Salvaterra, il Torre e Maestri

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Messaggioda èrman » lun nov 28, 2005 12:34 pm

Solo due righe poi sicuramene scriverò altro. Chiamate il più bravo muratore, ed io uno cel'ho, il più bravo scultore e portateli dove c'è una parete verticale,di 400 o 500 metri e lasciateli lavorare con ghiaccio e neve come vogliono loro e vedere se da una parete di 80° (o più) riescono a far uscire qualcosa di 50°-60°. Poi salite con i ramponi speciali che aveva Egger e con la sua piccozza ed il pugnale. Poi ogni tanto, alla fine dei tiri, scrostate il ghiaccio e mettete un chiodo a pressione. Poi venite a raccontarmi com'è andata.

ps: questa è la lettera che Fava ha scritto sul quotidiano l'Adige. Quando e se la scriverò vi farò leggere anche la mia risposta. Ciao a tutti e grazie per quanto scrivete, ermanno

L?Adige 27 novembre 2005

Confessioni i Cesare Fava detto Cesarino/RISPOSTA AI NOVELLI TORQUEMADA

Tenuto debito conto che non c?è al mondo maggior sordo di chi non vuol intendere e nauseato ormai da tanta malafede, confesso di non essere mai arrivato al Colle della Conquista.
Confesso che quello che ho scritto, in merito alla spedizione al Cerro Torre dell?anno
1058-1959, è tutto falso.
Confesso che Maestri non era quel grande rocciatore che tutti conosciamo o abbiamo conosciuto e Tony Egger quel grandissimo ghiacciatore che aveva anticipato di dieci anni l?arrampicata in ghiaccio. ?Mandelli di Lecco mi corresse: venti anni!? E che io ho tanto declamato nei miei scritti. Confesso: tutto falso. Falso pure che questo binomio Egger-Maestri, non soltanto era allora la cordata più forte, ma soprattutto più completa e dunque più consona per quella grande montagna: il Cerro Torre.
Confesso pure che questa montagna non è così cambiata come io ho scritto. Cambiate non da una stagione all?altra ma da una settimana all?altra. Tutto falso pure questo.
Ed è falso anche quando scrivo, oggi, che quelle pareti, dovuto al profondo cambiamento, non sono più le stesse di mezzo secolo fa. Ma ripeto: non è vero.
Ci sarebbe voluto un ghiacciatore formidabile e assolutamente fuori serie com Tony Egger, accompagnato da un alpinista altrettanto fuori serie e temerario come Cesare Maestri, per ripetere quella stessa impresa ed avere anche la fortuna di trovare quelle stesse condizioni di neve e ghiaccio. L?ho scritto ripetutamente fino alla nausea. E poiché un secondo Tony Egger non c?era si è dovuto attendere che cambiasse la parete. Ma anche questa lapalissiana verità è falsa. Va bene così? Banda di imbecilli, torvi e ipocriti Torquemada?
Casarino Fava
èrman
 
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Messaggioda BUUL » lun nov 28, 2005 13:12 pm

[quote="èrman"]Solo due righe poi sicuramene scriverò altro. Chiamate il più bravo muratore, ed io uno cel'ho, il più bravo scultore e portateli dove c'è una parete verticale,di 400 o 500 metri e lasciateli lavorare con ghiaccio e neve come vogliono loro e vedere se da una parete di 80° (o più) riescono a far uscire qualcosa di 50°-60°. Poi salite con i ramponi speciali che aveva Egger e con la sua piccozza ed il pugnale. Poi ogni tanto, alla fine dei tiri, scrostate il ghiaccio e mettete un chiodo a pressione. Poi venite a raccontarmi com'è andata.

ps: questa è la lettera che Fava ha scritto sul quotidiano l'Adige. Quando e se la scriverò vi farò leggere anche la mia risposta. Ciao a tutti e grazie per quanto scrivete, ermanno

L?Adige 27 novembre 2005

Confessioni i Cesare Fava detto Cesarino/RISPOSTA AI NOVELLI TORQUEMADA

Tenuto debito conto che non c?è al mondo maggior sordo di chi non vuol intendere e nauseato ormai da tanta malafede, confesso di non essere mai arrivato al Colle della Conquista.
Confesso che quello che ho scritto, in merito alla spedizione al Cerro Torre dell?anno
1058-1959, è tutto falso.
Confesso che Maestri non era quel grande rocciatore che tutti conosciamo o abbiamo conosciuto e Tony Egger quel grandissimo ghiacciatore che aveva anticipato di dieci anni l?arrampicata in ghiaccio. ?Mandelli di Lecco mi corresse: venti anni!? E che io ho tanto declamato nei miei scritti. Confesso: tutto falso. Falso pure che questo binomio Egger-Maestri, non soltanto era allora la cordata più forte, ma soprattutto più completa e dunque più consona per quella grande montagna: il Cerro Torre.
Confesso pure che questa montagna non è così cambiata come io ho scritto. Cambiate non da una stagione all?altra ma da una settimana all?altra. Tutto falso pure questo.
Ed è falso anche quando scrivo, oggi, che quelle pareti, dovuto al profondo cambiamento, non sono più le stesse di mezzo secolo fa. Ma ripeto: non è vero.
Ci sarebbe voluto un ghiacciatore formidabile e assolutamente fuori serie com Tony Egger, accompagnato da un alpinista altrettanto fuori serie e temerario come Cesare Maestri, per ripetere quella stessa impresa ed avere anche la fortuna di trovare quelle stesse condizioni di neve e ghiaccio. L?ho scritto ripetutamente fino alla nausea. E poiché un secondo Tony Egger non c?era si è dovuto attendere che cambiasse la parete. Ma anche questa lapalissiana verità è falsa. Va bene così? Banda di imbecilli, torvi e ipocriti Torquemada?
Casarino Fava[/quote]

eloquente direi 8O 8O 8O 8O 8O ...........
B.U.U.L.
BUUL
 
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Messaggioda Enzolino » lun nov 28, 2005 13:35 pm

Dal mio punto di vista l'opinione di Erman e' senza alcun dubbio la piu' autorevole e convincente, perche' e' la parola di chi conosce il Torre piu' di chiunque altro, e questo penso sia indiscutibile. Pero' ci sono metri dell'ipotetica Maestri Egger che ancora non sono stati percorsi. E se chi non crede a Maestri/Fava e' la stragrande maggioranza degli alpinisti, tuttavia la dimostrazione definitiva ed inequivocabile che quella famosa cordata non passo' penso che ancora non ci sia ... ci sono forti evidenze verso il falso, ma non prove definitive ... e lo dimostra il fatto che qualche raro forumista ancora appoggia il Ragno delle Dolomiti ed il Signor Fava ...

C'e' un fatto che mi incuriosisce, e chissa' se verra' approfondito nel libro annunciato da Erman ...
Ho letto diverse volte dei riferimenti alle condizioni metereologiche anomale nel periodo in cui scalo' Maestri documentate scientificamente. Pero' mi chiedo:
perche' i sostenitori di Cesare non riportano dei riferimenti precisi a questa documentazione?
perche' Garibotti, nella sua dettagliata disamina ignora totalmente questo aspetto?
Al di la' di questo, come ricorda l'ermanno, puoi aggiungere quanto ghiaccio vuoi, ma tra 45 e 80 gradi ... ce ne passa di differenza! :roll:

Ciao :wink:

Lorenzo Biscardi
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Messaggioda SydBarrett » lun nov 28, 2005 13:57 pm

P.S.
Qualcuno ha tirato fuori la storia del compressore come valida prova al misfatto precedente. Maestri, da buon provocatore, si è gettato sulla cresta Est perchè in quel momento era "l'ipotesi" più gettonata e tentata. Della seria io salirò dove gli altri hanno già fallito. E' legittimo credo che dal punto di vista del suo "Ego" fosse quello l'obiettivo, dal momento che dal versante opposto c'era già salito, conosceva la pericolosità etc. etc.
Un'altra piccola perla circa le fantomatiche condizioni della parete.
Quanto il "millantatore" sostiene è suffragato da basi scientifiche; sto parlando ovviamente in termini generali. Quelle straordinarie condizioni possono esserci state tranquillamente solo in un particolare momento (45 anni fà); oppure ci sono state durante l'inverno x e/o l'estate y australe, ma nessuno era presente e/o pronto a sfruttarle.
Bacini a tutti 8)[/quote]

caro, quella del compressore si potrebbe leggere come un 'incazzatura madornale del Maestri no?...tipo...questo nel 59 è stato bastonato giu per le orecchie dal torre...11 anni dopo mi pare plausibile che il maestri torni con fare incazzoso all'urlo...mo tte faccio vede' io!..e giu a scompressorare come un forsennato...il fatto è che qualsiasi cosa sia successa laggiu' in quegli anni lo sa solo chi c'era. Io sono uno di quelli che spera di poter leggere un giorno del ritrovamento delle prove, non tanto per poter veder salvo l'orgoglio del maestri alpinista, piuttosto per veder salva ed infinitamente piu' forte la dignità del maestri uomo.
Saluti
SydBarrett
 
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Messaggioda Buzz » lun nov 28, 2005 14:01 pm

Pierluigi Vesica ha scritto:Ma è pensabile?

Un'altra piccola perla circa le fantomatiche condizioni della parete.
Quanto il "millantatore" sostiene è suffragato da basi scientifiche; sto parlando ovviamente in termini generali. Quelle straordinarie condizioni possono esserci state tranquillamente solo in un particolare momento (45 anni fà); oppure ci sono state durante l'inverno x e/o l'estate y australe, ma nessuno era presente e/o pronto a sfruttarle.



Pierluì è ovvio che se ti metti a pensare in termini di "ma è logico inventarsi una simile bufala?" a quel punto resti disarmato.

No, non è logico. E' inverosimile. E' impensabile. E' assurdo.

Tuttavia, una cosa che ho imparato nella vita e che tengo sempre ben presente nella mia testa è "mai mettere i tuoi pensieri nella testa degli altri".

Voglio dire:
quando interagiamo con gli altri spesso cerchiamo di immaginare i loro comportamenti, quando abbiamo necessità di prevederli per qualsiasi motivo, oppure quando abbiamo necessità di spiegarceli a posteriori.

Questo riusciamo a farlo, a volte, solo perchè abbiamo con la gente un sostrato comune che ci permette di dare per scontate un bel pò di cose.

Questo accade perchè condividiamo con le persone un bel pò di cose, quali valori, paure, sogni, aspirazioni... più o meno.

A volte però ci capita di prendere delle cantonate paurose, perchè l'altro
fa delle cose che mai noi ci saremmo aspettati, perchè mai noi le avremmo fatte.

Se vai ad analizzare bene il perchè del fraintendimento, il motivo c'è. Ed è profondo. Poi tutto appare chiaro.

Esempio banale, il classico pacco alla napoletana.
Ti vendono il pacco con dentro il mattone, ti fanno vedere prima la merce buona, poi ti danno il pacco con dentro la fregatura.
La conoscono tutti questa truffa eppure ci cascano tutti continuamente.

Lo sai perchè?
Perchè non c'è alcuna presdigitazione alla base della truffa,
c'è semplicemente la complicità del truffato, il quale fa tutta una serie di domande a se stesso e si risponde sulla base dei suoi valori... dicendosi, sostanzialmente "non è possibile che mi stia truffando perchè non sono pensabili queste modalità di truffa perchè io mai e poi mai fare una cosa del genere se fossi un truffatore".

Il risultato è che vieni truffato. Perchè TU non sei il truffatore.
Lui ragiona in modo diverso da te. Punto.

Con questo non voglio dire che Maestri e Fava sianoi dei truffatori di tale specie.
Suppongo che alla base della loro bugia ci sia una debolezza e che poi in poco tempo la bugia si diventata più grande di loro. Impossibile rimangarsela, obbligati a gestirla.

Ma insomma.
Quello che voglio dire è che non posso assolutamente considerare il discorso "è vero perchè non avrebbe senso immaginare la bugia" come una prova a favore.
Ne ho viste troppe nella mia vita di situazioni in cui questo discorso non ha funzionato.

La mente umana non è affatto "logica".
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Messaggioda quilodicoequilonego » lun nov 28, 2005 14:11 pm

SydBarrett ha scritto:P.S.

...quella del compressore si potrebbe leggere come un 'incazzatura madornale del Maestri no?...tipo...questo nel 59 è stato bastonato giu per le orecchie dal torre...11 anni dopo mi pare plausibile che il maestri torni con fare incazzoso all'urlo...mo tte faccio vede' io!..e giu a scompressorare come un forsennato...il fatto è che qualsiasi cosa sia successa laggiu' in quegli anni lo sa solo chi c'era. Io sono uno di quelli che spera di poter leggere un giorno del ritrovamento delle prove, non tanto per poter veder salvo l'orgoglio del maestri alpinista, piuttosto per veder salva ed infinitamente piu' forte la dignità del maestri uomo.
Saluti


...non dire ipocrisie, da quello che hai scritto tu speri solo che le prove non vengano ritrovate.

Un certo Pedrini, in merito al compressore, diceva che se qualcuno l'avesse tolto di là, lui avrebbe tolto tutte le croci dalle cime delle vette (non ce l'aveva con le croci)
Guarda caso, quasi tutti quelli che salgono il Torre, rifanno quella via e si attaccano a quei chiodi, sono tutti così scarsi da non potersi arrangiare ?

Per capire le grosse variazioni di clima di quei posti, basta guardare il bel filmato di Pedrini, che contrariamente alle "normali bufere", l'ha arrampicato in solitaria in maniche corte !
Penso che chiunque vada a salirlo si auguri di ricevere un tempo del genere, ma ci vorrebbe la bacchetta magica
enzo
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In arrampicata, cosa c'è di più artificiale del trapano ?
VIA TUTTTTTT
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Messaggioda Pierluigi Vesica » lun nov 28, 2005 14:14 pm

Buzz ha scritto:
Pierluigi Vesica ha scritto:Ma è pensabile?

La mente umana non è affatto "logica".

Mantengo solo queste due frasi per motivi di spazio.
E il tuo disquisire è frutto di un fine intelletto. Per dare un esempio a quanto tu dici basterebbe citare Ustica; questa pagina nera della nostra storia non può e non poteva essere insabbiata perchè c'erano troppi testimoni. Le cazzate si sono montate da sole. Per i colpevoli probabilmente sarebbe stato più "economico" dire da subito: Scusateci ma lo abbiamo "scapocciato" noi il DC-ITAVIA.
Facendo copia-incolla, ti pongo nuovamente la mia domanda provocatoria riguardante la censura a certe imprese epocali:

Una volta tanto cercherò di non illuminarvi con le mie dotte elucubrazioni Siccome stiamo parlando di un "banfone", di un "cazzaro", di un "pusillanime" e allargando il discorso a quell'infamone di Tomo Cesen mi sono sempre posto la domanda: se questa gentaglia, questi millantatori non hanno fatto quanto dicono, dove c***o stavano nel frattempo Che cosa combinavano? Io un'idea me la sono fatta. Ad esempio sul Torre il buon Fava scende dal Colle e attende trepidante il ritorno di Maestri & Egger che invece di pensare alla scalata, preparano il "Pacco Internazionale" ovviamente nei ritagli di tempo amoreggiano perchè sono Gay Anzi alla fine il Cesare Nazionale lo uccide perchè non vuole reggergli il gioco (forse si è innamorato di un altro).
Tomo Cesen non è da meno. Lascia il campo base dello Jannu e/o del Lhotse scala sotto gli occhi dei compagni qualche metro e notte tempo fugge, aviotrasportato, a Namchè Bazar e copula violentemente con una Sharpany.
Qualcuno pensa ad una mia provocazione? L'alternativa cari amici è che questi millantatori si sono rifugiati in una truna per giorni, per poi riapparire e raccontare la "bufala". Ma è pensabile?
Ciao
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Messaggioda Buzz » lun nov 28, 2005 14:23 pm

Pierluigi Vesica ha scritto:L'alternativa cari amici è che questi millantatori si sono rifugiati in una truna per giorni, per poi riapparire e raccontare la "bufala". Ma è pensabile?
Ciao


beh
ho visto e sentito di peggio.
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Messaggioda steazzali » lun nov 28, 2005 14:24 pm

questo topic è fantastico, non ho tempo di leggere tutto e quindi magari scriverei cose già dette.
la cosa "buffa" è che a tutti noi sembri una cosa così importante.
ancora complimenti a tutti per mantenere la conversazione così seria.e un grazie a ermanno che ci racconta del suo.
:wink:
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Messaggioda èrman » lun nov 28, 2005 14:32 pm

Credo che 20-30 centimetri di ghiaccio sarebbero sufficienti. Quest'anno in qualche tratto abbiamo trovato quelle incrostazioni. Incrostazioni che non si sono certo formate in poco tempo. In un punto mi sarei anche infilato a salire ma non per più di 10 metri. Lo spigolo nord-ovest, quello che Maestri dice di aver seguito nel suo libro, per il primo tratto è assolutamente verticale e poi, forse 80°. Su una pendenza così mi metterei se ci fosse ghiaccio buono.
Riguardo al servizio di Garibotti volevo dire che lui ha fatto una ricerca di almeno due anni basandosi su quanto Fava e Maestri hanno detto nel corso degli anni andando in profonde contraddizioni ed è questo che li ha portati in questo casino.
Lo stavo facendo, ma ho deciso di non scrivere una risposta a quella sciocca lettera di Fava pubblicata sul quotidiano l'Adige di ieri. Per ora ciao a tutti
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Messaggioda Enzolino » lun nov 28, 2005 15:20 pm

èrman ha scritto:Riguardo al servizio di Garibotti volevo dire che lui ha fatto una ricerca di almeno due anni basandosi su quanto Fava e Maestri hanno detto nel corso degli anni andando in profonde contraddizioni ed è questo che li ha portati in questo casino.
Mah ... non sono d'accordo.
In questo punto ad esempio,
Sopra il colle della Conquista, Maestri sostiene di essere stato in grado di salire grazie a una incrostazione di ghiaccio che ricopriva tutta la cresta e la parete nord. Maestri dice: ??attacchiamo una crosta di neve e ghiaccio dello spessore variabile da venti centimetri a un metro, portata dal vento e appiccicata sulle placche lisce dello spigolo nord. Per trecento metri saliamo arrampicandoci nell?aria?. Ovviamente questa descrizione è troppo vaga per essere seriamente presa in considerazione, ed è un altro buon esempio della mancanza di dettagli dati da Maestri riguardanti la parte superiore della loro ipotetica scalata (mentre invece i 300 metri iniziali sono descritti con dovizia di particolari).
Spesso, durante e subito dopo grandi tempeste il Cerro Torre è ricoperto di un sottile velo di ghiaccio, che all?occhio poco esperto può sembrare ghiaccio scalabile. Tuttavia, questo velo è soltanto uno strato di umidità condensata, che non è attaccato solidamente alla roccia, e non potrebbe fornire un punto d?appoggio allo scalatore e che facilmente si staccherebbe. Nessuno ha mai trovato le condizioni di ghiaccio che Maestri ha descritto e non ci sono scalate paragonabili rivelatesi possibili in cui il soffiare del vento ha incrostato del ghiaccio una cresta granitica liscia e quasi verticale.
Avrebbe potuto approfondire uno dei pochissimi argomenti a favore di Maestri, ma non l'ha fatto. Il suo rapporto non solo abbonda di congetture, ma mette in evidenza solo gli elementi che contraddicono la versione di Maestri, ignorando quelli, sebbene pochi, che eventualmente potrebbero avvalorarla. E questo rende l'analisi di Garibotti relativamente parziale, sebbene abbia raccolto comunque molte informazioni.
Garibotti generalizza le condizioni del ghiaccio e si sa che certe circostanze meteo-glaciali potrebbero non ripetersi nel giro di diversi anni. Figuriamoci in un posto come il Cerro Torre. Se poi si citano delle condizioni che non si sono mai piu' verificate da 50 anni ...

Su Fava e Maestri, penso che una loro piccola bugia ingigantita negli anni e difficile da gestire, sia una tesi plausibile. E spiegherebbe la via del Compressore di Maestri. Si potrebbe anche pensare che Maestri ed Egger abbiano cercato di salire, ma Egger sia precipitato e Maestri, dopo una penosa e pericolosa discesa, abbia voluto giustificare il dramma vissuto con un'ascensione epica. Ma anche questa e' solo un'ipotesi. Ma un'ipotesi che non coivolgerebbe Fava nella bugia, e renderebbe problematico per Maestri ritirare delle affermazioni che hanno coivolto anche la fiducia degli amici piu' stretti.

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda Buzz » lun nov 28, 2005 15:24 pm

Enzolino ha scritto: Ma un'ipotesi che non coivolgerebbe Fava nella bugia, e renderebbe problematico per Maestri ritirare delle affermazioni che hanno coivolto anche la fiducia degli amici piu' stretti.


garibotti però mette in dubbio anche la parte della salita relativa a fava
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Messaggioda Enzolino » lun nov 28, 2005 15:57 pm

Buzz ha scritto:
Enzolino ha scritto: Ma un'ipotesi che non coivolgerebbe Fava nella bugia, e renderebbe problematico per Maestri ritirare delle affermazioni che hanno coivolto anche la fiducia degli amici piu' stretti.

garibotti però mette in dubbio anche la parte della salita relativa a fava
Ma secondo me e' meno plausibile. La versione di Fava puo' essere leggermente contraddittoria sui tempi e le modalita'. Magari ha percorso parte della discesa in dulfer e parte col prusik. Ha aspettato qualche giorno alla base. Ma se veramente lui e Maestri avessero cospirato una mega bugia, sarebbe stato doppiamente stupido non mettersi d'accordo tra loro sulla versione ufficiale. E' stato fatto in altre occasioni, come la famosa vicenda del K2, quindi e' ragionevole pensare che l'avrebbero dovuto fare pure loro. Invece le loro versioni sono eccessivamente contraddittorie per far pensare ad una cospirazione. Almeno secondo me. Dalle sue reazioni inoltre mi sembra traspaia un certo orgoglio e dignita' oltraggiati, mentre in quelle di Maestri un tentativo di rivalsa per guadagnare credibilita'.
Come menzionato piu' volte, un'altro aspetto che sorprende non e' solo l'elevata difficolta' della parte superiore, ma i tempi brevissimi in cui si suppone sia stata percorsa. Si puo' supporre quindi che, avendo Maestri ed Egger speso due giorni nel forzare la parete, un incidente capitato ad Egger, il tentativo di discesa lento e disperato di Maestri, un'ambizione megalomane morta ad un terzo della via, lo abbiano convinto che uno sguardo approssimativo della parete fosse sufficiente per descrivere il resto della via e cavarsela con gli altri con uno strato di ghiaccio di 45 gradi. A me e' capitato spesso di sottovalutare da lontano la pendenza di una parete, mentre quando mi ci trovo sotto, quasi ogni pendenza si verticalizza.

Ciao :wink:

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Messaggioda M@zzo » lun nov 28, 2005 17:59 pm

Mi sembra chiaro che se non si fosse trattato di Maestri ed Egger da molto tempo probabilmente si sarebbe chiusa la vicenda. E la questione non è fondamentalmente se Maestri è un truffatore, ma chi è riuscito per primo a toccare la vetta. Se la cosa fosse irrilevante allora riscriviamo l'intera storia dell'alpinismo! La grandezza dei personaggi in questione è quello che alimenta il dibattito e concede il dubbio. Il fatto che si discuta non è pertanto un'offesa. Lo sarebbe il contrario..
Mi chiedevo...
Viene spesso detto che il fatto che non si siano trovato chiodi sia possibile a causa dell'ampiezza della parete. Ma iin una parete di quelle difficoltà le vie di salita non si riducono a pochi itinerari logici e che attaccano i punti di debolezza visibili? La qualità dei ripetitori dovrebbe assicurare che le linee scelte siano le più logiche e pertanto gli spazi per la ricerca dei chiodi di Maestri si riducono drasticamente. E infatti fino al colle i chiodi si trovano e come.
Se nessuno, malgrado i progressi tecnici di quasi 50 anni, segue la linea esatta della maestri-egger significa che quella linea non è seguibile.
O no?
E ancora...ma anche avanti di 20 anni Egger avrebbe potuto affrontare una parete di oltre 70% con la picozza tradizionale e il coltello?
M@zzo
 
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Messaggioda èrman » lun nov 28, 2005 18:09 pm

Chiedo perdono! Volevo solo chiarire qualcosa al riguardo dell'ultimo intervento. Gli ultimi chiodi che si trovano sulla via sono + o a 300 metri dalla base e non fino al colle. Noi, salendo con la nostra linea abbiamo visto chiodi di passaggio anche a oltre 20 metri da noi. Chiodi degli austriaci, americani del 75 e di altri. Sul mega terrazzino che abbiamo trovato sullo spigolo nord ( o se si vuole chiamare nord-ovest) abbiamo trovato due chiodi di Orlandi-Giarolli-Ravizza. Quello che c'è si può vedere. Il diedro sulla nord seguito dagli austriaci Ponholzer e c. e in parte da Orlandi-Giarolli non è mai stato rovato niente nemmeno lì.
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Messaggioda dags1972 » lun nov 28, 2005 18:18 pm

complimenti ermanno. punto.
tanti saluti e buone salite a tutti
Alberto Giacomo Letizia Elena e Daniele
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Un uomo rassegnato è un uomo morto prima di morire
---
Al diavolo il futuro, nel futuro siamo tutti morti
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Messaggioda andreag » lun nov 28, 2005 18:23 pm

èrman ha scritto:Chiedo perdono! Volevo solo chiarire qualcosa al riguardo dell'ultimo intervento. Gli ultimi chiodi che si trovano sulla via sono + o a 300 metri dalla base e non fino al colle. Noi, salendo con la nostra linea abbiamo visto chiodi di passaggio anche a oltre 20 metri da noi. Chiodi degli austriaci, americani del 75 e di altri. Sul mega terrazzino che abbiamo trovato sullo spigolo nord ( o se si vuole chiamare nord-ovest) abbiamo trovato due chiodi di Orlandi-Giarolli-Ravizza. Quello che c'è si può vedere. Il diedro sulla nord seguito dagli austriaci Ponholzer e c. e in parte da Orlandi-Giarolli non è mai stato rovato niente nemmeno lì.



Si si, ma a parte questa quisquilie, non ci hai ancora detto se ci organizzi un raduno del forum su al rifugio da te la prossima estate.....

:D :D :D :wink: :wink: :wink:

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Messaggioda Buzz » lun nov 28, 2005 18:44 pm

Una cosa mi ha colpito fra quelle postate da èrman ...
poi è stata velocemente superata dalla discussione senza avere forse il risalto che meritava

èrman ha scritto:Noi avevamo due corde singole. Il primo saliva solo con la prima corda. Il secondo si tirava dietro la seconda. Quando il primo raggiungeva la sosta recuperava tutta o quasi la corda rimanente e con la corda bloccata in sosta con un barcaiolo iniziava a salire senza comunque lasciare quasi mai protezioni per poter, in caso di necesità, recuperare un po' di materiale per continuare. Si proseguiva senza nessuna autoassicurazione se non il barcaiolo in sosta.


in pratica quindi in questi casi il primo rischiava molto

ma avete usato questa tecnica solo su terreno conosciuto o evidentemente facile ? (il corsivo relativamente a quanto può essere facile una salita sul torre...)

onestamente, pensi che forse avete rischiato oltre il dovuto ma vi ha detto bene ? :wink:
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Messaggioda èrman » lun nov 28, 2005 19:01 pm

Su tutte le pareti rischio ce n'è. Su quelle montagne sicuramente di più. Per pensare di salire in un certo modo e con una certa velocità bisogna non pensare troppo ai rischi e si cerca di andare veloci rischiando il meno possibile. Forse questo è dovuto al fatto che io arrampicavo molto da solo e slegato. Rolo lo fa ancora molto e credo che in questi giorni, tempo pemettendo sta facendo una solitaria da quelle parti. Quando saprò ve lo dirò.
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Messaggioda andreag » lun nov 28, 2005 19:05 pm

èrman ha scritto:Su tutte le pareti rischio ce n'è. Su quelle montagne sicuramente di più. Per pensare di salire in un certo modo e con una certa velocità bisogna non pensare troppo ai rischi e si cerca di andare veloci rischiando il meno possibile. Forse questo è dovuto al fatto che io arrampicavo molto da solo e slegato. Rolo lo fa ancora molto e credo che in questi giorni, tempo pemettendo sta facendo una solitaria da quelle parti. Quando saprò ve lo dirò.


uhhh già, ricordo ancora il concatenamento di non so quante vie in Brenta slegato in giornata.....

Certo che riuscire ad arrampicare così sul Torre aumenta notevolmente la velocità e quindi la probabilità di riuscita....

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