Nuove funi imbrigliano i sogni

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Nuove funi imbrigliano i sogni

Messaggioda pietrodp » mer ago 03, 2005 9:34 am

Ieri il governatore della nostra regione Illy e il suo omologo carinziano Haider si sono incontrati e hanno infine partorito quello che noi amanti della montagna temevamo: il collegamento friulano agli impianti sciisici di Pramollo-Nassfeld si farà, in 4 anni.
E si faranno le piste sul versante italiano, dal M.te Madrizze.
Per chi non lo sapesse, Pramollo è uno dei maggiori poli sciistici della Carinzia, posto esattamente sul confine e accessibile dall'Italia, sin'ora, solo raggiungendo il passo in auto.
Il versante italiano, più scosceso, era rimasto intatto, ma ora
il bel vallone di C.ra Winkel sarà destinato a perdere parte del suo incanto, avvinghiato dalle funi.
[img][img]http://www.tarvisiano.org/repository/documenti/img/WinkelCavallobig.JPG[/img] [/img]

Che peccato.

Forse è con egoismo che avrei volentieri lasciato agli austriaci i proventi delle piste per avere un angolo di montagna illusoriamente mio, nostro, dei pochi cui piace inerpicarsi sulle proprie gambe.
Mi rendo conto che a Pontebba negli ultimi 20 anni si mangiava il pane duro mentre a Hermagor, dall'altra parte, si ingrassava.
Le piste e i nuovi alloggi e tutto quello che ci orbbita intorno probabilmente creeranno un notevole indotto e possibilità di occupazione per gli abitanti della zona. (Anche se.. siamo sicuri che funzionerà un comprensorio di piste tra i 1.400 e i 2.000 metri ed esposto a sud?)
In ogni caso io questi nuovi impianti non li avrei voluti vedere.



***********************************************************
Per chi vuole approfondire:

PONTEBBA- Pramollo, firmato un accordo tra FVG e Carinzia
Un Protocollo di programmazione per lo sviluppo del comprensorio turistico montano di Pramollo - Nassfeld, a cavallo del confine italo-austriaco, è stato firmato oggi nel Municipio di Pontebba (Udine) dal presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy e dal presidente del Land della Carinzia Joerg Haider. Ad accogliere i due presidenti è stato il sindaco di Pontebba Bernardino Silvestri, presenti alla cerimonia anche gli assessori regionali alla Montagna Enzo Marsilio e alle Attività produttive Enrico Bertossi. Il presidente Illy ha sottolineato l'importanza dell'accordo, in particolare per due aspetti: le sinergie che è in grado di realizzare tra il versante italiano e quello austriaco, nonché la collaborazione che coinvolge, oltre alle due Regioni, anche le Amministrazioni comunali interessate e una serie di soggetti privati. Un modello, questo, per realizzare progetti di sviluppo - secondo Illy - in aree "difficili" come quelle della montagna. Anche Haider ha rilevato come il protocollo apra importanti prospettive di crescita turistica in tutta la Val Canale, ricordando che il "business plan" del progetto sarà predisposto entro i prossimi quattro mesi. L'importanza dello sviluppo turistico della zona di Pramollo - Nassfeld era stata espressamente riconosciuta ancora nel Protocollo di collaborazione tra Friuli Venezia Giulia e Carinzia firmato a Klagenfurt nel giugno del 1999, un impegno poi riconfermato nel successivo accordo generale fra le due istituzioni regionali sottoscritto a Trieste nel dicembre del 2001. Per il Friuli Venezia Giulia ciò significa soprattutto salvaguardare gli interessi delle comunità e delle micro economie locali del Canal del ferro e della Val Canale, con particolare riferimento al loro sistema turistico, riconoscendo nello stesso tempo il valore strategico che il versante italiano riveste per il collegamento con il comprensorio sciistico di Nassfeld, nel Comune austriaco di Hermagor. Con il Protocollo di programmazione si stabilisce il reciproco impegno a favorire la realizzazione di una serie di opere (impianti di risalita, piste, parcheggi, posti letto) in grado di rilanciare dal punto di vista turistico l'area di Pramollo, in stretto collegamento con il versante austriaco. L'impegno finanziario previsto è di 5,16 milioni di euro a testa da parte della Regione Friuli Venezia Giulia e del Land della Carinzia, a cui si aggiungono 20 milioni della Hypo Alpe-Adria Bank di Klagenfurt (il cui direttore, Wolfgang Kulterer, era presente oggi a Pontebba). Ma nel progetto saranno coinvolti anche altri soggetti, tra i quali le Amministrazioni comunali di Pontebba e di Hermagor, sul versante austriaco, le società regionali Promotur e Autovie Servizi nonché la società Pramollo SpA. Gli impianti di risalita saranno realizzati a partire da Studena Bassa, in comune di Pontebba, per raggiungere il punto culminante del Monte Madrizze, con una portata oraria compatibile con quelli in territorio austriaco e con la prospettiva di poter essere utilizzati dai turisti acquistando un unico biglietto. L'area sciabile, dotata di impianto di innevamento, sarà compresa tra il Monte Madrizze e l'ex caserma della Guardia di finanza. È prevista anche la costruzione di un villaggio turistico in quota, con non meno di 600 posti letto e dotato di impianti sportivi, nel massimo rispetto delle specifiche peculiarità ambientali e naturalistiche della zona. La realizzazione del sistema turistico in quota a Pramollo, sarà accompagnata da adeguati investimenti a Pontebba, che saranno individuati dall'Amministrazione comunale assieme alla Promotur. È previsto nel Protocollo firmato oggi anche un impegno per un programma comune di promozione turistica e commerciale del comprensorio di Pramollo - Nassfeld, che prevede anche l'inserimento del polo di Tarvisio - Sella Nevea nel contesto di un sistema di offerta turistica articolata dell'intera area che va da Pontebba a Tarvisio.
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Re: Nuove funi imbrigliano i sogni

Messaggioda il.bruno » mer ago 03, 2005 11:19 am

Non conosco niente della zona, ma da come la descrivi certamente spiace. Almeno ci risparmiassero queste affermazioni...
È prevista anche la costruzione di un villaggio turistico in quota, con non meno di 600 posti letto e dotato di impianti sportivi, nel massimo rispetto delle specifiche peculiarità ambientali e naturalistiche della zona.
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Re: Nuove funi imbrigliano i sogni

Messaggioda grigna » mer ago 03, 2005 11:23 am

pietrodp ha scritto:Ieri il governatore della nostra regione Illy e il suo omologo carinziano Haider si sono incontrati e hanno infine partorito quello che noi amanti della montagna temevamo: il collegamento friulano agli impianti sciisici di Pramollo-Nassfeld si farà, in 4 anni.
E si faranno le piste sul versante italiano, dal M.te Madrizze.
Per chi non lo sapesse, Pramollo è uno dei maggiori poli sciistici della Carinzia, posto esattamente sul confine e accessibile dall'Italia, sin'ora, solo raggiungendo il passo in auto.
Il versante italiano, più scosceso, era rimasto intatto, ma ora
il bel vallone di C.ra Winkel sarà destinato a perdere parte del suo incanto, avvinghiato dalle funi.
[img][img]http://www.tarvisiano.org/repository/documenti/img/WinkelCavallobig.JPG[/img] [/img]

Che peccato.

Forse è con egoismo che avrei volentieri lasciato agli austriaci i proventi delle piste per avere un angolo di montagna illusoriamente mio, nostro, dei pochi cui piace inerpicarsi sulle proprie gambe.
Mi rendo conto che a Pontebba negli ultimi 20 anni si mangiava il pane duro mentre a Hermagor, dall'altra parte, si ingrassava.
Le piste e i nuovi alloggi e tutto quello che ci orbbita intorno probabilmente creeranno un notevole indotto e possibilità di occupazione per gli abitanti della zona. (Anche se.. siamo sicuri che funzionerà un comprensorio di piste tra i 1.400 e i 2.000 metri ed esposto a sud?)
In ogni caso io questi nuovi impianti non li avrei voluti vedere.



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Per chi vuole approfondire:

PONTEBBA- Pramollo, firmato un accordo tra FVG e Carinzia
Un Protocollo di programmazione per lo sviluppo del comprensorio turistico montano di Pramollo - Nassfeld, a cavallo del confine italo-austriaco, è stato firmato oggi nel Municipio di Pontebba (Udine) dal presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy e dal presidente del Land della Carinzia Joerg Haider. Ad accogliere i due presidenti è stato il sindaco di Pontebba Bernardino Silvestri, presenti alla cerimonia anche gli assessori regionali alla Montagna Enzo Marsilio e alle Attività produttive Enrico Bertossi. Il presidente Illy ha sottolineato l'importanza dell'accordo, in particolare per due aspetti: le sinergie che è in grado di realizzare tra il versante italiano e quello austriaco, nonché la collaborazione che coinvolge, oltre alle due Regioni, anche le Amministrazioni comunali interessate e una serie di soggetti privati. Un modello, questo, per realizzare progetti di sviluppo - secondo Illy - in aree "difficili" come quelle della montagna. Anche Haider ha rilevato come il protocollo apra importanti prospettive di crescita turistica in tutta la Val Canale, ricordando che il "business plan" del progetto sarà predisposto entro i prossimi quattro mesi. L'importanza dello sviluppo turistico della zona di Pramollo - Nassfeld era stata espressamente riconosciuta ancora nel Protocollo di collaborazione tra Friuli Venezia Giulia e Carinzia firmato a Klagenfurt nel giugno del 1999, un impegno poi riconfermato nel successivo accordo generale fra le due istituzioni regionali sottoscritto a Trieste nel dicembre del 2001. Per il Friuli Venezia Giulia ciò significa soprattutto salvaguardare gli interessi delle comunità e delle micro economie locali del Canal del ferro e della Val Canale, con particolare riferimento al loro sistema turistico, riconoscendo nello stesso tempo il valore strategico che il versante italiano riveste per il collegamento con il comprensorio sciistico di Nassfeld, nel Comune austriaco di Hermagor. Con il Protocollo di programmazione si stabilisce il reciproco impegno a favorire la realizzazione di una serie di opere (impianti di risalita, piste, parcheggi, posti letto) in grado di rilanciare dal punto di vista turistico l'area di Pramollo, in stretto collegamento con il versante austriaco. L'impegno finanziario previsto è di 5,16 milioni di euro a testa da parte della Regione Friuli Venezia Giulia e del Land della Carinzia, a cui si aggiungono 20 milioni della Hypo Alpe-Adria Bank di Klagenfurt (il cui direttore, Wolfgang Kulterer, era presente oggi a Pontebba). Ma nel progetto saranno coinvolti anche altri soggetti, tra i quali le Amministrazioni comunali di Pontebba e di Hermagor, sul versante austriaco, le società regionali Promotur e Autovie Servizi nonché la società Pramollo SpA. Gli impianti di risalita saranno realizzati a partire da Studena Bassa, in comune di Pontebba, per raggiungere il punto culminante del Monte Madrizze, con una portata oraria compatibile con quelli in territorio austriaco e con la prospettiva di poter essere utilizzati dai turisti acquistando un unico biglietto. L'area sciabile, dotata di impianto di innevamento, sarà compresa tra il Monte Madrizze e l'ex caserma della Guardia di finanza. È prevista anche la costruzione di un villaggio turistico in quota, con non meno di 600 posti letto e dotato di impianti sportivi, nel massimo rispetto delle specifiche peculiarità ambientali e naturalistiche della zona. La realizzazione del sistema turistico in quota a Pramollo, sarà accompagnata da adeguati investimenti a Pontebba, che saranno individuati dall'Amministrazione comunale assieme alla Promotur. È previsto nel Protocollo firmato oggi anche un impegno per un programma comune di promozione turistica e commerciale del comprensorio di Pramollo - Nassfeld, che prevede anche l'inserimento del polo di Tarvisio - Sella Nevea nel contesto di un sistema di offerta turistica articolata dell'intera area che va da Pontebba a Tarvisio.


altra bella botta a una natura sempre più nelle mani di questi pesudo-politicanti che di montagna non capiscono un c***o e che ci vogliono mangiare sopra in qualsiasi modo.
Spacciano la costruzione di queste piste e di questi impianti come qualcosa di utile perchè creerà occupazione e porterà ricchezza.
ma cosa volete che portino ricchezza degli impianti e delle strutture che faranno registrare il tutto esaurito un mese all'anno?
e che porterà un lavoro di tipo stagionale, non un lavoro fisso che significherebbe certezza.
Bah.....davvero io non vedo alternative finchè l'ignoranza di montagna regnerà sovrana nella classe politica.
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Messaggioda Ale83 » mer ago 03, 2005 11:33 am

Visto che siamo in tema volevo spostarmi dalle mie parti (Vicenza) per proporvi una lettera che ho spedito una decina di volte al Giornale di Vicenza, e mai pubblicata, riguardo un' altra "valorizzazione" della montagna da realizzarsi sulle prealpi vicentine tra Folgaria, Tonezza e Lastebasse (Val d' Astico).

Così almeno qualcuno la legge...........

Vicenza, 21 aprile 2005

Gentile direttore,

come innamorato della natura e della montagna in particolare, desideravo informare e denunciare l?ennesimo gravissimo tentativo di distruzione delle nostre Prealpi che ha ricevuto il battesimo ufficiale, come annuncia un po? troppo trionfalmente il suo giornale il 17 aprile, nella convenzione sottoscritta dall?Ascom di Schio e la Cassa Rurale di Rovereto.
L?articolo in questione però non illustra i dettagli del fantomatico ?progetto di sviluppo?: 7 seggiovie quadriposto, 15 piste da discesa, due impianti funiviari ad altissimo impatto ambientale che collegheranno rispettivamente Tonezza e Lastebasse ai Fiorentini, oltre alla bellezza di 42000 mc di edilizia privata. Aggiungerei anche l?inevitabile incremento in fatto di traffico e inquinamento sia atmosferico che acustico e, considerata la non favorevole quota, un enorme prelievo di acqua dal torrente Astico per l?innevamento artificiale!
Tutto questo in un angolo di montagna dove sono stati riconosciuti quattro habitat naturali di interesse europeo oltre a moltissimi altri pregi di carattere paesaggistico e storico.
Dulcis in fundo il notevole finanziamento dell?opera sarebbe sostenuto per circa 2/3 (30 milioni di euro) da denaro pubblico; in pratica un generosissimo regalo alle società impiantistiche private.
Un progetto assurdo, anacronistico e assolutamente insostenibile per il territorio.
Come è possibile, mi chiedo, che si insista ancora con idee del genere, quando è sotto gli occhi di tutti la grave compromissione delle nostre terre.
Poco tempo fa l?Accademia Olimpica aveva pubblicato un allarmante studio che mostrava come la provincia di Vicenza si sia letteralmente mangiata il proprio territorio.
Perché vogliamo aspettare che le nostre valli e montagne siano completamente ricoperte di asfalto e cemento per accorgerci che questo tipo di sviluppo è perverso; perché anche non-economico in quanto dovremo pagare in futuro i danni all?ambiente che stiamo provocando, ma soprattutto non-etico perché priveremo ai nostri figli la visione di una natura che sta scomparendo.
Mi viene da sorridere alle affermazioni dei vari presidenti dell?Ascom e della Cassa Rurale che vedono in questa follia la panacea al calo dei consumi e alla crisi quando dietro si celano solo manovre speculative e l?interesse di pochi.
Strategie di sviluppo alternativo, meno costose e più rispettose dell?ambiente, sono possibili; solo la miopia politica di una classe dirigente al servizio del profitto non è in grado di vederle.
Sono pessimista: fino a quando al nostro progresso non si affiancherà anche una crescita culturale rassegniamoci a vedere trasformate le nostre montagne in un grottesco parco giochi a uso e consumo di cittadini annoiati, non paghi dopo la coda in auto, le difficoltà di parcheggio, di mettersi in fila allo skilift per l?ennesimo giro di questa triste giostra.
Ale83
 
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Messaggioda Ale83 » mer ago 03, 2005 11:34 am

Visto che siamo in tema volevo spostarmi dalle mie parti (Vicenza) per proporvi una lettera che ho spedito una decina di volte al Giornale di Vicenza, e mai pubblicata, riguardo un' altra "valorizzazione" della montagna da realizzarsi sulle prealpi vicentine tra Folgaria, Tonezza e Lastebasse (Val d' Astico).

Così almeno qualcuno la legge...........

Vicenza, 21 aprile 2005

Gentile direttore,

come innamorato della natura e della montagna in particolare, desideravo informare e denunciare l?ennesimo gravissimo tentativo di distruzione delle nostre Prealpi che ha ricevuto il battesimo ufficiale, come annuncia un po? troppo trionfalmente il suo giornale il 17 aprile, nella convenzione sottoscritta dall?Ascom di Schio e la Cassa Rurale di Rovereto.
L?articolo in questione però non illustra i dettagli del fantomatico ?progetto di sviluppo?: 7 seggiovie quadriposto, 15 piste da discesa, due impianti funiviari ad altissimo impatto ambientale che collegheranno rispettivamente Tonezza e Lastebasse ai Fiorentini, oltre alla bellezza di 42000 mc di edilizia privata. Aggiungerei anche l?inevitabile incremento in fatto di traffico e inquinamento sia atmosferico che acustico e, considerata la non favorevole quota, un enorme prelievo di acqua dal torrente Astico per l?innevamento artificiale!
Tutto questo in un angolo di montagna dove sono stati riconosciuti quattro habitat naturali di interesse europeo oltre a moltissimi altri pregi di carattere paesaggistico e storico.
Dulcis in fundo il notevole finanziamento dell?opera sarebbe sostenuto per circa 2/3 (30 milioni di euro) da denaro pubblico; in pratica un generosissimo regalo alle società impiantistiche private.
Un progetto assurdo, anacronistico e assolutamente insostenibile per il territorio.
Come è possibile, mi chiedo, che si insista ancora con idee del genere, quando è sotto gli occhi di tutti la grave compromissione delle nostre terre.
Poco tempo fa l?Accademia Olimpica aveva pubblicato un allarmante studio che mostrava come la provincia di Vicenza si sia letteralmente mangiata il proprio territorio.
Perché vogliamo aspettare che le nostre valli e montagne siano completamente ricoperte di asfalto e cemento per accorgerci che questo tipo di sviluppo è perverso; perché anche non-economico in quanto dovremo pagare in futuro i danni all?ambiente che stiamo provocando, ma soprattutto non-etico perché priveremo ai nostri figli la visione di una natura che sta scomparendo.
Mi viene da sorridere alle affermazioni dei vari presidenti dell?Ascom e della Cassa Rurale che vedono in questa follia la panacea al calo dei consumi e alla crisi quando dietro si celano solo manovre speculative e l?interesse di pochi.
Strategie di sviluppo alternativo, meno costose e più rispettose dell?ambiente, sono possibili; solo la miopia politica di una classe dirigente al servizio del profitto non è in grado di vederle.
Sono pessimista: fino a quando al nostro progresso non si affiancherà anche una crescita culturale rassegniamoci a vedere trasformate le nostre montagne in un grottesco parco giochi a uso e consumo di cittadini annoiati, non paghi dopo la coda in auto, le difficoltà di parcheggio, di mettersi in fila allo skilift per l?ennesimo giro di questa triste giostra.
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Messaggioda .:eZy:. » mer ago 03, 2005 12:04 pm

pietrodp ha scritto:
...
Che peccato.

Forse è con egoismo che avrei volentieri lasciato agli austriaci i proventi delle piste per avere un angolo di montagna illusoriamente mio, nostro, dei pochi cui piace inerpicarsi sulle proprie gambe.
Mi rendo conto che a Pontebba negli ultimi 20 anni si mangiava il pane duro mentre a Hermagor, dall'altra parte, si ingrassava.
Le piste e i nuovi alloggi e tutto quello che ci orbbita intorno probabilmente creeranno un notevole indotto e possibilità di occupazione per gli abitanti della zona. (Anche se.. siamo sicuri che funzionerà un comprensorio di piste tra i 1.400 e i 2.000 metri ed esposto a sud?)
In ogni caso io questi nuovi impianti non li avrei voluti vedere.

Noto con quanta delicatezza, Pietro tratti un argomento tanto 'violento' ... quasi con la paura di essere preso per 'talebano'.

Popoli che si ingrassano e quelli, nella vallata appresso che mangiano pane duro ... se queste sono le strategie non oso pensare alle scelte di sviluppo da parte di giunte regionali meno illuminate ...
Quando toccherà ai veneti del comelico o del cansiglio, o quelli vicentini o di falcade, schiacciati da ricchi in ogni dove 8O saldare dubbie alleanze per risorgere economicamente e per limitare la fuga dalle montagne?
Che poi di turismo di depredazione, si tratta: sia naturalistico, in primo luogo ma anche nel rapporto con l'ospite-cliente, al quale ormai, troppo si chiede in cambio di così poco.

...e si, piange il cuore ....ma non basta!!!
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Re: Nuove funi imbrigliano i sogni

Messaggioda marcolav » gio ago 04, 2005 13:55 pm

pietrodp ha scritto:Ieri il governatore della nostra regione Illy e il suo omologo carinziano Haider ....


Personalmente ritengo che Illy dal punto di vista ambientale sia una sciagura. Vuole il collegamento dallo zoncolan al Tamai, spingeva se non sbaglio per il polo di casera Razzo, adesso si riempie la bocca con la presunta pista cilabile che dovrebbe unire Tarvisio a Udine e festeggia in pompamagna l'innaugurazione del tratto Tarvisio Camporosso (10 km?).

Io comunque vorrei che mi spiegassero una cosa:
Tutti dicono che la gestione degli impianti in se e' strutturalmente in perdita (che viene ripianata dalla regione). La perdita degli impianti di risalita c'e' anche nelle regioni con vocazione scciistica spinta tipo alto adige (se sbaglio correggetemi). Il guadagno sembra stia esclusivamente nell'indotto (vitto alloggio e divertimenti vari).
Ora come ora tutti quelli che vanno a sciare a Pramollo passano per Pontebba, ma l'indotto e' nullo dato che il paese non offre assolutamente nulla di decente. Provate a entrare in un bar di Pontebba o in uno austriaco e sappiatemi dire.
Io temo che, una volta costruita la funivia, non cambiera' assolutamente nulla: gli sciatori parcheggeranno e se ne andranno senza consumare neanche un caffe'. E allora a che pro tutto questo scempio?
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