Come affrontate una via?

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda Pierluigi Vesica » gio ott 21, 2004 10:45 am

Roberto ha scritto:Chi non ha mai tirato un chiodo, scagli la prima pietra :wink:

Tutto tace :!: :!: :!:
E' un momento solenne, di analisi, :( :( :( di verità :wink: :wink:

Io sull'ultima via che ho fatto non ho tirato un chiodo :!: :!: :!:

Solo perchè mi è sfuggito; gli altri li ho tirati tutti :lol: :lol: :lol:
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Messaggioda rufus64 » gio ott 21, 2004 10:48 am

Franceska ha scritto:Ultimamente quando affronto una via (sono sempre da seconda) non mi sento all'altezza, mi avvicino stancamente, pensierosa e preoccupata. Però we scorso mi è successa una cosa strana. Mentre arrampicavo mi rendevo conto, cosa che non mi era mai successa prima, che arrampicare da secondi non è arrampicare e che vorrei andare da prima anche in montagna.
Quello che è stato bello è che il tiro successivo era facile e l'ho tirato io, senza neanche dover chiedere al mio compagno di farmelo fare. E' come se mi avesse letto nel pensiero :D
E così ho fatto da prima anche l'ultimo tiro della via...

Sono uscita stanca, ma con tanti progetti nella mente :wink:

Forse non c'entra nulla con il topic, scusate, ma volevo dirlo :roll: :roll:

C'entra c'entra!!! :D
Immagino che un po' tutti sappiano cosa vuol dire affrontare una via in montagna da primi dopo averlo fatto sempre da secondi.
Ecco perche' chi va in montagna e' un gradino sopra agli altri (sempre con le solite eccezioni di cui sopra...). Perche' e' in grado di affrontare le emozioni ed i pericoli di una via o di un sentiero (perche' no) pensando soltanto di raggiungere una soddisfazione personale che potra' tenere dentro se per il resto dei suoi giorni.
Questo e' cio' che fanno tutti coloro che hanno delle grandi passioni. Non siamo soltanto noi che andiamo in montagna ad averne. Ma e' proprio cio' che ci permette di vivere la nostra vita di pianura con un :) in piu'!!!
Dicono a Caterpillar: un futuro migliore e' ancora possibile!!!
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Messaggioda pietrodp » gio ott 21, 2004 11:10 am

Pierluigi Vesica ha scritto:
Roberto ha scritto:Chi non ha mai tirato un chiodo, scagli la prima pietra :wink:

Tutto tace :!: :!: :!:
E' un momento solenne, di analisi, :( :( :( di verità :wink: :wink:

Io sull'ultima via che ho fatto non ho tirato un chiodo :!: :!: :!:

Solo perchè mi è sfuggito; gli altri li ho tirati tutti :lol: :lol: :lol:


SASSSOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!! :lol: :lol:



(Ma io non sono alpinista, tutt'al piu' escursionista o arrampicatore :wink: )

Ho fatto dei resting pero'.
E darei via 516,46? per poter cancellare ognuno di essi! :mrgreen:
mandi
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Messaggioda Spider » gio ott 21, 2004 11:23 am

Davide62 ha scritto:Sai cosa ti dico...quando ero un ragazzino (nel paleozoico :cry: ) andavo gìà in montagna, mi sentivo un super uomo, migliore e più probo degli altri che miseramente percorrevano le pedestri pianure.


Pensa un po', io, pur non essendo alpinista e non essendo mai stato in montagna, mi sentivo ESATTAMENTE nello stesso modo quando arrivavo in cima a una salita dura in bici...
...o quando mi riusciva IL servizio perfetto a tennis...
...o quando dalle dita mi usciva perfetto, fluido e senza fatica un passaggio difficile sul pianoforte...

Mi sentivo un superman, mi sentivo di aver conquistato il mondo e di essere IL Migliore.

...salvo poi accorgermi, come giustamente hai detto, che non sono queste cose che fanno la differenza.
Che ci sono i tennisti, i musicisti e gli alpinisti stronzi, falsi e meschini, esattamente come in tutte le altre categorie di umanità.


Che non è l'andare in montagna, non è l'andare in bici o il suonare il piano, che rendono una persona migliore o diversa, ma è il COME lo si fa.

Quando si fa qualcosa con passione, credendoci e sacrificandosi per essa, allora si cresce un pochino... e magari si diventa un po' migliori.
Ultima modifica di Spider il gio ott 21, 2004 14:16 pm, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda aculnaig » gio ott 21, 2004 11:28 am

Spider ha scritto:
Davide62 ha scritto:Sai cosa ti dico...quando ero un ragazzino (nel paleozoico :cry: ) andavo gìà in montagna, mi sentivo un super uomo, migliore e più probo degli altri che miseramente percorrevano le pedestri pianure.


Pensa un po', io mi sentivo ESATTAMENTE nello stesso modo quando arrivavo in cima a una salita dura in bici...
...o quando mi riusciva IL servizio perfetto a tennis...
...o quando dalle dita mi usciva perfetto, fluido e senza fatica un passaggio difficile sul pianoforte...

...salvo poi accorgermi, come giustamente hai detto, che non sono queste cose che fanno la differenza.
Che ci sono i tennisti, i musicisti e gli alpinisti stronzi, falsi e meschini, esattamente come in tutte le altre categorie di umanità.


Che non è l'andare in montagna, non è l'andare in bici o il suonare il piano, che rendono una persona migliore o diversa, ma è il COME lo si fa.

Quando si fa qualcosa con passione, credendoci e sacrificandosi per essa, allora si cresce un pochino... e magari si diventa un po' migliori.


ODDDDDIO COSA HAI SCRITTO, ODDDDDIOOOO QUANTO TI AMO!!!!!!!
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Messaggioda sergio63 » gio ott 21, 2004 11:47 am

Brava Franceska, ho fatto anch'io così.....

Ora, solo qualche volta (mooolto raramente), se non c'è l'ispirazione giusta (non dipende dalle difficoltà), mi capita di stare sempre dietro; ma dal punto di vista emozionale per mè non è più un'arrampicata, rimane solo una bella giornata con gli amici in montagna.
L'emozione, da secondo, ritorna quelle poche volte che vado con mio figlio e che, su qualche tratto moooolto facile, lo lascio andare davanti.....
è stupendo vedere il piccoletto quanta passione ci mette, come urla per dirmi (da cinque-dieci metri di distanza) che ha rinviato o che ha attrezzato la sosta....
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Messaggioda Roberto » gio ott 21, 2004 11:52 am

sergio63 ha scritto:...
L'emozione, da secondo, ritorna quelle poche volte che vado con mio figlio e che, su qualche tratto moooolto facile, lo lascio andare davanti.....
è stupendo vedere il piccoletto quanta passione ci mette, come urla per dirmi (da cinque-dieci metri di distanza) che ha rinviato o che ha attrezzato la sosta....
Che bello deve essere, per me resta un sogno, mia figlia non sale oltre un metro e mezzo da terra, odia camminare o faticare, starebbe solo al mare a fare il bagno :cry:
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Messaggioda Franceska » gio ott 21, 2004 11:58 am

:idea: Un altro figlio?
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Messaggioda pietrorrrago » gio ott 21, 2004 12:26 pm

Franceska ha scritto::idea: Un altro figlio?


Non ne ha bisogno, ha me 8)

(beh dai, la statura c'è però :wink: )
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Messaggioda Roberto » gio ott 21, 2004 12:39 pm

Franceska ha scritto::idea: Un altro figlio?
Già questa l'abbiamo dovuta cercare sugli annunci dei Portaportese, un'atro sarebbe troppa dura :lol:
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Messaggioda Roberto » gio ott 21, 2004 12:40 pm

pietrorago ha scritto:
Franceska ha scritto::idea: Un altro figlio?


Non ne ha bisogno, ha me 8)

(beh dai, la statura c'è però :wink: )
Ma l'età no :wink: Comunque ti prenderei in affido, capisco la tua situazione di trovatello :wink:
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Messaggioda quilodicoequilonego » gio ott 21, 2004 13:07 pm

...brava Franceska, stai scoprendo che non c'è paragone. Arrampicare da primi in montagna, le prime volte ti manda in estasi :P
enzo
Avè rot le bale, basta spit 'n Dolomiti, tanto i cavan tuti...
In arrampicata, cosa c'è di più artificiale del trapano ?
VIA TUTTTTTT
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Messaggioda Roberto » gio ott 21, 2004 13:09 pm

quilodicoequilonego ha scritto:...brava Franceska, stai scoprendo che non c'è paragone. Arrampicare da primi in montagna, le prime volte ti manda in estasi :P
Io scalo esclusivamente da primo, da secondo al massimo arranco :lol:
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Messaggioda flaviop » gio ott 21, 2004 19:28 pm

Roberto ha scritto:
quilodicoequilonego ha scritto:...brava Franceska, stai scoprendo che non c'è paragone. Arrampicare da primi in montagna, le prime volte ti manda in estasi :P
Io scalo esclusivamente da primo, da secondo al massimo arranco :lol:


Anch'io da secondo arranco.
Brava Francesca, pensa che mia moglie ha aspettato di superare i quaranta per andare da prima.
SEM AL MUND EN DU E V'UN ME STA SUI BALL!
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Messaggioda danny36 » gio ott 21, 2004 20:52 pm

ebbene si lo ammetto, io ho tirato un chiodo in una via di III grado! :cry:
che vergogna! e va bhe dai era la mi seconda via!!! :lol:
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Messaggioda Fokozzone » mar ott 26, 2004 13:59 pm

Tornando all' atteggiamento con cui si affronta una via, io vario a seconda dei periodi e delle voglie.
Talvolta mi prefiggo una bella giornata, via da fare speditamente, che non ponga problemi eccessivi ed è una cosa.
Altre volte mi pongo il problema della libera (so che uscirò, ma non so se riuscirò a fare i tiri in libera) ed è un' altra sensazione.
Altre ancora mi viene voglia di provare qualcosa da cui non so esattamente se uscirò, con qualunque mezzo, ed è un altro tipo di problema (mi riferisco a vie con obbligatorio per me impegnativo, non a vie di artif che non pratico).
Trovo che alternare questi atteggiamenti renda più vario e divertente l' andar per pareti.

Fokozzone
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Messaggioda aculnaig » mar ott 26, 2004 17:41 pm

Fokozzone ha scritto:Trovo che alternare questi atteggiamenti renda più vario e divertente l' andar per pareti.

Fokozzone


Mio caro Fokozzone ti consiglio, ancor più rilassante, l'andar affffanculo!
Se poi ti porti dietro anche qualche prete vi si paga il soggiorno :lol:
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Messaggioda Fokozzone » ven ott 29, 2004 13:23 pm

aculnaig ha scritto:
Fokozzone ha scritto:Trovo che alternare questi atteggiamenti renda più vario e divertente l' andar per pareti.

Fokozzone


Mio caro Fokozzone ti consiglio, ancor più rilassante, l'andar affffanculo!
Se poi ti porti dietro anche qualche prete vi si paga il soggiorno :lol:

Immagino sia un consiglio tecnico che hai largamente sperimentato.

F.
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