gianmarco ha scritto:Piero e Sergio hanno detto la cosa giusta: il grado OSA può significare molto o niente, nel tempo sono migliorate le condizioni generali degli sci e degli sciatori senza contare che la neve fa' la differenza. Andrebbero riviste le scale delle difficoltà ampliandole come nell'arrampicata. Io non sono un grande sciatore però il Neri l'ho sceso il mese scorso ed era paragonabile ad una nera (si può scivolare anche su una pista a farsi 100 m....), in altri anni non ci avrei manco pensato.
Adesso probabilmnte ci sarà una grossa rigola centrale e l'uscita ghiacciata che fanno la differenza. Se una va' a fare il Neri o la Presanella è perchè si sente in grado di farli, altrimenti può sempre scendere a piedi.....
Spero che scherzassi quando lo paragonavi ad una "nera"...
La nera è tanto se arriva a 35 gradi, tralasciando le altre "piccole" differenze sulle quali non mi soffermo neanche.
In ogni caso è molto interessante il dibattito sui "gradi" e sulla possibile relazione tra quest' ultimo e l' aumento dei "praticanti".
Tanto per dire,al primo tizio che è scivolato (il vicentino) il giorno dopo sono andati in fondo al canalone per portargli via (nel senso di fregargli)gli sci mentre il poveretto era in ospedale.Lo so perchè su un altro forum ho visto girare un appello del suo amico affinchè saltassero fuori.
Quindi boh,pur non sapendo se esiste una correlazione tra questo episodio e la discussione in generale,rimane una certa amarezza per quello che sta succedendo "nell' ambiente".