consiglio chiodatura

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Re: consiglio chiodatura

Messaggioda Danilo » mar mag 09, 2017 9:46 am

quello che dobbiamo fare oppure quello che vogliamo fare ?

il punto sta tutto qua :smt102
anche se il forum è morto mettiamo a fuoco I nostri desideri,
cos'abbiamo intenzione di fare ?
parliamone perdiamine...
il forum è morto
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Re: consiglio chiodatura

Messaggioda mikesangui » mar mag 09, 2017 10:04 am

Relativamente a quello che voglio:

- una chiodatura in cui io possa sempre e cmq volare senza farmi male (nei limiti di uno sport normale)
- non voglio che mi vengano a scassare le balle se qualcuno sceglie di scalare su un mio tiro e si fa male, perché scalare non è un diritto e se scegli di farlo scegli di rischiare e di accettare la responsabilità.


Più che modificare il mio stile di chiodatura, e mettere il primo alto metri che poi se uno (o io) si fa male mi sento in colpa, la cosa più sensata è chiodare come reputo corretto e non divulgare che i tiri sono miei.

bisogna cedere il proprio lato vanesio, accettare che restino nel mistero, o cmq divulgare a voce , ma mai per scritto, in modo che non si possa dimostrare che il lavoro è tuo.

Questa è un'altra strada per evitare le responsabilità al chiodatore, anche se è dura per un chiodatore non dichiararsi padre delle vie fatte :-)
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Re: consiglio chiodatura

Messaggioda wolf jak » mar mag 09, 2017 10:32 am

Sarebbe, dal punto di vista scientifico, molto interessante vedere come sarebbe affrontata in giudizio la questione "responsabilità del chiodatore". Eppure, spero proprio che non si arrivi a tanto. :?
Dal punto di vista teorico, a ogni modo, se uno fosse davvero convinto di aver posizionato gli ancoraggi a regola d'arte (buco giusto, resina giusta, ecc...), su un terreno idoneo (e qui diventa più difficile la valutazione del sito e della roccia) e a distanze tali da non farsi male (che poi è quello che fanno la maggior parte dei chiodatori), magari nel dubbio mettendone uno in più invece che in meno, in astratto potrebbe anche essere sufficiente a evitarsi rogne. Ripeto, a livello teorico, in astratto, potrebbe anche funzionare.
Più complesso il discorso riguardo la manutenzione degli itinerari e l'invecchiamento del materiale. :|

E' senza dubbio più comodo accettare la realtà che le falesie, nella maggior parte dei casi, sono attrezzate nottetempo da misteriosi benefattori :wink:
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Re: consiglio chiodatura

Messaggioda Kinobi » mar mag 09, 2017 11:04 am

wolf jak ha scritto:Sarebbe, dal punto di vista scientifico, molto interessante vedere come sarebbe affrontata in giudizio la questione "responsabilità del chiodatore". Eppure, spero proprio che non si arrivi a tanto. :?


In fase giudiziale conta cosa pensa il giudice. Il quale può avere le sue opinioni.

In Francia per dei sassi FFME è stata condannata.
A Kalymnos non so come è finita. Sempre per sassi.
Trovi tutto sul profilo chiodatori di Kalymnos.


Tra poco qualcuno si spiattellerà al mare. Si vedrà cosa succede. Il giudice deciderà se i giga byte versati sono sufficienti. Se ne parla dal 2008 (ma primi convegni credo nel 1998), forte accelerazione del tam tam dal 2012, ulteriore sgasata nel 2015. Li si vedrà che succede. Magari il giudice pensa che erano ben affari di chi scalava, magari incolpa il comune, magari cerca il produttore, magari il chiodatore. Magari il climber fa cause, perde, ed il comune lo cita per diffamazione... Immaginati solo se un gruppo di chiodatori, o di produttori, iniziano ad inviare PEC ai comuni italiani dicendo che chiodavano da ubriachi con materiale scarso, oppure che il materiale in situ "non è adatto a garantire la sicurezza degli arrampicatori".

Per cui, io credo che gli arrampicatori risolvano tra di loro le problematiche, con delle regole precise ben oltre il manuale COSIROC, prima che qualcuno decida per noi come comportarsi.


Ciao,
E
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Re: consiglio chiodatura

Messaggioda wolf jak » mar mag 09, 2017 11:54 am

Kinobi ha scritto:Per cui, io credo che gli arrampicatori risolvano tra di loro le problematiche, con delle regole precise ben oltre il manuale COSIROC, prima che qualcuno decida per noi come comportarsi


Questo moto "dal basso" piacerebbe molto anche a me, promuove una cultura basata sulla consapevolezza di tutti, sulla presa di coscienza dei chiodatori dell'importanza di fare il lavoro fatto bene (perché non si chioda mai solo per sé) e accettazione di alcuni -ineliminabili- rischi. Mi sembra, peraltro, che il già citato convegno a Verona andasse in questa direzione.

Però a livello culturale mi pare ci sia parecchia strada da fare. Ad esempio, non capisco bene perché molti arrampichino ancora senza il casco (che non serve certo solo al sasso dall'alto. Una lettura -in inglese- della casistica sulla concussion dovrebbe far riflettere su certe cattive abitudini)
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Re: consiglio chiodatura

Messaggioda VECCHIO » mar mag 09, 2017 14:26 pm

Pensieri dopo pasto.
Per quanto riguarda il giudizio dei giudici o i divieti dei politici, data la massa di arrampicatori in continuo aumento e quindi un business fiorente, non importa di quale tipo, penso che saranno costretti (all'italiana) ad adattarsi nei giudizi e a legiferare adattandosi a quello che è l'andazzo del periodo.
Immaginatevi un intervento in Val di Mello durante il Melloblocco, ma in generale in quella valle!?!?!
In valli con culture più arretrate o provinciali ci sono delle resistenze, ma dopo un meeting ben organizzato tutti cambiano sempre idea.

Come chiodare resterà qui da noi un fatto anarcoide, ma si tenderà a sovrachiodare per non aver rotture di scatole.

Fra un po' di anni, almeno 10, magari lo "scalare bene" tornerà in cima alle priorità e il resto tornerà ad essere tutto collaterale.
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Re: consiglio chiodatura

Messaggioda funkazzista » mar mag 09, 2017 15:52 pm

wolf jak ha scritto:... non capisco bene perché molti arrampichino ancora senza il casco

Perdona la battuta scorretta: pensa che c'è gente che arrampica senza corda :wink:
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Re: consiglio chiodatura

Messaggioda wolf jak » mar mag 09, 2017 15:59 pm

funkazzista ha scritto:
wolf jak ha scritto:... non capisco bene perché molti arrampichino ancora senza il casco

Perdona la battuta scorretta: pensa che c'è gente che arrampica senza corda :wink:


Per assurdo c'hanno ragggione [cit.] loro: in caso di volo, non rischiano certo di ribaltarsi perché hanno la corda dietro le gambe :mrgreen:

E sono esposti ai pericoli oggettivi per (molto) meno tempo :idea:
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Re: consiglio chiodatura

Messaggioda funkazzista » mar mag 09, 2017 16:02 pm

wolf jak ha scritto:
Kinobi ha scritto:Per cui, io credo che gli arrampicatori risolvano tra di loro le problematiche, con delle regole precise ben oltre il manuale COSIROC, prima che qualcuno decida per noi come comportarsi


Questo moto "dal basso" piacerebbe molto anche a me, promuove una cultura basata sulla consapevolezza di tutti, sulla presa di coscienza dei chiodatori dell'importanza di fare il lavoro fatto bene (perché non si chioda mai solo per sé) e accettazione di alcuni -ineliminabili- rischi.

Quoto.
Quindi SI ai "manuali" su quali materiali usare e come usarli (una chiodatura fatta bene dura di più di una fatta con materiali di qualità inferiore e non "a regola d'arte"), NO alle chiodature seriali, omologate, omogeneizzate.
Il chiodatore è anche un artista, non trasformiamolo in un carpentiere! (con tutto il rispetto per i carpentieri, eh).
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Re: consiglio chiodatura

Messaggioda VECCHIO » mar mag 09, 2017 16:47 pm

A proposito del casco.
Domenica al Ginetto mi han detto che un bel sasso era caduto vicino a me che facevo sicura e per poco non mi prendeva.
Ho detto che per tanti anni i sassi mi han puntato e una o due volte beccato, nonostante facessi sempre molta attenzione e i miei sistemi sonar e radar fossero sempre accesi e funzionanti.
Ora i sassi si sono stancati, si sono annoiati delle mie reazioni che di solito li fregavano all'ultimo momento e si sono messi a centrare, divertendosi molto di più e senza fatica, quelli che portano il casco, quelli che non stanno mai attenti e si sentono sicuri.
Mentre cadono fischiano una canzonetta: dai che lo becco,/lo becco senza guardare/lo becco senza pensare...
E poi non ricordo perché loro sono veloci.
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Re: consiglio chiodatura

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mar mag 09, 2017 19:30 pm

VECCHIO ha scritto:A proposito del casco.
Domenica al Ginetto mi han detto che un bel sasso era caduto vicino a me che facevo sicura e per poco non mi prendeva.
Ho detto che per tanti anni i sassi mi han puntato e una o due volte beccato, nonostante facessi sempre molta attenzione e i miei sistemi sonar e radar fossero sempre accesi e funzionanti.
Ora i sassi si sono stancati, si sono annoiati delle mie reazioni che di solito li fregavano all'ultimo momento e si sono messi a centrare, divertendosi molto di più e senza fatica, quelli che portano il casco, quelli che non stanno mai attenti e si sentono sicuri.
Mentre cadono fischiano una canzonetta: dai che lo becco,/lo becco senza guardare/lo becco senza pensare...
E poi non ricordo perché loro sono veloci.


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Re: consiglio chiodatura

Messaggioda PIEDENERO » mar mag 09, 2017 19:44 pm

wolf jak ha scritto:
funkazzista ha scritto:
wolf jak ha scritto:... non capisco bene perché molti arrampichino ancora senza il casco

Perdona la battuta scorretta: pensa che c'è gente che arrampica senza corda :wink:


Per assurdo c'hanno ragggione [cit.] loro: in caso di volo, non rischiano certo di ribaltarsi perché hanno la corda dietro le gambe :mrgreen:

E sono esposti ai pericoli oggettivi per (molto) meno tempo :idea:


paradossalmente quelli che ne hanno più bisogno sono quelli che arrampicano senza testa
:P
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Re: consiglio chiodatura

Messaggioda scairanner » mar mag 09, 2017 20:10 pm

VECCHIO ha scritto:A proposito del casco.
Domenica al Ginetto mi han detto che un bel sasso era caduto vicino a me che facevo sicura e per poco non mi prendeva.
Ho detto che per tanti anni i sassi mi han puntato e una o due volte beccato, nonostante facessi sempre molta attenzione e i miei sistemi sonar e radar fossero sempre accesi e funzionanti.
Ora i sassi si sono stancati, si sono annoiati delle mie reazioni che di solito li fregavano all'ultimo momento e si sono messi a centrare, divertendosi molto di più e senza fatica, quelli che portano il casco, quelli che non stanno mai attenti e si sentono sicuri.
Mentre cadono fischiano una canzonetta: dai che lo becco,/lo becco senza guardare/lo becco senza pensare...
E poi non ricordo perché loro sono veloci.



occhio a scherzare col fuoco, che c'è una serie infinita di proverbi su questa materia
e i proverbi (non sempre, ma spesso) ci azzeccano, non sono come gli economisti :wink:
-Come sarà la scalata di Adam Ondra nel 2030?
-Arrampicherò di certo. Spero di non scalare peggio di quanto non faccia ora...


-meno internet, più cabernet
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Re: consiglio chiodatura

Messaggioda PIEDENERO » mar mag 09, 2017 22:03 pm

io non ci capisco più niente, altro che funk!


....che sarà l’autore della recente richiodatura e certificazione di sicurezza della falesia.

.....grazie ad un progetto mirato e con il contributo della Regione Piemonte e del Comune stesso, di terminare con materiale "inox" i tiri che ancora non erano stati ripresi, di certificare la sicurezza degli itinerari già richiodati, di chiodare qualche nuovo itinerario e infine di sistemare logisticamente l’area con una efficiente rete sentieristica per aumentarne la fruibilità.

Ora la falesia si presenta ottimamente richiodata e pronta per una frequentazione massiccia e variegata anche se vanno sempre ricordate le normali precauzioni di sicurezza proprie della pratica dell’arrampicata sportiva su roccia naturale. In circa 35 anni di frequentazione la falesia di Bagnasco ha vissuto tutte le varie dimensioni della scalata su monotiro fino a diventare una falesia ufficialmente certificata da una guida alpina abilitata a tale scopo.



http://www.planetmountain.com/it/notizi ... ssari.html
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Re: consiglio chiodatura

Messaggioda Kinobi » mer mag 10, 2017 7:28 am

PIEDENERO ha scritto:io non ci capisco più niente, altro che funk!


....che sarà l’autore della recente richiodatura e certificazione di sicurezza della falesia.

.....grazie ad un progetto mirato e con il contributo della Regione Piemonte e del Comune stesso, di terminare con materiale "inox" i tiri che ancora non erano stati ripresi, di certificare la sicurezza degli itinerari già richiodati, di chiodare qualche nuovo itinerario e infine di sistemare logisticamente l’area con una efficiente rete sentieristica per aumentarne la fruibilità.

Ora la falesia si presenta ottimamente richiodata e pronta per una frequentazione massiccia e variegata anche se vanno sempre ricordate le normali precauzioni di sicurezza proprie della pratica dell’arrampicata sportiva su roccia naturale. In circa 35 anni di frequentazione la falesia di Bagnasco ha vissuto tutte le varie dimensioni della scalata su monotiro fino a diventare una falesia ufficialmente certificata da una guida alpina abilitata a tale scopo.



http://www.planetmountain.com/it/notizi ... ssari.html



Posso aggiungere due cose?

"Vale la pena ricordare in quest'occasione la particolare genesi della rinascita del settore destro della parete promosso in primis dall’esperta guida alpina locale Matteo Canova in collaborazione con l’ente comunale di Bagnasco. Matteo, fornito di specifico brevetto per la certificazione della chiodatura, ha sviscerato sapientemente la tracciatura delle vie dapprima richiodando gli itinerari esistenti, risalenti ai primi anni ’80, ed in seguito individuando alcune interessanti nuove linee."

"quella di Bagnasco non è stata semplicemente la storia di un comune che affida un appalto ad un artigiano certificato ma si è voluta promuovere anche una sinergia con la componente degli arrampicatori locali che con la loro memoria storica e la loro ultra decennale esperienza hanno enfatizzato e reso più congrua alle reali esigenze e più rispettosa del passato una riattrezzatura che rischiava di essere semplicemente seriale.
"
"Le vie poi, complici la maggiore frequentazione e la conseguente presenza di magnesite e una rivisitazione delle valutazioni al rialzo sono diventate più fruibili e meno enigmatiche."

"..Il luogo risulta diverso e molto antropizzato e forse questo potrà non piacere a tutti,...piace sicuramente ai tantissimi che frequentano le falesie e per chi cerca maggiore solitudine non mancano certo le strutture, anche molto interessanti, disertate e spesso deserte; insomma anche se l’arrampicata ha seguito la via strada delle altre attività sportive non mancano certo gli spazi in cui ciascuno si possa ritagliare il suo personale percorso."
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Re: consiglio chiodatura

Messaggioda Danilo » mer mag 10, 2017 18:38 pm

mikesangui ha scritto:Relativamente a quello che voglio:

- una chiodatura in cui io possa sempre e cmq volare senza farmi male (nei limiti di uno sport normale)
- non voglio che mi vengano a scassare le balle se qualcuno sceglie di scalare su un mio tiro e si fa male, perché scalare non è un diritto e se scegli di farlo scegli di rischiare e di accettare la responsabilità.


Più che modificare il mio stile di chiodatura, e mettere il primo alto metri che poi se uno (o io) si fa male mi sento in colpa, la cosa più sensata è chiodare come reputo corretto e non divulgare che i tiri sono miei.

bisogna cedere il proprio lato vanesio, accettare che restino nel mistero, o cmq divulgare a voce , ma mai per scritto, in modo che non si possa dimostrare che il lavoro è tuo.

Questa è un'altra strada per evitare le responsabilità al chiodatore, anche se è dura per un chiodatore non dichiararsi padre delle vie fatte :-)


in poche parole hai deliziosamente esternato il tuo modo di vedere il pianeta-arrampicata

grazie

D
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Re: consiglio chiodatura

Messaggioda VECCHIO » mer mag 10, 2017 20:19 pm

A quando la nascita del gruppo "togli lo spit?
Ma allora nascerebbe anche il gruppo "togli la piastrina"!
E i pipponi fonderebbero il gruppo "incolla tutto".
Talvolta in Svizzera, se per arrivare all'attacco di una via può esservi ghiaccio, viene lasciata una piccozza nelle vicinanze.
Da noi si potrebbero mettere delle cassette che a pagamento rilascino spit, il martello però non verrebbe dato e il pianta spit dovrebbe essere legato con cavo d'acciaio.alla cassetta.
10€ l'uno potrebbe essere equo.
Tutti potrebbero attrezzarsi i tiri presenti secondo le loro esigenze e penso che dopo un pò tutti potrebbero salirli.
Sarebbe anche un bello smacco per l'apritore che crede di essere chissà chi e non rispetta chi non è capace di salire.
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Re: consiglio chiodatura

Messaggioda gug » mer mag 10, 2017 20:30 pm

Il Pippon Club auspicherebbe una catena stesa da fix a fix da rinviare a piacimento :D
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Re: consiglio chiodatura

Messaggioda mikesangui » gio mag 11, 2017 11:48 am

VECCHIO ha scritto:Sarebbe anche un bello smacco per l'apritore che crede di essere chissà chi e non rispetta chi non è capace di salire.


Perdonami, ma mi pare che la mancanza di rispetto possa essere SOLO in una direzione.

Chi chioda lavora, non è detto che lo faccia per gli altri, e non c'è scritto da nessuna parte che deve attrezzare per gli altri, quindi NON deve rispetto a nessuno. Chi scala ripete a suo uso e consumo una via che è di tutti, ma il materiale messo no il materiale non c'è scritto da nessuna parte che sia un diritto trovarselo bello pronto.

Vedi , la filosofia è sempre quella del culo posato sulla sedia. Del diritto alla comodità. Ne è prova parte del tuo intervento (se l'ho capito bene, ma potrei aver frainteso).
Questa :
"Da noi si potrebbero mettere delle cassette che a pagamento rilascino spit, il martello però non verrebbe dato e il pianta spit dovrebbe essere legato con cavo d'acciaio.alla cassetta.
10€ l'uno potrebbe essere equo.
Tutti potrebbero attrezzarsi i tiri presenti secondo le loro esigenze e penso che dopo un pò tutti potrebbero salirli."

Guarda che attualmente tutti possono attrezzarsi i tiri come vogliono. Devono solo farsi quel "poco" di culo per comprare il materiale e andare di sudore, di rischio, di tempo e di soldi.

Che poi piantare lo spit è il 10% del lavoro da fare per attrezzare una via e quindi mi pare che si stia parlando di lana caprina.

Attrezzare significa farsi il culo. Per questo anche ci fosse il distributore automatico di spit, resterebbero in pochi a chiodare e in tanti a sfruttare il culo altrui.
In questo senso il chiodatore NON deve rispetto , perché non è dovuto il suo lavoro. Il suo lavoro è solo un gentile dono che fa e lascia ai posteri e , se ai posteri non va bene, che lo cambino! facendosi a loro volta il culo, ma per lo meno che aspettino che il chiodatore si sia liberato i tiri, poi ne facciano pure carne da macello.

Perché la proprietà dei tiri non esiste, il rispetto per chi si fa il mazzo ... sarebbe auspicabile.
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Re: consiglio chiodatura

Messaggioda funkazzista » gio mag 11, 2017 11:52 am

non conosce.VECCHIO.
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