica star qui a sottilizzare, vero?
Le teorie del campo unificato non assumono forse che forza elettromagnetica e gravitazione siano espressione di un'unica forza fondamentale?
E poi, sì, ci sono i fittoni: al massimo facciamo un triplo splat alla "Vertical Limit", ma con tenuta degli ancoraggi: quei "cosi" - i fittoni - con cui è protetta buona parte del tiro tengono o non tengono 5 tonnellate l'uno?


Peccato che gli anni passino...
Fatti leggere in giro.
Ciao


Fio Vyger mi han sempre fatto morire dal ridere i tuoi racconti! Ma il tuo sito è ancora on-line? Non l'ho più trovato
evviva la burtleina!
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Re: In Medale si, ma dove? (help!!!)

Messaggioda VYGER » mer set 09, 2015 8:20 am

kappotto ha scritto:Ad essere sincero è un pò che non arrampico in Medale, ma nel mio ricordo, sia Calcaria Termina, che il Diedro Colnaghi, che la via dei Bolli Rossi, non presentavano difficoltà di questo tipo...
La Taveggia me la ricordo di un'altra categoria rispetto a tutt'e queste tre...
A meno che abbiano aggiunto altri tiri...


Qui un topo esplicativo, già linkato: http://www.trafoconsult.com/climbing/calcariatermina/slides/DSC06354.html
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Re: In Medale si, ma dove? (help!!!)

Messaggioda VYGER » mer set 09, 2015 8:22 am

Pié ha scritto:Fio Vyger mi han sempre fatto morire dal ridere i tuoi racconti! Ma il tuo sito è ancora on-line? Non l'ho più trovato


No, off line.
Mi sono dimenticato di rinnovare l'abbonamento al provider.
E adesso mi chiedono 100 € per riprendermi il domain.

Quindi chiuso tutto.
E poi non saprei che cosa scrivere...

:roll:
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Re: In Medale si, ma dove? (help!!!)

Messaggioda funkazzista » mer set 09, 2015 8:55 am

[OT]
Non so se si tratta di una colpa grave o di un merito, ad ogni modo confesso che non ho mai arrampicato in Medale.
Sono già diversi anni che lei cerca di tirarmici (in casa è lei quella più appassionata di multipicce), e l'ultima volta che siamo passati da quelle parti ha ancora gettato l'amo ("Guarda che bel paretone!"), ma finora sono riuscito a resistere.

Certo che a leggere 'sti resoconti di fessure a sonagli, pilastrini danzanti, erba carnivora e tutto il resto... per di più scritti da gente cui il sottoscritto non è degno nemmeno di allacciare le scarpette... non è che mi viene proprio voglia di andarci, eh! :lol:
[/OT]

PS
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Re: In Medale si, ma dove? (help!!!)

Messaggioda VYGER » mer set 09, 2015 9:00 am

funkazzista ha scritto:[OT]
Non so se si tratta di una colpa grave o di un merito, ad ogni modo confesso che non ho mai arrampicato in Medale.
Sono già diversi anni che lei cerca di tirarmici (in casa è lei quella più appassionata di multipicce), e l'ultima volta che siamo passati da quelle parti ha ancora gettato l'amo ("Guarda che bel paretone!"), ma finora sono riuscito a resistere.

Certo che a leggere 'sti resoconti di fessure a sonagli, pilastrini danzanti, erba carnivora e tutto il resto... per di più scritti da gente cui il sottoscritto non è degno nemmeno di allacciare le scarpette... non è che mi viene proprio voglia di andarci, eh! :lol:
[/OT]

PS
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Funk, si drammatizza...
Altrimenti sarebbe tutto un "siamo saliti su di qua, siamo scesi giù di là, per baranci e facili roccette".

:roll:

Vai, vai... [cit.]

:mrgreen:
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Re: In Medale si, ma dove? (help!!!)

Messaggioda PIEDENERO » mer set 09, 2015 9:13 am

funkazzista ha scritto:[OT]
Non so se si tratta di una colpa grave o di un merito, ad ogni modo confesso che non ho mai arrampicato in Medale.
Sono già diversi anni che lei cerca di tirarmici (in casa è lei quella più appassionata di multipicce), e l'ultima volta che siamo passati da quelle parti ha ancora gettato l'amo ("Guarda che bel paretone!"), ma finora sono riuscito a resistere.

Certo che a leggere 'sti resoconti di fessure a sonagli, pilastrini danzanti, erba carnivora e tutto il resto... per di più scritti da gente cui il sottoscritto non è degno nemmeno di allacciare le scarpette... non è che mi viene proprio voglia di andarci, eh! :lol:
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PS
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il (o meglio, la) Medale (corma di) per i miei gusti (ho il palato fino) va letteralmente preso con le pinze
.
se e quando ci tornerò (funk, fammi un fischio se vuoi) cercherò di:
scalare sulle vie considerate sane (la boga non rientra in questa categoria)
non avere nessuno sopra
evitare i periodi post pioggia intensa
toccare gli attributi miei e del socio :D
evitare eventuali doppie

c'è da dire che la scalata al medale mi piace molto perché è varia. non c'è un tiro simile all'altro. placche, diedri, fessure, strapiombini si susseguono continuamente.
e poi è scalabile in inverno ed è vicina a casa
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