Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda VECCHIO » mar feb 09, 2016 23:58 pm

Giovani usate la vostra testa e imparate tutto, ma non dagli esperti o dai certificati e attenti ai corsi, guardate bene chi li tiene, chiedete prima cosa hanno scalato in montagna, anche se vi insegnassero a camminare :roll: :roll: :roll:
E poi se volete imparare qualcosa "dell'andare per monti" cercate sopratutto da chi lo pratica, tutti coloro che non lo praticano è meglio evitarli, quelli che l'hanno praticato in passato van bene per i racconti e infine quelli che sanno la teoria non bisogna nemmeno ascoltarli.
Vi faccio un esempio.
Se volete imparare ad arrampicare, guardate in una falesia chi arrampica meglio per il vostro livello e chiedetegli di arrampicare con lui, piano piano per gradi con costanza cambiando periodicamente "il più bravo" imparerete e guardate sempre tutti per capire tutto.
Se volete imparare a scalare in montagna cercate uno con cui andarci e poi anche in questo caso cercatene uno sempre più bravo.
Se sarete bravi e determinati prima o poi comincerete ad imparare da soli.
E poi leggete, anche i libri di tecnica, non italiani però, imparate tutto!
Magari riuscirete a fare qualcosa di bello che vi darà grande gioia (parlo di roba grande! non la felicità del divertimento, ma la gioia della realizzazione di qualcosa di totalmente personale).
In culo alla formica! =D>
Ultima modifica di VECCHIO il mer feb 10, 2016 10:36 am, modificato 2 volte in totale.
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda siluc » mer feb 10, 2016 16:08 pm

VECCHIO ha scritto:Siluc mi spiego così forse si capisce ciò che qui ho scritto,
certo che ho pensato a queste evenienze, ma sono evenienze previste e per ora sempre evitate con la mia intelligenza e la mia preparazione.
Io di solito mi affido a me stesso e al mio "socio".
Chi ha bisogno della sicurezza fornita da altri secondo me non dovrebbe andare in luoghi dove non è capace di sopravvivere da solo.
Possiamo inventare di tutto, ma non sarà mai sufficiente a garantire la sopravvivenza.
Attualmente si è deciso di abbassare il livello di possibilità permesse...................
Cioè questo non si fa, è troppo rischioso (per te e per me e i miei amici) quindi tutti non devono farlo.
Non mi va che venga dibattuta la mia sicurezza in base a quello che decidono e gestiscono altre persone!

Ora una provocazione: propongo una marcia di protesta internazionale per avere accesso ai sistemi satellitari di localizzazione militare!


E' sempre facile parlare... Fin quando poi qualcosa non succede a noi... Soprattutto in montagna... Pechè sapete bene che in montagna l'imprevisto è sempre dietro l'angolo, e spesso un incidente non può dipendere da noi, ma dalla natura. Quindi non basta sempre l'intelligenza e la preparazione di cui parli. Ovvio, sono sicuramente le cose principali. Quanti alpinisti, anche negli ultimi mesi sono morti, sia in Europa che sull'Himalaya? Basta aprire Google News e fare qualche ricerca!

Sicuramente non ci sarà MAI qualcosa che possa garantire la propria sicurezza al 100%, ma si può incrementare anche di un 1% la sicurezza base (che ripeto, si fa con la testa, con la preparazione e con l'esperienza). Non puoi affidarti né al cellulare, né a una radio ricetrasmittente. Ma sicuramente questi dispositivi possono incrementare, leggermente, le possibilità di successo.

Il telefono per chiamare i soccorsi... Ma come ogni cosa della tecnologia, dipende da un ponte radio, che se non agganci non te ne fai niente.

La radio ricetrasmittente di cui parliamo non utilizza infrastrutture intermedie tra te col cellulare e i soccorritori (funziona anche se non agganci il ripetitori). E per qusto vi rimando a QUESTO articolo del nostro sito.

Ok, non vuoi basare la tua sicurezza sulle informazioni che ti forniscono gli altri. Però puoi sempre tu fornire informazioni di sicurezza via radio a chi ti segue lungo il pendio.

Esempio: arrivi in vetta e sei passato per un canalone con neve/ghiaccio instabile; la tua esperienza può aiutare chi ti segue, magari di mezz'ora; dirami via radio a tutti gli utenti in zona che il canalone X è impraticabile e consigli di non proseguire per la vetta; hai contribuito con la tua esperienza e evitare possibili incidenti a qualcuno meno esperto di te

Esempio: sei in vetta, ci sei arrivato grazie alla tua esperienza e preparazione; una persona che sta salendo verso la tua stessa vetta si è fratturato una gamba scivolando; dirama una richiesta di aiuto; tu con la tua esperienza puoi aiutarlo, anche indirettamente chiamando per lui il Soccorso Alpino, e se è vicino magari gli vai in contro. Oppure lo lasci crepare perchè secondo te è stato uno sprovveduto, che senza preparazione ha tentato di raggiungere la vetta?

Sono solo 2 esempio, ma di situazioni-tipo in cui la RRM potrebbe rilevarsi un "supporto in più" ce ne sono infinite.

A che ti servono i sistemi di localizzazione militare quando ce ne sono già di civili, liberamente accessibili e sicuramente precisi al metro? Parlo di dispositivi satellitari attivi (ovvero che a differenza del GPS, che riceve e basta, possono anche inviare informazioni), quali telefoni satellitari o localizzatori attivi. Ma anche quelli sono vulnerabili. IRIDIUM, ad esempio, è un sistema di telefonia satellitare; se sei sotto a una parete e non hai satelliti in vista ottica magari devi aspettare 20 minuti per lanciare una chiamata... Poi vabè, i costi sono altini (sia gli abbonamenti per il servizio che i dispositivi).

Nella RRM ci sono tante Guide Alpine e volontari del Soccorso Alpino (anche di livello avanzato), e non credo che siano alpinisti non preparati... Ma hanno valutato questo strumento in più che può essere utile per la PREVENZIONE, ma anche in caso di effettiva emergenza. Questo per dire che ognuno ha sicuramente i suoi pareri e punti di vista personali, ma rimangono appunto "personali", ergo, non per forza rispecchiano poi la realtà/effettivà utilità. Magari basterebbe testare/sperimentare... E dopo un bel periodo di test allora trarre considerazioni personali più precise, che magari variano nel tempo.

Attenzione, il Progetto è nato nel 2008, è migliorato negli anni e solo ad inizio 2015 siamo arrivati ad un punto fermo sulla sua struttura. Il conteggio degli "Identificativi Radio" che abbiamo assegnato (quasi 1000 ad oggi, ma altrettanti usano la RRM senza aver richiesto l'ID) è appunto partito dal Febbraio 2015 . Ovvero, il Progetto è assolutamente in fase di sviluppo e ampliamento. QUESTA è l'attuale copertura radio effettiva, da cui potete vedere le zone d'Italia più attive.

Vi informiamo che stiamo anche sviluppando delle idee con il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, ma ovviamente per entrare dentro un sistema così grande, stiamo partendo dal basso, e la cosa non sarà immediata.

Vi rimando nuovamente qui, per chi magari non ha voglia di rileggere le varie pagine del topic: Riepilogo del Progetto
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda Keith » mer feb 10, 2016 18:20 pm

Ho rinunciato dopo poche righe a leggere quest'ultimo tuo post perché io vado in montagna proprio per fuggire a tutte queste cose.
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda PIEDENERO » mer feb 10, 2016 18:29 pm

mi chiedo da dove venga tutto questo bisogno di salvare anime.
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda VECCHIO » mer feb 10, 2016 18:35 pm

Keith ha scritto:Ho rinunciato dopo poche righe a leggere quest'ultimo tuo post perché io vado in montagna proprio per fuggire a tutte queste cose.

=D> =D> =D>
..........tutti dicono di avere il diritto, prima di tutti lo dicono quelli che non sono capaci................
.........nessuno però dice di avere un dovere e prima di tutti non lo dicono quelli che non sono capaci ...............

L'unica soluzione è eliminare chi non è capace :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Vadano, io vado da un'altra parte e se li incontro, senza farmi vedere, li butto giù :lol: :lol: :lol:
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda pablo75 » mer feb 10, 2016 18:39 pm

PIEDENERO ha scritto:mi chiedo da dove venga tutto questo bisogno di salvare anime.


siluc ha scritto:-----Vi informiamo che stiamo anche sviluppando delle idee con il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, ma ovviamente per entrare dentro un sistema così grande, stiamo partendo dal basso, e la cosa non sarà immediata.----
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda Mcnab » mer feb 10, 2016 21:17 pm

PIEDENERO ha scritto:mi chiedo da dove venga tutto questo bisogno di salvare anime.
vero...alcune sono inutili proprio.
quanti imbecilli del CNSAS vero?
certe affermazioni credo che diano conferma di come la nostra società sia caduta in basso
L'Alpinismo è salire per la via più facile alla vetta, tutto il resto è acrobazia.
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda Drugo Lebowsky » mer feb 10, 2016 22:28 pm

te sei proprio acuto come una lavagna e simpatico come le emorroidi.
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda sergio-ex63-ora36 » mer feb 10, 2016 23:25 pm

Mcnab ha scritto:
PIEDENERO ha scritto:mi chiedo da dove venga tutto questo bisogno di salvare anime.
vero...alcune sono inutili proprio.
quanti imbecilli del CNSAS vero?
certe affermazioni credo che diano conferma di come la nostra società sia caduta in basso


la tua invece da proprio l'idea di come si intenda la montagna e la natura in genere nella nostra società (italiana)....qualche cosa da annullare ed addomesticare...con quest'arroganza non ho dubbi che la vostra radio diventerà obbligatoria come l'artva...

e non c'entra nulla con la solidarietà...io nel soccorso ci son stato quasi vent'anni e mi son trovato anche a tribolare un giorno intero su una parete non coperta...sarà che son vecchio e per buona parte della mia vita "alpinistica" non c'erano ne cellulari e ne radio... :roll:

comunque vada come sistema di allertamento del soccorso ma come mezzo per dar consigli al volo...dio ce ne scampi...
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda PIEDENERO » gio feb 11, 2016 10:14 am

Mcnab ha scritto:
PIEDENERO ha scritto:mi chiedo da dove venga tutto questo bisogno di salvare anime.
vero...alcune sono inutili proprio.
quanti imbecilli del CNSAS vero?
certe affermazioni credo che diano conferma di come la nostra società sia caduta in basso


dopo quello che hai scritto nel post L'auto ideale del climber , mi auguro solo che tu sia un troll, altrimenti quelli che mi hanno preceduto hanno risposto anche per me.
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda Mcnab » gio feb 11, 2016 11:31 am

PIEDENERO ha scritto:
Mcnab ha scritto:
PIEDENERO ha scritto:mi chiedo da dove venga tutto questo bisogno di salvare anime.
vero...alcune sono inutili proprio.
quanti imbecilli del CNSAS vero?
certe affermazioni credo che diano conferma di come la nostra società sia caduta in basso


dopo quello che hai scritto nel post L'auto ideale del climber , mi auguro solo che tu sia un troll, altrimenti quelli che mi hanno preceduto hanno risposto anche per me.
certo: carro funebre, panda 1.2, ecc. ...sei Off-topic
L'Alpinismo è salire per la via più facile alla vetta, tutto il resto è acrobazia.
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda siluc » sab apr 09, 2016 14:16 pm

Vi informo un po' sugli aggiornamenti degli ultimi mesi...

Nella Regione Veneto la prima organizzazione di soccorso montano che coopera con la Rete Radio Montana è l'associazione "Squadra Feltrina Cinofili da Soccorso", le quali unità cinofile sono specializzate nella ricerca ed il soccorso di persone disperse. In caso di ricerca di un disperso nelle zone circostanti Feltre (BL), effettueranno chiamate sul CANALE 8-16 sperando che il malcapitato sia in ascolto radio, ai fini di velocizzare i tempi di intervento. Leggi l'articolo...

Ricordiamo le altre cooperazioni ad oggi attive:
- Scuola Canavesana Cani da Soccorso (in Piemonte) ---> [INFO]
- Associazione Nazionale Autieri d'Italia - Nucleo Cinofilo (in Molise) ---> [INFO]
- Soccorso Cinofilo Liguria - Nucleo Provinciale Savona (in Liguria) ---> [INFO]

Queste organizzazioni di soccorso montano, in caso di attivazione per la ricerca di un disperso/ferito in ambiente montano o boschivo, attivati da Prefetture/118/Soccorso Alpino, tenteranno il contatto diretto via radio sul CANALE 8-16 della RRM, ai fini di velocizzare le operazioni di ricerca e successivo soccorso. Le varie unità monitoreranno il canale anche durante esercitazioni ed addestramenti.

Potete farvi un'idea delle zone in cui il CANALE 8-16 è maggiornemente utilizzato, aprendo il seguente link: www.reteradiomontana.it/reramonet/copertura_2_mesi.php (questa mappa mostra le posizioni, aggiornate in tempo reale, dalle quali negli ultimi 2 mesi sono avvenuti collegamenti radio. Gli estremi dei collegamenti sono stati inseriti in forma georeferenziata dagli utenti, e sono stati verificati dai rispettivi corrispondenti e validati nella nostra rete extranet "RERAMONET").

I nostri numeri:
- Ad oggi sono stati assegnati 1116 Identificativi Radio sul territorio nazionale. La regione Piemonte resta la zona più attiva, con 236 utenti (ultimo ID assegnato in Piemonte: ALFA 236).
- La nostra pagina FB conta oltre 3640 "Mi piace".
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda siluc » lun mag 30, 2016 15:17 pm

Riesumo questa discussione...

Propongo anche qui, oltre che sulla nostra Pagina FB, qualche esempio pratico/grafico dell'impiego della RRM, più approfondito rispetto al precedente pubblicato qualche post fa (descrizione al di sotto dell'immagine).

Immagine

- Situazione 1 (comunicazione di emergenza):
"ECHO 6" si è infortunato in quel canalone innevato e non può proseguire; non è coperto dal segnale telefonico GSM. Ha però in portata-radio altri utenti sintonizzati sul CANALE 8-16. In particolare ha in portata ottica "ECHO 12" che si trova nel centro abitato a valle, che riceve la chiamata di emergenza e rilancia l'allarme telefonicamente al Soccorso Alpino.

- Situazione 2 (comunicazione di sicurezza/prevenzione):
"ECHO 6" si trova in un canalone, che a causa delle recenti nevicate è impraticabile/pericoloso. Dirama quindi l'informazione via radio a tutti gli utenti in ascolto radio nella zona, consigliando di non percorrere il canalone in questione. "LIMA 1", che sta salendo verso la vetta e che passerà proprio per quel canalone, riceve l'informazione. Annulla pertanto l'escursione o cambia itinerario, per evitare possibili situazioni di emergenza.

- Situazione 3 (comunicazione di urgenza):
"CHARLIE 16" si è perso e non ha copertura telefonica GSM. Comunica la situazione di urgenza sul CANALE 8-16, che viene ricevuta da altri utenti. Ad esempio "ECHO 12" riceve la comunicazione e contatta per conto di "CHARLIE 16" il Soccorso Alpino.

- Situazione 4 (ponte radio "umano"):
"ALFA 5" è in vetta. Riceve una richiesta di aiuto (o informazioni di sicurezza) da una persona dal versante opposto. In modalità "passa parola" ritrasmette le informazioni ad altri utenti presenti nella sua copertura-radio, fino a ricreare le precedenti situazioni descritte.
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda Danilo » lun mag 30, 2016 16:15 pm

Immagine


- Situazione 1 (comunicazione di emergenza):
"ECHO 6" si è infortunato in quel canalone innevato e non può proseguire; non è coperto dal segnale telefonico GSM. Ha però in portata-radio altri utenti sintonizzati sul CANALE 8-16. In particolare ha in portata ottica "ECHO 12" che si trova nel centro abitato a valle, che riceve la chiamata di emergenza e rilancia l'allarme telefonicamente al Soccorso Alpino.

- Situazione 2 (comunicazione di sicurezza/prevenzione):
"ECHO 6" si trova in un canalone, che a causa delle recenti nevicate è impraticabile/pericoloso. Dirama quindi l'informazione via radio a tutti gli utenti in ascolto radio nella zona, consigliando di non percorrere il canalone in questione. "LIMA 1", che sta salendo verso la vetta e che passerà proprio per quel canalone, riceve l'informazione. Annulla pertanto l'escursione o cambia itinerario, per evitare possibili situazioni di emergenza.

- Situazione 3 (comunicazione di urgenza):
"CHARLIE 16" si è perso e non ha copertura telefonica GSM. Comunica la situazione di urgenza sul CANALE 8-16, che viene ricevuta da altri utenti. Ad esempio "ECHO 12" riceve la comunicazione e contatta per conto di "CHARLIE 16" il Soccorso Alpino.

- Situazione 4 (ponte radio "umano"):
"ALFA 5" è in vetta. Riceve una richiesta di aiuto (o informazioni di sicurezza) da una persona dal versante opposto. In modalità "passa parola" ritrasmette le informazioni ad altri utenti presenti nella sua copertura-radio, fino a ricreare le precedenti situazioni descritte.

- Situazione 5 (comunicazione di urgenza di primo grado)
"GLU GLU" è allo stremo delle forze causate da alimentazione disordinata e continua idratazione con acqua di fusione da tre giorni consecutivi e decide di usare il CANALE 8-16.L'informazione viene diradata a tutti gli utenti."ECHO 2" risponde per primo avvisandolo che nell'arco di decine e decine di chilometri non esiste nemmeno in città un punto di riferimento per potersi rifocillare adeguatamente.interviene "CEDRATA" screditando la menzogna di "ECHO 2" proponendo un locale vicino alla chiesa niente male per potersi ritemprare dove spillano tra l'altro ottima birra rossa."GLU GLU" morirà per stenti alcune ore dopo.
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda brixia11 » mer set 14, 2016 10:45 am

Ciao a tutti, scusate riprendo questo lungo thread di messaggi per chiedere una cosa forse banale o demodè: cosa ne pensate delle radio VHF? Innanzitutto non sempre prendono perché possono esserci dei fondovalle o gole senza copertura VHF ma in genere prendono di più dei cellulari. Però c'è il problema patentino: che possibilità reali di venir beccati esistono? Ossia se le Forze dell'Ordine captano il segnale e vogliono beccarti possono usare un radiogoniometro e aspettarti al varco o è un caso remotissimo? Sentivo parlare addirittura di denuncia penale e multe stratosferiche. Altrimenti ci sono i telefoni satellitari che dovrebbero prendere più o meno sempre ma costano un occhio (Thuraya credo 600-800 euro) mentre una radio VHF si trova a 200 euro o forse meno. Chi è capace modifica le comuni PMR (che siano di caratteristiche elevate e non le Brondi da 25 euro la coppia...) e aumenta sia la potenza di uscita sino a 4W sia gli agganci ai ponti radio (tecnica chiamata mi pare "pappagallo").
Boh, che ne pensate?
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda Vigorone » mer set 14, 2016 12:53 pm

brixia11 ha scritto:Ciao a tutti, scusate riprendo questo lungo thread di messaggi per chiedere una cosa forse banale o demodè: cosa ne pensate delle radio VHF? Innanzitutto non sempre prendono perché possono esserci dei fondovalle o gole senza copertura VHF ma in genere prendono di più dei cellulari. Però c'è il problema patentino: che possibilità reali di venir beccati esistono? Ossia se le Forze dell'Ordine captano il segnale e vogliono beccarti possono usare un radiogoniometro e aspettarti al varco o è un caso remotissimo? Sentivo parlare addirittura di denuncia penale e multe stratosferiche. Altrimenti ci sono i telefoni satellitari che dovrebbero prendere più o meno sempre ma costano un occhio (Thuraya credo 600-800 euro) mentre una radio VHF si trova a 200 euro o forse meno. Chi è capace modifica le comuni PMR (che siano di caratteristiche elevate e non le Brondi da 25 euro la coppia...) e aumenta sia la potenza di uscita sino a 4W sia gli agganci ai ponti radio (tecnica chiamata mi pare "pappagallo").
Boh, che ne pensate?


Per i VHF ci vuole il patentino da radioamatore e usare le frequenze giuste. Non so se fanno controlli col radiogoniometro, certo se le forze dell'ordine ti trovano un'antenna che spunta dallo zaino per quel che so sono tenuti a multe e sequestro (non so del penale ma se cerchi in rete, eg sito AIRI, trovi di sicuro qualcosa).
I PMR non si possono modificare per legge, mezzo watt e fai che ti basti.
I pappagalli per quel che ne so sono illegali.
Insomma tutto a tuo rischio e pericolo
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda brixia11 » mer set 14, 2016 14:48 pm

Secondo me tutto sta a capire che reali possibilità ci sono di venir beccati- Se deve essere una spada di Damocle allora ovviamente conviene lasciar perdere. Ma se sono probabilità stellari, beh allora per la mia sicurezza posso anche correre un minimo rischio remoto. Io non sono tutti i giorni sui monti ma ci vado abbastanza (nei fine settimana, non tutti) e in trentanni di montagna non ho mai dico mai visto sulla mia strada finanzieri o altre Forze dell'Ordine che controllavano gli escursionisti. Anche il semplice incontro con tali Corpi è per me stato un evento estremamente raro (forse mi sarà successo tre o quattro volte in tutta la vita). Poi, è ovvio, c'è sempre una prima volta......
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda siluc » mer set 14, 2016 22:04 pm

brixia11 ha scritto:Ciao a tutti, scusate riprendo questo lungo thread di messaggi per chiedere una cosa forse banale o demodè: cosa ne pensate delle radio VHF? Innanzitutto non sempre prendono perché possono esserci dei fondovalle o gole senza copertura VHF ma in genere prendono di più dei cellulari. Però c'è il problema patentino: che possibilità reali di venir beccati esistono? Ossia se le Forze dell'Ordine captano il segnale e vogliono beccarti possono usare un radiogoniometro e aspettarti al varco o è un caso remotissimo? Sentivo parlare addirittura di denuncia penale e multe stratosferiche. Altrimenti ci sono i telefoni satellitari che dovrebbero prendere più o meno sempre ma costano un occhio (Thuraya credo 600-800 euro) mentre una radio VHF si trova a 200 euro o forse meno. Chi è capace modifica le comuni PMR (che siano di caratteristiche elevate e non le Brondi da 25 euro la coppia...) e aumenta sia la potenza di uscita sino a 4W sia gli agganci ai ponti radio (tecnica chiamata mi pare "pappagallo").
Boh, che ne pensate?


Ciao brixia11,
ovviamente la gamma VHF è migliore in montagna... Lunghezza d'onda maggiore rispetto alle UHF, ovvero più facilità di superare eventuali ostacoli (comunque se in mezzo c'è una montagna non la superi né con la VHF, né se spari con tantissimi Watt... Serve comunque l'ottica).

Però per utilizzarle serve:
- o la patente da radioamatore >> che comunque ti autorizza ad usarle solamente su frequenze radioamatoriali (non puoi andare sulle frequenze che vuoi, ma puoi usare solamente la banda tra 144.000 e 145.999 MHz... E teoricamente per soli scopi radioamatoriali, ovvero di sperimentazione dell'attività radioantistica.... Wiki riporta "Il radioamatore, in gergo OM (acronimo dall'inglese Old Man) o ham, è uno sperimentatore, senza finalità di lucro, del mezzo radio e delle radiocomunicazioni intese nella più ampia accezione del termine.".)
- o devi far parte, ad esempio, del CNSAS >> ma comunque in teoria quelle frequenze sono adibite all'uso durante esercitazioni o interventi reali... Ma almeno hai più possibilità di essere ricevuto
- o, se frequenti la Valle d'Aosta, puoi essere autorizzato ad utilizzare il Canale E (161.300 MHz) >> bisogna fare richiesta, inviare dei documenti e possedere un apparato radio VHF civile (NON radioamatoriale, altrimenti proprio non riesci a contattare la Centrale Operativa) ... info sul Canale E

Dire che "prendono più del cellulare" è concettualmente sbagliato, poiché comunque devi avere qualcuno che ti ascolta sulla tua stessa frequenza... In portata ottica o comunque sintonizzato sul ripetitore di zona.

Per quanto riguarda i reati... Vi riporto l'esperienza di due amici di un utente effettivo della RRM:
erano in escursione nel Lazio e i due erano in possesso di un apparato radioamatoriale bibanda... Esso era sintonizzato sul CANALE 8-16 della RRM (quindi apparato non omologato su questa banda, e apparato che per usarlo devi avere la patente radioamatoriale). La Forestale, seguita dalla Polizia Postale, ha fatto un verbale e ha sequestrato gli apparati radio. Non so di quanto e non so come è andata a finire.

PS: online si trovano della radio UHF/VHF scadentissime/cinesi, ma comunque funzionanti, che costano sotto ai 90 Euro.

Per quanto riguarda le PMR-446 per legge devono avere 0,5 W di potenza e non si può cambiare l'antenna. Vanno inoltre pagati 12 Euro/Anno. Chi modifica e/o chi non paga sinceramente non so a cosa va incontro... Sicuro multa e forse sequestro.

La marca e il prezzo di un PMR-446 in realtà fa molto... L'elettronica migliore consente di "percepire" segnali deboli, che apparati tipo Brondi neanche ricevono. Messi nello stesso punto, un Midland G9 Plus (ad esempio) riceve abbastanza bene un segnale debole, mentre il Brondi non riceve nulla. Inoltre il G9 Plus ha un'antenna bella lunga rispetto al Brondi, ed è anche impermeabile (caratteristica importante in montagna).

Il ripetitore simplex (chiamato "parrot" o "pappagallo") è una cosa carina per l'uso ludico... Ma per l'uso "operativo" o di "emergenza" è una vera c*g*t*.... Appena finisci di parlare sei costretto a risentire tutto quello che hai appena detto... L'altro corrispondente rischia di parlare sopra al messaggio registrato, perchè ad esempio non ha ascoltato quello che hai detto tu inizialmente, perchè non gli giungi "in diretta". In caso di emergenza devi parlare rapidamente... Col parrot passa parecchio tempo prima che riesci a concludere un discorso... Una vera ca**ta... Testati in passato nella RRM!

Per rimanere nella legalità, e comunque per avere (pian piano sempre di più) qualcuno che ti risponde dall'altra parte, ad oggi la cosa migliore è entrare a far parte della Rete Radio Montana. Il CANALE 8-16, oltre che per le emergenze, può essere utilizzato per segnalere/ricevere informazioni e pericoli oggettivi incontrati lungo il percorso (prevenzione).

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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda brixia11 » gio set 15, 2016 10:38 am

E' molto competente la tua disamina e ti ringrazio.

E' vero, ho usato un'espressione impropria tecnicamente dicendo che un apparato VHF "prende" di più di un apparato telefonico cellulare: in realtà intendevo dire che ci sono, statisticamente, più possibilità di poter allertare i soccorsi disponendo di un VHF che di un cellulare. Normalmente sarebbe teoricamente possibile per ogni escursione in programma informarsi preventivamente su quali sono le stazioni radio in zona (CNSAS o anche rifugi dotati di radio in ascolto) e farsene dare la frequenza, chiedendo loro se ci sono coni d'ombra radio lungo l'itinerario che ho in programma.

Sul fatto di venire scoperti e denunciati/sanzionati non si può sapere che rischio si corre. Riguardo al signore che citi, il quale è stato scoperto, non ho ben capito come è avvenuto l'accertamento.
1) Teoricamente può succedere che si verificano in contemporanea due eventi concomitanti: una persona senza patentino sta usando un VHF e proprio in quel momento passa di lì un Finanziere o altro Pubblico Ufficiale. Direi che è una concomitanza estremamente rara (la radio VHF sta nello zaino e sta spenta!) ma effettivamente possibile.
2) Altro caso è di venire ascoltati mentre si trasmette o si riceve e di venire individuati tramite radiogoniometri o altri sistemi: idem, teoricamente possibile ma estremamente improbabile perché la radio si usa solo per emergenza e non per pratiche radioamatoriali.
3) Ultimo caso la perquisizione: raro ma può succedere. Ovvio che per perquisire ci vuole un mandato di perquisizione se fatta per mero controllo oppure ci vuole un motivo contingente e reale che obblighi il tutore dell'ordine a perquisirmi.

PMR: non sapevo delle caratteristiche del pappagallo/parrot, e stando così le cose credo che avere un buon apparecchio possa servire sì ma limitatamente, salvo non si diffonda l'interessante progetto http://www.reteradiomontana.it/ : purtroppo al momento è ancora molto limitato. Utile lo stesso avere nello zaino l'apparato PMR oltre al cellulare.

SATELLITARE: il costo elevato dell'apparato frena molta gente però essendo di libero uso e con molta copertura (non totale/globale però....) diventa interessante per avere più possibilità di allertare i soccorsi. Dubito caleranno di prezzo dato che la domanda è molto scarsa. http://www.repubblica.it/sport/vela/201 ... 103390367/ e anche http://www.telefonino.net/Thuraya/Prezz ... ya-XT.html ; gli operatori sono questi
Inmarsat.
Iridium.
Thuraya.
Globalstar.
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Re: Più sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

Messaggioda espo » gio set 15, 2016 12:27 pm

brixia11 ha scritto: Normalmente sarebbe teoricamente possibile per ogni escursione in programma informarsi preventivamente su quali sono le stazioni radio in zona (CNSAS o anche rifugi dotati di radio in ascolto) e farsene dare la frequenza, chiedendo loro se ci sono coni d'ombra radio lungo l'itinerario che ho in programma.



ma anche no. dubito molto che ti diano, se non ti conoscono e non sanno bene chi sei, frequenza e sopratutto modalità x entrare sui ponti del soccorso. e se non entri sui ponti devi essere a vista con qualcuno che ascolta e la cosa si complica alquanto. se si difondesse la capacità di entrare sui ponti del soccorso vai tranquillo che in poco tempo la suddetta linea sarebbe intasata e inutilizzabile per quello che serve.

certo se la frequenza dei 161 e non mi ricordo quanto data al cai dopo la legge dell 85 avrebbe avuto seguito sarebbe stata una bella cosa ma è rimasta lettera morta o è usata dal soccorso al posto di quella ufficiale (che non mi pare sia cambiata in questi 10 ultimi anni ma potrebbe anche essserlo). morale della favola il telefono resta il mezzo migliore per ora.

rrm è un progetto che ha un'ottima idea di fondo e sarebbe bello potesse espandersi a sufficienza da garantire un copertura ottimale. ma per fare ciò servirebbero dei ponti :roll: :roll: e punti ascolto fissi. anche se in alcuni luoghi hanno una certa copertura data dalle persone che sono in giro.
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