Cima del Calcagno da Bondeno

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Cima del Calcagno da Bondeno

Messaggioda falciatore » gio set 01, 2016 15:08 pm

Non so se sia il posto giusto, ma mi piacerebbe raccontare di qualche salita delle mie zone semisconosciute ai più,in caso non sia la sezione giusta o sia argomento di poco interesse chiedo perdono e chiudete pure!

La cima del Calcagnolo si trova in testa alla cresta che trova nel Pizzo Stella la cima di massimo splendore e altitudine, oltre ad essere un po' il simbolo della val di giust. Ha una quota modesta di 2450 metri dove una recente croce ci ricorda che siamo in vetta.
È ancora notte quando mi alzo dal letto nel più assoluto silenzio, controllando che mia moglie e i bimbi continuino s dormire. La voglia di andar per monti si concilia con la famiglia grazie ad un'abitudine che avevo anche prima, la partenza ben prima dell'alba.
Dopo un abbondante colazione faccio un cenno ai due cani e esco di casa, prendendo uno zaino semivuoto con un pezzo di corda (che non si sa mai...) I guinzagli in caso di bisogno e un paio di sacchetti. La mia metà è la cima ma ad inizio agosto si trova ancora quel fiore che da noi chiamano Iva e che seccato permette di fare un ottima tisana digestiva, quindi oltre ai sacchetti mi porto un coltello ma come altre volte per queste uscite dimentico l'acqua.
Alle 5.30 son già alla partenza, con frontale per il primo pezzo nella boscaglia. I cani partono subito veloci in cerca di libertà ma dopo le. Prime centinaia di metri si accodano, con le orecchie e gli occhi sempre pronti a cogliere ogni sfumatura. Il sentiero è inizialmente quello che da Bondeno arriva alle pendici del pizzo stella, nella località di Avero, dal nome del fiume a fianco, ma già al primo canalone i miei passi deviano e seguono quel vuoto rigagnolo che arriva fino in cresta. Non c'è un vero e proprio sentiero e tra erica e sottobosco le gambe devono continuamente cercare da sole l'appoggio che l'occhio non può vedere. https://goo.gl/photos/AEL4F7dLuQBv1EUx5Finalmente il chiaro dell'alba permette di proseguire a vista lungo una linea verticale che sembra più una traccia per cacciatori che un sentiero. Nel silenzio immacolato il fiato pesante rimbomba nelle orecchie, come sempre compagno fedele delle mie escursioni. Anche un timido capriolo si affaccia ,30 metri sopra di noi e attraversa il canale, incurante del nostro lento procedere. https://goo.gl/photos/SHPWNtYzfET3Kps19
Il sentiero si fa sempre più libero da piante ma più verticale, su sassi che traballano sotto il peso degli scarponi. Quando mi volto indietro poco colgo di umano, se non ci fossero i miei fedeli amici al mio fianco forse mi sentirei perduto, così invece, al di là di tracce battute, mi sento libero e anche questa piccola escursione innalza il mio spirito, felice solamente di questo contatto.
La cresta intanto si fa più vicina è inizio in qualche punto a dover mettere le mani per terra, cosa che ancora di più rallegra la mia scampagnata. Finalmente giungo alla mia vetta, anche se è una cresta, poco prima delle 7. Il sole sta facendo ora capolino dalle altre cime e mi regala una luce unica. Per fortuna la tecnologia oltre a renderci più imbecilli ci dona anche molte possibilità e così anche senza 2kg di reflex riesco a immortalare il momento, oltre che nella mia testa in qualche milione di bit, che freddi di per se se opportunamente letti possono risvegliare caldi ricordi.
https://goo.gl/photos/Yem2dQ77XspLxT4p7
https://goo.gl/photos/D4rYSRqrV1quZc6BA
https://goo.gl/photos/cuihNaf1UvKyCQwu6

Dopo qualche foto mi appresto a scendere, senza aver salutato la croce che per mio errore si trova 100 metri di quota più in basso, troppo lontano se voglio svegliare i miei bimbi e raccogliere un po di fiori in quota.
Mentre scendo vedo Niue bene corna svettare dalla cresta, sperando in un magico incontro mi avvicino ma sotto di esse c'è un libero gregge (si chiama gregge?) di capre e non un maestoso Stambecco! Vabbe meglio così, inizio la discesa inventando altri percorsi e stando molto attento, in salita come sempre era quasi banale, ma la discesa si rivela degna di attenzione. Non so se sia la roccia o il ghiaccio (probabilmente) amare più morti in montagna, ma personalmente temo anche gli irti pendii di erba, infidi anche se poco superbi.
Appena riesco aggiornerò le osm con questo sentiero da capre, se qualcuno fosse interessato può scrivermi invece per la traccia gps.
Buone salite a tutti
falciatore
 
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