Codardo.

[lucapolu]

Carissimi codardi...
MI UNISCO A VOI!!!
Sabato sono tornato su roccia dopo quasi 2 mesi di sola plastica e la testa non c'era!!! Sulle vie con cui mi scaldavo nella bella staqgione passata ho "faticato" psicologicamente. Avevo paura! Non vedevo gli appoggi! Eppure in palestra stò tirando come un dannato ma non centra nulla! La testa non la alleni se non scali su roccia! Esempio: sabato tenevo con difficoltà (o proprio non tenevo) prese che la primavera scorsa (nella bella stagione faccio solo roccia) mi sembravano più che discrete eppure in questi mesi in palestra tengo cose molto più piccole! Un pò ci sono rimasto male ma che vuoi farci?! Mi conosco! So che se non scalo con costanza i risultati diventano tragicomici. Ho rischiato anche di farmi male su un 6b! Volando d'istinto ho cercato di afferrare il rinvio! So bene che è pericoloso ma la testa era per i fatti suoi! Comunque ho passato una bella giornata al sole nella falesia di casa in compagnia dei soliti soci d'arrampicata! E mi sono cagato addosso! Anche questo è il bello dell'arrampicata!

[gab_go]

a proposito di cagarsi addosso e di paura che paralizza.
l'ultima volta che avuto quella sensazione è stata durante una calata in doppia da una via lung a Osp, in Slovenia.
la calata partiva da una cengia e scendeva per una ventina (forse più) di metri nel vuoto. e per raggiungere la sosta bisognava cominciare a oscillare rimbalzando sulla parete.
Il mio socio che mi aspettava in sosta mi aveva avvertito, ma si vede che non ho spinto abbastanza contro la parete, e mi sono trovato fermo, nel vuoto, senza poter oscillare da nessuna parte, con la sosta 3-5 metri in orizzontale da me e una settantina di metri d'aria sotto. Appena mi sono trovato lì, nonostante la giornata fosse andata benone, con tranquillità e divertimento, appena ho guardato in basso e ho sentito l'elasticità delle corde, beh, ho perso tutte le forze.
Giravo su me stesso piano piano, senza alcun controllo e facendo il minimo dei movimenti.
quando il socio mi ha detto di tirare su un po' di corda e lanciargliela così mi avrebbe tirato verso la sosta mi sembrava di tirare su un macigno.
Proprio un attacco di coniglite...
A volte capitano anche quando non c'è nulla di cui temere. Nel mio caso non era un'emergenza, ma l'ho vissuta proprio male.
Quando succede io mi fermo e cerco di respirare, di stare fermo, riflettere sul passo successivo e farlo con grandissima calma.

[menestrello]

http://www.youtube.com/watch?v=UWzQt6qP ... r_embedded

[gab_go]

http://www.youtube.com/watch?v=7fenWzUB ... re=related

dalla reazione di chi sta intorno non posso che pensare che in qualche modo sia un fake...

[menestrello]

http://www.youtube.com/watch?v=7fenWzUBndo&feature=related

dalla reazione di chi sta intorno non posso che pensare che in qualche modo sia un fake...

Qui ha sbagliato quello che faceva sicura secondo me. Non ha bloccato il secchiello penso!

[gab_go]

certo però che devono esserci abituati, il tipo in maglietta bianca che sta dietro a quello che fa sicura non ha fatto un piega.

[gug]

La paura del volo è una cosa seria e difficile da superare.

All'inizio pensavo che passava andando in montagna dove spesso si fanno tratti senza protezioni, ma purtroppo lì di solito hai talmente tanto margine che saresti tranquillo anche slegato.
Poi ho pensato che passasse col lavorato, dove ho fatto gran bei voli, ma lì non si sente la paura perchè quando provi la via dal basso di solito sei troppo concentrato su "quello che devi fare" e non pensi al volo.
Altre volte ho pensato che potesse passare facendo voli apposta, ma non serve a nulla quando veramente sei al limite del volo.
Farla passare scalando indoor è impossibile perchè di solito si rinvia con il chiodo precedente all'altezza delle ginocchia.

La cosa vera è che la paura di volare si sente quando sei appena venti centimetri sopra il chiodo, non sai bene se te la caverai andando avanti e sei al limite: per farla passare l'unica cosa è scalare a vista al limite, avendo la fortuna di trovare vie che ti obblighino ad andare sopra il chiodo per rinviare, ma senza che il successivo sia troppo lontano (così ci si sforza di fare quel passetto in più), ma purtroppo è difficile che passi del tutto, anche perchè è difficile scalare sempre a vista su vie al limite (dopo un pò se non ci si sposta finiscono).

[alpujarra]

Io quasi mi vergogno: non sono mai volato. MAI.
Ho un complesso di inferiorità.

E' anche vero che se fossi volato sulle vie che amo percorrere, avrei da tempo cambiato sport.

[Stef]

a me ha aiutato (e continua ad essere utile) un bel volo sul primo tiro di riscaldamento e almeno un tiro bendato per sessione.

[menestrello]

...e almeno un tiro bendato per sessione.

tiro bendato??? cosa vuol dire?

[lucapolu]

http://www.youtube.com/watch?v=7fenWzUBndo&feature=related

dalla reazione di chi sta intorno non posso che pensare che in qualche modo sia un fake...

No non è un fake! Però credo che il volo sia voluto! Per farlo sembrare casuale ha recitato (male)!

[VECCHIO]

Dico qualcosa di mio.
La paura mi serve per non rischiare troppo e devo sempre controllarla.
Per la testa faccio dei periodi di cura, cioè scalo 6ab finchè me ne frego dei chiodi e di tutto, sto fermo, scendo un poco, non penso al socio, guardo insomma solo a me stesso, però non scalo mai slegato.
Ora il 6bc......... e poi spero più su.
La plastica mi serve solo per il fisico e chiacchierare e così pure la falesia.
Se volo lo faccio sugli spit ma su strapiombo.
Il mio grado però è basso.
ciao

[menestrello]

oggi ho chiuso il mio primo 7a!!!!
ùùùùù
ùùùùùùù

Sono felice per il traguardo, ma soprattutto perchè quando sabato scorso l'ho provato per la prima volta, ho cercato di tirarlo su anche se era duro e ho fatto 2 voli oltre a 3 resting.
Oggi sono tornato carico ed è andata bene!!!

VIVA
pago da ber

[Hal9000]

Ebbene si, lo ammetto, sono un codardo della peggior specie.

Ti posso parlare per esperienza, visto che convivo quotidianamente con questi timori. E' solo una questione di CONCENTRAZIONE, non appena essa cala perchè il passo è facile, vedi le prese e ti senti sicuro, e subito la mente comincia a vagare ed il dubbio assilla. Anche per i musicisti (come me) è così, il dubbio di sbagliare...!! Il rimedio è uno solo, esperienza, esperienza, esperienza. Non conta la preparazione tecnica (nel tuo caso ottima, ed è un buon bagaglio), ma conta la sicurezza data dall'esperienza, dall'aver vistop tante situazioni, dall'averle risolte con le tue forze. Perciò piano piano, comincia coi IV in montagna, poi passa a passi di V e quando ci navighi bene, vai oltre, un pò alla volta.

[menestrello]

Da jolly Power riguardo alla paura di volare

Ottenere un miglioramento fittizio al fine di raggiungere un miglioramento reale.
È questo un metodo che ho sperimentato con successo su atleti non propriamente di talento, con problemi di paura nell'andare da primi e ansia da prestazione. Si fonda su questo principio: almeno cento anni di cultura alpinistica e trenta di arrampicata sportiva hanno radicato nella nostra "comunità" il grado come valore. Il grado si può ottenere a buon mercato con il superlavorato. Dunque posso ottenere a buon mercato la possibilità di sentirmi meno frustrato e quindi più idoneo in generale alla prestazione. Prendiamo il classico arrampicatore che da anni staziona sul 6b+ a vista, vagando di falesia in falesia, deprimendosi incontrando tutte le mostruose vie di quel grado, generalmente di placca o di boulder secco, tecniche e d'annata (le più dure, generalmente), accuratamente evitate da chi fa gradi elevati (si sa, i gradi fino al 7a+ sono mediamente molto più compressi di quelli alti). Facciamogli provare venti volte un bel 7a, di continuità (sinonimo di "grado lasco"), di nuova generazione, un po' strapiombante su prese buone se è un palestraro, una bella placchetta a tacche se è una donna , spit vicini. Probabilmente lo realizzerà prima delle venti volte programmate. Non sarà diventato più forte, e sicuramente bisogna essere più bravi per fare regolarmente i 6b (veri, non "di continuità") a vista; ma avrà raggiunto il Grado. Che grado fai: "Il 7a". Si apre un nuovo mondo di possibilità ed obiettivi, aumenta la motivazione, cresce la stima di sé messa così a dura prova da quei 6b+, estremamente difficili, incontrati in tutti quegli anni: è in altre parole, una buona soluzione per innescare una reazione a catena di eventi positivi favorendo la prestazione che a sua volta accrescerà ancor più l'autostima facendo calare ancora l'ansia e favorendo la prestazione.

[menestrello]

Ebbene si, lo ammetto, sono un codardo della peggior specie.

Ti posso parlare per esperienza, visto che convivo quotidianamente con questi timori. E' solo una questione di CONCENTRAZIONE, non appena essa cala perchè il passo è facile, vedi le prese e ti senti sicuro, e subito la mente comincia a vagare ed il dubbio assilla. Anche per i musicisti (come me) è così, il dubbio di sbagliare...!! Il rimedio è uno solo, esperienza, esperienza, esperienza. Non conta la preparazione tecnica (nel tuo caso ottima, ed è un buon bagaglio), ma conta la sicurezza data dall'esperienza, dall'aver vistop tante situazioni, dall'averle risolte con le tue forze. Perciò piano piano, comincia coi IV in montagna, poi passa a passi di V e quando ci navighi bene, vai oltre, un pò alla volta.

Anch'io sono un musicista, ti capisco bene. Soprattutto quando leggi una melodia, magari un solo in un orchestra, il timore di sbagliare è la cosa peggiore. Occorre concentrarsi e cercare di essere musicali ed espressivi. Altro paio di maniche.... Ieri ho fatto un solo improvvisato davanti a 1000 persone alla sala verdi del conservatorio di Milano, Devo dire che sono riuscito ad essere sereno! Ne sono fiero. Come del 7a! Deve essere il periodo giusto, stanno arrivando molte soddisfazioni.

[brando]

.....

mi hai appena caricato a bestia... ora sono estremamente orgoglioso di quello che salgo e del mio menefreghismo per il grado

[cimere]

Anche a me è capitato qualcosa simile (a parte il 7a che me lo scordo... ).

Dopo qualche mese che arrampicavo mi è capitato in falesia di fare un bel volo (solo per fortuna senza conseguenze a parte una bella botta sulla caviglia), con la complicità dal compagno che mi aveva dato troppo lasco.

Al momento non ci ho dato peso, quando però la volta successiva sono uscito con lo stesso compagno mi sono accorto di non sentirmi sicuro: sono arrivato su un passaggio di 5a (ai tempi avevo fatto qualche 5c a vista) e mi sono completamente bloccato, ho avuto una specie di crisi di panico (respito affannoso, gambe che tremanvano...). Da quel momento ogni uscita era più uno stress che un divertimento e ovviamente faticavo anche sui 4b.

Ne sono uscito piano piano, cercando di arrampicare solo se era una cosa che volevo fare davvero, fregandome della prestazione (se non me la sentivo andavo su da secondo anche sui gradi facili) e cercando di arrampicare solo con persone di cui mi fidavo e con le quali mi trovavo bene.

Pian piano ho ritrovato la serenità e il divertimento, e come conseguenza sono tornati anche i miglioramenti.

[Hal9000]

Anch'io sono un musicista, ti capisco bene. Soprattutto quando leggi una melodia, magari un solo in un orchestra, il timore di sbagliare è la cosa peggiore. Occorre concentrarsi e cercare di essere musicali ed espressivi. Altro paio di maniche.... Ieri ho fatto un solo improvvisato davanti a 1000 persone alla sala verdi del conservatorio di Milano, Devo dire che sono riuscito ad essere sereno! Ne sono fiero. Come del 7a! Deve essere il periodo giusto, stanno arrivando molte soddisfazioni.

Ecco, allora mi hai ben compreso e condividerai ciò che ti ho detto .

[Fokozzone]

...I 6b, mi vengono quasi a vista :-)...

Quanti punti dà il "quasi a vista" su 8a.nu?