sto leggendo adesso il libro,apparte i complimenti a ragnobianco per l'attività di ricerca e ricostruzione della vita di uno dei più dotati alpinisti degli anni 70, è interessante notare che, al di fuori del palcoscenico delle dolomiti, stavano crescendo arrampicatori di prim'ordine (prima piussi poi lomasti, mazzilis ecc) sconosciuti ai più proprio perchè il loro terreno di gioco erano le alpi giulie, defilate tutt'ora dall'interesse della massa ma forse per questo ancora più affascinanti.
ciò gli ha impedito la fama ed il riconoscimento del suo indiscusso valore.