Dent Blanche e Weisshorn

[Fabrizio Righetti]

Ciao Luigi, certo ti sei scelto due belle montagne con vie di salite interessanti e mai banali.
Il weisshorn non l'ho fatto ma conto anch'io di farlo e del resto vedo che nell'altro topic han risposto. La Dent Blanche la feci qualche anno fa. Ovviamente te la consiglio io feci la classica cresta S e qui ti allego la mia relazione.
Comunque anche le altre creste son belle anche se più impegnative, invece le pareti le lascerei perdere!

Fabrizio

Bellissima montagna, la Dent Blanche presenta quattro creste orientate esattamente lungo gli assi cardinali; la cresta S o della Wandfluh costituisce certamente una magnifica ascensione, mai banale con una linea di salita elegante e molto panoramica. Anche questa una classicissima dell?alpinismo, da non perdere assolutamente.

Accesso: Da Briga lungo la Valle del Rodano sino a Sion, poi risalire la Val d?Herens sino alla località di Fepercle dove termina la strada (1880 m ca.).

Base di partenza per questa salita è la Cabane de la Dent Blanche posta a 3507 m di quota proprio al piede della cresta S della montagna e per raggiungere la quale è necessario compiere un lungo e faticoso avvicinamento che richiede di superare ben 1600 m di dislivello! Da Fepercle (1880 m ca.) seguire il sentiero (indicazioni) ben marcato che passando per Bricolà (2415 m ) conduce al Glacier des Mancettes. Si prosegue poi per nevai (traccia sempre presente) raggiungendo uno spallone roccioso che si risale facilmente (segnavia) sino al suo termine, dove si mette piede sul ghiacciaio. Risalirlo (qualche palina segnavia) verso E giungendo in breve alla base dello perone roccioso su cui sorge il rifugio (4 ore).
Dal rifugio salire lungo facili, ma a tratti esposte, rocce sino ad una cresta nevosa denominata Arête Blanche percorsa la quale si raggiunge la cresta S della Dent Blanche, che in questo tratto è orizzontale. Da destra raggiungere una cresta rocciosa e la quota 3882, da qui si traversa orizzontalmente su neve per poi scendere leggermente sul fianco occidentale e raggiungere la cresta nevosa. La cresta diventa poi rocciosa e la si segue senza difficoltà sino alla base del ?Gran Gendarme? a quota 4098 m. Da qui la soluzione a noi apparsa più comoda è di traversare per circa una settantina di metri su facili placche rocciose del versante di Fepercle in direzione dell?evidente couloir. Risalire il couloir su ghiaccio oppure su rocce con vetrato (non difficile, fittoni resinati di assicurazione in loco) sino al colletto posto a monte del Gran Gendarme. Proseguire ora lungo la cresta con bella arrampicata su roccia buona, superando tre altri e più modesti gendarmi e giungendo così alla base del quinto gendarme denominato ?Gendarme de la Corde?. Si aggira questo torrione con un?esposta traversata verso sinistra superando poi un muretto di un paio di metri (passaggio di III+) ed il sucessivo diedro sino a tornare sul filo di cresta. Verso l?alto un ultimo piccolo gendarme, il ?Gendarme Blanc? oppone le ultime modeste difficoltà. Da qui in poi la cresta si adagia e percorrendola mantenendosi sulla sinistra (ad inizio stagione cornici!) si giunge finalmente in vetta.
La discesa avviene lungo l?itinerario di salita; una corda doppia è possibile in corrispondenza del ?Gendarme de la Corde? ed altre ancora (ma non indispensabili) nel couloir a fianco del ?Gran Gendarme?. Attenzione va posta nel percorrere l?ultimo tratto prima del rifugio.

Dislivello: 1600 m per l?avvicinamento
850 m per la cresta S
Difficoltà: AD
Tempo di percorrenza:
partenza dalla Cabane de la Dent Blanche: ore 4:20
vetta della Dent Blanche:ore 7:30

[Fabrizio Righetti]

Mi ricordo di essere andato in una prima settimana di Agosto di un anno abbastanza caldo. Direi che non hai problemi di innevamento anzi meno neve c'è meglio è. Quindi programmatelo quando puoi Agosto va benissimo, la via è essenzialmente rocciosa. Gran bella montagna ed anche frequentata quindi mettiti nelle prime posizioni.
Ora scappo che esco dall'ufficio e vado al Rifugio Aosta per far domani la cresta di tiefenmatten, almeno speriamo!
Ciao
Fabrizio