Domenica è morto un cittadino svizzero in Val Grande (Vb), si è fidato di una fune fissa messa a corrimano nei pressi di una gola ed è precipitato con essa nell'orrido.
Il fatto è che la Val Grande è Parco Nazionale da diversi anni ormai, per chi vive come me alle porte di essa non passa mese che l'Ente Parco non promuova eventi e sagre su di essa. Bene! direbbe chi in Valle non c'è mai stato, ma fa ridere sarcasticamente chi in essa ci va e conosce la situazione dei sentieri: segnaletiche quasi inesistenti, sentieri che sfumano nel nulla e soprattutto opere di sicurezza mortali. Funicelle marce o cavetti ruggini messi a protezione di passaggi esposti, ponticelli marci su forre fatti con rami appoggiati e via dicendo, nessuna copertura di rete col cellulare (gli amici dello svizzero hanno dovuto camminare per 5 ore prima di prendere il segnale).
Si potrebbe dire che questa è montagna, d'accordissimo però allora che non pubblicizzino la Valle ai 4 venti invogliando le persone inesperte e che non la conoscono ad entrarci. L'Ente Parco con la scusa che la Val Grande è l'area selvaggia più grande d'Italia non mette in sicurezza sentieri e lascia corde marce e cavetti elettrici a protezione dai dirupi.
Forse sarebbe meglio qualche manifestazione gastronomica "i sapori del Parco" in meno e qualche bello spit con catena in acciaio inox in più a sicurezza degli escursionisti che qui con la pubblicità si attirano.
Ma chissà quando, in attesa aspettiamo il prossimo incidente...