Casarotto al Broad Peak nord

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Casarotto al Broad Peak nord

Messaggioda Pié » lun lug 26, 2010 10:54 am

Ciao vi segnalo questo bell'articolo che mi era sfuggito nei giorni precedenti..
pié

http://www.iborderline.net/intotherocks/2010/07/applausi/
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Messaggioda Roberto » lun lug 26, 2010 11:03 am

Per me Renato Casarotto è tato il più grande alpinista solitario della storia.
Tenacia, resitenza, capacità tecnica, idee .... un alieno. Nessuno ha fatto quallo che ha fatto lui sulle montagne di tutto il mondo.
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Messaggioda Pié » lun lug 26, 2010 11:30 am

Roberto ha scritto:Per me Renato Casarotto è tato il più grande alpinista solitario della storia.
Tenacia, resitenza, capacità tecnica, idee .... un alieno. Nessuno ha fatto quallo che ha fatto lui sulle montagne di tutto il mondo.


Mi ha sempre colpito di lui la voglia di mettersi alla prova, in posti magari anche vicini in linea d'aria dalle "rotte comuni" ma in realtà lontanissimi, fregandosene delle condizioni meteo e la caparbietà e la testardaggine che ci ha messo per venirne fuori. oltre ovviamente alle capacità tecniche.

Mi ha colpito molto che nell'intervista di U&P Gabarrou dicesse che nessuno 8O dei suoi fortissimi amici sarebbe in grado di fare (adesso, figuriamoci allora) il trittico del freney in solitaria invernale senza nessun supporto.

Ma la lista di salite è lunga.. un grandissimo veramente.
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Messaggioda Pié » lun lug 26, 2010 11:42 am

aggiungo...

ed il diedro allo spitz di lagunaz? ma guarda che quello che hanno fatto lui e radin è stato veramente qualcosa fuori dal normale! (nonostante lì vicino a dx ci si una via facile che ho visto consigliare in un altro topic come primo approccio alla montagna :lol: ) attaccarlo da dove l'hanno attaccato, su a testa bassa nonostante il maltempo, giù a testa bassa calandosi nel boral... è qualcosa di allucinante!

e a questa salita aveva sostanzialmente dato poco peso

:!:
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Messaggioda alberto60 » lun lug 26, 2010 12:59 pm

perchè l'invernale in soltaria alla est delle Grandes Jorasses !!!!!
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Messaggioda tu » lun lug 26, 2010 13:02 pm

Pié ha scritto:aggiungo...

ed il diedro allo spitz di lagunaz? ma guarda che quello che hanno fatto lui e radin è stato veramente qualcosa fuori dal normale! (nonostante lì vicino a dx ci si una via facile che ho visto consigliare in un altro topic come primo approccio alla montagna :lol: ) attaccarlo da dove l'hanno attaccato, su a testa bassa nonostante il maltempo, giù a testa bassa calandosi nel boral... è qualcosa di allucinante!

e a questa salita aveva sostanzialmente dato poco peso

:!:



comunque il diedro allo spiz (in cordata e d'estate) è acqua fresca rispetto al trittico del freney in invernale solitaria e senza appoggi esterni.
sono due realizzazioni completamente diverse come impegno, proprio un abisso di differenza tra una e l'altra
poi che il "grande diedro" sia una delle sue prime più belle in dolomiti nessuno lo può negare

ciao

ps per me renato casarotto è stato l'alpinista più grande, superiore ai Messner, Bonatti ecc
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Messaggioda Pié » lun lug 26, 2010 13:40 pm

nord dell'huascaran...
diedro cozzolino da solo in inverno...
pilastro goretta al fitz roy...
no return ridge al denali...
arrivare a 8300 sulla magic line (che è poi finita come è finita)..

di tante di queste salite quello che mi ha impressionato erano le condizioni. Le solitarie invernali erano veramente in condizioni della parete pessime, mica del tipo "l'inverno è solo nelle temperature e nel calendario"..
e la caparbietà che ci è voluta nel realizzarle, ed anche solamente di mettersi in parete
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Messaggioda Pié » lun lug 26, 2010 13:46 pm

tu ha scritto:
Pié ha scritto:aggiungo...

ed il diedro allo spitz di lagunaz? ma guarda che quello che hanno fatto lui e radin è stato veramente qualcosa fuori dal normale! (nonostante lì vicino a dx ci si una via facile che ho visto consigliare in un altro topic come primo approccio alla montagna :lol: ) attaccarlo da dove l'hanno attaccato, su a testa bassa nonostante il maltempo, giù a testa bassa calandosi nel boral... è qualcosa di allucinante!

e a questa salita aveva sostanzialmente dato poco peso

:!:



comunque il diedro allo spiz (in cordata e d'estate) è acqua fresca rispetto al trittico del freney in invernale solitaria e senza appoggi esterni.
sono due realizzazioni completamente diverse come impegno, proprio un abisso di differenza tra una e l'altra
poi che il "grande diedro" sia una delle sue prime più belle in dolomiti nessuno lo può negare

ciao

ps per me renato casarotto è stato l'alpinista più grande, superiore ai Messner, Bonatti ecc


sono d'accordo, ma riportata questa salita nel suo contesto più ampio dell'avvicinamento utilizzato, delle condizioni trovate, del maltempo, della discesa, del fatto che se non mi ricordo male fosse la seconda (o la terza :?:) salita assoluta dello spitz non so in quanti avrebbero portato a casa la salita (e la pelle)..
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Messaggioda alberto60 » lun lug 26, 2010 15:00 pm

Pié ha scritto:nord dell'huascaran...
diedro cozzolino da solo in inverno...
pilastro goretta al fitz roy...
no return ridge al denali...
arrivare a 8300 sulla magic line (che è poi finita come è finita)..

di tante di queste salite quello che mi ha impressionato erano le condizioni. Le solitarie invernali erano veramente in condizioni della parete pessime, mica del tipo "l'inverno è solo nelle temperature e nel calendario"..
e la caparbietà che ci è voluta nel realizzarle, ed anche solamente di mettersi in parete


ti sei dimenticato sempre d'inverno e in solitaria:

Andrich - Faè alla Civetta

Simon - Rossi al Pelmo.

e anche una bella puntatina sempre in solitaria sulla Harding al Mont Watkins in Yosemite.
Ma questa..... vale meno perchè era nella buona stagione.
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Messaggioda Pié » lun lug 26, 2010 15:07 pm

alberto60 ha scritto:
Pié ha scritto:nord dell'huascaran...
diedro cozzolino da solo in inverno...
pilastro goretta al fitz roy...
no return ridge al denali...
arrivare a 8300 sulla magic line (che è poi finita come è finita)..

di tante di queste salite quello che mi ha impressionato erano le condizioni. Le solitarie invernali erano veramente in condizioni della parete pessime, mica del tipo "l'inverno è solo nelle temperature e nel calendario"..
e la caparbietà che ci è voluta nel realizzarle, ed anche solamente di mettersi in parete


ti sei dimenticato sempre d'inverno e in solitaria:

Andrich - Faè alla Civetta

Simon - Rossi al Pelmo.

e anche una bella puntatina sempre in solitaria sulla Harding al Mont Watkins in Yosemite.
Ma questa..... vale meno perchè era nella buona stagione.


racconta un po' di queste salite :wink:
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Re:

Messaggioda otttoz » gio lug 06, 2017 14:00 pm

alberto60 ha scritto:perchè l'invernale in soltaria alla est delle Grandes Jorasses !!!!!



http://torino.repubblica.it/cronaca/201 ... 170096988/
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Re: Casarotto al Broad Peak nord

Messaggioda otttoz » ven lug 07, 2017 9:04 am

speriamo non sia mistermagoo,è un pò che non si fa vivo
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Re: Casarotto al Broad Peak nord

Messaggioda VECCHIO » ven lug 07, 2017 9:13 am

Grandissimo! Bellissimi ricordi!
Si parla sempre, è caratteristica fondamentale in alpinismo, delle vie che si sono salite, queste fanno le differenze, ma oltre l'alpinista c'è l'uomo.
Non si cerca mai di parlare delle motivazioni, del perché si fanno certe "robe", si trascura spesso l'uomo per parlare di ciò che fa, di ciò che è abbastanza visibile e comprensibile come risultato: questo spesso porta anche a creare divi-miti viventi.
Renato si allenava con sistemi pazzeschi, andava sempre in chiesa, stava sempre con Goretta, aveva un regime rigorosissimo.......
Perché?
Chi era?
....ALPINISTA......NO GUIDA....... questa mi scombussola
Scalare con gli esperti del cai... son sempre dei grossi guai...... questa mi piace
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Re: Casarotto al Broad Peak nord

Messaggioda otttoz » mar lug 18, 2017 11:56 am

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