In realtà l'area alpina di cui tratta non la conosco quasi per niente e l'ho frequentata solo poche volte. Diciamo che era pura curiosità, dato il costo zero della lettura a prestito, e dato che mi piace come scrive Paleari.
Paleari (che qui scrive in coppia con la sua compagna di vita) si conferma autore di sempre piacevole lettura; l'impostazione si rifà dichiaratamente, anche se con più leggerezza, a quella dei resoconti alpini dei viaggiatori inglesi ottocenteschi. Alle descrizioni dei percorsi escursionistici si intersecano quindi piacevoli narrazioni di storie dei luoghi, di persone incontrate, di cose buone mangiate, di formaggi comperati lungo la via da micro-produttori, e di nebbioli (o "Prunent") sorseggiati. Ci sono consigli su dove fermarsi a mangiare e -a parte qualche ristorante cittadino come a Domodossola, la cui segnalazione appare un po' forzata con i suoi calamaretti, ma d'altra parte siamo in una città...- sono indicazioni che appaiono sincere, genuine e semplici, per nulla pubblicitarie.
Ci sono accenni a qualche degrado e a tante piccole storie di "resistenti" che tengono ancora vivi i luoghi; e su questo, al netto, il bilancio finale sembra essere leggermente più rassicurante e ottimistico di quello cui siamo abituati per zone alpine ben più rinomate e più firmate.
I diversi ingredienti del libro sono dosati in modo equilibrato, le divagazioni non disturbano chi cerca solo una lettura "da guida escursionistica" e in questo equilibrio di scrittura viene sicuramente fuori il "mestiere" di Paleari. Alla fine è un lavoro molto ben riuscito.
Se vogliamo assolutamente trovargli una pecca: non ci sono cartografie e quindi bisogna abbinare al libro una cartina presa a parte, ma questo andrebbe fatto quasi sempre.
Un volume che consiglio, è "bello da leggere", non solo una guida. Bravo Paleari.
Livia Olivelli e Alberto Paleari, "Ossola bella e buona - Sentieri e sapori dal Monte Rosa alla Val Formazza", Monterosa Edizioni, 2015
