da èrman » lun nov 28, 2005 12:34 pm
da BUUL » lun nov 28, 2005 13:12 pm
da Enzolino » lun nov 28, 2005 13:35 pm
da SydBarrett » lun nov 28, 2005 13:57 pm
da Buzz » lun nov 28, 2005 14:01 pm
Pierluigi Vesica ha scritto:Ma è pensabile?
Un'altra piccola perla circa le fantomatiche condizioni della parete.
Quanto il "millantatore" sostiene è suffragato da basi scientifiche; sto parlando ovviamente in termini generali. Quelle straordinarie condizioni possono esserci state tranquillamente solo in un particolare momento (45 anni fà); oppure ci sono state durante l'inverno x e/o l'estate y australe, ma nessuno era presente e/o pronto a sfruttarle.
da quilodicoequilonego » lun nov 28, 2005 14:11 pm
SydBarrett ha scritto:P.S.
...quella del compressore si potrebbe leggere come un 'incazzatura madornale del Maestri no?...tipo...questo nel 59 è stato bastonato giu per le orecchie dal torre...11 anni dopo mi pare plausibile che il maestri torni con fare incazzoso all'urlo...mo tte faccio vede' io!..e giu a scompressorare come un forsennato...il fatto è che qualsiasi cosa sia successa laggiu' in quegli anni lo sa solo chi c'era. Io sono uno di quelli che spera di poter leggere un giorno del ritrovamento delle prove, non tanto per poter veder salvo l'orgoglio del maestri alpinista, piuttosto per veder salva ed infinitamente piu' forte la dignità del maestri uomo.
Saluti
da Pierluigi Vesica » lun nov 28, 2005 14:14 pm
Buzz ha scritto:Pierluigi Vesica ha scritto:Ma è pensabile?
La mente umana non è affatto "logica".
da Buzz » lun nov 28, 2005 14:23 pm
Pierluigi Vesica ha scritto:L'alternativa cari amici è che questi millantatori si sono rifugiati in una truna per giorni, per poi riapparire e raccontare la "bufala". Ma è pensabile?
Ciao
da steazzali » lun nov 28, 2005 14:24 pm
da èrman » lun nov 28, 2005 14:32 pm
da Enzolino » lun nov 28, 2005 15:20 pm
Mah ... non sono d'accordo.èrman ha scritto:Riguardo al servizio di Garibotti volevo dire che lui ha fatto una ricerca di almeno due anni basandosi su quanto Fava e Maestri hanno detto nel corso degli anni andando in profonde contraddizioni ed è questo che li ha portati in questo casino.
Avrebbe potuto approfondire uno dei pochissimi argomenti a favore di Maestri, ma non l'ha fatto. Il suo rapporto non solo abbonda di congetture, ma mette in evidenza solo gli elementi che contraddicono la versione di Maestri, ignorando quelli, sebbene pochi, che eventualmente potrebbero avvalorarla. E questo rende l'analisi di Garibotti relativamente parziale, sebbene abbia raccolto comunque molte informazioni.Sopra il colle della Conquista, Maestri sostiene di essere stato in grado di salire grazie a una incrostazione di ghiaccio che ricopriva tutta la cresta e la parete nord. Maestri dice: ??attacchiamo una crosta di neve e ghiaccio dello spessore variabile da venti centimetri a un metro, portata dal vento e appiccicata sulle placche lisce dello spigolo nord. Per trecento metri saliamo arrampicandoci nell?aria?. Ovviamente questa descrizione è troppo vaga per essere seriamente presa in considerazione, ed è un altro buon esempio della mancanza di dettagli dati da Maestri riguardanti la parte superiore della loro ipotetica scalata (mentre invece i 300 metri iniziali sono descritti con dovizia di particolari).
Spesso, durante e subito dopo grandi tempeste il Cerro Torre è ricoperto di un sottile velo di ghiaccio, che all?occhio poco esperto può sembrare ghiaccio scalabile. Tuttavia, questo velo è soltanto uno strato di umidità condensata, che non è attaccato solidamente alla roccia, e non potrebbe fornire un punto d?appoggio allo scalatore e che facilmente si staccherebbe. Nessuno ha mai trovato le condizioni di ghiaccio che Maestri ha descritto e non ci sono scalate paragonabili rivelatesi possibili in cui il soffiare del vento ha incrostato del ghiaccio una cresta granitica liscia e quasi verticale.
da Buzz » lun nov 28, 2005 15:24 pm
Enzolino ha scritto: Ma un'ipotesi che non coivolgerebbe Fava nella bugia, e renderebbe problematico per Maestri ritirare delle affermazioni che hanno coivolto anche la fiducia degli amici piu' stretti.
da Enzolino » lun nov 28, 2005 15:57 pm
Ma secondo me e' meno plausibile. La versione di Fava puo' essere leggermente contraddittoria sui tempi e le modalita'. Magari ha percorso parte della discesa in dulfer e parte col prusik. Ha aspettato qualche giorno alla base. Ma se veramente lui e Maestri avessero cospirato una mega bugia, sarebbe stato doppiamente stupido non mettersi d'accordo tra loro sulla versione ufficiale. E' stato fatto in altre occasioni, come la famosa vicenda del K2, quindi e' ragionevole pensare che l'avrebbero dovuto fare pure loro. Invece le loro versioni sono eccessivamente contraddittorie per far pensare ad una cospirazione. Almeno secondo me. Dalle sue reazioni inoltre mi sembra traspaia un certo orgoglio e dignita' oltraggiati, mentre in quelle di Maestri un tentativo di rivalsa per guadagnare credibilita'.Buzz ha scritto:Enzolino ha scritto: Ma un'ipotesi che non coivolgerebbe Fava nella bugia, e renderebbe problematico per Maestri ritirare delle affermazioni che hanno coivolto anche la fiducia degli amici piu' stretti.
garibotti però mette in dubbio anche la parte della salita relativa a fava
da M@zzo » lun nov 28, 2005 17:59 pm
da èrman » lun nov 28, 2005 18:09 pm
da dags1972 » lun nov 28, 2005 18:18 pm
da andreag » lun nov 28, 2005 18:23 pm
èrman ha scritto:Chiedo perdono! Volevo solo chiarire qualcosa al riguardo dell'ultimo intervento. Gli ultimi chiodi che si trovano sulla via sono + o a 300 metri dalla base e non fino al colle. Noi, salendo con la nostra linea abbiamo visto chiodi di passaggio anche a oltre 20 metri da noi. Chiodi degli austriaci, americani del 75 e di altri. Sul mega terrazzino che abbiamo trovato sullo spigolo nord ( o se si vuole chiamare nord-ovest) abbiamo trovato due chiodi di Orlandi-Giarolli-Ravizza. Quello che c'è si può vedere. Il diedro sulla nord seguito dagli austriaci Ponholzer e c. e in parte da Orlandi-Giarolli non è mai stato rovato niente nemmeno lì.
da Buzz » lun nov 28, 2005 18:44 pm
èrman ha scritto:Noi avevamo due corde singole. Il primo saliva solo con la prima corda. Il secondo si tirava dietro la seconda. Quando il primo raggiungeva la sosta recuperava tutta o quasi la corda rimanente e con la corda bloccata in sosta con un barcaiolo iniziava a salire senza comunque lasciare quasi mai protezioni per poter, in caso di necesità, recuperare un po' di materiale per continuare. Si proseguiva senza nessuna autoassicurazione se non il barcaiolo in sosta.
da èrman » lun nov 28, 2005 19:01 pm
da andreag » lun nov 28, 2005 19:05 pm
èrman ha scritto:Su tutte le pareti rischio ce n'è. Su quelle montagne sicuramente di più. Per pensare di salire in un certo modo e con una certa velocità bisogna non pensare troppo ai rischi e si cerca di andare veloci rischiando il meno possibile. Forse questo è dovuto al fatto che io arrampicavo molto da solo e slegato. Rolo lo fa ancora molto e credo che in questi giorni, tempo pemettendo sta facendo una solitaria da quelle parti. Quando saprò ve lo dirò.
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