Addio a Franček Knez, lo sloveno silenzioso

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Addio a Franček Knez, lo sloveno silenzioso

Messaggioda Andrea Orlini » lun ott 09, 2017 11:39 am

http://www.planetmountain.com/it/notizi ... zioso.html

L'ho sempre considerato il Casarotto di lingua slovena...
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Re: Addio a Franček Knez, lo sloveno silenzioso

Messaggioda VECCHIO » lun ott 09, 2017 17:09 pm

La loro via sulla Torre Egger è stata ripetuta dal fortissimo Pesce dopo 29 anni e da lui definita la più dura da lui salita (ovvio che lo stile di salita è differente).
Ma sul suo libro Knez parla di una via ancora più dura di questa da loro aperta in Patagonia!!! (non dico quale)

Dopo di loro per 30 anni pochissimi? o nessuno?
Forse dopo l'86 il livello mentale è sceso, ogni tanto lo penso, poi qualche solitario mi da una scrollata, anche se ripete e non apre.
Il suo libro "La pietra infuocata" tradotto da Arterio (ma non corretto da Grizzly) mi è piaciuto moltissimo e mi ha fatto pensare parecchio.
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Re: Addio a Franček Knez, lo sloveno silenzioso

Messaggioda Andrea Orlini » lun ott 09, 2017 18:04 pm

Quando ci mostrò le immagini della salita sul Fitz Roy c'era da non crederci…

E effettivamente è stato molto silenzioso se vedo che solo qualche "vecchio" lo ha conosciuto o solo sentito parlare di lui...
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Re: Addio a Franček Knez, lo sloveno silenzioso

Messaggioda VECCHIO » lun ott 09, 2017 22:14 pm

Andrea, abbiamo scritto solo noi due?!?!
Anche io mi meraviglio di come un alpinista e un arrampicatore e una mente così eccelsi come lui, spesso con realizzazioni mai più ripetute, non sia conosciuto.
Che ora si preferisca volare molto bassi, senza guardare sopra di sè, e lodare solo propri simili?
O forse è solo la grande ignoranza dei nostri giorni, fatta per svuotare i cuori?
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Re: Addio a Franček Knez, lo sloveno silenzioso

Messaggioda Pié » lun ott 09, 2017 23:15 pm

Andrea Orlini ha scritto:Quando ci mostrò le immagini della salita sul Fitz Roy c'era da non crederci…

E effettivamente è stato molto silenzioso se vedo che solo qualche "vecchio" lo ha conosciuto o solo sentito parlare di lui...


A volte tocca lavorà.. solo per questo :wink:
La prima volta che avevo letto di lui era della via alla grande, poi quelle in patagonia.. poi più o meno di striscio dai racconti scritti dai suoi compagni.

Mi spiace, era una presenza che sapevi fortissima là, da qualche parte in slovenia. Il libro non ho avuto ancora occasione di leggerlo, ma è uno di quelli che di sicuro pensavo di prendere, per capire qualcosa in più di lui.
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Re: Addio a Franček Knez, lo sloveno silenzioso

Messaggioda Callaghan » lun ott 09, 2017 23:18 pm

VECCHIO ha scritto:(...)
Che ora si preferisca volare molto bassi, senza guardare sopra di sè, e lodare solo propri simili?
O forse è solo la grande ignoranza dei nostri giorni, fatta per svuotare i cuori?

o forse semplicemente sto in silenzio, nonostante sapessi chi fosse.
a volte è la cosa migliore.
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Re: Addio a Franček Knez, lo sloveno silenzioso

Messaggioda scairanner » lun ott 09, 2017 23:55 pm

Aggiungo solo per i numerosi FF che hanno saggiato e saggeranno il calcare di Osp, sia in terrazza che sul paretone, che diverse vie aperte a cavallo tra anni 70 e 80 con pochi chiodi e successivamente riattrezzate a spit portano la sua firma (ad esempio Steber jutranje zvezde, 4 tiri fino al 6c+, se passate di là fateci un giro).
Per il resto e per le su vie pazzesche in Tre Cime, c'è un articolo su PM di Svab, cercatevelo.
-Come sarà la scalata di Adam Ondra nel 2030?
-Arrampicherò di certo. Spero di non scalare peggio di quanto non faccia ora...


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Re: Addio a Franček Knez, lo sloveno silenzioso

Messaggioda arteriolupin » mar ott 10, 2017 3:01 am

La sua grandezza come alpinista è testimoniata dalle sue vie.

Della sua figura come persona,un buon ricordo è quello di Bernadette MacDonald.

http://gognablog.com/la-vita-di-francek-knez/

Posso solo aggiungere che Franček era un Autore con l'animo dello scultore, uno che continuava a togliere parole al testo fino ad ottenere la figura che LUI voleva dall'ammasso di parole scritte...

Non c'era nel suo libro una singola parola di troppo.

Nessuna indicazione, nemmeno un accenno al concetto di "grado" o di "prestazione". Molti gli accenni alla gioia, alla soddisfazione, al godimento interiore, personale.


In assoluto uno dei libri più belli e meglio scritti che abbia avuto l'onore di tradurre.

Franc viveva circondato da un alone di leggenda...Probabilmente sulla "sua" falesia personale, poco sopra casa sua, a Laško, il fato ha voluto che diventasse definitivamente leggenda. Forse ora, libero dal vincolo corporale, continuerà a vagare tra le Alpi Giulie ed il Gruppo dle Bianco, tra le Ande ed il Karakorum.

Nasvidenje, Franček, ne Knez, ampak kral svetovnega alpinizma.
...Se tuti i bechi gavesse un lampion... Gesummaria che iluminasiòn!

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Re: Addio a Franček Knez, lo sloveno silenzioso

Messaggioda Warm75 » mar ott 10, 2017 7:40 am

Io ammetto la mia ignoranza :oops: : era un nome che avevo sentito, ho un ricordo sfuocato di aver letto qualcosa su di lui rispetto a quanto aperto in Patagonia, ma ammetto che non ne avevo inquadrato la grandezza...però Vecchio, dopo aver letto le tue parole rispetto al libro da lui scritto...beh ieri l'ho già ordinato!!..Sperando così di colmare una delle mie molte lacune "alpinistico-culturali".
Ecco uno dei motivi per cui mi piace questo forum....anche se "il forum è morto" (cit.) :wink:
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Re: Addio a Franček Knez, lo sloveno silenzioso

Messaggioda VECCHIO » mar ott 10, 2017 9:01 am

letto oggi
.....
Franček diede la spiegazione: “Tutto è governato da una certa armonia e se enfatizzi troppo qualcosa, se lo gonfi, a quel punto non è più reale,” – aggiunse: “Perché isolare qualcosa quando tutto è comunque connesso, come deve… Perché esagerare? “

“Quindi diresti che è questa la tua filosofia di vita?” – chiesi.

“No, no, voglio dire, questa non è filosofia,” – spiegò Franček. “Questa è solo – almeno come la vedo io – la verità. O no?”

Alla fine chiesi a Franček se c’era una scalata che per lui stesse davanti a tutte. Mi guardò e con un sorriso paziente mi rispose: “E’ come andare a prendere un fiore tra tutti gli altri”.
......

e finisce

.....
“La vita è un bel sentiero, misterioso e solitario”.
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