Grande invernale

[pf]

Oh,
io me la sono fatta sotto in macchina da Torino a Milano in autostrada, Giovedì notte. Tempesta di neve che non si vedeva a 1 metro.
Normale del Badile...se uno come Libera ha deciso di fermarsi al bivacco e rompersi le balle ( e avere fame, etc...) per 3 giorni è perchè scendere voleva dire lasciarci probabilmente la pelle.
Inoltre, ha ragione Matteo: dopo 3 giorni il soccorso è logico che si muova, anche se la maggior parte pensava che uno così si sarebbe fermato al bivacco. La storia è piena di gente che poteva essere salvata dal soccorso, ci han fatto i libri!! Una volta che sono saliti, li critichiamo anche???

[alison]

Oramai parecchi anni fa ho avuto la fortuna di ripetere la Ringo al Badile. Ricordo anche i Lisignoli che ne fecero la Prima Invernale, picca e ramponi e via su quelle placche non propio accoglienti!
sul "Magnifico", il diedro finale, ti arriva tanta aria da sotto il culo che meta' basta.
Rossano è stato un grande e noi che ce la meniamo sul perchè non sia sceso subito o abbia preferito(saggiamente) aspettare.
forse siamo solamente un po' invidiosi!
col tempo bello sarebbe sceso senza che i GIUDICI delle Montagne ne sapessero niente.....BRAVO ROSSANO, che ci aiuti a Sognare......

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Mi collego a questo topic sulla grande invernale di Rossano Libera al Badile perchè è tornato a ribollirmi il sangue per una vecchia ossessione: la via degli Inglesi alla est della stessa montagna. La relazione ce l'ho già ma vorrei sapere se qualcuno l'ha percorsa, se è preferibile andare all'attacco salendo o scendendo il canalone del Cengalo, che misura di friend portare. Chi l'avesse vista non può non averla amata!

[Lorenz]

Chi l'avesse vista non può non averla amata!

Capisco cosa vuoi dire, avendola ammirata l'estate scorsa facendo la Gaiser Lehmann e trovandomela proprio di fronte.
L'unica cosa che so e' che sembra che l'avvicinamento vada fatto dal colle del Cengalo e scendendo lungo il canalone Klucker ma anche parlando con persone della valle questa cosa sarebbe da verificare.

C'e' una certa aurea di mistero intorno a questa via.... almeno per me.

ciao,
Lorenzo

[edm]

qualche ricordo in merito:

la via è quasi tutta in fessura e diedro e quasi tutta con roccia solida - anche se decisamente più sbriciolosa e pericolosa dell'assolata val di mello

basta una serie completa di camalot fino al blu con qualche doppio

le difficoltà sono classiche in diedro - con alcuni passi strani in diedro; molti tratti sono bagnati anche dopo grandi ondate di caldo - il sole va via prestissimo dalla parete; ci sono quasi tutte le soste e una volta imboccata è impossibile sbagliare

noi siamo scesi all'attacco partendo dalla gianetti - salire dalla svizzera mi è sembrato impraticabile e già alle 7-8 del mattino si staccavano dei seracchini, ma le doppie (tre o quattro - mi sembra) erano veramente oscene - anche mono-chiodo di dubbio aspetto; il mio compagno, che è un amatore del luogo, mi aveva avvisato che difficilmente si riusciva a rinforzarle, ma io non ci credevo; purtroppo aveva ragione: ci vorrebbe un pianta spit almeno in uno o due punti per andare sicuri; già nell'estate del 2001 alcuni local dicevano che c'erano delle doppie ri-attrezzate: noi non le abbiamo viste

[Lorenz]

Via degli Inglesi. Eccola qui, ripresa dalla Gaiser Lehmann



Lorenz

[pf]

su go-mountain intervista a Rossano Libera

[Feo]

su go-mountain intervista a Rossano Libera

...ci sono anche delle sue foto... mi fanno un pò specie, vedendo che ha due braccia, due gambe e una testa... lo immaginavo un pò come un'Idra, un mostro, insomma...