Essere Grandi....RIFLESSIONE.....

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Essere Grandi....RIFLESSIONE.....

Messaggioda alison » mer mar 10, 2004 23:09 pm

"A lungo tenne la mia mano, sembrava che non avesse piu tanta fretta di andare su.
Era al campo base da piu tempo di tutti gli altri, aveva gia cercato di affrontare il K2 da solo gia varie volte, una di queste era perfino arrivato anche a 8200 metri.
Adesso non lasciava la mia mano e salutandomi aggiunse:QUESTO SARA' IL MIO ULTIMO TENTATIVO DI ARRAMPICATA. SE QUESTA VOLTA NON RIUSCIRO ALLORA BASTA.
TORNERO A CASA E NON ANDRO PIU IN MONTAGNA DA SOLO"
Parole di Renato Casarotto

Dal libro di J.Kukuczka "Il mio mondo verticale"

Sono parole che fanno riflettere, un Grande nella ruota del professionismo, una passione diventata un lavoro...e poi la solitudine che col tempo.....forse stanca....non so ma quel semplice trafiletto mi ha colpito molto.....

a voi un pensiero e da parte mia un saluto
alison
Ultima modifica di alison il gio mar 11, 2004 13:14 pm, modificato 1 volta in totale.
alison
 

Messaggioda Roberto » gio mar 11, 2004 8:25 am

Abbiamo parlato a lungo di casarotto, nessuno ha dubbi, è stato uno dei più grandi in assoluto!
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Messaggioda erik. » gio mar 11, 2004 10:59 am

Stavo ammirando il diedro Cozzolino al Mangart e qualcuno mi parlo' di un certo Casarotto che,in solitaria e in un gelido inverno,tra dicembre e gennaio, in uno dei posti piu' freddi d'italia supero' quella parete in prima invernale(per noi friulani gia' mitica d'estate).
La sua caparbietà e forza erano tali che gli permisero di non scoraggiarsi nonostante che in un sol giorno sali' di soli 20m.
La storia mi impressiono' molto e cosi' ne volli sapere di piu' e lessi la sua biografia.All'inizio mi lascio' molti dubbi, non certo per le imprese,ma per quella specie di invidualismo egoistico con cui gestiva la sua vita nei confronti di tutto cio' che lo circondava.Eppure avevo scorto una grande sensibilità in cio' che faceva, un grande amore verso Goretta,una maniera pura e romantica del vivere la montagna e nonostante tutto questo c'era ancora qualcosa che mi sfuggiva sulle motivazioni che portavano Casarotto ad affrontare certr imprese.
Quest'anno ho visto il video di Diemberger sul K2 ed in un'inquadratura del campo base c'era Goretta che parlava via radio con Renato mentre gli comunicava che sarebbe tornato indietro,che ormai aveva dato tutto.
Nel sentire quel semplice dialogo mi sono commosso,e anche sentito in colpa per quello che vedevo ed ascoltavo:era come se stessi violando quell'intimità che Renato aveva sempre voluto e portato in giro per i monti.
Non ho parole per descrivere il rispetto che ho per questo personaggio.
GRANDE CASAROTTO.
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Messaggioda Paolo Marchiori » gio mar 11, 2004 11:35 am

rabbrividisco...
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Messaggioda alison » gio mar 11, 2004 13:10 pm

Roberto ha scritto:Abbiamo parlato a lungo di casarotto, nessuno ha dubbi, è stato uno dei più grandi in assoluto!


Nessuno sta mettendo in discussione il fatto che sui Monti sia stato un Grande, la questione è che in quelle parole secondo il mio punto di vista si nota quanto i Sogni molte volte vengono influenzati da cosa ti sta a torno e da chi ti permette di mangiare.....
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Messaggioda erik. » gio mar 11, 2004 13:17 pm

alison ha scritto:
Roberto ha scritto:Abbiamo parlato a lungo di casarotto, nessuno ha dubbi, è stato uno dei più grandi in assoluto!


Nessuno sta mettendo in discussione il fatto che sui Monti sia stato un Grande,la questione è che in quelle parole secondo il mio punto di vista si nota quanto i Sogni molte volte vengono influenzati da cosa ti sta a torno e da chi ti permette di mangiare.....
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...non credo che questo sia il caso di Casarotto: per lui la solitaria era un mezzo per scoprirsi ed interrogarsi; dall'idea che mi son fatto di lui non mi sembrava una persona condizionabile da pressioni esterne.
Forse piu semplicemente dopo aver rischiato molto si è fermato un'attimo a pensare se di sogni ne aveva ancora e se sognava con la stessa forza ed intensità degli inizi....
erik.
 
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Messaggioda Roberto » gio mar 11, 2004 13:25 pm

mpz129 ha scritto:
alison ha scritto:
Roberto ha scritto:Abbiamo parlato a lungo di casarotto, nessuno ha dubbi, è stato uno dei più grandi in assoluto!


Nessuno sta mettendo in discussione il fatto che sui Monti sia stato un Grande,la questione è che in quelle parole secondo il mio punto di vista si nota quanto i Sogni molte volte vengono influenzati da cosa ti sta a torno e da chi ti permette di mangiare.....
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...non credo che questo sia il caso di Casarotto: per lui la solitaria era un mezzo per scoprirsi ed interrogarsi; dall'idea che mi son fatto di lui non mi sembrava una persona condizionabile da pressioni esterne.
Forse piu semplicemente dopo aver rischiato molto si è fermato un'attimo a pensare se di sogni ne aveva ancora e se sognava con la stessa forza ed intensità degli inizi....
E poi, chissà se avrebbe mantenuto la promessa, queste sono cose che si dicono quando sei in ballo e nel pieno dell'azione, ma a casa, dopo un po di inattività... Quante volte ci siamo detti "basta, questo genere di salite non le faccio più!", per poi ritrovarsi a progettare la prossima, peggio della precedente?
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Messaggioda erik. » gio mar 11, 2004 13:34 pm

Roberto ha scritto:E poi, chissà se avrebbe mantenuto la promessa, queste sono cose che si dicono quando sei in ballo e nel pieno dell'azione, ma a casa, dopo un po di inattività... Quante volte ci siamo detti "basta, questo genere di salite non le faccio più!", per poi ritrovarsi a progettare la prossima, peggio della precedente?


...colpa di quella "maledetta" cima:quell'attimo,quel primo passo che posi quando la raggiungi ti fa dimenticare tutto e sei pervarso da quella strana felicità.
Ed e' quella che quando torni a casa ricordi e non vedi lora di tornare a riassaporare.
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Messaggioda Roberto » gio mar 11, 2004 13:40 pm

mpz129 ha scritto:
Roberto ha scritto:E poi, chissà se avrebbe mantenuto la promessa, queste sono cose che si dicono quando sei in ballo e nel pieno dell'azione, ma a casa, dopo un po di inattività... Quante volte ci siamo detti "basta, questo genere di salite non le faccio più!", per poi ritrovarsi a progettare la prossima, peggio della precedente?


...colpa di quella "maledetta" cima:quell'attimo,quel primo passo che posi quando la raggiungi ti fa dimenticare tutto e sei pervarso da quella strana felicità.
Ed e' quella che quando torni a casa ricordi e non vedi lora di tornare a riassaporare.
In certe situazioni, di pericolo o fatica, mi domando chi me lo fa fare e spesso mi dico che è ora di smetterla, di abbassare le mie pretese, ma, al ritorno a casa, dimentico i lati negativi, ricordo solo l'esaltazione e tutto riparte come prima.
E' l'assuefazione!
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Messaggioda erik. » gio mar 11, 2004 14:46 pm

Roberto ha scritto:
mpz129 ha scritto:
Roberto ha scritto:E poi, chissà se avrebbe mantenuto la promessa, queste sono cose che si dicono quando sei in ballo e nel pieno dell'azione, ma a casa, dopo un po di inattività... Quante volte ci siamo detti "basta, questo genere di salite non le faccio più!", per poi ritrovarsi a progettare la prossima, peggio della precedente?


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Ed e' quella che quando torni a casa ricordi e non vedi lora di tornare a riassaporare.
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E' l'assuefazione!


Dicono che chi va in montagna in un certo modo sia un complessato, ma fino a quando saro' portato a realizzarmi nell'onesta "lotta" con un pezzo di roccia io penso ben vengano questi complessi.
Spero che il tuo "viaggio" sia ancora ricco di soddisfazioni e pretese.
Mandi
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Messaggioda Davide62 » gio mar 11, 2004 18:04 pm

mpz129 ha scritto:
Roberto ha scritto:
mpz129 ha scritto:
Roberto ha scritto:E poi, chissà se avrebbe mantenuto la promessa, queste sono cose che si dicono quando sei in ballo e nel pieno dell'azione, ma a casa, dopo un po di inattività... Quante volte ci siamo detti "basta, questo genere di salite non le faccio più!", per poi ritrovarsi a progettare la prossima, peggio della precedente?


...colpa di quella "maledetta" cima:quell'attimo,quel primo passo che posi quando la raggiungi ti fa dimenticare tutto e sei pervarso da quella strana felicità.
Ed e' quella che quando torni a casa ricordi e non vedi lora di tornare a riassaporare.
In certe situazioni, di pericolo o fatica, mi domando chi me lo fa fare e spesso mi dico che è ora di smetterla, di abbassare le mie pretese, ma, al ritorno a casa, dimentico i lati negativi, ricordo solo l'esaltazione e tutto riparte come prima.
E' l'assuefazione!


Dicono che chi va in montagna in un certo modo sia un complessato, ma fino a quando saro' portato a realizzarmi nell'onesta "lotta" con un pezzo di roccia io penso ben vengano questi complessi.
Spero che il tuo "viaggio" sia ancora ricco di soddisfazioni e pretese.
Mandi

Io sono fortemente complessato, spostato e disturbato lo ammetto
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Messaggioda erik. » ven mar 12, 2004 9:30 am

Davide62 ha scritto:Io sono fortemente complessato, spostato e disturbato lo ammetto


:wink: :D :D :D :D :D :D :D :D :D
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Messaggioda Roberto » ven mar 12, 2004 12:08 pm

Davide62 ha scritto:Io sono fortemente complessato, spostato e disturbato lo ammetto
Mai avuto dubbi :roll:
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