venerdì sera scorso, dopo 4 anni di sogni e di attese sono partito con il mio compagno di cordata di sempre per il bivacco Cozzolino, in valle di S.Lucano, situato ai piedi dello straordinario Mt Agner. Un sogno appunto, che attendevo da anni e anni e che, grazie alle previsioni per il sabato (che probabilmente ho male interpretato), abbiamo deciso di salire, consapevoli della lunghezza dell'itinerario, lungo lo splendido spigolo no.
Per tagliare corto, pur avendo dormito un'ora, alle 6 abbiamo iniziato la salita, in cordata e sosta dopo sosta (o quasi). Tutto andava alla grande, il sogno si materializzava presa dopo presa, appoggio dopo appoggio, tiro dopo tiro. Incredibile l'ambiente, la grandezza di quei luoghi ricchi di storia, selvaggi e in un certo senso elitari.
Mentre salivamo il camino/rampa a dx della variante dei triestini però, le nubi avevano preso il sopravvento, il rombo dei tuoni faceva tremare le pareti circostanti (non solo quelle di roccia

Ebbene si, il temporale che pochi istanti dopo si è rovesciato su di noi e sui nostri animi, ci aveva fatto desistere e chiedere l'intervento dell'elisoccorso.
In molti, soccorritori compresi, non ci hanno biasimato, sostenendo che non fosse il caso di rischiare per la gloria. Dendro di me però, ora che siedo su una sedia, in ufficio, ancora mi chiedo se sia stato corretto, se il mio amato Agner volesse mettermi alla prova, lanciarmi un messaggio, fare il difficile prima di concedersi... a 300 metri dalla cima!
Sono felice di esserne uscito indenne, fisicamente e moralmente... rimane quell'amarezza, un senso di debolezza che mi porta a pensare a tanti racconti del passato, a tante imprese e avventure.
Di una cosa sono certo. Presto tornerò
Ciao a tutti e ancora grazie agli uomini del Soccorso Alpino