Lo scalare e due diversità

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Lo scalare e due diversità

Messaggioda VECCHIO » ven set 29, 2017 19:54 pm

Che palle! E scusatemi per il mio italiano, nello scritto non ho mai superato il 6- e viaggiavo sul 4.
Ieri discutevamo animatamente quasi insultandoci dopo una piacevolissima scalata.
Cercavamo di spiegarci perché persone con gradi altissimi, quando vanno in parete, non riescano a salire su gradi per loro facili e viceversa perché alpinisti di grande capacità non riescano a concepire lo scalare come tentativo continuo di innalzamento del proprio grado.
Ecco le conclusioni abbastanza condivise.... forse.
Lo scalare in maniera sportiva è fondamentale per migliorare la tecnica e la capacità atletica personali. Questo scalare non può però educare alla piena responsabilità, perché quasi sempre ha poca importanza se ciò che si sta facendo vada oltre le proprie capacità, anzi è un modo per superale forzandole, per raggiungerne così di nuove.
In alpinismo invece è fondamentale sapere se si è capaci di fare ciò che si vuole fare e sapere come si deve fare in ogni momento, basandosi sulla propria preparazione fisica, tecnica e mentale, imparando lentamente senza mai forzare nulla.
Chi scala sportivo quasi sempre sa dove deve andare e come proteggere la sua azione, spesso tutto è già predisposto: deve quasi solo capire come muovere il proprio corpo e può provare sbagliando.
Chi fa alpinismo deve capire dove andare e solo talvolta trova protezioni messe da altri: deve costruire il suo procedere valutando ciò che non sa e che dovrà superare con possibilità di errore spesso nulle.
Le due attività si sovrappongono e sono strettamente legate, ma nelle espressioni più estreme possono diventare totalmente incompatibili, forse escludendo l'attività solitaria.
Sono certamente educazioni mentali, o forse abitudini mentali, molto diverse e molto difficili da ottenere contemporaneamente.
Però abbiamo litigato a lungo su tutto e non funziona bene!
Che palle! #-o
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Re: Lo scalare e due diversità

Messaggioda Fokozzone » ven set 29, 2017 20:05 pm

Non ci sarebbe niente di antitetico e innaturale se fosse nata prima l'arrampicata sportiva e poi si fosse passati all'alpinismo.
In questa direzione l'alpinismo sarebbe stata un'applicazione in ambiente della tecnica arrampicatoria.

L'apparente stranezza e forte diversità nascono dal fatto che sia nato prima l'alpinismo e poi si sia sviluppata l'arrampicata sportiva come specializzazione.
Noi vecchi (e soprattutto tu "Vecchio" :wink: ) sentiamo ancora la dicotomia, ma le nuove generazioni non percepiscono problemi o differenze particolari.
Loro prima imparano a scalare e poi lo applicano nelle varie condizioni (falesia, via sportiva, via alpinistica...)
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Re: Lo scalare e due diversità

Messaggioda Peolo » ven set 29, 2017 20:06 pm

8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O

Per una volta riesco a capire quello che scrivi! O c'è qualcosa tra le righe che mi sfugge? :lol:

Cioè, litigavate perché vi sembra una spiegazione troppo banale il fatto che arrampicata sportiva e alpinismo siano attività sostanzialmente diverse che hanno alcuni gesti in comune? :twisted:
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Re: Lo scalare e due diversità

Messaggioda VECCHIO » ven set 29, 2017 20:31 pm

Litigavamo perché gli "alpinisti" dicevano che il problema è la mente e abituarsi a volare non fa bene alla mente e i "falesisti" dicevano che volare serve per imparare e poi si poteva non volare.
Ma ci siamo resi conto che la differenza risiede nell'abitudine mentale che spesso preclude il passaggio dall'alpinismo al falesismo e viceversa e molti giovani che crescono volando non riescono a fare alpinismo, appunto per questa abitudine che li terrorizza in montagna, perché non possono volare.
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Re: Lo scalare e due diversità

Messaggioda funkazzista » ven set 29, 2017 21:32 pm

hanno scoperto.l acqua calda.








:wink:
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Re: Lo scalare e due diversità

Messaggioda scairanner » ven set 29, 2017 21:48 pm

Non preoccuparti vecio, tra 10 anni al massimo non esisteranno più climber (c)attivi che abbiano cominciato dall'alpinismo per passare all'arrampicata, quindi il problema (?) non si porrà più.
Esisteranno climber da gradi alti in falesia interessati a fare vie in montagna dove passeggeranno (già lo fanno) sulle vie celoduristiche anni 80 e climber disinteressati, niente di nuovo quindi.
Del resto basta andare oltre confine per verificare che questa dicotomia è acqua passata (vai sui siti sloveni di arrampicata e in genere di quelli dei paesi dell'est e vedi quanto si riempiono le braghe i climber da 8c in falesia quando vanno in montagna..., tu con 20 anni di meno ed io neanche partiamo su quelle vie, credimi) :roll:
Del resto da quelle parti pensano ad arrampicare, non a spettegolare come accade da noi: lo vedi in falesia, ma in montagna è lo stesso. Se tu scali in qualsiasi falesia qua sei sotto lo sguardo attento dei local che godono come ricci ad ogni resting o volo che fai. Dillà non gliene fotte una mazza della tua pipponaggine, del resto quando i bambini si scaldano sulle vie che forse sono l'obiettivo della tua vita, al massimo puoi fargli tenerezza, ma è proprio l'atteggiamento che è diverso.
E questo post ne è la testimonianza.
-Come sarà la scalata di Adam Ondra nel 2030?
-Arrampicherò di certo. Spero di non scalare peggio di quanto non faccia ora...


-meno internet, più cabernet
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Re: Lo scalare e due diversità

Messaggioda VECCHIO » ven set 29, 2017 22:23 pm

Ma Scai, perchè qui da noi si continua a differenziare?
Avevo scritto "che palle", ma, da quello che mi dici, gli italiani non ci arrivano, sono quasi tutti così arretrati?
Bisogna aspettare o si può fare qualcosa?
Certo che le eccezioni ci sono e ci sono sempre state, ma l'ufficialità è un dinosauro.
Se devono passare altri 10 anni prima che si capisca qui da noi, o tutti dimentichino, noi saremo poco lontani dall'età della pietra rispetto agli altri.
Già lo siamo, ma allontanarci ulteriormente.....
Io spero sempre nei giovani, ma se discutono ancora di questo........

Ma di giovani italiani da 8 che vanno anche a fare vie magari dure in montagna se ne vedono pochi..... e non capisco perchè..... Per me è sempre così bello.......
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