Salvaterra, il Torre e Maestri

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Messaggioda biemme » gio nov 24, 2005 19:20 pm

èrman ha scritto:............mi accorgo che la cosa non mi dispiace pensando che a qualcuno fa piacere qualche cosa che dico................... Quando potrò e se troverò qualcosa di interessante, perdonatemi se mi intruffolerò ancora nei vostri discorsi. Ciao


farà piacere senz'altro a tutti se ogni tanto si intrufola nei nostri discorsi uno che la storia del torre non l'ha letta, ma l'ha fatta, anzi, la sta facendo :wink:
complimenti ancora
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Messaggioda kenzo » gio nov 24, 2005 19:29 pm

Topocane ha scritto:
kenzo ha scritto:non esitare a notiziarci sull'appuntamento x tempo


...è da mo' che ho avvisato! :roll:
http://www.forum.planetmountain.com/php ... hp?t=15891
..non sei sulla notizia, kenzo! :twisted:

ciàps 8)
Topocane


Ti sbagli, l'avevo visto, ma non credo che in quel consesso parli del suo.

Ma può succedere di tutto.
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Messaggioda gug » gio nov 24, 2005 19:36 pm

Porca miseria, questo è il topic dell'anno (fa il paio con "da un'apertura") e io me lo stavo per perdere!
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

Traguardi Effimeri
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Messaggioda paolo75 » gio nov 24, 2005 19:44 pm

èrman ha scritto: Il primo tentativo alla ovest fu nel '58 da parte di Carlo Mauri e Walter Bonatti. Raggiunsero un colle fra le Adela ed il Torre e lo chiamarono Colle della Speranza. Maestri disse che la speranza era dei deboli e lui chiamò il colle fra il Torre e la Egger Colle della conquista perché lui era un vincitore.



Questo tipo ti atteggiamento (cito questa frase ma ne ho lette anche altre che mi hanno fatto pensare la stessa cosa) mi sembra che contribuisca a delineare il ritratto di una persona, per cui la "sconfitta" non era (é) accettabile, meno comunque dell'invenzione di qualcosa che non si è fatto.
Insomma, leggendo queste parole, altre citate prima riguardo all'essere il migliore etc, pensando all'ostinazione nell'aver voluto salire una parete con qualsiasi mezzo pur di zittire chi criticava, ne esce il ritratto di un personaggio piuttosto controverso, che può fornire una parziale risposta a chi si chiedeva cosa potesse aver spinto, eventualmente, Maestri ad inventarsi una storia e portarla avanti per anni.
Sia ben chiaro, queste parole non provano nulla, sono solo un altro tassello da aggiungere ad un eventuale lavoro di ricostruzione storica.



Dimenticavo: Salvaterri pochi giorni fa era sul Cerro Torre e ora scrive sul nostro forum, e noi lo possiamo leggere in tempo reale. 8O
Che figata!! 8O :D
Poveri fatti, povere cose, non ci sono, esistono solo interpretazioni. (Nietzsche)
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Messaggioda stefanop » gio nov 24, 2005 19:46 pm

Enzolino ha scritto:
stefanop ha scritto: :? A proposito dei chiodi rotti da maestri, (come da lui affermato) ne bridwel (sicuramente) ne i numerosi ripetitori (chiedo conferma) ne hanno trovato traccia .......... almeno un buchetto ..... un mozzicone di ferro ........ mah ........ :roll: ah maestri ..... maestri ..... e anche fosse vero certo non sarebbe il comportamento di ''un maestro di vita'', come dice lapippa. Comunque bravo lo stesso
Ma che dici?
Ma lo fai apposta?
Ma i post degli altri li leggi?
Guardati il video Cumbre (la solitaria di Pedrini sulla via del Compressore) per vedere come si sale su quei chiodi rotti ... 8O :?
Matacchione! :wink:


:roll: Veramente ma mi riferivo ai presunti chiodi dell'ultimo tiro ..... quelli dove bridwel poi ha attrezzato a modo suo.
Per rompere gi altri 500 avrebbe dovuto stare altri 1 altro mese in parete. 8) ...... eh dai mò!! :wink:
??
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Messaggioda stefanop » gio nov 24, 2005 20:29 pm

doppio
Ultima modifica di stefanop il gio nov 24, 2005 23:38 pm, modificato 1 volta in totale.
??
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Messaggioda stefanop » gio nov 24, 2005 20:32 pm

èrman ha scritto:Ciao, èrman sono proprio io Ermanno Salvaterra. Ho messo questo nome perché così gli amici mi chiamano. Ieri avevo detto che avrei fatto solo un intervento ed invece mi accorgo che la cosa non mi dispiace pensando che a qualcuno fa piacere qualche cosa che dico.
Ho letto un po' di fretta e incollo due cose dette da...
In oltre ricordiamoci che solo grazie alla via del compressore di maestri, che arrivava fin quasi alla vetta, Casimiro Ferrari è riuscito a salirlo ?per primo!!? e come lui la stragrande maggioranza di chi ci è salito ha usufruito della sua traccia.

Aggiungo che il grande Ermanno sicuramente preferirebbe starsene il ombra e farsi le sue incredibili avventure senza pubblicità, ma se vuole sponsor per le sue costosissime avventure deve scendere a compromessi

Come qualcuno corretamente ha già risposto Casimiro Ferrari, Pino Negri, Daniele Chiappa e Mario Conti sono saliti dal versante Ovest nel 1974 con una grande ed epica salita. La via del compressore sale invece sullo spigolo sud-est e quindi dal versante opposto. Il primo tentativo alla ovest fu nel '58 da parte di Carlo Mauri e Walter Bonatti. Raggiunsero un colle fra le Adela ed il Torre e lo chiamarono Colle della Speranza. Maestri disse che la speranza era dei deboli e lui chiamò il colle fra il Torre e la Egger Colle della conquista perché lui era un vincitore. I Ragni di Lecco tornarono poi nel 1970 e solo nel 1974 portarono a termine la loro salita.
Riguardo alla seconda affermazione io amerei starmene tranquillo e non scendo a compromessi per questioni di sponsor. Le mie spedizioni in Patagonia alla fine non costano più di 2500 euro e quindi non cerco il casino per farmi conoscere.
Altra cosa riguardo alla via di Maestri sullo pigolo sud-est. Maestri ha spaccato i chiodi solo sull'ultimo tiro oltre il compressore. Tiro che è poi stato richiodato in chiave moderna da Jim Bridwell che fece la prima ripetizione della via. Quando potrò e se troverò qualcosa di interessante, perdonatemi se mi intruffolerò ancora nei vostri discorsi. Ciao


:D ciao Ermanno veramente il mio era un discorso piu generico riguardo alla traccia lasciata da maestri nella storia dell'alpinismo e sul Torre.

Quanto agli sponsor, :( personalmente, prima di cambiarle tiro avanti il più possibile con le corde perchè per mè è già un costo ... e lasciare un friend in parete mi crea 'angoscia', :? ..... e laggiù oltre costo del viaggio, di materiale ne serve parecchio ... credo .......
8O Ma poi ..... ti passeranno almeno qualche dadetto questi sponsor ... o sono proprio così crumiri !

:roll: E se tu proprio non vuoi saperne di sponsor, ......... molti lo fanno e non li biasimo di certo ... se vuoi vivere facendo quello che più ami ...arrampicare, sicuramente di starsene 8 ore in fabbrica, e usufruire del poco tempo libero e dei pochi sold, il non è il modo migliore ..... dovrà pur reclamizzare, uno che vuol vivere di montagna, il suo prodotto.

Riguardo ai chiodi .... proprio a quelli mi riferivo. Una volta leggendo un'intervista di bridwel su quella salita disse di non aver trovato traccia di chiodi rotti su quel tiro (ultimo), tu potresti sicuramente confermare se dopo sono stati ritrovati.

Comunque guarda che non c'èra nessuna polemica nei tuoi confronti.
sei un grande alpinista e mi piace il tuo stile.
Ma quando mi parlano di ''esempio di vita'' solo perchè qualcuno ha fatto grandi cose in montagna, e neanche e giusto distruggere un mito per una parentesi della sua vita ...... mi sembra alquanto ... fuori luogo

:roll: A proposito ... Se nessuno lo fa ..... potrei sponsorizzarti io..... ho due corde vecchie da cui potresti ricavare cordoni da lasciare sulla tua prossima cappatina sul torre :wink: :lol:
Ultima modifica di stefanop il gio nov 24, 2005 23:52 pm, modificato 2 volte in totale.
??
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Messaggioda Silvio » gio nov 24, 2005 21:00 pm

èrman ha scritto:Ermanno Salvaterra. Quando potrò e se troverò qualcosa di interessante, perdonatemi se mi intruffolerò ancora nei vostri discorsi. Ciao




ma vieni a trovarci più spesso, se puoi e se vuoi, Ermanno, parlaci del tuo Alpinismo, con la A maiuscola.


non puoi che farci contenti a tutti.


e ancora complimenti per la tua impresa e per la tua attività in generale.


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Messaggioda èrman » ven nov 25, 2005 0:07 am

Ciao, vi incollo poche righe del racconto della salita nel libro di Maestri:
Una seconda soluzione ci sarebbe anche sulla parete ovest. Una lunga attraversata sembra sfociare in un camino, che potrebbe portarci alla base dello strapiombo, sulla cresta sud-ovest. La scartiamo per decidere di salire la parete nord sul suo filo nord-ovest. La pendenza sembra forte a tratti, ma ci sono delle fessure che forse ci aiuteranno a salire.

Mio commento: Questa prima parte dello spigolo, almeno mi sembra che per "filo nord-ovest" si possa intendere lo spigolo, nei suoi primi 100 metri è verticale e l'inizio anche un po' strapiombante. Lo spigolo è anche quello che Maestri tracciò nell'aprile del '59 sulla rivista L'Europeo a pagina 54. In seguito uscirono altri tracciati.
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Messaggioda kenzo » ven nov 25, 2005 0:27 am

èrman ha scritto:Ciao, vi incollo poche righe del racconto della salita nel libro di Maestri:
Una seconda soluzione ci sarebbe anche sulla parete ovest. Una lunga attraversata sembra sfociare in un camino, che potrebbe portarci alla base dello strapiombo, sulla cresta sud-ovest. La scartiamo per decidere di salire la parete nord sul suo filo nord-ovest. La pendenza sembra forte a tratti, ma ci sono delle fessure che forse ci aiuteranno a salire.

Mio commento: Questa prima parte dello spigolo, almeno mi sembra che per "filo nord-ovest" si possa intendere lo spigolo, nei suoi primi 100 metri è verticale e l'inizio anche un po' strapiombante. Lo spigolo è anche quello che Maestri tracciò nell'aprile del '59 sulla rivista L'Europeo a pagina 54. In seguito uscirono altri tracciati.


azz èrman
se scrivi sul Forum a quest'ora la malattia ha contagiato pure te.

cmq, complimenti per le tue imprese.

Il Cerro Torre mi ha stregato quando vidi il film di Herzog. Spero un giorno di poter camminare ai suoi piedi.
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Messaggioda Davide1980 » ven nov 25, 2005 1:05 am

èrman ha scritto:Ciao, vi incollo poche righe del racconto della salita nel libro di Maestri:
Una seconda soluzione ci sarebbe anche sulla parete ovest. Una lunga attraversata sembra sfociare in un camino, che potrebbe portarci alla base dello strapiombo, sulla cresta sud-ovest. La scartiamo per decidere di salire la parete nord sul suo filo nord-ovest. La pendenza sembra forte a tratti, ma ci sono delle fessure che forse ci aiuteranno a salire.

Mio commento: Questa prima parte dello spigolo, almeno mi sembra che per "filo nord-ovest" si possa intendere lo spigolo, nei suoi primi 100 metri è verticale e l'inizio anche un po' strapiombante. Lo spigolo è anche quello che Maestri tracciò nell'aprile del '59 sulla rivista L'Europeo a pagina 54. In seguito uscirono altri tracciati.

O c'è stata una frana o la montagna si è erosa con la forza degli elementi o Maestri era così forte da arrampicarsi pure sugli specchi :wink:
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Messaggioda SCOTT » ven nov 25, 2005 1:47 am

èrman ha scritto:Ciao, vi incollo poche righe del racconto della salita nel libro di Maestri:
Una seconda soluzione ci sarebbe anche sulla parete ovest. Una lunga attraversata sembra sfociare in un camino, che potrebbe portarci alla base dello strapiombo, sulla cresta sud-ovest. La scartiamo per decidere di salire la parete nord sul suo filo nord-ovest. La pendenza sembra forte a tratti, ma ci sono delle fessure che forse ci aiuteranno a salire.

Mio commento: Questa prima parte dello spigolo, almeno mi sembra che per "filo nord-ovest" si possa intendere lo spigolo, nei suoi primi 100 metri è verticale e l'inizio anche un po' strapiombante. Lo spigolo è anche quello che Maestri tracciò nell'aprile del '59 sulla rivista L'Europeo a pagina 54. In seguito uscirono altri tracciati.


...Un Mito vivente dell'alpinismo...Salvaterra...
...anche Maestri lo è...
Mi chiedo: Hai già avuto un "confronto" diretto col Maestri?
...non metto in dubbio le tue conclusioni, frutto di ricerche assai approfondite, quali, sicuramente, io non potrei mai arrivare... (per ovvi motivi)
Semplicemente mi chiedo come abbia preso Maestri questa nuova "mazzata" Patagonica...
...sei veramente giunto alla conclusione che questo grande personaggio dell'alpinismo non meriti più nemmeno il beneficio del dubbio?

...lo ammetto, un pò soffro per lui...pur non conoscendolo affatto...
...mi auguro, a questo punto, che questa tua "nuova" versione dei fatti sia veritiera... sarebbe troppo crudele "togliere" il Cerro Torre ad un uomo che gli ha dedicato la vita...sopratutto se, effettivamente, lo avesse scalato...
:cry:

Complimenti, oltre che per la tua instancabile attività, anche per il bel sito che ho visitato con piacere, veramente ben fatto, completo e, talvolta, divertente...
...ho trovato anche alcune fotografie che mi fanno meglio capire come riesci a resistere tanto tempo in parete... :lol:
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Messaggioda Buzz » ven nov 25, 2005 9:12 am

bello,
quello che scrivi nel tuo sito èrman...

e non mi riferisco alle grandi imprese, per quelle parlano i numeri e le immagini.

Mi riferisco al resto. :wink:
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Messaggioda Enzolino » ven nov 25, 2005 9:39 am

Ciao,

ieri questo topic mi ha preso talmente tanto che il Torre e Salvaterra me li son pure sognati! 8O

Tornando al topic vorrei prima aggiungere alcune considerazioni su Maestri, e poi chiedere alcune informazioni ad erman.

MAESTRI
Maestri era ed e' una persona molto schietta e senza peli sulla lingua, di un'esibizionismo tale che lo fa apparire come uno sbruffone. Ma dal suo profilo prima del Torre non sembra che saltino fuori bugie di nessun genere. Anzi, io credo che questo suo modo di apparire in fondo faccia parte del mondo colorito delle personalita' dell'alpinismo, e di sicuro ha piu' successo una falsa modestia che una palese arroganza.
Riporto alcuni tratti dal libro Patagonia di Buscaini e Metzelin, uno dei pochi libri portati nella vicina/lontana Grecia. :D
Cerro Torre: Storia di un mito
"Il Torre si fregava le mani: aveva trovato il sistema per ingrandire il suo mito, per farlo diventare unico al mondo. Ma doveva gestire gli avvenimenti con cura. Naturalmente sapeva che Maestri non amava stendere relazioni tecniche precise, che non riusciva a valutare l'inclinazione del ghiaccio che non gli piaceva per niente, che non sarebbe stato in grado di ricordarsi tutti i passaggi del 1959. [...]
Il Torre sapeva benissimo che a Maestri non restava molto altro da fare, perche' aveva ben visto com'era salito Toni Egger nel 1959 sulle rocce coperte da croste di ghiaccio. Mai piu' Maestri avrebbe trovato fra i suoi compagni uno scalatore altrettanto bravo e soprattutto cosi' follemente audace come Toni Egger. [...]
Alla fine Maestri volle farsi beffe dei suoi detrattori, spezzando in parete i chiodi a espansione piantati nell'ultimo tiro di corda sulla parete di roccia che porta all'uscita sotto il fungo di ghiaccio. E il fungo non lo sali' nemmeno. Che ci provino a salire la via adesso."


Nella parte riportata saltano fuori altri elementi secondo me parzialmente a favore di Maestri:
A. La sua riluttanza ed incapacita' nel relazionare dettagliatamente le descrizioni di una via, che pero' non quadra con la parte descritta bene sino al "Colle della Conquista", ed allo stesso tempo possono essere un comodo alibi.
B. L'impossibilita' di trovare un ghiacciatore bravo come Egger per una ripetizione, in aggiunta alla scarsa probabilita' di trovare condizioni analoghe a quelle affrontate la prima volta. Ricordo di aver letto che Maestri attribui' gran parte del merito ad Egger sulla parte superiore della via.

DOMANDE AD ERMAN
Ieri ho letto l'intervista a Garibotti. Mi ha colpito il fatto che avete usato tecniche come la short-fixing, ben consolidate nelle ascensioni veloci sulle Big Walls. Quello che mi ha colpito e' il fatto che, se queste tecniche funzionano bene in vie stra-conosciute, a mio avviso sono potenzialmente pericolose in apertura, tranne in terreni relativamente facili. Quello che vorrei chiederti e' come gestivate questa tecnica.

Il primo di cordata si portava due corde?
Oppure, quando l'attrito diventava eccessivo, fissava la corda ad una sosta e poi proseguiva autoassicurato sino alla fine dello spezzone mancante, con possibili ritardi nel fissare un'altra sosta vicina?

Cosi', a pelle direi che le mosse piu' convenienti sarebbero le seguenti.
Il primo sale con due mezze. Fissa una sosta, prosegue con una corda in autosicura, mentre nell'altra di servizio sale sia il secondo che il terzo.
Quando il secondo raggiunge la sosta fa sicura al primo, anche se c'e' il rischio di fare grandi voli quando si recupera la corda.
Insomma, potresti delucidare meglio questo aspetto?
Un'altra domanda e': quale attrezzatura avete portato per proteggervi?

Grazie

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda èrman » ven nov 25, 2005 9:46 am

Comunque sia, comunque la pensi io, sarei disposto, pronto e felice di avere una smentita. Forse ci vorrebe qualcuno davvero che andasse là, non per arrivare in cima al Torre ma anche solo fino al Colle, proprio per indagare, guardare, cercare tracce del loro passaggio.
Si sappi ceh non è facile fare un casino così per uno come me, che vive a pochi chilometri da Maestri e che ha comunque molta stima di lui. Però non è nemmeno giusto stare zitti per omertà o codardia nell'esprimere i propri pareri. Buona giornata a tutti
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Messaggioda èrman » ven nov 25, 2005 9:58 am

Noi avevamo due corde singole. Il primo saliva solo con la prima corda. Il secondo si tirava dietro la seconda. Quando il primo raggiungeva la sosta recuperava tutta o quasi la corda rimanente e con la corda bloccata in sosta con un barcaiolo iniziava a salire senza comunque lasciare quasi mai protezioni per poter, in caso di necesità, recuperare un po' di materiale per continuare. Si proseguiva senza nessuna autoassicurazione se non il barcaiolo in sosta.
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Messaggioda Topocane » ven nov 25, 2005 9:58 am

èrman ha scritto:Comunque sia, comunque la pensi io, sarei disposto, pronto e felice di avere una smentita. Forse ci vorrebe qualcuno davvero che andasse là, non per arrivare in cima al Torre ma anche solo fino al Colle, proprio per indagare, guardare, cercare tracce del loro passaggio.
Si sappi ceh non è facile fare un casino così per uno come me, che vive a pochi chilometri da Maestri e che ha comunque molta stima di lui. Però non è nemmeno giusto stare zitti per omertà o codardia nell'esprimere i propri pareri. Buona giornata a tutti


bravo!! :)
belle parole... queste secondo me son le parole che fanno la differenza tra un Grande Alpinista e un forte arrampicatore.
bravo, e grazie ancora! :wink:

ce ne fosse di gente con una umiltà ed uno spirito simile.

ciao e buon riposo! :wink: (ehehehe, la droga del forum ti ha contagiato, ormai!!! :twisted: )
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Messaggioda èrman » ven nov 25, 2005 10:09 am

Una cosa bella:
questa salita ci ha dato un sacco di soddisfazioni. Quando Rolo raggiunse nel primo tentativo la piccola spalla sopra il Colle fece un urlo. Quando, poco dopo lo raggiunsi, mi abbracciò e con le lacrime agli occhi mi ringraziò per averlo "tirato" in questa "gita" e mi disse:"Non ho mai visto uno spettacolo così nella mia vita...!"
Questa è una dele tante piccole cose che hanno dato grande importanza a questa nostra salita.
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Messaggioda Enzolino » ven nov 25, 2005 10:19 am

Erman,

grazie per le tue risposte.

In generale credo che sia piu' ammirevole chi ha il coraggio di esporsi dicendo quello che pensa, e rischiando di essere impopolare, piuttosto di chi si nasconde. Che senso ha rischiare sulla roccia se poi non ci si mette in gioco nella vita di tutti i giorni? Ovviamente conta anche come diciamo le cose.

Aggiungo che, al di la' delle raccolte bibliografiche e dei riferimenti, conta senza alcun dubbio di piu' la voce di chi sul Torre ci e' stato. Il resto e' ... salotto ... pour parler. Ma anche le cose scritte hanno comunque una certa importanza, del resto lo stesso Garibotti ne ha fatto ampio uso. Ed allora un piccolo contributo puo' aggiungere un piccolo pezzo al grande puzzle.

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda Pororoca » ven nov 25, 2005 11:11 am

èrman ha scritto:Una cosa bella:
questa salita ci ha dato un sacco di soddisfazioni. Quando Rolo raggiunse nel primo tentativo la piccola spalla sopra il Colle fece un urlo. Quando, poco dopo lo raggiunsi, mi abbracciò e con le lacrime agli occhi mi ringraziò per averlo "tirato" in questa "gita" e mi disse:"Non ho mai visto uno spettacolo così nella mia vita...!"
Questa è una dele tante piccole cose che hanno dato grande importanza a questa nostra salita.



Credo che oltre alle diatribe ed alle questioni tecniche la cosa più bella delle risposte di èrman sia la capacità di trasmetterci le emozioni provate...vedi questa sua ultima risposta...
...èrman se ti va trasmettici ancore le emozioni che avete provato...perchè penso sia questa la cosa più bella!!!!
"...le vere difficoltà non sono gli ostacoli della vità, ma la nostra incapacità di vivere ciò che vorremmo vivere..." P.Berhault
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