Progressione assicurata in cordata su vie ferrate

Vie ferrate ed escursioni impegnative nelle Dolomiti e nelle Alpi

Progressione assicurata in cordata su vie ferrate

Messaggioda 004sentieri » ven mag 13, 2011 13:51 pm

Ciao a tutti,
premesso che, per quanto riguarda, ogni ferrata va sempre percorsa adeguatamente attrezzati (cervello incluso!), ora sto pensando con alcuni compagni di arrampicata di fare alcune ferrate classificate come "difficili" e qui nasce la preoccupazione legata ai pericoli oggettivi insiti nelle vie ferrate...

Per questo mi stavo chiedendo se fosse possibile ridurre ulteriormente il grado di pericolosità della ferrata, adottando una progressione con assicurazione in cordata invece che in autoassicurazione:
in pratica invece di autoassicurarmi al cavo/catena con il kit, potrei legarmi in cordata al compagno che mi fa sicura e salire arrampicando da primo posizionando i rinvii nei fittoni del cavo/catena; nel caso in cui si apresente la catena sarebbe anche possibile aumentare il numero di protezioni, inserendo dei rinvii intermedi direttamente nelle maglie della catena.

In pratica si tratterebbe di progredire come su una via di più tiri già spittata, in cui gli "pseudo-spit" sono costituiti dai fittoni della ferrata ed eventualmente dalle maglie dalla catena.

PRO
    Il fattore di catuta sarebbe quello dell'arrampicata (<= 2) e non quello della ferrata (2, 3, 4, 5, ...);
    Non c'è il rischio tipico della ferrata di cedimento dei moschettoni in caso di caduta (dovuto al possibile impatto in posizione non ottimale sul fittone a seguito di caduta);
    Nel caso non riuscisse a terminare la ferrata (per difficoltà eccessiva, maltempo, malore, etc.) si potrebbe sfruttare la corda per un rapido dietrp-front con calate in doppia;
    chi sale da secondo è praticamente al sicuro (anche in caso di scivolata non vi è caduta/volo);

CONTRO
    non si riduce (anzi potenzialmente si aumenta a causa dell'allungamento della corda) il rischio di impatto sui "ferri" della ferrata o sulla roccia;
    ci si deve portare appresso il volume ed il peso di corda ed attrezzatura correlata;
    a causa delle manovre di corda necessarie e della progressione alternata della coppia di cordata, si impiega più tempo per percorrere la ferrata;
    non è applicabile in caso di ferrata molto frequentata: si impegna la ferrata per un tempo maggiore intralciando il passaggio degli altri frequentatori).


Vi sembra una gran caxxata o c'è qualcosa di valido in questa idea?

Grazie!

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Messaggioda Piero26 » ven mag 13, 2011 13:56 pm

e quelli dietro che aspettano ? :roll:
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Messaggioda 004sentieri » ven mag 13, 2011 14:08 pm

punto 4 dei "Contro"...
004sentieri ha scritto:non è applicabile in caso di ferrata molto frequentata: si impegna la ferrata per un tempo maggiore intralciando il passaggio degli altri frequentatori).

comunque se, come nel mio naso, stai pensando ad una ferrata D o MD, magari fatta in giorni feriali e con avvicinamento non trascurabile... non credo ci siano molti dietro ad aspettare (e in quel caso non li faremmo aspettare!) :wink:
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Messaggioda Piero26 » ven mag 13, 2011 14:33 pm

forse è il caso di buttar via le guide delle "ferrate" ed iniziare ad arrampicare :lol: :wink:
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Messaggioda arteriolupin » ven mag 13, 2011 14:41 pm

Scusa...

Ma...

Se sali senza usare i cavi o le catene...

Se ciò che vi interessa sono solo le protezioni presenti...

Allora, perché non andare a fare vie di arrampicata già attrezzate (spittate oppure a fix)?

E, visto che te l'hanno già detto... Perché non andare semplicemente ad arrampicare?

Una ferrata "difficile" è di per sé una degenerazione: se le attrezzature servono a facilitare la risalita o quanto meno ad assicurare la percorrenza id un tratto potenzialmente pericoloso (tale era la natura primigenia delle "ferrate"), per qual motivo andare a complicarle? Se uno vuol seguire linee più ardite salga in arrampicata, con corda, chiodi e protezioni veloci...

Anche perché se sapete procedere in cordata... Non vi resta altro che andare a divertirvi senza il cordone ombelicale!!! Se, poi, per un qualsiasi motivo vi vien voglia di farvi qualche percorso attrezzato (via ferrata) in libertà e tranquillità, kit da ferrata e avanti a divertirsi...

Ovviamente è solo il mio parere su una serie di ragionamenti (i tuoi) assolutamente inoppugnabili e ben sostenuti.

Buone Montagne
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Messaggioda Falco5x » ven mag 13, 2011 16:50 pm

Mi vengono i brividi a pensare agli impatti sui ferri in caso di caduta del primo. :?

Secondo me il primo dovrebbe procedere in ferrata in modo autoassicurato usuale (anche perché il primo è esperto per definizione), mentre il secondo potrebbe anche venire assicurato con la corda, utilizzata però come protezione aggiuntiva rispetto all'autoassicurazione che dovrebbe comunque fare altrimenti non impara mai.

Insomma secondo me la corda dovrebbe essere solo una sicurezza in più per il secondo, ma la progressione e l'autoassicurazione dovrebbero venire effettuate come si fa di solito in ferrata.
Chuck Norris ha contato fino a infinito. Due volte.
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Messaggioda gab_go » ven mag 13, 2011 17:14 pm

004sentieri ha scritto:comunque se, come nel mio naso, stai pensando ad una ferrata D o MD, magari fatta in giorni feriali e con avvicinamento non trascurabile... non credo ci siano molti dietro ad aspettare (e in quel caso non li faremmo aspettare!) :wink:


Nel tuo naso ci sono ferrate D o MD ?

Comunque credo anch'io che ti convenga piuttosto dedicarti a facili vie spittate.
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Messaggioda EvaK » ven mag 13, 2011 17:48 pm

La prima che hai detto. :lol:
Con le motivazioni dell'Arterio.

COn l'aggiunta che su una ferrata MD ci sono/ci possono essere tratti non arrampicabili, o comunque che fatti "in libera" senza ausilio degli artifizi geotecnici (scalini, fittoni, ammenicoli) superano abbondantemente il grado medio (quale sia il grado medio non si sa, cmq è così).
Quindi non ha molto senso fare cordat ae poi rancarsi sui fittoni :roll:

Se pigli la gamma 2 oltre ai suddetti tratti (pochi, ma ci sono) trovi anche tratti di sentiero dove la corda diventa una rottura, magari non scorre per la discontinuità o la tortuosità dell'itinerario.

'somma se su una parete o porzione di essa ci han fatto una ferrata invece che aprire una via....

va a ranoegar!!!
"Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne" (Immanuel Kant)

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Messaggioda gatto alpestro » ven mag 13, 2011 20:49 pm

Per conto mio l'unico caso in cui si usa la corda in ferrata è quando il primo si porta dietro un bambino o un principiante molto tale. La corda però in questo caso è una sicurezza in più solo per il secondo, e vengono usati comunque i set da ferrata. Si fa solo sui tratti più difficili.
Il primo sale con il suo set (non assicurato da secondo!), si ferma e recupera il secondo sul passaggio difficile. Il secondo usa comuque il suo set, ma se sbaglia rimane appeso e vive più felice.

Fare una cordata in ferrata ha poco senso. Se se ne sente il bisogno, è meglio non fare ferrate e dedicarsi ad altro: complicare le cose può essere fonte di incidenti. Senza contare che sia il primo che il secondo devono essere esperti della tecnica di cordata, e allora perchè andare in ferrata? Andate su vie facili molto spittate.
Qui a Brescia c'è un sentiero attrezzato a spit che si percorre proprio con la tecnica da te descritta (sentiero del Ponale, tra Limone e Riva del Garda). E' stato fatto così perchè è molto lungo e sarebbe costato troppo attrezzarlo con un cavo continuo. Prova a farlo, è molto panoramico.
Il gatto dà l'emozione di accarezzare una tigre, ma con meno spese di mantenimento.
Cosa mi preoccupa nell'alpinismo? La gravità, direi. (alpinista tedesco)
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Messaggioda 004sentieri » lun mag 16, 2011 8:39 am

Piero26 ha scritto:forse è il caso di buttar via le guide delle "ferrate" ed iniziare ad arrampicare :lol: :wink:


Già fatto!
o meglio è andata così: ci piaceva la montagna da camminare, abbiamo voluto fare qualcosa di più quindi abbiamo iniziato con le ferrate, fatte tutte quelle "facili" in zona si doveva passare a quelle più serie, ma a quel punto ci siam detti "per andare oltre forse è meglio avere qualche nozione di arrampicata", così abbiamo fatto un corso e quasi un anno andiamo abb. regolarmente in falesia (max 5b-5c di galbiate), ora con la bella stagione si torna in ferrata e le due attività convivono...

arteriolupin ha scritto:Allora, perché non andare a fare vie di arrampicata già attrezzate (spittate oppure a fix)?

In effetti è quello che mi piacerebbe! la verità è che non ci sentiamo ancora pronti...
ma in zona lecco-bergamo-orobie dove posso trovare vie facili (5a max) già (molto) spittate (ovvero simil-falesia)?

Falco5x ha scritto:Mi vengono i brividi a pensare agli impatti sui ferri in caso di caduta del primo.

Perfettamente daccordo con te! ma questo vale sempre e comunque nel caso delle ferrate, con o senza corda...


Comunque, mi sembra di capire dalle vostre risposte che la mia idea tecnicamente non è una vaccata, ma non ha molto senso.

Grazie!
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Messaggioda arteriolupin » lun mag 16, 2011 10:15 am

004sentieri ha scritto:
arteriolupin ha scritto:Allora, perché non andare a fare vie di arrampicata già attrezzate (spittate oppure a fix)?

In effetti è quello che mi piacerebbe! la verità è che non ci sentiamo ancora pronti...
ma in zona lecco-bergamo-orobie dove posso trovare vie facili (5a max) già (molto) spittate (ovvero simil-falesia)?



Grazie!


Carissimo,

vie lunghe spittate simil-falesia magari no...

Però...

Se cominciate a farvi qualche via 4a/4b (insomma, vie di IV grado, a me i gradi francesi danno l'orticaria) in ambiente, iniziando anche a piazzarvi le protezioni autonomamente per integrare quelle già presenti, secondo me è il top.

Per cui:

prima uscita, per imparare a mettere autonomamente le protezioni: cresta OSA, monte Moregallo. III+, 1 pass. IV. Da attrezzare.

E poi a scelta... Angelone... Grignetta... E vai così che è un piacere.

Avete già fatto un corso col CAI per imparare a mettere le protezioni????

Se sì... Non rompere ulteriormente!!! Fila subito in ambiente sul facile facile e aumenta progressivamente la difficoltà. Se non l'avete ancora fatto, fatelo e poi vi divertirete un mondo in sicurezza.

Ciao
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Messaggioda 004sentieri » lun mag 16, 2011 10:48 am

Ovviamente hai perfettamente centrato il punto...

non abbiamo a curriculum il corso di alpinismo del CAI :smt022 motivo per il quale NON vogliamo cimentarci su vie che richiedano di posizionare delle protezioni (sia anche solo per incrementare quelle fisse esistenti)!

e non ti nascondo che probabilmente anche facendo il corso non ci sentiremmo tanto temerari da affrontare la scalata quella vera, piazzando friends e nuts... i rischi intrinseci ed ineliminabili sarebbero comunque abbastanza alti...

Certo alla cresta OSA ci ho pensato tanto volte... ma quanto sono distanziati gli spit esistenti? quanti tiri sono? le soste sono tutte già pre-confezionate?

Comunque grazie davvero per le dritte!
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Messaggioda sö drèc » lun mag 16, 2011 11:42 am

004sentieri ha scritto:Ovviamente hai perfettamente centrato il punto...

non abbiamo a curriculum il corso di alpinismo del CAI :smt022 motivo per il quale NON vogliamo cimentarci su vie che richiedano di posizionare delle protezioni (sia anche solo per incrementare quelle fisse esistenti)!

e non ti nascondo che probabilmente anche facendo il corso non ci sentiremmo tanto temerari da affrontare la scalata quella vera, piazzando friends e nuts... i rischi intrinseci ed ineliminabili sarebbero comunque abbastanza alti...

Certo alla cresta OSA ci ho pensato tanto volte... ma quanto sono distanziati gli spit esistenti? quanti tiri sono? le soste sono tutte già pre-confezionate?

Comunque grazie davvero per le dritte!



vista la vs "preparazione"direi pessimo consiglio la osa come prima uscita....arterio..arterio..
è ottima per imparare a mettere le protezioni...però bisogna sapere fare le soste.....
partirei con una cosa intermedia... tipo Via Gasperotto al Pesciola o quelle vicine.....
Soste attrezzate e chidatura non troppo distante....avvicinamento tranquillo...e facile rientro (occhio se c'è neve nel canale)....
secondo me è il posto che si avvicina di più ad una falesia (non la chiodatura)...in un bellissimo ambiente....
portate i dadi e cominciate a proteggervi con quelli.....
resta inteso che le manovre base dovete saperle fare....
... :wink:
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Re: Progressione assicurata in cordata su vie ferrate

Messaggioda julius » mar mag 24, 2011 8:59 am

004sentieri ha scritto:Ciao a tutti,
premesso che, per quanto riguarda, ogni ferrata va sempre percorsa adeguatamente attrezzati (cervello incluso!), ora sto pensando con alcuni compagni di arrampicata di fare alcune ferrate classificate come "difficili" e qui nasce la preoccupazione legata ai pericoli oggettivi insiti nelle vie ferrate...

Per questo mi stavo chiedendo se fosse possibile ridurre ulteriormente il grado di pericolosità della ferrata, adottando una progressione con assicurazione in cordata invece che in autoassicurazione:
in pratica invece di autoassicurarmi al cavo/catena con il kit, potrei legarmi in cordata al compagno che mi fa sicura e salire arrampicando da primo posizionando i rinvii nei fittoni del cavo/catena; nel caso in cui si apresente la catena sarebbe anche possibile aumentare il numero di protezioni, inserendo dei rinvii intermedi direttamente nelle maglie della catena.

In pratica si tratterebbe di progredire come su una via di più tiri già spittata, in cui gli "pseudo-spit" sono costituiti dai fittoni della ferrata ed eventualmente dalle maglie dalla catena.

PRO
    Il fattore di catuta sarebbe quello dell'arrampicata (<= 2) e non quello della ferrata (2, 3, 4, 5, ...);
    Non c'è il rischio tipico della ferrata di cedimento dei moschettoni in caso di caduta (dovuto al possibile impatto in posizione non ottimale sul fittone a seguito di caduta);
    Nel caso non riuscisse a terminare la ferrata (per difficoltà eccessiva, maltempo, malore, etc.) si potrebbe sfruttare la corda per un rapido dietrp-front con calate in doppia;
    chi sale da secondo è praticamente al sicuro (anche in caso di scivolata non vi è caduta/volo);

CONTRO
    non si riduce (anzi potenzialmente si aumenta a causa dell'allungamento della corda) il rischio di impatto sui "ferri" della ferrata o sulla roccia;
    ci si deve portare appresso il volume ed il peso di corda ed attrezzatura correlata;
    a causa delle manovre di corda necessarie e della progressione alternata della coppia di cordata, si impiega più tempo per percorrere la ferrata;
    non è applicabile in caso di ferrata molto frequentata: si impegna la ferrata per un tempo maggiore intralciando il passaggio degli altri frequentatori).

Vi sembra una gran caxxata o c'è qualcosa di valido in questa idea?

Grazie!

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Mi permetto un'osservazione: l'eventuale fattore di caduta 3,4,ecc...potrebbe verificarsi solo se non si facesse uso del dispositivo (dissipatore) che è stato messo a punto proprio per diminuire l'impatto della caduta.
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Messaggioda carla gilardi » ven giu 24, 2011 21:50 pm

[quote="gatto alpestro"]Per conto mio l'unico caso in cui si usa la corda in ferrata è quando il primo si porta dietro un bambino o un principiante molto tale. La corda però in questo caso è una sicurezza in più solo per il secondo, e vengono usati comunque i set da ferrata. Si fa solo sui tratti più difficili.
Il primo sale con il suo set (non assicurato da secondo!), si ferma e recupera il secondo sul passaggio difficile. Il secondo usa comuque il suo set, ma se sbaglia rimane appeso e vive più felice.


Sono d'accordo... Così fanno le guide con i bambini , i principianti e gli insicuri. Aggiungo che per la mia prima ferrata, che è stata anche la prima arrampicata, fatta con una guida, era una piacevole sensazione di sicurezza la corda tesa, poichè sentivi di non cadere nel vuoto, anche se per pochi metri. Dà molta sicurezza al principiante. E a chi un principiante lo porta su. Sic, avessi un amico che mi assicura forse farei qualsiasi ferrata, anche i punti dove la paura ti blocca. Bel topic. interessante
Carla
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