Tom Ballard

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Re: Tom Ballard

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mer mar 25, 2015 11:20 am

al ha scritto:Se invece di essere nell'oggi, epoca smitizzaata e senza dei, fossimo nel tempo degli antichi quando eroi e dei e semidei e uomini figli di dei si contendevano la terra e poi per magia tornassimo nell'oggi, ecco se tutto questo accadesse, Ballard sarebbe nell'olimpo degli esseri eroici: un mito. un eroe.

Chi erano gli eroi se non uomini - giovani uomini [giacchè un tempo difficile era diventare vecchi] rapiti dall'azione - un tempo era la guerra l'unico vero cimento per gli uomini, e gli eroi erano tutti guerrieri.

guardate a ballard, giovane e bello, eroe rapito dai monti, diventato lupo per combattere i lupi: solitario come loro tra roccia ghiaccio freddo e la morte in agguato.

Cattiva letteratura?
Forse.
Ma grazie a Ballard, giovane eroe e fanculo a tutti gli pseudo psicologismi che lo vogliono ridurre a un pupazzetto del suo inconscio,la madre il padre e tutti i bla bla da burghesucci freddolosi.


Guido Lammer è vivo e lotta insieme a noi?! :?

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Re: Tom Ballard

Messaggioda PIEDENERO » mer mar 25, 2015 11:22 am

VECCHIO ha scritto:Ma le donne cosa dicono dei discorsi di Piedenero ?

E Viger, magari ricorda il tuo intervento sull'uomo attuale.

Spesso cerco di capire perchè moltissima gente pretende che tutti si conformino alle abitudini del gregge di cui fanno parte, come fanno ad essere felici, a gioire di ciò che fanno, se fanno sempre tutto ciò che fanno tutti gli altri?

Piedenero, dai, senza qualcuno eccellente l'uomo sarebbe ancora sugli alberi.
I fondamentalismi ne sono la dimostrazione, non sono capaci di vedere oltre il proprio naso e non tollerano chi lo fa, non cercano nemmeno di capire perchè lo fa, tutto ciò che vedono deve essere conforme a ciò che loro sono.


Sono abbastanza d'accordo con quello che dici ma qui di eccellente non vedo assolutamente niente. Anzi per me la libertà è sacra ma in questo caso io non accetto che per eccellere si debba mettere a rischio la vita di un altro al quale non puoi chiedere se è d'accordo oppure no.
Con quale diritto e soprattutto per quale nobile motivo uno deve rischiare di sacrificare la vita di un altro? Per la storia dell'alpinismo? Per la conquista dell'inutile?
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Re: Tom Ballard

Messaggioda coniglio » mer mar 25, 2015 12:08 pm

a me il ragionamento di Piede pare abbastanza logico.
e in buona parte lo condivido.
una donna incinta al quarto mese, o quel c***o che è, va a fare la nord dell'Eiger.
porca troia!
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Re: Tom Ballard

Messaggioda Ziggomatic » mer mar 25, 2015 12:22 pm

Fil ha scritto:Se non si hanno motivazioni interiori profonde e di un certo tipo, non si combina nulla e non si va da nessuna parte!
A maggior ragione in montagna ed in alpinismo. Figuriamoci quando ci si impegna in certi progetti...
Se il motivo principale dell'agire di Tom fosse accontentare il padre, dopo il primo tiro della prima salita, avrebbe buttato le doppie e sarebbe rientrato in Val di Fassa! Dai.., per piacere...! Fil


E infatti la questione è tutta lì: motivazioni profonde...
Cos' è una motivazione profonda? Ci sono ragioni buone o cattive per andare ad infilarsi su una o più nord nord di quel livello e per giunta in inverno? Da un punto di vista borghese, per usare un termine d'altri tempi, la risposta è no. Il discorso sulla "inutilità" dell' alpinismo è cosa stra-dibattuta... quindi di cosa stiamo a discutere? Di buone ragioni per fare cose inutili? E inoltre, dando per buona la faccenda familiare, il rapporto padre-figlio, specialmente se complicato, non è forse il crogiolo di pulsioni molto forti? Cosa cambierebbe, in sostanza, se Tom avesse fatto 'ste sei invernali per uccidere simbolicamente il padre piuttosto che per glorificare la Madonna di Međugorje o onorare Cthulhu?
Ripeto, rimane l'impresa. Che fa sognare gli appassionati, incazzare alcuni e lascia indifferente i più.
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Re: Tom Ballard

Messaggioda pablo75 » mer mar 25, 2015 13:26 pm

PIEDENERO ha scritto: Guarda, la storia dell'alpinismo è spesso di una tristezza infinita, quella dell'Eiger in particolare.
Mi stupisce che non si colgano le differnze fra 6 mesi di gravidanza e avere i figli a casa. Rifletti per cortesia.
Mi stupisce ancora di più un concetto fondamentale che mi pare facciate finta di non considerare e che è alla base della pratica alpinistica:
I rischi oggettivi
Puoi andare veloce quanto vuoi, essere al top della preparazione fisica e avere una "testa" incredibile ma i rischi oggettivi, quelli ci sono e non puoi non considerarli.
Quanto egoista e cazzone devi essere per non riuscire a rimandare una salita che mette a rischio il bimbo che hai in grembo?
Sarà un mio limite non comprendere ma in questo caso preferisco tenermelo, il limite.


Piedenero, l’esperienza personale che hai raccontato è la dimostrazione che i rischi oggettivi non li corri solo sull’eiger. Se poi hai le capacità di chi l’eiger lo sale in 3/4 ore, corri molti meno rischi di chi passa una giornata intera in coda sulla rampa deltorso al ciavazes o sotto i seracchi della normale al bianco o sulla nord della marmolada giocando alla roulette russa tra i lastroni ventati. Miei amici han salito l’eiger in giornata e si sono divertiti, e secondo me han rischiato la scorza molto meno di altri amici alle prese con un rumego di fondovalle o un banale pendio innevato.

Anche se continuo a non afferrare la differenza tra un bimbo in grembo e un neonato (ma anche un undicenne) orfano, stai tranquillo che rifletto, ma per me riflettere in questo caso significa ragionare oltre il “cosa farei io al suo posto” (di un tom o di una alison incinta). Primo perché lui/lei lo hanno fatto e io no, per mia scelta o incapacità o impossibilità (chissà un uomo incinto cosa penserebbe? :mrgreen: ). Secondo perché ognuno è libero di autodeterminarsi, di sognare, e di vivere la propria vita come meglio crede.
Riflettere significa cercare di comprendere (che non equivale a giustificare) anche cosa possa girare nella testa e nei comportamenti altrui.

Alpinismo ed egoismo spesso vanno a braccetto, ok. Ma anche no. Estremizzando direi che al pari del fare alpinismo, anche il fare figli può spesso celare profondo egoismo. Basta leggere le cronache quotidiane.

Se per te la storia dell’alpinismo è spesso infinitamente triste, forse è perché come tu stesso hai scritto, hai un rapporto conflittuale con l’alpinismo.
Anche secondo me la storia dell’alpinismo, quello dei tempi della “conquista” delle grandi nord, delle grandi montagne, dei nazionalismi, da lammer a desio, è una pagina spesso triste. Ma fin troppo facile affermarlo oggi, decontestualizzandolo dalla società del secolo scorso. Ben più tristi e anacronistici trovo allora certi personaggi e certo alpinismo dei giorni nostri, ma non voglio finire offtopic.
Al pari ritengo però che l’alpinismo abbia riservato e riservi tuttora, anche se molto più raramente (e sempre più spesso fuori dai nostri confini, vedi piolet d'or), pagine di storia, imprese, e personaggi di carisma, grandezza e profondità di pensiero tali da trascinare molti giovani in questa passione, che poi per molti di essi (per me lo è stato) diventa totalizzante e gratificante come nessun’altra, e per un’intera esistenza, . E rischiando, ovvio.
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Re: Tom Ballard

Messaggioda Fil » mer mar 25, 2015 15:14 pm

dang ha scritto:
Fil ha scritto:Ciao, a me questa storia del padre-padrone, ammesso che abbia riscontro nella realtà, non convince per niente.
Mi ricorda quello che si diceva su Marc Girardelli, quando gareggiava in Coppa del mondo di sci o di altri campioni che sarebbero stati maneggiati, pungolati ed obbligati dal genitore-orco...
Se non si hanno motivazioni interiori profonde e di un certo tipo, non si combina nulla e non si va da nessuna parte!
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Se il motivo principale dell'agire di Tom fosse accontentare il padre, dopo il primo tiro della prima salita, avrebbe buttato le doppie e sarebbe rientrato in Val di Fassa! Dai.., per piacere...! Fil



Suggerisco la lettura di Open di Andre Agassi.
Con questo non entro nel merito della faccenda di Ballard, ma solo sulle tue affermazioni di carattere generale.


Conosco il libro in questione; non l'ho letto per intero, ma solo alcune pagine. Però ho colto il senso.
Purtroppo basta frequentare una qualsiasi squadretta di basket, calcio o pallavolo per conoscere tanti genitori che hanno aspettative esegerate verso i propri figli e di conseguenza si comportano con loro. Senza che il 90% di questi ragazzi o bambini diventi mai un fenomeno..
Il mio discorso era: Ballard, potrà anche avere (da dimostrare) un padre particolare che lo ha, magari, spinto ed indirizzato verso carte cose, ma il suo progetto lo ha portato a termine perchè LUI lo ha pensato e sentito.
Le sue capacità hanno fatto il resto.
Altrimenti, ripeto, non avrebbe combinato un bel niente! Avesse avuto un genitore che si interessava di briscola o altro, lo avrebbe realizzato ugualmente. Ciao Fil
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Re: Tom Ballard

Messaggioda PIEDENERO » gio mar 26, 2015 0:05 am

pablo75 ha scritto:
PIEDENERO ha scritto: Guarda, la storia dell'alpinismo è spesso di una tristezza infinita, quella dell'Eiger in particolare.
Mi stupisce che non si colgano le differnze fra 6 mesi di gravidanza e avere i figli a casa. Rifletti per cortesia.
Mi stupisce ancora di più un concetto fondamentale che mi pare facciate finta di non considerare e che è alla base della pratica alpinistica:
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Puoi andare veloce quanto vuoi, essere al top della preparazione fisica e avere una "testa" incredibile ma i rischi oggettivi, quelli ci sono e non puoi non considerarli.
Quanto egoista e cazzone devi essere per non riuscire a rimandare una salita che mette a rischio il bimbo che hai in grembo?
Sarà un mio limite non comprendere ma in questo caso preferisco tenermelo, il limite.


Piedenero, l’esperienza personale che hai raccontato è la dimostrazione che i rischi oggettivi non li corri solo sull’eiger. Se poi hai le capacità di chi l’eiger lo sale in 3/4 ore, corri molti meno rischi di chi passa una giornata intera in coda sulla rampa deltorso al ciavazes o sotto i seracchi della normale al bianco o sulla nord della marmolada giocando alla roulette russa tra i lastroni ventati. Miei amici han salito l’eiger in giornata e si sono divertiti, e secondo me han rischiato la scorza molto meno di altri amici alle prese con un rumego di fondovalle o un banale pendio innevato.

Anche se continuo a non afferrare la differenza tra un bimbo in grembo e un neonato (ma anche un undicenne) orfano, stai tranquillo che rifletto, ma per me riflettere in questo caso significa ragionare oltre il “cosa farei io al suo posto” (di un tom o di una alison incinta). Primo perché lui/lei lo hanno fatto e io no, per mia scelta o incapacità o impossibilità (chissà un uomo incinto cosa penserebbe? :mrgreen: ). Secondo perché ognuno è libero di autodeterminarsi, di sognare, e di vivere la propria vita come meglio crede.
Riflettere significa cercare di comprendere (che non equivale a giustificare) anche cosa possa girare nella testa e nei comportamenti altrui.

Alpinismo ed egoismo spesso vanno a braccetto, ok. Ma anche no. Estremizzando direi che al pari del fare alpinismo, anche il fare figli può spesso celare profondo egoismo. Basta leggere le cronache quotidiane.

Se per te la storia dell’alpinismo è spesso infinitamente triste, forse è perché come tu stesso hai scritto, hai un rapporto conflittuale con l’alpinismo.
Anche secondo me la storia dell’alpinismo, quello dei tempi della “conquista” delle grandi nord, delle grandi montagne, dei nazionalismi, da lammer a desio, è una pagina spesso triste. Ma fin troppo facile affermarlo oggi, decontestualizzandolo dalla società del secolo scorso. Ben più tristi e anacronistici trovo allora certi personaggi e certo alpinismo dei giorni nostri, ma non voglio finire offtopic.
Al pari ritengo però che l’alpinismo abbia riservato e riservi tuttora, anche se molto più raramente (e sempre più spesso fuori dai nostri confini, vedi piolet d'or), pagine di storia, imprese, e personaggi di carisma, grandezza e profondità di pensiero tali da trascinare molti giovani in questa passione, che poi per molti di essi (per me lo è stato) diventa totalizzante e gratificante come nessun’altra, e per un’intera esistenza, . E rischiando, ovvio.


La mia esperienza dimostra che andare in giro in gravidanza cercando rogne è da stupidi ed egoisti.

La differenza tra "un bimbo in grembo e un neonato" è che il neonato sta a casa con chi se ne prende cura, quello in grembo invece rischia al pari della persona che lo porta dentro di se, senza però poter decidere la propria sorte.

Poi come ho già detto due volte. Ognuno decide per se, in libertà, di fare della propria vita ciò che vuole, su questo non ho mai avuto niente da dire, anzi.

Adesso salterà fuori l' al di turno facendo paragoni con l 'aborto.
Quindi chiudo. Sono stato abbastanza chiaro.
Ciao. Ben venga il confronto. 8)
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Re: Tom Ballard

Messaggioda pablo75 » gio mar 26, 2015 11:42 am

PIEDENERO ha scritto: --------- Quindi chiudo. Sono stato abbastanza chiaro.
Ciao. Ben venga il confronto. 8)


Quello sempre! :D
ciao
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Re: Tom Ballard

Messaggioda il berna » gio mar 26, 2015 17:38 pm

pablo75 ha scritto:
Se poi hai le capacità di chi l’eiger lo sale in 3/4 ore, corri molti meno rischi di chi passa una giornata intera in coda sulla rampa deltorso al ciavazes o sotto i seracchi della normale al bianco o sulla nord della marmolada giocando alla roulette russa tra i lastroni ventati. Miei amici han salito l’eiger in giornata e si sono divertiti, e secondo me han rischiato la scorza molto meno di altri amici alle prese con un rumego di fondovalle o un banale pendio innevato.


sono pienamente d'accordo!

quanti dei più assidui foruminti fanno decine di vie superiori al D ogni anno?? E' inutile che rispondiate perché dai post che ci sono in alpinismo e alta montagna si vede benissimo...
Ballard non è che fa qualche via al disopra del D all'anno... praticamente ci vive in vie al di sopra di quel livello! Se il tuo standard è fare la normale al Gran Paradiso non puoi neanche concepire cosa siano in grado di fare questi atleti.
Se sua madre ha fatto la nord dell'Eiger in cinta vuol dire che ne aveva le capacità ed era in grado di dominare la situazione come per una persona normale fare una rampa di scale.
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Re: Tom Ballard

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » gio mar 26, 2015 21:32 pm

il berna ha scritto:.
Se sua madre ha fatto la nord dell'Eiger in cinta vuol dire che ne aveva le capacità ed era in grado di dominare la situazione come per una persona normale fare una rampa di scale.


La prima parte della frase è, come direbbero gli anglofoni, "autoevidente".

la seconda parte... mah.

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Re: Tom Ballard

Messaggioda PIEDENERO » gio mar 26, 2015 22:55 pm

il berna ha scritto:
pablo75 ha scritto:
Se poi hai le capacità di chi l’eiger lo sale in 3/4 ore, corri molti meno rischi di chi passa una giornata intera in coda sulla rampa deltorso al ciavazes o sotto i seracchi della normale al bianco o sulla nord della marmolada giocando alla roulette russa tra i lastroni ventati. Miei amici han salito l’eiger in giornata e si sono divertiti, e secondo me han rischiato la scorza molto meno di altri amici alle prese con un rumego di fondovalle o un banale pendio innevato.


sono pienamente d'accordo!

quanti dei più assidui foruminti fanno decine di vie superiori al D ogni anno?? E' inutile che rispondiate perché dai post che ci sono in alpinismo e alta montagna si vede benissimo...
Ballard non è che fa qualche via al disopra del D all'anno... praticamente ci vive in vie al di sopra di quel livello! Se il tuo standard è fare la normale al Gran Paradiso non puoi neanche concepire cosa siano in grado di fare questi atleti.
Se sua madre ha fatto la nord dell'Eiger in cinta vuol dire che ne aveva le capacità ed era in grado di dominare la situazione come per una persona normale fare una rampa di scale.

Quindi stai dicendo che se uno è in grado di dominare la situazione non corre nessun pericolo.
Interessante scoprire che l'alpinismo non è un'attività pericolosa se affrontata con preparazione. :roll:
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Re: Tom Ballard

Messaggioda Ziggomatic » gio mar 26, 2015 23:14 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:
il berna ha scritto:.
Se sua madre ha fatto la nord dell'Eiger in cinta vuol dire che ne aveva le capacità ed era in grado di dominare la situazione come per una persona normale fare una rampa di scale.


La prima parte della frase è, come direbbero gli anglofoni, "autoevidente".

la seconda parte... mah.

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Boh..in effetti il discorso sarebbe anche logico...però, però pensavo che io mia moglie pregna al sesto mese non ce la manderei a fare un giro insieme a Rossi su una motogp a 350 all'ora sulle curve del Mugello. Anche se è evidente che Valentino domini il suo mezzo infinitamente meglio di quanto non faccia col proprio lo scooteronista panzone medio urbano.
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Re: Tom Ballard

Messaggioda alberto60 » ven mar 27, 2015 10:04 am

in effetti anche valentino con tutta la sua bravura è caduto. E purtroppo anche la Mamma di Tom è caduta . Quindi nonostante tutta la propria bravura, preparazione e consapevolezza di quello che si sta facendo esiste sempre qualcosa che va oltre noi che non possiamo ma credo anche non dobbiamo controllare.
Perchè questo fa parte dell'alpinismo.
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Re: Tom Ballard

Messaggioda VECCHIO » ven mar 27, 2015 11:07 am

Si torna sempre:
meglio un giorno da leoni che una vita da pecore ?

E poi ricordo i Viaggi di Gulliver:
grande visto dai piccoli e piccolo visto dai grandi !

E Franceso:
umiltà del proprio essere.

un ?, poi un ! e infine un .
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Re: Tom Ballard

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » ven mar 27, 2015 11:37 am

VECCHIO ha scritto:Si torna sempre:
meglio un giorno da leoni che una vita da pecore ?

un ?, poi un ! e infine un .


Vincenzo (Troisi) dice a Tonino (Lello Arena) in riposta al quesito postogli e cioè se fosse meglio un giorno da leone o 100 da pecora. La mitica risposta è: "Che ne saccio Tonì...meglio 50 giorni da orsacchiotto accussì nun fai 'a figur' 'e merd' ra pecora, ma manc' 'o leone che campa nu jorn' sul'...".

Partenopei (e partenapoletani :mrgreen: ) saluti
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Re: Tom Ballard

Messaggioda il berna » lun mar 30, 2015 16:20 pm

PIEDENERO ha scritto:Quindi stai dicendo che se uno è in grado di dominare la situazione non corre nessun pericolo.
Interessante scoprire che l'alpinismo non è un'attività pericolosa se affrontata con preparazione. :roll:


non ho detto che NON CORRE NESSUN PERICOLO, perché di pericoli ne corri anche stando seduto sulla poltrona di casa.
Ribadisco che il livello di queste persone è talmente alto che possono permettersi di affrontare salite impegnative anche quando le condizioni sono pessime senza problemi quando invece altri si perdono dietro casa! Sto dicendo che questi atleti trovano meno lungo a fare la nord dell'Eiger rispetto a chi invece si caca sotto a fare gli ultimi 50 m del Gran Paradiso ad esempio.
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Re: Tom Ballard

Messaggioda il berna » lun mar 30, 2015 16:24 pm

Ziggomatic ha scritto:Boh..in effetti il discorso sarebbe anche logico...però, però pensavo che io mia moglie pregna al sesto mese non ce la manderei a fare un giro insieme a Rossi su una motogp a 350 all'ora sulle curve del Mugello. Anche se è evidente che Valentino domini il suo mezzo infinitamente meglio di quanto non faccia col proprio lo scooteronista panzone medio urbano.


neanch'io ce la manderei, a parte che non obbligo ne vieto di fare niente alla mia compagna, ma se LEI lo volesse fare?? Beh credo che se se la sentisse è libera di farlo...
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Re: Tom Ballard

Messaggioda tntbonatti » mar apr 14, 2015 11:39 am

Ciao a tutti.

Nella mia ignoranza e con molta umiltà come VECCHIO ricorda agli altri, provo a dare un senso ai miei pensieri trasformandoli in parere molto semplice e lineare.

[u]Alison:[/u]
Concordo con il berna che ad oggi come in passato ed in tutti i campi della vita, ci sono persone inarrivabili, campioni che non possono essere paragonati alla gente “normale”.
Nella storia dell’alpinismo passiamo da Whimper, Carrel, Buhl, Dulfer, Bonatti, Cassin, Messner, Kukuczka, Kurtyka, Rutkiewicz, ecc. ecc. ecc.
Sono comunque tutti uomini e donne e, in quanto tali, hanno e degli obblighi morali verso se stessi e verso coloro che stanno loro intorno e/o in pancia.
Siamo e sono appunti umani e non divini; per questo sbagliamo e sbagliano.
Alison, pur essendo stata grandissima ed immensa nelle sue imprese, in quanto essere umano, in quanto futura madre, a mio parere ha sbagliato.
Ha messo su un gradino superiore quello che era un suo sogno ed una sua ambizione, rispetto alla scelta di futura madre.
Come uomini e donne siamo nati per evolverci e per questo dobbiamo rincorrere i nostri sogni e cercare di superare i nostri limiti.
Siamo anche nati però per trasmettere valori ai nostri figli.
Non è giusto essere delle pecore, in quanto saremmo tristi, infelici ed ancora “sugli alberi”.
Non è giusto essere leoni, in quanto saremmo tutti eroi, ma tutti morti, senza figli o con orfani infelici.
Penso sia giusto essere orsi (chi orsacchiotto, chi grizzly a seconda dell’indole, dell’età e della situazione), anche se a volte capita anche a questi di lasciarci le penne.
La vita senza rischio non esiste: c’è solo da capire se il rischio vale la candela (non a livello economico, ma umano) oppure no.

[u]Tom:[/u]
CaXXo che impresa!!!
E siamo qui a contestarlo?
Ha la sua vita e la sua personalità.
Certo, magari condizionata dai genitori, ma quella è e bravo che ci convive … direi anche bene.
Quanto meno spero.
Chi tra tutti noi può sinceramente affermare fino in fondo ciò che ora è non è frutto della propria storia famigliare, scolastica, personale (amicizie, amori, passioni, ecc.) e del contesto storico-culturale in cui vive?
Qualcuno a volte si sarà ribellato, a volte adattato, altre invece se ne sarà fregato, ma ognuna di esse è una reazione ad un’azione esterna.
Penso pertanto che, essendo in un forum di Montagna e non di psicologia, lasciamo perdere Freud e chapeau a Tom!!!

[u]Per Pablo75:[/u]
Se per te la storia dell’Alpinismo è infinitamente triste, allora cambia passione.
Puoi apprezzare quel che di buono c’è oggi, se conosci quel che di buono (e non) c’è stato in passato.
Non penso che l’Alpinismo dei personaggi sopra citati sia triste … anzi.
Se per te è così, allora sei triste tu e dovresti chiederti non tanto il motivo per cui ci sono così tanti f.f., ma, [b][u]per come la pensi tu[/u][/b], la strana causa per la quale ce ne sono così pochi !!!
Chi ha fatto e continua a far fare passi avanti all’Alpinismo è chi ne trasmette ed apprezza la Storia e la Cultura e di esse ha rispetto, pur nella coscienza di dover interpretare la Montagna secondo una chiave attuale e magari “futura”.

Ciao a tutti e buona Montagna!!!
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Re: Tom Ballard

Messaggioda pablo75 » mar apr 14, 2015 16:59 pm

tntbonatti ha scritto:Ciao a tutti.

Nella mia ignoranza e con molta umiltà come VECCHIO ricorda agli altri, provo a dare un senso ai miei pensieri trasformandoli in parere molto semplice e lineare.

------

Per Pablo75:
Se per te la storia dell’Alpinismo è infinitamente triste, allora cambia passione.
Puoi apprezzare quel che di buono c’è oggi, se conosci quel che di buono (e non) c’è stato in passato.
Non penso che l’Alpinismo dei personaggi sopra citati sia triste … anzi.
Se per te è così, allora sei triste tu e dovresti chiederti non tanto il motivo per cui ci sono così tanti f.f., ma, per come la pensi tu, la strana causa per la quale ce ne sono così pochi !!!
Chi ha fatto e continua a far fare passi avanti all’Alpinismo è chi ne trasmette ed apprezza la Storia e la Cultura e di esse ha rispetto, pur nella coscienza di dover interpretare la Montagna secondo una chiave attuale e magari “futura”.

Ciao a tutti e buona Montagna!!!


ciao,
forse oltre ai problemi di "quote", devi averne anche nell'individuare chi dice cosa :mrgreen:
se rileggi indietro, io ho risposto più o meno come te quassù, a chi aveva definito la storia dell'alpinismo infinitamente triste
buona montagna a te! :wink:
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Re: Tom Ballard

Messaggioda VECCHIO » mar apr 14, 2015 17:21 pm

Forse dovremmo andare tutti un po' più in montagna a far cose difficili, almeno da giovani, per capire un po' le motivazioni dei giovani.
Ma forse le cose difficili sono di pochi e tutti gli altri non possono capire alcunchè.
Ormai tutti noi pensiamo, ragioniamo, commentiamo quasi senza avere alcuna conoscenza personale, qualcuno come me ha solo pochi ricordi spesso confusi.

Però è bello anche così, la fantasia lavora alla grande anche se talvolta dimostra di essere proprio limitata :lol: :lol: :lol:

Ormai è difficile parlare di qualsiasi forma di alpinismo che non sia visibile e controllabile direttamente, quindi breve e ben documentata.
La legge dello spettacolo e del riconoscimento è imperante: bisogna mettersi in mostra bene per farsi riconoscere !
Pena l'anonimato............... solo fra i pipponi però !!! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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