pablo75 ha scritto:ti quoto su tutto.
massimo rispetto per l'entusiasmo e le emozioni dell'apritore del topic per averla salita col papà. a me invece la via in sè, non fosse che per la sua storia, non ha lasciato ricordi particolari.
ben pochi i tratti da poter definire belli. e non direi mai a un amico che è una
via da fare anche perchè oggi non è più la via aperta da cassin e dal boga ma una
multipitch fittonata sopra la cassin. estremizzando, è un po' come ripercorrere le gesta dei primi salitori del colle del gigante salendovi in funivia o salire un colle della valsusa pensando agli sforzi di annibale con gli elefanti
e se quella al medale è una via da fare perchè è di cassin, rispondo che di vie cassin ne ha aperte ben altre dove anche oggi non c'è bisogno di napalm al seguito
Ciao Pablo!
Sono d'accordo solo in parte col tuo ragionamento.
Di certo ci saranno molte vie più belle, più importanti, con maggior significato storico, ma questo non toglie che sulle linee che si intrecciano sopra la città di lecco, sulla "sua" parete, si sono scritte molte storie...non necessariamente quelle del Riccardo con la R maiuscola
In moltissimi ci sono passati, in moltissimi hanno alzato proprio lì i primi passi "staccandosi dalla terra ferma" ed in molti hanno compiuto anche qualche impresa personale...piccola o grande che sia.
Nel caso della Cassin, non vedo perchè doverla "dimenticare" facendola fagocitare dalla vegetazione.
Ok, non sarà un via magnifica, di certo non si tratta della via più bella che abbia mai fatto, ma non merita una fine così...tutto qui.
Sono sicuro che se fosse sgombra da tutta quell'erba, quegli arbusti, quei rovi, regalerebbe un'arrampicata di certo più piacevole e gratificante.
MA SOPRATTUTTO, la renderebbe più SICURA! Infatti (come avevo scritto nella mia umile relazione) è un attimo purtroppo mettere il piede in fallo, su un terreno completamente coperto da erba...di certo le cordate più sotto ringrazierebbero
Poi l'emozione di averla salita con mio papà è un discorso completamente a parte...