da tacchinosfavillantdgloria » sab nov 29, 2014 22:39 pm
da VECCHIO » dom nov 30, 2014 10:36 am
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:..............................
...ma forse qualcuno non le aveva mai lette.
Certo l'uomo era "avanti".
Salud
TSdG
da Danilo » dom nov 30, 2014 11:43 am
da tacchinosfavillantdgloria » dom nov 30, 2014 11:51 am
da tacchinosfavillantdgloria » dom nov 30, 2014 11:54 am
Danilo ha scritto:tacchino ma da dove l'hai pescato?
..se è dai " I falliti" non me lo ricordo proprio per niente
da espo » dom nov 30, 2014 12:53 pm
VECCHIO ha scritto:tacchinosfavillantdgloria ha scritto:..............................
...ma forse qualcuno non le aveva mai lette.
Certo l'uomo era "avanti".
Salud
TSdG
lo metto anche qui così non lo perdo se cancellate la copia del topic
Sempre bello rileggere i suoi pensieri, e poi lui li scriveva bene, magari raccontava solo la parte bella, non quella che lo demoralizzava.
Lui era molto bravo nell'analisi della realtà che lo affascinava e forse era un po' anticipatore nell'analisi, ma già da alcune parti all'estreo ci erano arrivati da tempo e qualcuno viveva da anni qui da noi la realtà, senza solamente teorizzarla.
Ma non ce l'ha fatta.
Lui non ha trovato una sua soluzione, non ha saputo vivere la realtà che teorizzava, si è dichiarato un fallito e si è suicidato.
Questo per me in qualsiasi forma di alpinismo è una enorme contraddizione, non riesco a definirlo un alpinista.
Lui col suo gesto ha negato la pratica di qualsiasi forma di alpinismo.
Per me era un debole che non riusciva a soddisfare le sue ambizioni, non riusciva a comprendere quale dimensione potessero raggiungere: per lui era sempre troppo piccola nei confronti di quelle che riuscivano a raggiungere molti altri.
Lo accetto un po' solo se mi spiego il tutto dicendo che forse si era accorto che "se la tirava troppo" e si è vergognato.
I più non la pensano come me.
da espo » dom nov 30, 2014 12:54 pm
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:M.
Su fatto che Gian Piero Motti fosse o non fosse un alpinista...beh, nel mio piccolo mi viene da dire: se non lo era lui, chi altri?
Salud
TSdG
da Danilo » dom nov 30, 2014 13:41 pm
espo ha scritto:tacchinosfavillantdgloria ha scritto:M.
Su fatto che Gian Piero Motti fosse o non fosse un alpinista...beh, nel mio piccolo mi viene da dire: se non lo era lui, chi altri?
Salud
TSdG
alpinista è chi sale le montagne per il piacere di farlo. tutto il resto sono elucubrazioni. ognuno è alpinista a modo suo.
da espo » dom nov 30, 2014 13:43 pm
Danilo ha scritto:
sì ma il succo di motti è tutto racchiuso qua.
chi sale le montagne lo fa veramente per il piacere o c'è qualcosa d'altro
da Danilo » dom nov 30, 2014 14:08 pm
espo ha scritto:Danilo ha scritto:
sì ma il succo di motti è tutto racchiuso qua.
chi sale le montagne lo fa veramente per il piacere o c'è qualcosa d'altro
certo. se non sei obbligato a farlo .... guerra soccorso lavoro ecc ecc, se puoi sceglire di andarci o andar altrove lo fai per il tuo piacere.
caso mai si può andar a discutere su che cosa sia "piacere" per ognuno di noi.... :mrgreen:
da espo » dom nov 30, 2014 15:23 pm
Danilo ha scritto:espo ha scritto:
comunque...che piacesse o non piacesse il motti è stato veramente 'unico a scrivere 'ste storie.
anche se non inamorato cotto a me piaceva...
da VYGER » dom nov 30, 2014 16:25 pm
Danilo ha scritto:espo ha scritto:tacchinosfavillantdgloria ha scritto:M.
Su fatto che Gian Piero Motti fosse o non fosse un alpinista...beh, nel mio piccolo mi viene da dire: se non lo era lui, chi altri?
Salud
TSdG
alpinista è chi sale le montagne per il piacere di farlo. tutto il resto sono elucubrazioni. ognuno è alpinista a modo suo.
sì ma il succo di motti è tutto racchiuso qua.
chi sale le montagne lo fa veramente per il piacere o c'è qualcosa d'altro
da Il Profeta » dom nov 30, 2014 20:37 pm
da VECCHIO » lun dic 01, 2014 10:46 am
Danilo ha scritto:espo ha scritto:
alpinista è chi sale le montagne per il piacere di farlo. tutto il resto sono elucubrazioni. ognuno è alpinista a modo suo.
......
chi sale le montagne lo fa veramente per il piacere o c'è qualcosa d'altro
da giudirel » lun dic 01, 2014 11:54 am
da al » lun dic 01, 2014 12:06 pm
da giudirel » lun dic 01, 2014 12:54 pm
al ha scritto:Se è vero che l’alpinismo nasce e si sviluppa grazie al tempo lasciato libero dal lavoro grazie alle nuove modalità produttive, insomma se è uno dei frutti della società borghese che permette a sempre più vasti strati della popolazione di liberarsi dalla costrizione continua del lavoro, è altresì vero che convoglia energie umane connaturate all’essere e non certo inventate con il capitalismo.
A Motti sfugge questa dimensione di libertà come sostanza dell'alpinismo. Gli rimane al fine l'idea dell'alpinismo come svago. Probabilmente egli non si capacita di come una natura possa ridursi negli angusti limiti di uno svago, o peggio che la natura umana non sia un qualcosa di pacificato.
da tacchinosfavillantdgloria » lun dic 01, 2014 13:06 pm
giudirel ha scritto:Il problema di Motti era una declinazione (una delle tante) del problema che era stato di Rossa e più tardi fu di Manera che scrisse il famoso ed un po' irritante Settimogradisti parassiti sociali.
Chi più chi meno ce la spippazziamo tutti abbastanza bene a sdrucirci le brache su e giù per bricchi.
Ne parliamo un casino, ce la raccontiamo in lungo ed in largo e ci aggiungiamo l'orgoglio di essere un po' out o molto in, con qualche brandello di filosofia pop e pure un po' indie se non green... ma in fondo sempre un po' neocajanazzi (se non vetero) e un po' tronfietti di supporci immaginificamente e romanticamente differenti.
Ci facciamo pippe a due mani sulle nostre sensazioni, esperienze, sogni.
Ben che vada in un delirio egotico che Narciso in confronto non era nessuno.
E dal medesimo delirio attingiamo meglio che da una cornucopia giustificazioni elegiache per la nostra sociopatia.
Segaioli siamo... altro che balle.
Però purtroppo per noi la realtà prima o poi irrompe in questa torre d'avorio e ci si rende conto che là fuori c'è il mondo e che il mondo è un bel pentolone di merda.
Che rispetto al fatto che il mondo sia appunto tale qualche responsabilità e qualche dovere ce l'abbiamo e che circoscrivere i nostri interessi e le nostre attenzioni ad un giardino fatato molto più artificiale di quello che ci piacerebbe ammettere, è una cosa un po' meschina.
E allora quel bel gioco, quella felice illusione, ti si rivolta contro e devi rimettere a posto tutti i pezzi, magari ridefinire pesi e misure, trovare un nuovo equilibrio ed una nuova consapevolezza.
Può anche capitare che poi non ce la fai.
da pisolo » lun dic 01, 2014 13:07 pm
giudirel ha scritto:Il problema di Motti era una declinazione (una delle tante) del problema che era stato di Rossa e più tardi fu di Manera che scrisse il famoso ed un po' irritante Settimogradisti parassiti sociali.
Chi più chi meno ce la spippazziamo tutti abbastanza bene a sdrucirci le brache su e giù per bricchi.
Ne parliamo un casino, ce la raccontiamo in lungo ed in largo e ci aggiungiamo l'orgoglio di essere un po' out o molto in, con qualche brandello di filosofia pop e pure un po' indie se non green... ma in fondo sempre un po' neocajanazzi (se non vetero) e un po' tronfietti di supporci immaginificamente e romanticamente differenti.
Ci facciamo pippe a due mani sulle nostre sensazioni, esperienze, sogni.
Ben che vada in un delirio egotico che Narciso in confronto non era nessuno.
E dal medesimo delirio attingiamo meglio che da una cornucopia giustificazioni elegiache per la nostra sociopatia.
Segaioli siamo... altro che balle.
Però purtroppo per noi la realtà prima o poi irrompe in questa torre d'avorio e ci si rende conto che là fuori c'è il mondo e che il mondo è un bel pentolone di merda.
Che rispetto al fatto che il mondo sia appunto tale qualche responsabilità e qualche dovere ce l'abbiamo e che circoscrivere i nostri interessi e le nostre attenzioni ad un giardino fatato molto più artificiale di quello che ci piacerebbe ammettere, è una cosa un po' meschina.
E allora quel bel gioco, quella felice illusione, ti si rivolta contro e devi rimettere a posto tutti i pezzi, magari ridefinire pesi e misure, trovare un nuovo equilibrio ed una nuova consapevolezza.
Può anche capitare che poi non ce la fai.
da pablo75 » lun dic 01, 2014 13:41 pm
I giorni del tempo passato accorreranno a noi tutti insieme quando li chiameremo e si lasceranno esaminare e trattenere a tuo arbitrio.
È proprio di una mente sicura di sé e quieta l'andar di qua e di là per tutte le parti della sua vita,
mentre gli animi delle persone indaffarate non possono ne rivoltarsi nè guardare indietro, quasi si trovassero sotto il giogo
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