Spedizione al Cerro San Lorenzo-Restiamo umani

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Messaggioda Davide62 » mar gen 29, 2013 15:09 pm

Ieri sera tardi ho ricevuto una altro sms da Roberto:

DI RITORNO DAL CAMPO AVANZATO, RAGGIUNTA PARETE, TROPPO PERICOLOSA, FATTO ALTRO CAMPO INTERMEDIO, CAMPO BASE LONTANO.
STO BENE MA STANCHISSIMO.

il messaggio finisce con una parola incomprensibile......problemi spaziali 8)
STO BENE MA STANCHISSIMO XCHAG :?:

A questo punto mi chiedo se cambieranno versante della montagna o addirittura montagna.

Alla prossima......e forza ragazzi!
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Messaggioda undertaker777 » mar gen 29, 2013 15:20 pm

con google earth (o simili) si riesce a inquadrare il posto?
mi.llumino, di.mmenso
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Messaggioda Davide62 » mar gen 29, 2013 15:53 pm

mi sembra che da qualche parte Roberto aveva messo l'immagine di goggle, forse su fb.
Vado a cercarla appena possibile.
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Messaggioda Davide62 » gio gen 31, 2013 20:03 pm

Mi è arrivato ora un altro messaggio da Roberto
ULTIMO CARICO PER RECUPERARE MATERIALE LUNGO IL PERCORSO DEL CAMPO AVANZATO. DA DOMANI SMONTARE CAMPO BASE - ANCORA 3 GIORNI DI CARICHI - NO SALITA- INTERESSANTE ESPLORAZIONE

E' evidente che hanno rinunciato alla salita, Roberto non è certo un soggetto che molla facilmente e se hanno dovuto prendere questa decisione i pericoli oggettivi saranno sicuramente grandissimi.
Spero di avere presto altre notizie.
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Messaggioda granparadiso » gio gen 31, 2013 22:52 pm

Rinunciare non è certo una sconfitta, e se hanno deciso cosi vuol dire che ci sono buone ragioni.

Tornare a casa da una cosa cosi è già una vittoria.

Grandi! :smt023
babbo....
è....
quindi le montagne tengono su il cielo!

(mio figlio dopo aver visto Bonatti e Messner)

Mitakuye oyasin
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Messaggioda rampiki' » ven feb 01, 2013 0:04 am

Ciao Roberto... se notavo prima questo post ti avrei consigliato al volo che la roccia del San Lorenzo non è il solido granito patagonico... Penso che una ragionevole possibilità di salire quel torrione (il "torrone", come lo chiamavamo) sia quella di andarci in inverno in modalità misto, che il ghiaccio almeno tenga un po' tutto insieme...

Anche Corominas denunciava un po' di pericoli oggettivi dopo la via nuova sulla Nordest: http://desnivel.com/alpinismo/corominas ... an-lorenzo

Il versante dove sei è colossale e tutto vergine, ma anche Mick Fowler ha notato che ovunque ti ficchi su, hai il seraccone che vigila su qualsiasi via nuova oppure hai la roccia di merda che avrai visto sui torrioni di sinistra...

bei posti però, la patagonia vera

suerte!
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Messaggioda Danilo » mer feb 06, 2013 2:26 am

Davide62 ha scritto:Mi è arrivato ora un altro messaggio da Roberto
ULTIMO CARICO PER RECUPERARE MATERIALE LUNGO IL PERCORSO DEL CAMPO AVANZATO. DA DOMANI SMONTARE CAMPO BASE - ANCORA 3 GIORNI DI CARICHI - NO SALITA- INTERESSANTE ESPLORAZIONE

E' evidente che hanno rinunciato alla salita, Roberto non è certo un soggetto che molla facilmente e se hanno dovuto prendere questa decisione i pericoli oggettivi saranno sicuramente grandissimi.
Spero di avere presto altre notizie.


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Messaggioda Roberto » ven feb 08, 2013 16:26 pm

Eccoci di rotorno (anticipato).
Il Cerro San Lorenzo è una delle meraviglie del mondo. Il versante est ha una parete lunga circa sette chilometri e altra da 1100 a 1700 metri. Tutta la parete è piena di seracchi, seracchetti e depositi di sassi in bilico, solo lo sperone sud, dove termina la cresta (nostro obbiettivo) ha un aspetto meno pericoloso, ma solo da lontano, visto da vicino non è affatto rassicurante. Tutta la parte sommitale è decorata da una cornice di ghiaccio con lo spessore che varia da 80 a 100 metri e sporge di decine sul vuoto della parete.
Come conferma Rampikino, la parete è piena di pericoli oggettivi e non basta, l' isolamento e la distanza complicano molto l' approccio, specie se restano valide le attuali feerre leggi del parco: divieto di usare cavalli e divieto di passare per la valle che da sud raggiunge il pilastro.
Abbiamo fatto un' interessanrte sopralluogo. E' molto probabile che la nostra sia la prima esplorazione di tutta la valle glaciale (due ghiacciai con l' origine sotto la vetta del San Lorenzo). Abbiamo misurato che in linea d' aria la distanza tra il nostro campo avanzato e il campo base (dislocato nel Puesto San Lorenzo) superava i quindici chilometri. Praticamente tutti se morena e ghiacciaio senza sentiero, sempre su sassi mobili, pendii periclanti e per niente rassicuranti. Mai vista tanta quantità di detriti ammonticchiati e instabili.
Le fatiche delle due perlustrazioni (quella del tentativo più in basso, lungo il ghiacciaio e quella della cresta morenica laterale) ci hanno sfinito fisicamente e giunti in vista della parete ci siamo resi conto che non era cosa. Oltre alla qualità della roccia dello sperone, per raggiungere l' attacco occorreva traversare il complesso ghiacciaio pieno di sassi e crepacci, salire una sconfinata rampa di morena e quindi una spalla di roccia marcia di oltre trecento metri di dislivello. Tutto questo conasiderando che avevamo lasciato un deposito intermedio con l' attrezzatura di arrampicata e quindi dovendo fare ancora un viaggio per il materiale.
La prima sera, appena montate le nostre tendine e sistemati per la cena, è iniziato il concerto di seracchi e scariche di sassi. Una musica tuonante che ci ha accompagnato anche di notte, a ritmi regolari. Lorenzo ha detto la frase che rimarrà nella storia, per lo meno la nostra: "Qui tutto si muove, speriamo non venga verso di noi!". A questo punto ci si è messo il vento e al secondo giono di campo ha mezzo distrutto una delle due tende. Nonostante fossino nasconsti dietro un grosso masso ed avessimo costruito un muretto a secco per proteggerci, sul ghiacciaio la situazione era insostenibile.
Per scender abbiamo avuto bisogno di un altro campo intemedio e un successivo viaggio per recuperare l' attrrezzatura lasciata al deposito, prima del ghiacciaio.
E' stata una fortruna decidere di mollare, i giorni siccessivi il meteo è cambiato, è venuta giù neve che ha imbiancato la meravigliosa parete e ha tirato il vento patagonico alla grande, se fossimo restati li ci avrebbe spazzati via, non c' erano posti riparati.
Nel complesso, nonostante la scalata fallita, la scoperta di un luogo così bello e incontaminato, lontano dalle rotte delle comitive di escursionisti ed alpinisti, ci ha soddisfatto ugulamente. La fatica è però stata grande, specie per me, ormai anziano e un po arruginito. Immaginate che solo per attezzare il campo base sono occorsi tre giorni di carichi e che la zona è un continuo guadare torrenti di acqua gelida. Più di una volta ho avuto paura che l' acqua vorticosa mi portasse via, con le mie gambette corte rischiavo il bagno e vi assicuro che il gelo alle gambe era terribile.
Un grazie a Davide62 per la puntuale cronaca :wink:
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Messaggioda arteriolupin » ven feb 08, 2013 16:39 pm

Scalata o non scalata l'avventura l'avete trovata (la rima non è cercata, ma da sola è uscita baciata),

Sono felice che siate tornati carichi di esperienze da raccontare... Di sicuro avrai moltissimi altri obiettivi per quando diventerai grande, vecchia cariatide!!!

Bentornati a tutti e ad maiora!
...Se tuti i bechi gavesse un lampion... Gesummaria che iluminasiòn!

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Messaggioda Roberto » ven feb 08, 2013 17:11 pm

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Messaggioda Roberto » ven feb 08, 2013 17:12 pm

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Messaggioda Vigorone » ven feb 08, 2013 18:00 pm

Spettacolare!

Bravissimi!!!




maaa... nel carretto della prima foto mancano i vasi di gerani,

e l'orma che indichi e' la tua vero??!! :twisted: :twisted:
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Messaggioda il Duca » ven feb 08, 2013 19:02 pm

Bellissimi posti.
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Messaggioda paolocar88 » ven feb 08, 2013 19:10 pm

davvero bello!
e grandissimo coraggio a mettere tutto sul piatto così, andrà meglio la prossima!
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Messaggioda Danilo » sab feb 16, 2013 0:40 am

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:?:

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d'ungulato... ma cosa avete pensato fosse in un posto così ?
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Messaggioda Roberto » sab feb 16, 2013 10:11 am

Danilo ha scritto:d'ungulato... ma cosa avete pensato fosse in un posto così ?


Un puma che faceva dei balzi di due metri. Due orme quasi appaiate e profonde ed altre due, a circa due metri di distanza.
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Messaggioda PIEDENERO » sab feb 16, 2013 10:43 am

non ci sono più i forumisti di una volta.

avreste dovuto con spirito di abnegazione, sprezzo del pericolo e amore per la vostra patria, immolarvi all' altare della conquista, costi quel che costi! [-( :lol: :lol:
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Messaggioda entropia » gio feb 21, 2013 15:52 pm

inanzitutto complimente....
non ho avuto tempo quest`anno...ma Roberto tienimi aggiornato...si sa mai...

PS. non credo si un puma, in quanto di solito i felini ritraggono le unghie quando camminano se vedi le unghie sono volpi/lupi(in patagonia?)/canidi piu`in generale oppure Lagomorfi (conigli e roba varia) oppure un lincodonte (Lyncodon patagonicus)

tutte le foto che hai postato mostrano la presenza di unghie....

la prima foto potrebbe essere una volpe o qualcosa di simile (comunque sicuramente un canide) la seconda non saprei anche se pare che il proprietario raspasse coi piedi sul terreno....non fosse per le tre dita lunghe uguali e la mancanza del quarto dito diretto all indietro direi che e` un condor.....
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Messaggioda entropia » gio feb 21, 2013 15:54 pm

PS. gli ungulati sono da escludere ;-) cervi/stambecchi/cerbiatti/cavalli etc... lasciano impronte ben diverse:
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Messaggioda Roberto » gio feb 21, 2013 18:16 pm

entropia ha scritto:inanzitutto complimente....
non ho avuto tempo quest`anno...ma Roberto tienimi aggiornato...si sa mai...

PS. non credo si un puma, in quanto di solito i felini ritraggono le unghie quando camminano se vedi le unghie sono volpi/lupi(in patagonia?)/canidi piu`in generale oppure Lagomorfi (conigli e roba varia) oppure un lincodonte (Lyncodon patagonicus)

tutte le foto che hai postato mostrano la presenza di unghie....

la prima foto potrebbe essere una volpe o qualcosa di simile (comunque sicuramente un canide) la seconda non saprei anche se pare che il proprietario raspasse coi piedi sul terreno....non fosse per le tre dita lunghe uguali e la mancanza del quarto dito diretto all indietro direi che e` un condor.....


Tutti gli esempi che fai lasciano impronte relativamente piccole, queste erano molto grandi. Dalla foto si nota il rapporto delle dimensione con la mano di Massimo, che non ha una mano piccola. Considera poi che erano distanti, una coppia sfalzata di due ed un' altra a circa due metri di distanza. Quindi si tratta di balzi notevoli. Forse è per questo che c' è il segno delle unghie, forse era all'inseguimento di una preda.
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