arrampicatori-alpinisti più influenti nella storia

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda bummi » mer feb 08, 2006 11:00 am

gug ha scritto:
Enzolino ha scritto:Sara', ma anche lui fa lo stesso.
Ho seguito una sua presentazione sull'arrampicata e l'Europa la cito' solo quando racconto' la direttissima americana ai Dru ... allora gli chiesi quale ruolo ha avuto l'alpinismo europeo e se qualcuno l'ha inspirato. E lui mi disse che Uolter (= Walter) Bonatti ispiro' alcune delle sue ascensioni e soprattutto la sua solitaria sulla Salathe.



....Si, questo c'è scritto anche sul libro biografico, ma penso che in quegli anni, gli americani in Yosemite erano davvero molto più avanti degli europei e perciò c'era poco da attingere per loro quì da noi.


A me sembra molto difficile che a quei tempi qualcuno potesse essere ispirato da qualcosa o qualcuno che non riusciva a vedere o toccare direttamente con le proprie mani. Non è un caso che il concetto di freeclimbing e tutta l'ideologia che era alla sua base siano arrivati in Europa solo al rientro dei primi europei che sono andati ad arrampicare in Yosemite. Tornati qui hanno applicato quel genere di idee sulle Alpi.
Stessa cosa sicuramente è avvenuta per gli americani quando sono venuti sulle Alpi. Non credo che Robbins sapesse molto di Bonatti prima di andare sul Dru.
Negli anni '60 non era mica facile avere informazioni sulle ascensioni e sul loro stile come avviene oggi grazie ad internet e quant'altro. Le influenze culturali erano ovviamente ovunque molto provinciali, non solo in Europa.

Teniamo presente poi che l'ideologia americana alla base del c.d. freeclimbing non è altro che un elaborazione della rigida etica sassone portata in America da Fritz Wiessner. Alla fine gli americani a livello di pensiero non hanno inventato nulla. La loro grande forza fu quella di comprendere che con la disciplina, l'allenamento e materiali più adeguati si poteva innalzare parecchio il livello dell'arrampicata libera.
bummi
Er PIP
Avatar utente
bummi
 
Messaggi: 3292
Images: 32
Iscritto il: mer mar 31, 2004 14:33 pm
Località: Abbruzzese di Roma Sud

Messaggioda pietrodp » mer feb 08, 2006 11:54 am

bummi ha scritto:...
Teniamo presente poi che l'ideologia americana alla base del c.d. freeclimbing non è altro che un elaborazione della rigida etica sassone portata in America da Fritz Wiessner. Alla fine gli americani a livello di pensiero non hanno inventato nulla.


Portando il discorso alle estreme conseguenze, tutti sono influenzati da qualcuno e alla fine nessuno ha inventato più niente.
Wiessner è stato un grandissimo, per carità, ma ricondurre a lui la golden age di yosemite mi pare una forzatura.
mandi
pietro
Avatar utente
pietrodp
 
Messaggi: 2343
Images: 21
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: Friuli Venezia Giulia

Messaggioda Enzolino » mer feb 08, 2006 12:26 pm

pietrodp ha scritto:Portando il discorso alle estreme conseguenze, tutti sono influenzati da qualcuno e alla fine nessuno ha inventato più niente.
Wiessner è stato un grandissimo, per carità, ma ricondurre a lui la golden age di yosemite mi pare una forzatura.
C'e' qualcuno che non e' mai stato influenzato da nessuno: Chuck Norris.
Nessuno influenza Chuck Norris. Nessuno.
Enzolino
 
Messaggi: 3756
Iscritto il: lun set 01, 2003 10:01 am
Località: Galgenen (CH)

Messaggioda bummi » mer feb 08, 2006 12:55 pm

pietrodp ha scritto:Portando il discorso alle estreme conseguenze, tutti sono influenzati da qualcuno e alla fine nessuno ha inventato più niente.
Wiessner è stato un grandissimo, per carità, ma ricondurre a lui la golden age di yosemite mi pare una forzatura.


Per carità, nessuno voleva arrivare a tanto, ma l'etica sassone che vige dai primi anni del secolo è ancora a mio modo di vedere troppo sottovalutata. Soprattutto qui in Italia. Non è cun caso che tutti i grandi arrampicatori tedeschi dagli anni '60-'70 abbiano sempre posto la Sassonia come uno dei luoghi di riferimento dell'arrampicata modiale, al pari sicuramente del Yosemite.
Chi come Güllich, Albert, Glowacz, ecc. ha fatto dell'arrampicata libera il suo riferimento non ha potuto esimersi dal confronto con l'arenaria dell'Elba e a sempre riconosciuto in Wiessner il padre spirituale di un certo concetto di arrampicata.
L'ho scritto in un altro topic sugli spit, so se sai un po' di tedesco ti consiglio la lettura del regolamento di arrampicata in Sassonia che SBB (l'associazione per l'arrampicata sassone) custodisce da decenni. Non sono altro che le regole elaborate da Rudi Fehrmann, che arrampicava in zona scalzo su passaggi di VI grado nei primi anni del secolo, aggiornate e riviste. http://www.sbb-dav.de/
bummi
Er PIP
Avatar utente
bummi
 
Messaggi: 3292
Images: 32
Iscritto il: mer mar 31, 2004 14:33 pm
Località: Abbruzzese di Roma Sud

Messaggioda pietrodp » mer feb 08, 2006 13:40 pm

bummi ha scritto:
pietrodp ha scritto:Portando il discorso alle estreme conseguenze, tutti sono influenzati da qualcuno e alla fine nessuno ha inventato più niente.
Wiessner è stato un grandissimo, per carità, ma ricondurre a lui la golden age di yosemite mi pare una forzatura.


Per carità, nessuno voleva arrivare a tanto, ma l'etica sassone che vige dai primi anni del secolo è ancora a mio modo di vedere troppo sottovalutata. Soprattutto qui in Italia. Non è cun caso che tutti i grandi arrampicatori tedeschi dagli anni '60-'70 abbiano sempre posto la Sassonia come uno dei luoghi di riferimento dell'arrampicata modiale, al pari sicuramente del Yosemite.
Chi come Güllich, Albert, Glowacz, ecc. ha fatto dell'arrampicata libera il suo riferimento non ha potuto esimersi dal confronto con l'arenaria dell'Elba e a sempre riconosciuto in Wiessner il padre spirituale di un certo concetto di arrampicata.
L'ho scritto in un altro topic sugli spit, so se sai un po' di tedesco ti consiglio la lettura del regolamento di arrampicata in Sassonia che SBB (l'associazione per l'arrampicata sassone) custodisce da decenni. Non sono altro che le regole elaborate da Rudi Fehrmann, che arrampicava in zona scalzo su passaggi di VI grado nei primi anni del secolo, aggiornate e riviste. http://www.sbb-dav.de/
bummi


Condivido l'ammirazione di fronte alla purezza e alla potenza dell'etica dell'Elbsandtein!

Che peraltro trae la sua linfa dalla stessa corrente romantica che alimentava, che so, Preuss.
Ma allora Fehrmann ha influenzato e Preuss no?! :wink:
mandi
pietro
Avatar utente
pietrodp
 
Messaggi: 2343
Images: 21
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: Friuli Venezia Giulia

Messaggioda bummi » mer feb 08, 2006 13:50 pm

pietrodp ha scritto:
Condivido l'ammirazione di fronte alla purezza e alla potenza dell'etica dell'Elbsandtein!

Che peraltro trae la sua linfa dalla stessa corrente romantica che alimentava, che so, Preuss.
Ma allora Fehrmann ha influenzato e Preuss no?! :wink:


Hehe, per me si. :-)
Fehrmann è stato un antesignano. Ora che lo sia stato perchè obbligato dalla natura del posto in cui viveva o meno è un altro paio di maniche, ma pensa che lui faceva il sesto arrampicando scalzo nei primissimi anni del secolo. Più all'avanguardia di così!
Che poi fosse un nazistone tremendo, è un'altra storiaccia...
bummi
Er PIP
Avatar utente
bummi
 
Messaggi: 3292
Images: 32
Iscritto il: mer mar 31, 2004 14:33 pm
Località: Abbruzzese di Roma Sud

Messaggioda Buzz » mer feb 08, 2006 13:54 pm

bummi ha scritto:
pietrodp ha scritto:
Condivido l'ammirazione di fronte alla purezza e alla potenza dell'etica dell'Elbsandtein!

Che peraltro trae la sua linfa dalla stessa corrente romantica che alimentava, che so, Preuss.
Ma allora Fehrmann ha influenzato e Preuss no?! :wink:


Hehe, per me si. :-)
Fehrmann è stato un antesignano. Ora che lo sia stato perchè obbligato dalla natura del posto in cui viveva o meno è un altro paio di maniche, ma pensa che lui faceva il sesto arrampicando scalzo nei primissimi anni del secolo. Più all'avanguardia di così!
Che poi fosse un nazistone tremendo, è un'altra storiaccia...
bummi


tu sei proprio l'uomo dei "due pesi e due misure" eh :D :D :D

rovesciando il tuo discorso su Preuss a Fehrmann...

quanta gente vede arrampicare scalza oggi?

(o nel corso della storia dell'arrampicata)
:D :D :D
Buzz
 
Messaggi: 17391
Images: 110
Iscritto il: lun dic 30, 2002 11:43 am

Messaggioda Enzolino » mer feb 08, 2006 14:09 pm

Buzz ha scritto:tu sei proprio l'uomo dei "due pesi e due misure" eh :D :D :D

rovesciando il tuo discorso su Preuss a Fehrmann...

quanta gente vede arrampicare scalza oggi?

(o nel corso della storia dell'arrampicata)
:D :D :D
Allora Barber e' l'unificatore delle tesi Preussiane e Fehrmanniane!
Predicava la scalata senza corda, magnesite e scarpette!!! 8O :D :wink:
Enzolino
 
Messaggi: 3756
Iscritto il: lun set 01, 2003 10:01 am
Località: Galgenen (CH)

Messaggioda bummi » mer feb 08, 2006 15:14 pm

Buzz ha scritto:
tu sei proprio l'uomo dei "due pesi e due misure" eh :D :D :D

rovesciando il tuo discorso su Preuss a Fehrmann...

quanta gente vede arrampicare scalza oggi?

(o nel corso della storia dell'arrampicata)
:D :D :D


In effetti Fehrmann è divenuto famoso più per i suoi piedi che per le sue idee sull'arrampicata. :D
Tutta colpa delle cospirazioni fatte a suo danno dalle case produttrici di scarpette da arrampicata. Sono anni che lo dico! :D
bummi
Er PIP
Avatar utente
bummi
 
Messaggi: 3292
Images: 32
Iscritto il: mer mar 31, 2004 14:33 pm
Località: Abbruzzese di Roma Sud

Messaggioda Buzz » mer feb 08, 2006 15:18 pm

bummi ha scritto:
Buzz ha scritto:
tu sei proprio l'uomo dei "due pesi e due misure" eh :D :D :D

rovesciando il tuo discorso su Preuss a Fehrmann...

quanta gente vede arrampicare scalza oggi?

(o nel corso della storia dell'arrampicata)
:D :D :D


In effetti Fehrmann è divenuto famoso più per i suoi piedi che per le sue idee sull'arrampicata. :D
Tutta colpa delle cospirazioni fatte a suo danno dalle case produttrici di scarpette da arrampicata. Sono anni che lo dico! :D
bummi



non far finta di non capire, furbastro... :x

sai benissimo che mi riferisco a "Non sono altro che le regole elaborate da Rudi Fehrmann" e non al fatto di andare scalzi
Buzz
 
Messaggi: 17391
Images: 110
Iscritto il: lun dic 30, 2002 11:43 am

Messaggioda bummi » mer feb 08, 2006 15:26 pm

Buzz ha scritto:non far finta di non capire, furbastro... :x

sai benissimo che mi riferisco a "Non sono altro che le regole elaborate da Rudi Fehrmann" e non al fatto di andare scalzi


Non capivo davvero. :-)
Arrampicare scalzi non è una delle sue regole. Fehrmann lo faceva perchè gli piaceva e perchè trovava che sull'arenaria fosse meglio che andare coi scarponi dell'epoca.
La "regola" più importante introdotta da Fehrmann in Sassonia nel 1906 è stata quella di considerare chiodi, fettucce e altri mezzi artificiali come strumenti inutilizzabili ai fini della progressione. In poche parole nel 1906 in Sassonia si faceva già quello che decenni dopo altri chiamarono "arrampicata libera" o "free climbing".
bummi
Er PIP
Avatar utente
bummi
 
Messaggi: 3292
Images: 32
Iscritto il: mer mar 31, 2004 14:33 pm
Località: Abbruzzese di Roma Sud

Messaggioda bummi » mer feb 08, 2006 15:43 pm

Allego, per chi volesse perdere un po' di tempo, un articolo che avevo pubblicato anni fa sul sito dell'espresso. Tenete presente che non era indirizzato a dei lettori alpinisti...
bummi


Le torri di arenaria della Sassonia
Alla scoperta degli albori dell?arrampicata sportiva
La regione della Svizzera Sassone si sviluppa al confine tra la Germania e la Repubblica Ceca, a pochi chilometri dalla città di Dresda e nei pressi della valle dell?Elba.
Questa zona ricca di boschi è caratterizzata dalla presenza di numerose torri e pareti di arenaria, alte anche diverse centinaia di metri. L?arenaria è una roccia molto particolare, di consistenza particolarmente friabile che al tatto risulta simile a della sabbia compressa. Il termine tedesco Sandstein, infatti, tradotto letteralmente significa roccia sabbiosa. Per gli arrampicatori, sempre alla ricerca di rocce solide, una struttura di questo tipo solitamente non è particolarmente considerata.
Ciononostante le torri di arenaria dell?Elba sono uno dei luoghi storicamente più importanti nell?evoluzione dell?arrampicata ed hanno tutt?ora moltissimi estimatori.
Su queste torri si è cominciato ad arrampicare intorno al 1870, anche se l?uso di scale ed altri artifizi nei primi anni di frequentazione di questi posti fu prassi comune e rispecchiava quanto accadeva anche su altri massicci montuosi, Alpi comprese.
La prima figura di un certo rilievo a frequentare la zona è Oskar Schuster, esperto alpinista, che oltre ad aprire diversi itinerari ed a scrivere le prime relazioni delle ascensioni, elesse queste pareti quale suo terreno di allenamento preferito. Nel 1903 fa la sua comparsa Rudolf Fehrmann, alpinista famoso e carismatico, che aprì anche numerosi itinerari sulle Dolomiti. Fehrmann contribuisce in maniera decisiva allo sviluppo dell?etica nell?arrampicata ed è il primo a dichiarare apertamente di voler rinunciare all?aiuto di mezzi artificiali. Tra di essi venivano considerati anche i chiodi, sui quali fino ad allora era consuetudine attaccarsi con le mani nel corso della salita. D?ora in poi nell?Elbsandsteingebirge (questo il nome tedesco che contraddistingue le pareti della valle dell?Elba) i chiodi potranno essere usati solo per la sicurezza dell?arrampicatore. E? di fatto il primo passo verso il concetto di arrampicata libera, per la progressione possono essere usati solo elementi naturali, la corda ed i chiodi servono solo ad arrestare eventuali cadute.
Questa nuova mentalità ebbe come conseguenza che già nel 1906 alcuni arrampicatori sassoni fossero in grado di arrampicare in libera sul VI grado, a quei tempi considerato dalla comunità alpinistica il limite delle possibilità umane. Tale limite sull?arenaria dell?Elba venne superato nel 1918, con l?apertura delle prime vie di VII grado, in anticipo di 60 anni rispetto al riconoscimento ufficiale di tale difficoltà da parte dell?Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche (UIAA), che aprì verso l?alto la scala delle difficoltà solo nel 1977!
In poche parole, mentre in altre regioni l?arrampicata in bassa quota era ancora poco sviluppata e comunque considerata come propedeutica alle uscite in montagna, in Sassonia si arrampicava già per il piacere del gesto e con una mentalità molto simile a quella di uno sport, con tanto di regole e divieti.
Lo stile sassone fu esportato in America da Fritz Wiessner, quando il famoso alpinista tedesco emigrò negli Stati Uniti all?inizio degli anni ?30, contribuendo ad ispirare la scuola californiana della valle del Yosemite. Anni dopo l?evoluzione del seme piantato da Wiessner ritornò in Europa con il nome di ?free climbing?. In realtà tale termine non è altro che la traduzione di quello che in Sassonia negli anni di inizio secolo veniva chiamato A.F. (Alles Frei), ovvero tutto in libera.
Er PIP
Avatar utente
bummi
 
Messaggi: 3292
Images: 32
Iscritto il: mer mar 31, 2004 14:33 pm
Località: Abbruzzese di Roma Sud

Messaggioda claudio1949 » ven feb 24, 2006 12:32 pm

1) Walter Bonatti
2) Jerzy Kukuczka/Reinhold Messner
3) Patrick Edlinger
Avatar utente
claudio1949
 
Messaggi: 513
Images: 27
Iscritto il: ven feb 24, 2006 12:22 pm
Località: roma

Messaggioda supergiovane » ven feb 24, 2006 13:12 pm

bummi ha scritto:Allego, per chi volesse perdere un po' di tempo, un articolo che avevo pubblicato anni fa sul sito dell'espresso. Tenete presente che non era indirizzato a dei lettori alpinisti...
bummi


Le torri di arenaria della Sassonia
Alla scoperta degli albori dell?arrampicata sportiva...


Ho avuto l'occasione di scalare in questo posto lo scorso ottobre.
La roccia è quanto di più friabile abbia mai incontrato. In alcuni buchi si sbriciola letteralmente e tenere certe tacchette fa paura.
Le protezioni... si trovano dei fittoni arruginiti che entrano per circa 20 centimetri, ma sono molto distanziati, quando se ne trovano più di uno... Per integrare le protezioni in loco si possono SOLO usare nuts fatti con i nodi dei cordini: i nuts in metallo ed i friends sono vietati perchè erodono la roccia. Però anche sul 7a bisogna essere in grado di mettere delle protezioni aggiuntive.
Ho avuto la fortuna di scalare con un local molto forte (8a a vista e 8b lavorato su calcare) che ha dovuto usare questi fantastici nuts di cordini sul 7a...

Insomma, posto bello, ma preferisco le nostre rocce... :roll:
anche perchè lì c'è solo quello...
"Un paesaggio non è di certo ciò che si vede soltanto con gli occhi" Anonimo
Avatar utente
supergiovane
 
Messaggi: 642
Images: 128
Iscritto il: ven apr 09, 2004 0:06 am
Località: Sarre (AO)

Messaggioda biemme » ven feb 24, 2006 14:26 pm

in autunno patrick edlinger ha presentato a roma opera vertical più alcuni cortometraggi inediti, tra cui uno girato nell'elbsandsteingebirge : quest'ultimo film mi ha impressionato più degli altri per l'umità e la modestia del francese (altri big - e non big - non l'avrebbero fatto vedere neanche agli amici intimi)....vi si vede infatti il sempre elegantissimo patrick, ravanare non poco per risolvere un diedro con pareti a specchio che, su ammissione dello stesso francese a fine filmato, oltre che liscio e strapiombante, era anche sporco e lichenoso, obbligandolo a adottare una tecnica che era tutto tranne che elegante (e mooolto sprotetto)

mi ha entusiasmato anche leggere che un certo gullich, alle prime sue visite da quelle parti, sia rimasto allibito di fronte a fenomeni del calibro di bernd arnold (sempre troppo poco citato) e kurt albert , veri pionieri mondiali della difficoltà estrema "leale" (e suoi soci - e non da secondi - in successive indimenticabili imprese alpinistiche), che seguendo l'insegnamento e il carisma di mostri sacri quali fehrmann e fritz wiessner, su quelle torri (e non solo) hanno fatto cose, per le rispettive epoche, veramente al limite (o al di là ?) dell'umano

al confronto, sentire le disquisizioni di oggi su gradi, qualità delle protezioni e runout, fa veramente sorridere

ciao
biemme
biemme
 
Messaggi: 1278
Images: 41
Iscritto il: dom dic 22, 2002 22:12 pm

Messaggioda Mago del gelato » dom feb 26, 2006 15:32 pm

fenomeni del calibro di bernd arnold (sempre troppo poco citato)


Immagine



Notare la protezione....ma come fa a tenere? Il nodo è fuori!
La liberazione dello spirito generò la liberazione del gesto, e nacque il Free Climbing
Avatar utente
Mago del gelato
 
Messaggi: 875
Iscritto il: sab dic 13, 2003 22:40 pm
Località: Milano

Messaggioda psycho » dom ott 01, 2006 22:53 pm

Scusate se rispolvero 'sto topic decrepito, ma nessuno ha pensato ad illustri sconosciuti del tipo

ANGELO DIBONA,
G.B. VINATZER,
MARCEL KURZ,
LIONEL TERRAY?

O i padri fondatori

Grohmann
L. Stephen
Ball
Carrel

Inoltre mi citate UNA SOLA VOLTA Ettore Castiglioni, che oltre che scalatore fortissimo per i suoi tempi (Sass Maor, Pizzocco, Ciavazes [ok, con Micheluzzi], Marmolada [ok, con Vinatzer]...) fu anche autore di insuperate guide CAI TCI modello di quelle che usiamo oggi

senza contare i vari Miotto, Andreoletti, Piussi, Jori ...

E poi strano che molti appassionati dell'arrampicata libera moderna non abbiano considerato Mariacher o il grande Toni Yaniro
psycho
 

Messaggioda Keto da Barp » lun ott 02, 2006 12:45 pm

Tre nomi con tre diversi motivi.....


per qundo riguarda la voglia di scoperta! sopratutto dolomitica..... come non nominare....
Paul Grohmann..... .....

sicuramente a livello di arrampicata.... il migliore!
Maurizio Zanolla ( MANOLO )
....
forse uno dei più completi (personalmente un po' antipatico) ma sicuramente un grande....
Reinhold Messner .....

solo perchè venivano chiesti 3 nomi....
ma poi la lista è lunga....
... :wink:
Immagine
Avatar utente
Keto da Barp
 
Messaggi: 691
Images: 34
Iscritto il: mer giu 21, 2006 13:30 pm
Località: Lassù sulle Montagne.. tra i boschi ..e le valli d'or (BL)

Messaggioda AngeloMilano » lun ott 02, 2006 13:02 pm

Chi si interessa di montagna di nomi ne puo' fare a bizzeffe: Cassin,Buhl,Manolo,Huber o Mary Varale,Torretta e Bereciartu ( giusto per par-condicio) pero', diciamoci la verità, di nomi noti al grande pubblico
ce ne è solo 1: Rehinold Messner.
Non che sia un suo fan,anzi, prediligo gli arrampicatori del periodo eroico, pero' non si puo' negare che è solo tramite lui che l' alpinismo ha aperto una grande finestra verso il mondo. E anche 8000 a parte,in dolomiti negli anni 70 ha aperto tante vie che ancora oggi rimangono capolavori di grande difficoltà.
Forse come intervento è un po OT. Ma del resto come si puo' dire che tizio è stato più influente di sempronio? Ognuno dei grandi nomi dell' alpinismo ha dato il suo contributo in un modo o nell' altro. Ma di fatto solo il nome Messner (e in parte anche Manolo) è associato dalla gente comune a un alpinista e sa cosa questo alpinista ha fatto.
AngeloMilano
 
Messaggi: 94
Iscritto il: mer mag 31, 2006 16:57 pm

Messaggioda Keto da Barp » lun ott 02, 2006 13:15 pm

AngeloMilano ha scritto:Chi si interessa di montagna di nomi ne puo' fare a bizzeffe: Cassin,Buhl,Manolo,Huber o Mary Varale,Torretta e Bereciartu ( giusto per par-condicio) pero', diciamoci la verità, di nomi noti al grande pubblico
ce ne è solo 1: Rehinold Messner.
Non che sia un suo fan,anzi, prediligo gli arrampicatori del periodo eroico, pero' non si puo' negare che è solo tramite lui che l' alpinismo ha aperto una grande finestra verso il mondo. E anche 8000 a parte,in dolomiti negli anni 70 ha aperto tante vie che ancora oggi rimangono capolavori di grande difficoltà.
Forse come intervento è un po OT. Ma del resto come si puo' dire che tizio è stato più influente di sempronio? Ognuno dei grandi nomi dell' alpinismo ha dato il suo contributo in un modo o nell' altro. Ma di fatto solo il nome Messner (e in parte anche Manolo) è associato dalla gente comune a un alpinista e sa cosa questo alpinista ha fatto.


Secondo me... Purtroppo hai ragione....
il purtroppo sta a significare tutta quella "razza" di alpinisti silenziosi :cry: che più che andare in cerca di gloria andavano in cerca della montagna.... :!:
ma questo è tutto un altro discorso....
:roll: :roll: :roll: :roll: :roll:
Immagine
Avatar utente
Keto da Barp
 
Messaggi: 691
Images: 34
Iscritto il: mer giu 21, 2006 13:30 pm
Località: Lassù sulle Montagne.. tra i boschi ..e le valli d'or (BL)

PrecedenteProssimo

Torna a Rock General

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 7 ospiti

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.