da arteriolupin » mar ott 21, 2008 15:17 pm
Si, Pasasò, ma allora il discorso si allarga...
E va a toccare temi di altri topic, purtroppo strettamente collegati...
Sarà che a volte sono davvero Arterio, ma, essendo un osservatore ed amando discutere con tutti (mantenendo il mio personale punto di vista, sia ben chiaro), ho notato, con disappunto, che la tendenza è questa:
si vuole giungere quanto prima ad una settorializzazione esasperata anche della montagna.
Ovvero, in soldoni, si vuole arrivare a delineare - e, quindi, per estensione - de-limitare - le categorie dell'approccio alla montagna, in escursionismo, escursionismo per esperti, escursionismo per esperti attrezzati (leggi ferratisti), alpinisti classici, alpinisti spinti, boulder, falesisti, alpinisti di alta montagna, cascatisti, amanti dello scarambling e così via, per non parlare delle divisioni presenti nel mondo della montagna invernale... A tutto ciò, poi, aggiungendo sky-runners, amanti della MTB, del downhill e così via...
L'interesse in gioco è forte: la lotta tra le guide alpine e le scuole del CAI, nonché delle varie associazioni di acocmpagnatori, gruppi escursionistici o alpinistici e quant'altro, è arrivare quanto prima alla concessione (per paradosso o forse no) di una sorta di patentino per accedere alle montagne...
Se andiamo avanti di questo passo, presto troveremo solerti tutori dell'ordine che, in assenza di una tessera rilasciata da una scuola riconosciuta, ti impedirà di salire su una qualsiasi via alpinistica... Magari dopo aver pagato per l'utilizzo di un sentiero soggetto a manutenzione...
Le vie ferrate saranno sempre più distanti dal mondo montagna e legate a pareti, anche aritficiali, dotate di ponti tibetani, delle scimmie, scale, scalette, pioli, carrucole e quant'altro... Biglietto all'ingresso, istruttori ad ogni punto chiave, tornelli all'ingresso e foto sul passaggio chiave, ritirabile previo esborso all'uscita, stile Gardaland.
Hermann Buhl, anni fa, vedeva, in una sorta di utopia negativa del futuro, non lontani i tempi in cui gli arrampicatori arriveranno in "rampikalift" alle basi delle pareti, accolti da caldi rifugi e assistiti in tutto e per tutto...
Non siamo poi molto lontani...
Guide, Scuole del CAI o non CAI... Tutti si vogliono spartire una fetta di possibile provento che, per gli amanti della montagna, significa perdere ciò che di più bello la montagna stessa regala: il senso di libertà.
Tornando a bomba, io ho sempre perorato e perorerò l amanutenzione e la sistemazione dei percorsi storici, dei sentiei d'accesso storici, delle "vie" attrezzate da alpini e/o dai contrabbandieri, così come non mela prenderò se troverò due catene su un passaggio franato di una normale battuta...
Ma, allo stesso tempo, sarò contro la nascita di nuove idiozie e nuove brutture, la cui unica ragion d'essere è "attirare come mosche" turisti estivi tanto per rimpinguare casse che non ricevono quanto nel periodo invernale.
Ferrate, ormai distanti dalla montagna, come quelle del tipo francese, possono essere fatte in ambienti tipo "falesia"... Ma, ormai, non hanno nulla a che vedere con la montagna. E' il movimento, il piolo, la prestazione a rappresentare il fascino, non l'eseguire un dato movimento nell'insieme dell'ambiente montagna, come avviene per l'alpinismo.
A pochi risulta, chiaro, ma a Guide Alpine, CAI e molte altre associazioni il trend appare positivo, speranzosi di poter essere quanto presto i beneficiari della necessità di ottenere i "patentini" per poter girare tra i monti...
Ad ogni ferrata verranno associate Guide ed istruttori... E gli introiti garantiranno tutto.. Fuorché il gusto della montagna.
Scusami Pasasò, ma le ferrate "moderne" sono un sintomo pauroso e pericoloso di quanto alcuni vorrebbero attuare non solo verso il mondo delle ferrate (mondo che, volente o nolente esiste), ma, più in generale, verso il mondo della montagna sotto ogni aspetto ed in ogni disciplina correlata.
Buone Montagne a tutti, finché si può
...Se tuti i bechi gavesse un lampion... Gesummaria che iluminasiòn!
Canto popolare veneto