WEISSHORN, cresta N: la più bella delle Alpi?

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WEISSHORN, cresta N: la più bella delle Alpi?

Messaggioda Franz77 » sab ago 24, 2013 0:18 am

Weisshorn, 4505m: Cresta Nord --> Cresta Est
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Da Camptocamp.org

Cosa deve avere una cresta per potersi meritare il titolo di ?più bella delle Alpi?? Banalmente deve avere tutte le caratteristiche che la rendano unica nel suo genere: un tratto di roccia, uno di neve/ghiaccio, essere estetica, panoramica, elegante? Tutte queste caratteristiche le ha proprio la cresta Nord del Weisshorn, il gigante bianco vallesano che coi suoi 4505m domina le valli di Zinale e Tasch e che per la sua posizione defilata rispetto agli altri 4000 della Corona Imperiale svetta isolato ed elegante.

Salito anni fa con Gianfranco dalla sua cresta Est, questo colosso vallesano attirava le nostre attenzioni da tempo per un ritorno dalla sua invitante cresta Nord. Anche con Brozio, che ultimamente si stava sparando una serie di belle salite over 4000, si parlava spesso di questa esaltante gita. È così che non impieghiamo molto ad organizzare le cordate: io, Brozio e Titty (la parrucchiera assatanata di 4000); Gianfranco e Fabrizio. Scartata l?idea di portare la macchina a Randa, dove scende la normale, partiamo da Zinal martedì mattina a mezzogiorno. La giornata è fantastica e il sentiero ci porta velocemente (in 3h contro le 4h30 dichiarate) alla nuovissima Cabane du Tracuit. Il pomeriggio trascorre chiacchierando all?aperto e riposando in stanza. Dopo cena, il tramonto favoloso è il regalo che ci consegna alle brande. Del centinaio di ospiti della capanna, solo in una ventina ci ritroviamo in sala a far colazione al primo turno. Alle 2:40 si parte. Fuori c?è un venticello fastidioso che ci intimorisce per il proseguo della giornata. In 2h30 siam sul Bishorn dove il vento e il freddo ci fanno temere il peggio per la cresta. Il freddo permane per un?oretta, il vento invece man mano cala. Primi passi equilibristici su rocce coi ramponi, finché li togliamo per proseguire solo su roccia. Passaggi aerei, traversi, doppiette, qualche chiazza di neve si susseguono col sopraggiungere della luce e l?aumentare dello splendore del panorama. Le cordate che ci precedono son più lente e ci obbligano a qualche forzata sosta fastidiosa perché obbliga a star fermi al freddo pungente. Con l?arrivo del sole il tutto migliora ed eccoci ai due splendidi tiri di IV che ci consegnano al Gran Gendarme. Dopo un traverso siam alla neve. Con tratti estetici ed affilati eccoci, dopo 8h dal rifugio, alla panoramica cima. Come detto spesso, la gita non finisce qui: la discesa è lunga e snervante e ci occuperà quasi 6 ore. L?avevamo già percorsa in salita e discesa, ma i ricordi col tempo si offuscano e non ricordavamo quanto fosse pesante. Dopo il primo ripido pendio di neve e ghiaccio, segue la cresta affilata di blocchi compatti. Divertente, ma inevitabilmente lunga e lenta. Per non parlare della spiacevole discesa dalla Frühstückplatz dove tutto è sfasciumato. E finché non si giunge sul ghiacciaio, nei pressi del rifugio, non si può abbassare la guardia. Qui i soliti diverbi col gestore ?fuhrer? ci scivolano addosso paghi come siamo della gita. Inizialmente ci balena anche l?idea di tirare dritto a valle, ma dovendo poi recuperare l?auto a Zinal sarebbe stato comunque solo l?inizio del rientro. Tuttavia, dai racconti trovati in rete, pensavamo la giornata ben più lunga e tirando un po? i ritmi si poteva pure provare la discesa diretta. L?indomani, in ogni caso più ripostati, di buon ora scendiamo in 2h15 a Randa dove Gian con tutti i mezzi possibili (due treni e due bus) torna all?auto. Noi, avendo tempo, decidiamo di avviarci in discesa lungo la valle fino a San Niklaus dove prenderemo il treno per Visp. Svaccati nel prato del parchetto della stazione aspetteremo qualche ora il buon Gian.
Una gita memorabile. Una traversata sublime. Una cresta indimenticabile. E quando le membra cominciano a dimenticare le fatiche?la voglia di tornare su quell?aguzzo corno per un?altra cresta rimonta in noi. Alla prossima quindi! Speriamo ancora con una tale fantastica compagnia con cui condividere una simile avventura.

Il fotoreport completo all?indirizzo: http://www.on-ice.it/onice/viewtopic.php?t=16219

E qui qualche foto:

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