ALP Sella

[sergio teresi]

L'ho preso e letto...deludente è dir poco; non parliamo poi delle vie presentate, che palle: sempre le stesse! Salvo solo l'intervista a Bini ed il bellissimo pezzo di Mariacher.

S

[cuorpiccino]

Ma è corretto giudicare un numero del genere in base a quello che conosci del Sella e a quello che ti propone di nuovo? Il problema è che non mi sembra che questi numeri, alla fine, siano (o vogliano essere) delle guide (anche parziali) per chi cerca qualcosa lontano dalle "rotte commerciali". Alcune interviste e scritti sono carini (le interviste che citavi. Maricher è quasi da mandare dallo psicologo quando dice che siccome non era competitivo è andato subito a ripetere una via solo e slegato per svalutarla perché avevano osato darla di 7°). Il Sella ieri era un punto di incontro. Oggi, cosa è rimasto? A parte il carosello?
Alla fine le vie presentate sono le stesse, io credo, per una scelta fatta a monte, che si legge tra le rige quando scrivono a proposito della trita e ritrita questione "spit si, spit no", liquidandola con un racconto ricco di anneddoti. Quando la scelta è spit si, le vie sono determinate: classiche da un lato, moderne a spit dall'altro.
Tu, che mi sembra di capire ( ), tendi ad una scelta opposta, non ai altra scelta che sceglierti le vie da una bella guida cai touring o, al limite, dalle guide di Jacopelli.
E tutto sommato questo mi tranquillizza, perché questa "nuova" ottica imperante è comunque una garanzia per chi cerca ancora qualche angolo senza troppa gente che fà chiasso, o qualche via senza fila.

[cuorpiccino]

anche a me sono piaciute quelle due interviste. le vie son sempre quelle, ma è la linea di alpGM, credo non possa permettersi di tralasciare le classiche, e quindi lo spazio per il nuovo diminuisce, diminuisce, diminuisce... alp GM come mi faceva ieri notare un amico, è una rivista ottima per chi gira in sella (o in altri gruppi trattati) da poco, o non ci è mai stato. logicamente poco interessante otrita per chi ci va spesso o gran parte di quanto esposto lo ha già fatto... credo che fare un numero monografico sulle nuove realizzazioni o 'le altre vie' di un gruppo non farebbe vendere. e giustamente sono le vendite che tengono su una rivista.

piuttosto, uno svarione notevole (a meno che sulla mia copia non manchi una pagina ). grazie alla lungimiranza degli autori o degli editori per conoscere anche quanto non sta sulle pareti ci sono tre articoli. uno sulla val badia, uno sulla val di fassa e uno sulla val gardena. visto che attorno al sella ci sono quattro passi, se i miei ricordi di geologia del liceo non mi ingannano mancherebbe all'appello una valle. casualmente l'unica non-trentina o altoatesina. casualmente?

C'è un progetto per un viadotto che unisce il Campolongo al Pordoi, o in alternativa una galleria, sono ancora in fase di fattibilità, ma l'area sottostante sarà riempita con appositi terrapieni realizzati con i materiali di scarto provenienti dal trentino, dall'alto adige e, anche, dalla zona di Cortina. Sui terrapieni verranno coltivate piante modificate geneticamente, una varietà di pino mugo che al posto delle pigne produce spit. I frutti di queste coltivazioni saranno riesportati non solo a nord e a ovest, ma anche a sud, nelle sgretolose e insicure montagne venete, che verranno, finalmente, adattate alle norme UNI!
(vabbé e lunedì, a mi girano pure.... )

[sergio teresi]

Tu, che mi sembra di capire ( :wink: ), tendi ad una scelta opposta, non ai altra scelta che sceglierti le vie da una bella guida cai touring o, al limite, dalle guide di Jacopelli.
E tutto sommato questo mi tranquillizza, perché questa "nuova" ottica imperante è comunque una garanzia per chi cerca ancora qualche angolo senza troppa gente che fà chiasso, o qualche via senza fila.[/quote]

vedi, è chiaro che non cercassi in ALP una guida per nuove vie interessanti da fare, perché come hai giustamente "tanato" a me interessano altri tipi di vie; quello che ho trovato povero è stato per esempio l'apporto di Adam Holzneck o anche di Ivo Rabanser (eppure ne hanno fatte di cose in Sella, e come...). Sappiamo che il Sella non è solo il Ciavazes o le Torri; ci sono angoli neanche troppo nascosti dove sono state scritte pagine di grande alpinismo, nello stile che piace a noi...e non mi sembra che emerga troppo.

La stessa bellissima via Vinatzer al Sass dla Luesa (per la cronaca il 30 agosto sul libro di via la mia firma e quella del mo compare erano le prime del 2004!!) è sì citata come esempio di maestria del grande Gardenese, però poteva anche essere suggerita tra le vie classiche e magari con una foto più recente di quella di Gogna targata 1970.

S

[Feo]

C'è un progetto per un viadotto che unisce il Campolongo al Pordoi,

campolongo? uot's campolongo? so che esiste corvara,da lì, verso est, si sale verso il passo pordoi. poco dopo il campo da golf si arriva a un dosso insignificante si scende per una lieve depressione e la strada ricomincia a salire fino ad arrivare al passo... alcuni dicono esserci una valle, ma son solo chiacchere... basta chiudere gli occhi appena dopo gli impianti del vallon...

...ankora non kapisko perkè teteski kiamare kuesto komprensorien kuattro passi!!!!

... ma Arabba non è in Val Badia?

[andreag]

L'ho preso e letto...deludente è dir poco; non parliamo poi delle vie presentate, che palle: sempre le stesse! Salvo solo l'intervista a Bini ed il bellissimo pezzo di Mariacher.
S

Beh, l'avevo già detto per il numero sulle Pale, e mi sono fatto fregare di nuovo a comprarlo...a me questi ultimi numeri di AlpGM sembrano di una povertà spaventosa....nessun tentativo di fare qualcosa di appetibile anche per un pubblico che sappia "qualcosina" di montagna...
Mi domando chi è il compratore medio di ALP, a guardare questi numeri sembra un cittadino disinformato che va in vacanza in montagna due settimane l'anno e guarda incuriosito le cartoline con le foto di "'sti mati che rampega"....

andrea

[alfaomega]

Mi domando chi è il compratore medio di ALP, a guardare questi numeri sembra un cittadino disinformato che va in vacanza in montagna due settimane l'anno e guarda incuriosito le cartoline con le foto di "'sti mati che rampega"....

andrea

...o un giovane arrampicatore che vuol conoscere un pò di storia

[fab]

Mi domando chi è il compratore medio di ALP, a guardare questi numeri sembra un cittadino disinformato che va in vacanza in montagna due settimane l'anno e guarda incuriosito le cartoline con le foto di "'sti mati che rampega"....

andrea

...o un giovane arrampicatore che vuol conoscere un pò di storia

... o me!

[pietrodp]

L'ho preso e letto...deludente è dir poco; non parliamo poi delle vie presentate, che palle: sempre le stesse! Salvo solo l'intervista a Bini ed il bellissimo pezzo di Mariacher.
S

Beh, l'avevo già detto per il numero sulle Pale, e mi sono fatto fregare di nuovo a comprarlo...a me questi ultimi numeri di AlpGM sembrano di una povertà spaventosa....nessun tentativo di fare qualcosa di appetibile anche per un pubblico che sappia "qualcosina" di montagna...
Mi domando chi è il compratore medio di ALP, a guardare questi numeri sembra un cittadino disinformato che va in vacanza in montagna due settimane l'anno e guarda incuriosito le cartoline con le foto di "'sti mati che rampega"....

andrea

Eccomi anch'io. (Anche se due settimane in montagna non riesco a farle.. )
A me la rivista e' piaciuta abbastanza, ha belle foto, gli articoli citati sono piacevoli, e anche rileggere cose che gia' sapevo non mi getta poi nello sconforto. [/b]

[Filippo]

Io ho smesso di prenderlo già da diverso tempo, alla fine non ne vale la pena per quanto il materiale fotografico sia superbo non giustifica l'aquisto di una rivista che poi nei testi non dice niente o quello che dice è inarrivabile.

[quote="sergio teresi"]L'ho preso e letto...deludente è dir poco; non parliamo poi delle vie presentate, che palle: sempre le stesse! Salvo solo l'intervista a Bini ed il bellissimo pezzo di Mariacher.

S[/quote]