RAVANARE

[rf]

estensione della definizione di ravanata ad ambiente estivo:

-via logica, lunga e problematica su gradi (relativamente) bassi e terreno di avventura, cioè marcione al limite dell'improteggibile dove non cadi e non devi cadere
-si deve dormire fuori almeno una notte. Bivacchi e rifugi sono vietatissimi e invalidano la "ravanata"
-le protezioni non ci sono o sono sparute. E comunque siccome l'itinerario nei pezzi facili ma pericolosi non è obbligato, non le troverai mai comunque
-manca sempre tutto il materiale necessario per una progressione almeno psicologicamente sicura
-se metti le scarpette è sicuro che arriva un tiro di erba verticale
-quando metti un friend, cade come un toast insieme ai pezzi di roccia che tocccava
-erba e terra devono coprire almeno il 30% degli appoggi
-per andare all'attacco o per scendere bisogna trovare nuovi itinerari per evitare zone potenzialmente mortali
-la pazienza è a livelli paragonabili a quella menzionata per i viaggi interstellari
-la chiodatura su terra e su marciumi è essenziale
-portare friend e nut al minimo, lasciando in macchina solo quelli che servivano è fondamentale
-le calate sono obbligatoriamente su chiodi e/o cordoni marci
-la discesa da un altro versante della montagna, con conseguente allungamento del viaggio in auto, se qualcuno pietoso ti raccoglie, è da preventivare
-relazioni, descrizioni tecniche e info lasciano sempre il tempo che trovano, però servono per aumentare la sicurezza psicologica: la frase ricorrente è dove c.zo siamo finiti, specialmente quando si va sul VI° e la relazione segna "facili roccette"
-si sale in conserva, e almeno in metà delle soste si fa sicura a spalla
-ii camini sono rigorosamente impantanati causa stillicidio sulla terra
-i gradi della via sono dati a caso, e a volte ti deve assalire il dubbio di aver sbagliato montagna
-l'abbigliamento è sempre sbagliato
-lo zaino è sempre tropo pesante e no c'è mai quello che serve

[il Duca]

Care dolci orobie

[monaco]

sogno o son desto? son ben ofioliti codeste!?
capaci di declinare ammodino la parola ''ravanata''

[Pié]

sogno o son desto? son ben ofioliti codeste!?
capaci di declinare ammodino la parola ''ravanata''

le sole e le uniche

[funkazzista]

Uartogghe

E il turf apuano com'è che lo chiamate?!?

[monaco]

Uartogghe

E il turf apuano com'è che lo chiamate?!?

turf (tûrf)
n. pl. turfs also turves (tûrvz)
1. A surface layer of earth containing a dense growth of grass and its matted roots; sod.[\b]
2. ...
3. The holy grail of middle-range (scottish IV to VI) winter climbs in the Highlands, that allows, if well-frozen, negotiating desperate bulges.

palero [zolla di palero] (palêro)
n. also paleo (palêo)
1. Pianta tipica delle regioni apue. Verdeggiante a fine primavera ed a inizio estate, giallatra dopo la calura estiva e per la restante parte dell'anno. Propone lunghe foglie filiformi e, sulla roccia, scarso substrato e radici.
2. ...
3. Detestata dai ''climbers'' ma amata dai cacciatori di ''rumeghi'' permettere, in estate, di risolvere alcune uscite strapiombanti delle rinomate classiche del luogo. Si consiglia la tecnica dell' ''arriccio'', seguita da prusik sul suddetto e infine staffa.
''Amanti del genere'' la venerano anche durante il periodo invernale, sfruttando lo scarso substrato terroso per l'infissione degli attrezzi.
Tecnica rude ma efficace, anche su pendenze vertiginose.

DiSciamo che nelle zone apue vi son vie particolarmente sorprendenti dal punto di vista dell'inclinazione del palero.
Se le classiche (o meno classiche) ''palerose'' al Cavallo, alla Roccondagia a alla Pania presentano inclinazioni da ''caCCatista classico''...
le zolle di alcune zone del Sumbra, del Corchia, del Pizzo d'Uccello, possono regalare emozioni ''oltre la verticale''.
In ogni caso ''l'orgia del palero'' e' rappresentata dal Pizzo delle Saette, una specie di santuario per gli ''amanti del genere'' dove le zolle si succedono, tra il ripido e l'aggettante, per quasi 600m di dislivello...consigliate temperature negative!!!

[funkazzista]

Uartogghe

E il turf apuano com'è che lo chiamate?!?

[...]
palero [zolla di palero] (palêro)
n. also paleo (palêo)
[...]

Eh già, ovvio.
Però mi inchino ugualmente a cotanta sapienza

[monaco]

avevo scritto grail alla pisana (o peggio, alla livornese): 'i grAl
ho provveduto...

[ncianca]

Il dry türfing è una deviazione psico mentale grave del dry tüling. Io modestamente pratico anche il dry türfing.
Ma stiamo parlando di SPORT, mentre VECCHIO parla di ALPINISMO, vieppiù, GRANDI MONTAGNE e SPEDIZIONI

[monaco]

il drai turfing esiste dalla notte dei tempi...
cosi' come il drai tuling esiste da mo'...ben prima che le riviste patinate iniziasserlo a chiamarlo cosi'

nella tua perfida albione li chiamavano semplicemente ''winter climbing''
e al di la' della dimensione delle montagne (e del manico) penso siano annoverati tra l'alpinismo piu' genuino...

da noi li abbiam chiamati in mille modi...misto, mixed, ravanata terrosa, paleo-traction e chi piu' ne ha piu' ne metta...
ma a parte le derive moderne che portano gli spit dalle grotte alle montagne (alte o basse)...in genere queste attivita' hanno un ''coefficiente sportivo'' assai basso...e protezioni (in particolare l'erbaccia...che non amo) mooolto discutibili

...'nzomma, di solito la ratio tra ''sforzo dello sfintere'' e ''sforzo del bicipite'' tende ad uno.
il che non vuol dire che si debba trascurare l'allenamento di uno dei due ''membri''

[A.D.V.]

RAVANATA:
definizione stretta del salire una via in ravanata:

-di solito la via che si sceglie è di roccia e viene percorsa abitualmente nelle stagioni calde, può essere sempre di roccia, ma percorsa solo d'inverno perchè troppo mobile; magari ci sono dei chiodi e alcune soste hanno anche uno spit che però di solito d'inverno è nascosto dalla “rogna”
-le condizioni della via non sono mai quelle che si supponevano quando la si pensava, né tantomeno quelle che si vedono da una distanza superiore ai 10 metri, spesso sono totalmente diverse, tipo ghiaccio dove avrebbe dovuto esserci roccia e viceversa, o fessure e placche in condizioni “disdicevoli”
-manca sempre tutto il materiale necessario per una progressione abbastanza sicura
-il verglass abbonda, sopratutto dove bisogna arrampicare e spalmare i piedi
-il marciume e l'erba terrosa sono gelati, ma ricoperti solo da neve polverosa, mai da uno strato di ghiaccio decente
-il ghiaccio o è vetro sottile o è grossa spugna terrosa
-la tempistica può essere anche sbagliata per multipli interi
-per andare all'attacco o per scendere bisogna trovare nuovi itinerari per evitare zone potenzialmente mortali
-la pazienza è a livelli paragonabili a quella menzionata per i viaggi interstellari
-la chiodatura su terra e su marciumi è essenziale
-portare una sola picca è sbagliato, prima o poi si rimane impelagati e il livello di esternazione vocale raggiunge sonorità veramente impressionanti
-la discesa da un altro versante della montagna, con conseguente allungamento del viaggio in auto, se qualcuno pietoso ti raccoglie, è da preventivare
-relazioni, descrizioni tecniche e info lasciano sempre il tempo che trovano, però servono per aumentare la sicurezza psicologica: la frase ricorrente è dove c.zo siamo finiti, specialmente quando si viene investiti a lungo da scariche di neve, pur vedendo il cielo blu
-il freddo è relativo, serve per far “star su” la roba dove ci si attacca, per poter usare picca e ramponi, ma anche per permettere alle mani-dita di “tenere” gli svasi verglassati: si incollano bene e tengono molto meglio del solito, ma bisogna stare attenti a non spostarle subito perchè si staccherebbe la pelle e non aspettare più di 15-20 secondi perchè scaldano e scivolano
-il vento pulisce un po' e quindi se leggero è gradito
-il sole, se mai capitasse di vederlo, scioglie il verglass e aumenta la precarietà di qualche passaggio, ma è sempre molto gradito
-i gradi della via non significano niente: uno strapiombo faticoso e difficile è agognato sia per la roccia pulita che per la possibilità di alzare a livelli accettabili la temperatura corporea
-l'abbigliamento è sempre sbagliato
-….......

A seconda dei pesi che si danno a ciascuno di questi punti si crea una gradazione della difficoltà della via, ma di solito tutto è irripetibile, chiunque salga la stessa via vive un'avventura diversa: si incasina diversamente, anche a pochi giorni di distanza, penso che inglesi e slavi possano essere più esaurienti e precisi.

Direi che la ravanata è libera espressione personale al difuori di qualsiasi sistema che noi codifichiamo con arrampicata su roccia, su ghiaccio, misto, o altro per non parlare della tecnica che è estremamente creativa, “variopinta” e quasi mai ripetibile anche dalla stessa persona.

Eppoi, alla fine, all'automobile, o a letto se si riesce a dormire perchè l'adrenalina è proprio alta, si è al settimo cielo: il livello è stellare.

Ps: la ravanata viene chiamata in alcuni ambienti estremizzanti la porcellata e ha una gradazione che si adatta alla definizione
Pps: ogni tanto fare una ravanata fa bene, ridimensiona tutto ciò che si ritiene di sapere e controllare
Ppps: l'assuefazione provoca l'estraniamento da qualsiasi realtà più o meno razionale

Bellissimo. Bravo vecchio

[VECCHIO]

Ma se continuiamo così dicendo che il "vero" alpinismo è una "ravanata", tutti capiscono che quasi tutto quello di cui si parla e scrive e "someansa" e premia non ha niente a che fare con l'alpinismo, fa parte solo dei sottoprodotti più o meno modaioli
E dopo io non ho più nulla per brontolare continuamente

Monaco sei un mito !!!

[Pié]

ieri ho ravanato nella neve tutto il giorno su per i boschi sopra la casa del Vecchio: quindi vale come Alpinismo™?
la ggente vuol sapere

[alberto60]

il paleo o anche palero alla massesa è l'erba buena...... apuana.
Alla faccia di chi gli fa schifio....

Monaco più rispetto per la Pania Ricca

[il Duca]

ieri ho ravanato nella neve tutto il giorno su per i boschi sopra la casa del Vecchio: quindi vale come Alpinismo™?
la ggente vuol sapere

Se non hai raggiunto una cima

[monaco]

il paleo o anche palero alla massesa è l'erba buena...... apuana.
Alla faccia di chi gli fa schifio....

Monaco più rispetto per la Pania Ricca

Albe'...io ne ho rispetto e terrore!
c'ho ancora sul gozzo quella volta in cui mi dissi ''ora spiana e son fuori''...e invece feci retromarcia causa zolle fini-fini e terriccio non ghiacciato...
nzomma...se ''on thin ice'' le cose son complicate...''on thin mud'' so'ppeggio

[Pié]

Se non hai raggiunto una cima

no cumbre no gain

[Pié]

il paleo o anche palero alla massesa è l'erba buena...... apuana.
Alla faccia di chi gli fa schifio....

Monaco più rispetto per la Pania Ricca

Albe'...io ne ho rispetto e terrore!
c'ho ancora sul gozzo quella volta in cui mi dissi ''ora spiana e son fuori''...e invece feci retromarcia causa zolle fini-fini e terriccio non ghiacciato...
nzomma...se ''on thin ice'' le cose son complicate...''on thin mud'' so'ppeggio

taci taci...ho in mente l'uscita da un "caminetto" che aveva fatto il mio compagno il giorno della prima foto che ho postato, quando non aveva rigelato. oh, giuro che non ho capito come sia uscito.

[ncianca]

ieri ho ravanato nella neve tutto il giorno su per i boschi sopra la casa del Vecchio: quindi vale come Alpinismo™?
la ggente vuol sapere

O vetta o morte. No, non vale.

[VECCHIO]

no, dai, morire no !
ma strizza super e pentimenti profondi con penitenze spaventose....... capita ogni tanto

in francia, ho scoperto da poco da bravo ignurant, fino al 5 - 5+ chiodatura bella ariosa, poi cambia un po', ma l'obbligato è proprio obbligato, non ha chiodi per azzerarlo come quasi sempre da noi, direi che chi scala basso sta basso, non come da noi......... sono un po' più alpinisticamente parlando con mentalità alpinisticheggiante senza ancheggiamenti vari e se si vola ci si spatascia bene, tranne che sul difficile