Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda PIEDENERO » ven lug 22, 2016 15:04 pm

Sbob ha scritto:Ridi, pagliaccio!

La discussione politica moderna si e' ridotta a slogan, semplificando all'inverosimile concetti complessi.

Guarda quel video sulla democrazia. Secoli di discussione su democrazia, repubblica & divisione dei poteri, e questo se ne salta fuori con la soluzione della antica Atene. Estigrancazzi!


Ma giusto una domanda: se tanto non siamo in democrazia, perche' ci si scalda tanto per un referendum tra due forme non-democratiche?

in turkia tu saresti un erdoganiano di ferro.
beccati sto slogan semplificatore
:lol:
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda Sbob » ven lug 22, 2016 15:42 pm

I sedicenti fautori della democrazia che riducono tutto all'insulto personale. :roll:

Eh, si', la democrazia diretta e' la soluzione per il dialogo!


... ma poi non ti piace l'esempio di democrazia a furor di popolo della Turchia?
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda PIEDENERO » ven lug 22, 2016 16:22 pm

Sbob ha scritto:I sedicenti fautori della democrazia che riducono tutto all'insulto personale. :roll:

Eh, si', la democrazia diretta e' la soluzione per il dialogo!


... ma poi non ti piace l'esempio di democrazia a furor di popolo della Turchia?


lascia perdere, per me sei solo un provocatore, con te non mi interessa discutere.
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda Sbob » ven lug 22, 2016 18:30 pm

Opinione diversa = provocatore :-k

Dai, tornate a farvi i pompini a vicenda!
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda MarcoS » ven ago 12, 2016 8:16 am

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Messaggioda Sbob » ven ago 12, 2016 12:10 pm

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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda MarcoS » mer ago 17, 2016 11:35 am

http://scenarieconomici.it/la-lira-aiuta-i-parassiti-meglio-svalutare-i-salari-galli-del-pd-e-comitato-per-il-si/

Anche senza entrare nel merito riguardo a correttezza o meno delle tesi esposte è interessante la visione sociale che appare. Giusto per chi ancora - stranamente - pensasse al pd come a un qualcosa di sinistra (almeno nel senso storico del termine).
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda Sbob » mer ago 17, 2016 11:48 am

Ah, l'arte del cherry picking!
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda Callaghan » mer ago 17, 2016 13:09 pm

Giusto per chi ancora - stranamente - pensasse al pd come a un qualcosa di sinistra (almeno nel senso storico del termine).

ma anche come qualcosa di capace:

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fonte: http://goofynomics.blogspot.it/2016/08/186-trimestri-di-pil-destagionalizzato.html#comment-form
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda Sbob » mer ago 17, 2016 15:06 pm

Gia' uno che mette un grafico del pil su mezzo secolo in scala lineare invece che logaritmico, e mette una linea retta di trend lineare e' una capra.

Ancor piu' capra confrontare li pil nazionale con un trend invece che con dati quali l'andamento medio di regioni con caratteristiche simili (che so, l'Europa).



Ma per gli amanti dei grafici a c***o, posto sempre questo:
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda Callaghan » mer ago 17, 2016 15:22 pm

Sbob ha scritto:Gia' uno che mette un grafico del pil su mezzo secolo in scala lineare invece che logaritmico, e mette una linea retta di trend lineare e' una capra.

difficilmente ti rispondo, vista la tua propensione.

ma con questa affermazione che quoto, credo tu ti sia definito per quel che sei: un ignorante, bocciabile a qualsiasi livello di istruzione scolastica.

la traduco, per chi non capisce: la tua chiosa della tipologia grafica (lineare, logaritmica, esponenziale e quelcazzochevuoi) equivale a dissertare sul differente tipo di merda che ti sta colando in testa di provenienza ignota.

ad maiora.
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda Sbob » mer ago 17, 2016 15:30 pm

Callaghan ha scritto:ma con questa affermazione che quoto, credo tu ti sia definito per quel che sei: un ignorante, bocciabile a qualsiasi livello di istruzione scolastica.

la traduco, per chi non capisce: la tua chiosa della tipologia grafica (lineare, logaritmica, esponenziale e quelcazzochevuoi) equivale a dissertare sul differente tipo di merda che ti sta colando in testa di provenienza ignota.

Caro il mio ignorantone, la questione, che evidentemente non comprendi, non e' di tipologia grafica.

L'andamento di grandezze economiche e' tipicamente esponenziale dato che le variazioni sono cumulate. L'approssimazione lineare e' possibile solo per piccole scale temporali, dove e^x e' approssimabile con x.
Una scala di 50 anni NON e' una scala temporale breve.

Cercare un trend lineare su una scala temporale di 50 anni dimostra scarsa competenza della materia economica.



Non parliamo poi del paragone con una linea estrapolata invece che con un riferimento mondiale, che dimostra un livello di ignoranza, o malafede, galattico.
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda Sbob » mer ago 17, 2016 15:33 pm

Hey, guarda! Il piddi' e' riuscito a fermare il PIL anche della Francia!!!

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Sono teribbili!!!
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda Sbob » mer ago 17, 2016 15:55 pm

Questo grafico mostra chiaramente che la crisi mondiale e' causata dal calo di consensi di Forza Italia:
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda Keith » mer ago 17, 2016 23:48 pm

:idea:

Che Sbob sia un bocconiano?
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda Sbob » gio ago 18, 2016 8:56 am

Piano con gli insulti!
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda PIEDENERO » ven ago 19, 2016 7:58 am

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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda PIEDENERO » ven ago 19, 2016 8:11 am

RETROSCENA/ Se Renzi cambia la Costituzione perché glielo chiede Jp Morgan

Anni fa, ospite di Gad Lerner, il semi sconosciuto sindaco di Firenze era stato colto in fallo mentre durante un intervallo rispondeva tramite auricolare a Giorgio Gori che ne gestiva la performance televisiva. Allora Renzi, per cancellare l'immagine di un uomo eterodiretto, si liberò di Gori relegandolo a sindaco di Bergamo, ma il Renzi silente di questi giorni è indizio di nuovi e più potenti suggeritori che ne hanno rivoluzionato la strategia tanto guascona quanto inconcludente. Questi però vogliono risultati. Via allora dal proscenio il Renzi mussoliniano presidente di tutti, pateticamente attaccato allo smartphone per sommergere di sms gli atleti italiani impegnati alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. E dentro invece gli editorialisti dei giornali che contano, quindi non quelli italiani, che spiegano a mezzo mondo che se passa il No sarà recessione per tutta Europa.
In realtà i "pupari" dell'uomo di Rignano sull'Arno, se passa il No, ci rimettono un sacco di soldi. Chi potrà garantirgli infatti in futuro una Costituzione italiana che sfrutta la bugia quasi infantile della cosiddetta "clausola di supremazia dello Stato" per vendersi l'Italia a pezzi? E vivaddio, molti di loro hanno già dato. Dai tempi delle cene in Toscana. Una cena per decidere, una per confermare le decisioni. Primo giugno 2012, primo aprile 2014. Due protagonisti sempre presenti: il presidente del Consiglio Matteo Renzi, l'ex premier britannico Tony Blair. Un terzo (presente con suoi rappresentanti) è l'organizzatore, il vero beneficiario dei frutti degli incontri: la banca d'affari JpMorgan.
Scrive il quotidiano britannico Daily Mirror: "Renzi è il Blair italiano non solo nelle intenzioni politiche, ma anche nelle alleanze economiche. Un esempio? La JpMorgan".
I fatti. Il primo giugno 2012 la banca d'affari statunitense organizza una cena a palazzo Corsini a Firenze. Il padrone di casa Jamie Dimon (amministratore delegato della JpMorgan) invita l'allora sindaco della città Renzi e il già ex primo ministro, e da quattro anni consulente speciale della banca, Blair. Il primo aprile 2014 la scena di sposta Oltremanica. Questa volta gli onori di casa lo fa l'ambasciatore italiano a Londra Pasquale Terracciano. Durante la cena a base di pesce Renzi e Blair discutono in privato.
Il giorno successivo Blair rilascia un'intervista a Repubblica, in cui afferma: "I momenti di grande crisi sono anche momenti di grande opportunità. In tempi normali sarebbe difficile per chiunque realizzare un programma ambizioso come quello delineato dal nuovo premier italiano. Ma questi non sono tempi normali per l'Italia. Renzi comprende perfettamente la sfida che ha di fronte. Se facesse solo dei piccoli passi rischierebbe di perdere la spinta positiva con cui è partito. Perciò c'è una coerenza tra il suo programma di riforme costituzionali e le riforme strutturali per rilanciare l'economia. E la crisi può dargli l'opportunità per compiere quei cambiamenti che sono necessari al Paese, ma che finora non sono mai stati fatti per le resistenze di lobby e interessi speciali".
E ancora: "A mio parere occorre calibrare tre elementi: la riduzione del deficit, che è essenziale; le riforme necessarie per cambiare politica economica; e la crescita non solo per generare occupazione ma anche per portare più denaro nelle finanze pubbliche. Per fare tutto questo non serve la contrapposizione destra/sinistra, bensì quella tra giusto e sbagliato, fra ciò che funziona e ciò che non funziona. Se la riduzione del deficit è troppo veloce, la crescita non riparte. Ma se non si fanno le necessarie riforme, il deficit non si riduce. E mi sembra che questo Renzi lo abbia capito benissimo".
In un'altra intervista, rilasciata al quotidiano britannico The Times, sempre Blair ha detto: "Il mutamento cruciale, delle istituzioni politiche, neanche è cominciato. Il test chiave sarà l'Italia: il governo ha l'opportunità concreta di iniziare riforme significative".
Ricapitolando. Blair ha confermato il suo appoggio a Renzi sulla strada delle riforme. Ma, come abbiamo ricordato, non è più il politico che parla. Oggi il fu-leader dei laburisti riceve uno stipendio di milioni di dollari l'anno per fare da consulente a una delle più importanti banche d'affari del mondo (seconda solo alla Goldman Sachs), formalmente denunciata dalla Casa Bianca di essere stata la "responsabile della crisi dei subprime", che ha poi scatenato la crisi economica mondiale.
Ha scritto l'economista statunitense Joseph Stiglitz: "Le banche d'affari si servono di consulenti come la massoneria si serve dei propri membri. I consulenti oliano gli ingranaggi della politica, avvicinano i politici che contano alle banche giuste e promuovono presso di loro politiche compiacenti a quelle indicate dalle banche".
Che cosa si intende per "politiche compiacenti a quelle indicate dalle banche"? Il 28 maggio 2013 la JpMorgan ha redatto un documento di sedici pagine dal titolo "Aggiustamenti nell'area euro". Dopo che nell'introduzione si fa già riferimento alla necessità di intervenire politicamente a livello locale, a pagina 12 e 13 si arriva alle costituzioni dei Paesi europei, con particolare riferimento alla loro origine e ai contenuti: "Quando la crisi è iniziata era diffusa l'idea che questi limiti intrinseci avessero natura prettamente economica. Ma col tempo è divenuto chiaro che esistono anche limiti di natura politica. I sistemi politici dei Paesi del Sud, e in particolare le loro Costituzioni, adottate in seguito alla caduta del fascismo, presentano una serie di caratteristiche che appaiono inadatte a favorire la maggiore integrazione dell'area europea".
E ancora. "I problemi economici dell'Europa sono dovuti al fatto che i sistemi politici della periferia meridionale sono stati instaurati in seguito alla caduta di dittature, e sono rimasti segnati da quell'esperienza. Le Costituzioni mostrano una forte influenza delle idee socialiste, e in ciò riflettono la grande forza politica raggiunta dai partiti di sinistra dopo la sconfitta del fascismo", prosegue l'analisi della banca d'affari.

Andando avanti nella lettura il documento entra più nello specifico: "I sistemi politici e costituzionali del Sud presentano le seguenti caratteristiche: esecutivi deboli nei confronti dei parlamenti, governi centrali deboli nei confronti delle regioni, tutele costituzionali dei diritti dei lavoratori, tecniche di costruzione del consenso fondate sul clientelismo, il diritto di protestare se i cambiamenti sono sgraditi. La crisi ha illustrato a quali conseguenze portino queste caratteristiche. I Paesi della periferia hanno ottenuto successi solo parziali nel seguire percorsi di riforme economiche e fiscali, e abbiamo visto esecutivi limitati nella loro azione dalle costituzioni (Portogallo), dalle autorità locali (Spagna), e dalla crescita di partiti populisti (Italia e Grecia)".
Riassumendo, la JpMorgan ci dice: liberatevi al più presto delle vostre costituzioni antifasciste.
È "L'idea d'uno Stato dove i poteri legislativo, esecutivo, giudiziario appartengano a organi diversi e siamo tutti eguali davanti alla legge" a esser malvista dalla parte dominante nel ventunesimo secolo. Soprattutto, sono malviste le Costituzioni nate dalla Resistenza. Specie quelle del Sud Europa: in Italia, Grecia, Spagna, Portogallo", denuncia il giurista Franco Cordero.
Per l'economista Emiliano Brancaccio: "Maggiore è il potere del parlamento, più è difficile ridimensionare lo stato sociale. Un orientamento di segno opposto, invece, mira a redistribuire il reddito favorendo il profitto e le rendite, non certo a un ammodernamento del Paese. Nella Costituzione italiana e in quelle antifasciste ci sono norme che vincolano la tutela della proprietà privata, che può essere espropriata per fini di pubblica utilità. Le istituzioni finanziarie hanno spesso interesse a realizzare acquisizioni estere di capitali nazionali, e dunque hanno interesse a garantire che la proprietà del soggetto straniero che acquisisce sia tutelata. Con queste Costituzioni il soggetto straniero che viene ad acquisire spesso a prezzi stracciati capitale nazionale di Paesi in difficoltà non è totalmente tutelato perché potrebbe essere espropriato. Dietro la parolina magica 'modernizzazione', spesso pronunciata da JpMorgan, c'è dunque la tutela degli interessi di chi vuole venire a fare shopping a buon mercato in Italia e in altri paesi periferici dell'Unione europea".
Mentre Renzi fa i "giochi" che contano, la macchina di distrazione di massa ci tiene impegnati con i racconti dei suoi sms a nuotatrici e ciclisti, a tiratrici al piattello e pallavolisti tutti timorosi di trovare le mitiche congratulazioni anticipate del premier che significano sconfitta sicura, come attestato dal povero Nibali. E sull'altro fronte, quello del fu "centrodestra"? Berlusconi-Zeus continua a giocare dal monte Olimpo di villa Certosa e dopo Bondi, Alfano, Bertolaso, Fitto lancia Parisi in attesa — secondo i più — di sgranocchiarsi anche l'ex-manager pubblico-privato.
Ma Stefano Parisi, così dicono i bene informati che lo hanno visto all'opera nei meandri di Palazzo Chigi, è "razza padrona". Prepara in silenzio la sua campagna d'autunno, certo come Highlander che "ne resterà soltanto uno". E già pregusta di essere lui, sfruttando l'onda lunga della protezione di Silvio il tempo necessario per poter essere poi in grado di difendersi dal suo mecenate. Gioco difficile e dagli esiti incerti. Ma conoscendo le potenzialità dell'elettorato moderato italiano, un gioco che vale la candela.
Giochi. Olimpiadi, Renziadi, Parisiadi. Noi che siamo rimasti ingenui, continuiamo a fare il tifo per l'Italia.

http://www.ilsussidiario.net/News/Polit ... an/719455/
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda Sbob » ven ago 19, 2016 11:30 am

PIEDENERO ha scritto:Riassumendo, la JpMorgan ci dice: liberatevi al più presto delle vostre costituzioni antifasciste.

Permettimi, la frase e' ambigua...
Non e' l'antifascismo che e' denunciato da JP Morgan, ma il fatto che, sull'onda dell'antifascismo e della paura delle dittature, alcune costituzioni hanno creato sistemi eccessivamente deboli. Che poi bisognerebbe forse dire che la vera paura di molti padri costituenti era che vincessero i comunisti, mica i fascisti.

Comunque, al di la' delle cause, credo che sia abbastanza condivisibile che la costituzione italiana ha creato un sistema politico debole, vedi i vari pentapartiti, governi Andreotti XXLVIIIIIbis, etc., sistemi in cui finivano per comandare partitini con diritto di ricatto. E i pateracchi elettorali successivi hanno cercato di rafforzare il governo tramite maggioranze artificiali che hanno snaturato gli equilibri costituzionali.


Nella Costituzione italiana e in quelle antifasciste ci sono norme che vincolano la tutela della proprietà privata, che può essere espropriata per fini di pubblica utilità.

Ci sono in tutte le costituzioni del mondo. Vedi quinto emendamento, art. 14 della costituzione tedesca, etc...

Che poi chi veramente ha da temere l'espropriazione sono i privati con un giardino dove deve passare un elettrodotto, mica le multinazionali.

Se proprio vogliamo, la costituzione italiana ha di particolare l'art. 43 sulla nazionalizzazione, ma nazionalizzazioni ne hanno fatte molti stati anche nordici tra cui Francia e UK, e non mi risulta che abbiano cambiato la costituzione per impedirle. Semplicemente dagli anni '70 nessuno ha piu' nazionalizzato nulla, anzi di questi tempi si privatizza molto di piu'.
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda MarcoS » mer set 21, 2016 11:58 am

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