da Fokozzone » lun lug 05, 2004 18:32 pm
da gandalf-il-bianco » lun lug 05, 2004 18:41 pm
da dademaz » lun lug 05, 2004 18:43 pm
Fokozzone ha scritto:Sabato in Svizzera, parete perfetta, via che sulla relazione sembra appena più difficile di un' altra che ho già fatto, con margine.
Due tiri sofferti,con tempi geologici, al terzo la resa: ci caliamo giù.
E' solo fokozzonica paura, ma stavolta ha vinto la roccia, 1 a 0 per la parete.
Qui nascono sentimenti contrapposti: sfiducia in me stesso perché non ce l' ho fatta, ma anche senso di sfida: tornerò col casco col corno in testa, sapendo quello che mi aspetta, con le scarpette strette e uno zaino di determinazione e vedremo di rettificare il punteggio!
Insomma sabato ho affrontato una via che (quanto meno in quel giorno) era un pelo al di sopra del mio livello.
Voi imparate dalle sconfitte? che carica motivazionale vi danno? Siete fieri di aver osato qualcosa di più anche se non ce l' avete fatta? E' meglio infilare una serie di vie affrontate tutte con margine, oppure andare a mettere il naso ogni tanto là dove il proprio livello non garantisce il successo?
Fokozzone
da ct-7b » lun lug 05, 2004 18:44 pm
Fokozzone ha scritto:Sabato in Svizzera, parete perfetta, via che sulla relazione sembra appena più difficile di un' altra che ho già fatto, con margine.
Due tiri sofferti,con tempi geologici, al terzo la resa: ci caliamo giù.
E' solo fokozzonica paura, ma stavolta ha vinto la roccia, 1 a 0 per la parete.
Qui nascono sentimenti contrapposti: sfiducia in me stesso perché non ce l' ho fatta, ma anche senso di sfida: tornerò col casco col corno in testa, sapendo quello che mi aspetta, con le scarpette strette e uno zaino di determinazione e vedremo di rettificare il punteggio!
Insomma sabato ho affrontato una via che (quanto meno in quel giorno) era un pelo al di sopra del mio livello.
Voi imparate dalle sconfitte? che carica motivazionale vi danno? Siete fieri di aver osato qualcosa di più anche se non ce l' avete fatta? E' meglio infilare una serie di vie affrontate tutte con margine, oppure andare a mettere il naso ogni tanto là dove il proprio livello non garantisce il successo?
Fokozzone
da pietrodp » lun lug 05, 2004 20:00 pm
ct-7b ha scritto:osa, osa sempre di +, spingiti oltre i tuoi limiti, .......
da ct-7b » lun lug 05, 2004 20:36 pm
pietrodp ha scritto:ct-7b ha scritto:osa, osa sempre di +, spingiti oltre i tuoi limiti, .......
Addirittura!
Se stessimo parlando solo di arr. sportiva, forse...
La rinuncia, invece, fa parte dell'alpinismo.
E non solo perche' il soldato che scappa e' buono per un altra volta (e le pareti sono sempre li', e la palla e' rotonda), ma anche perche', a volte - se si capisce con lucido realismo che non era per noi-, si puo' definitivamente metterci una pietra sopra senza troppi rimpianti, che tanto si troveranno sempre nuovi stimoli e motivazioni anche su rocce diverse.
da pietrorrrago » lun lug 05, 2004 23:27 pm
ct-7b ha scritto:pietrodp ha scritto:ct-7b ha scritto:osa, osa sempre di +, spingiti oltre i tuoi limiti, .......
Addirittura!
Se stessimo parlando solo di arr. sportiva, forse...
La rinuncia, invece, fa parte dell'alpinismo.
E non solo perche' il soldato che scappa e' buono per un altra volta (e le pareti sono sempre li', e la palla e' rotonda), ma anche perche', a volte - se si capisce con lucido realismo che non era per noi-, si puo' definitivamente metterci una pietra sopra senza troppi rimpianti, che tanto si troveranno sempre nuovi stimoli e motivazioni anche su rocce diverse.
ma come fai a capire che nn era per te se nn provi????
nn si supera, si scende e si riprova successivamente senza siddiarisi, i limiti si oltrepassono solo conoscendoli
da ct-7b » mar lug 06, 2004 7:33 am
pietrorago ha scritto:ct-7b ha scritto:pietrodp ha scritto:ct-7b ha scritto:osa, osa sempre di +, spingiti oltre i tuoi limiti, .......
Addirittura!
Se stessimo parlando solo di arr. sportiva, forse...
La rinuncia, invece, fa parte dell'alpinismo.
E non solo perche' il soldato che scappa e' buono per un altra volta (e le pareti sono sempre li', e la palla e' rotonda), ma anche perche', a volte - se si capisce con lucido realismo che non era per noi-, si puo' definitivamente metterci una pietra sopra senza troppi rimpianti, che tanto si troveranno sempre nuovi stimoli e motivazioni anche su rocce diverse.
ma come fai a capire che nn era per te se nn provi????
nn si supera, si scende e si riprova successivamente senza siddiarisi, i limiti si oltrepassono solo conoscendoli
Condivido il tuo modo di affrontare i fallimenti ma ... (c'è sempre un ma) devi anche tenere conto che in ambiente (non sò se la via a cui si riferisce Fokozzone sia una classica o una spittata moderna ma poco importa), su vie alpinistiche, andare oltre il limite vuol dire andare in zona di "non ritorno", accorgersi che il passaggio in placca non ti viene e non riesci più a proseguire, non riesci a mettere una protezione, sei 10 metri sopra quella nattina del 2 incastrata a qualche maniera, sapendo che la sosta è su di un vecchio chiodo rinforzato da un nut e non riesci a tornare indietro arrampicando non puoi dire al compagno "tieni che volo e ci riprovo", o sali (sperando che dopo sia meglio) o, probabilmente sei morto (e forse anche il tuo compagno).
Scusa lo sproloquio e ricapitolo:
nella "vita" osa, osa, osa
in falesia osa, osa, osa (magari con un pò di attenzione)
in montagna da balà l'och (fai attenzione) e torna a casa, magari per tentarci un altra volta
da fscazzol » mar lug 06, 2004 8:05 am
da quilodicoequilonego » mar lug 06, 2004 8:10 am
da 5.13 » mar lug 06, 2004 8:44 am
fscazzol ha scritto:Sulle vie meglio non osare troppo, è un pò rischioso, sui monotiri con fittoni invece si che si può sforare di grado, al massimo ci si cala!!
da Buzz » mar lug 06, 2004 10:25 am
da Davide62 » mar lug 06, 2004 10:34 am
da ct-7b » mar lug 06, 2004 12:07 pm
Davide62 ha scritto:Se dovessi farti un quadro della mia "carriera" alpinistica dovrei dirti molto spesso che "sono tornato indietro di là", "ho rinunciato di qua", "non sono passato di lì"............
L'alpinismo è differente, i tentativi e le sconfitte sono dietro l'angolo, vuoi l'ambiente, le condizioni e molto spesso l'ansia.
Quando decido di ritirarmi al momento provo un gran senso di sollievo, poi, quando sono arrivato a casa avverto un senso di disagio e di sconfitta bruciante, appunto.......
L'abbandono fa parte del gioco, la montagna non è come la falesia, è un "organismo" vivo che non lascia spazio alla tua indecisione e al tuo errore, allora è meglio non sbagliare e tornare a casa con le proprie gambe.
da cuorpiccino » mar lug 06, 2004 13:11 pm
Fokozzone ha scritto:E' meglio infilare una serie di vie affrontate tutte con margine, oppure andare a mettere il naso ogni tanto là dove il proprio livello non garantisce il successo?
Fokozzone
da 5.13 » mar lug 06, 2004 13:31 pm
da maxx » mar lug 06, 2004 14:46 pm
Buzz ha scritto:Ho avuto diverse volte la sensazione di aver osato troppo.
Parlo di vie classiche.
Non mi piace la sensazione che ne ricavo.
[...]
da quilodicoequilonego » mar lug 06, 2004 15:31 pm
maxx ha scritto:Buzz ha scritto:Ho avuto diverse volte la sensazione di aver osato troppo.
Parlo di vie classiche.
Non mi piace la sensazione che ne ricavo.
[...]
Quello che hai scritto mi ricorda molto l'introduzione alle "100 plus belles" di Gaston Rebuffat, ed e' un pensiero che condivido in pieno. Finche' arrampichi e ti senti leggero, potente, allegro e' bello. Quando la testa e' svuotata perche' hai dato tutto, inizi ad avere paura e l'unica voglia e' quella di essere altrove... ecco, qui e' meno divertente.
da aculnaig » mar lug 06, 2004 16:01 pm
da Silvio » gio lug 08, 2004 22:27 pm
aculnaig ha scritto:Ultimamente ho ben poca voglia di montagna e di arrampicare, quindi risponderò al quesito di Fokozzone guardando alle problematiche della vita normale (guarda caso è facile passare da una cosa all'altra).
Imparare dai propri errori è difficile, perchè bisogna ammettere d'aver sbagliato o di non essere all'altezza, molte volte l'errore sta proprio nel fatto che non abbiamo voluto ammettere di non essere all'altezza.
Quindi io direi che imparare dai propri errori è l'inizio della vittoria finale...la motivazione e il desiderio di mettere il naso la dove hai precedentemente fallito, diventa esaltante sicurezza quando hai preso coscienza della sconfitta, imparando dove hai sbagliato e migliorandoti (altra grande qualità che deve tanto alle sconfitte).
Tutto questo comunque non esisterebbe (sconfitta, ritiro, coscienza e miglioramento per vincere) se non PROVASSIMO! Se non ci infilassimo nelle grane per vedere oltre.
W LE SCONFITTE E I RITIRI!
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