Tagli alla sanità...tanto per cambiare

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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda Achille_piè_veloce » ven gen 20, 2017 15:08 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:
Steff ha scritto:PS i LEA sono i livelli essenziali di assistenza, le prestazioni che devono essere garantite dal SSN


Grazie, così ho capito la frase che avevi scritto prima.
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda Steff » ven gen 20, 2017 17:30 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:
Mah se evitiamo i soliti luoghi comuni da bar della Padania secondo me è meglio :wink:

sono astemia... non frequento i bar! :smt059
(e neanche i blog :wink: )
tutta farina del mio sacchettino.
forse mi sono espressa male.
Pare che io faccia pubblicità alle assicurazioni e denigri il ssn. No, non amo le assicurazioni. Però le uso.
Sono perfettamente al corrente del fatto che " spendiamo relativamente poco, in percentuale al pil, rispetto alle principali nazioni occidentali" e in proporzione al livello di assistenza garantito sulla carta, aggiungo io.
Medico di base, ricovero, interventi, emergenze, screening ... tutto gratuito, medicinali, esami e visite specialistiche con un modesto contributo.... e chi cce l'ha in giro? lo apprezzo molto, credimi.
già... peccato che " naturalmente ci sono disparità sul territorio nazionale" ma sono d'accordo "nel complesso è così" (un pollo a padova, un'ala a trapani, la pelle a Salerno, la coscia a grosseto ecc ecc ecc fa mezzo pollo a testa).
Prob tu guardi la cosa dall'interno, io come utente. E come utente, col ticket se ti va bene aspetti. quanto? dipende. E ti visita chi capita. Chi capita? dipende. Hai bisogno di un intervento. Quando potrai farlo? e chi lo sa? aspetta e spera. Chi ti opera? chi capita. e chi capita? dipende.
Di sicuro esami preliminari da esterno, intervento in day hospital e via a casa.
Hai bisogno? vai dal medico di base. te lo raccomando... ma cambialo no?!?!?! vai all'usl sono tutti pieni... ma quanto prendono a paziente? e che servizio fanno? maròòòò #-o
ti fai male, vai al pronto soccorso! beh, non mi dilungo, a chi è capitato ultimamente sa cosa vuol dire ormai, pure al nord.

Sì, molti operatori si fanno il mazzo, e vengono aggrediti in corsia e al PS da ammalati e parenti e magari si beccano inchieste e denunce per colpe non loro... avanti così molti di loro si stancheranno e il mazzo se lo faranno in meno e sempre di meno
E' ormai un circolo vizioso: il sistema non funziona tanto bene->alcune persone si fanno polizze sanitarie integrative->il sistema peggiora ancora un po' ->più persone si fanno polizze sanitarie integrative-> ecc ecc

PS: dimenticavo, siccome siamo in Italia, naturalmente se hai conoscenze all'interno, anche il ssn funziona benissimo
ciao doc :smt006
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » sab gen 21, 2017 9:29 am

Dal quotidiano sanità:

"Il podio invece lo abbiamo ottenuto nel 2014 con la classifica della multinazionale americana dei media Bloomberg che ha valutato il nostro Ssn il terzo più efficiente del pianeta e primo in Europa. Doveroso ricordare come la classifica Bloomberg sia molto netta e basata su crudi indicatori che legano aspettativa di vita ai costi e al finanziamento del sistema. Un’equazione in cui primeggiamo, vista la nostra alta speranza di vita (anche se nel 2015 è calata per la prima volta) e un basso finanziamento (previsto al 6,5% del Pil nel 2018, considerata soglia minima di finanziamento per un sistema sanitario avanzato)."

Colpisce sicuramente il fatto che, quando si valutano dei dati, appunto, "oggettivi" (prendiamo il termine con beneficio di inventario visto che non stiamo parlando di scienze esatte) il nostro SSN figura molto bene, mentre nella percezione degli utenti le cose sono molto diverse (vedi sopra).

Sui motivi di questa discrepanza si può discutere. Mia personale opinione è che qualche ruolo ce l'abbiano i media, ma magari sono di parte.

Poi ribadisco, sono documentate forti discrepanze fra regioni e regioni. in linea di massima però, almeno nelle realtà che conosco io, il sistema pubblico italiano non ha nulla da invidiare a quello dei paesi più avanzati. E tendenzialmente con costi inferiori.

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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda Steff » sab gen 21, 2017 10:00 am

non ho nessunissima difficoltà a credere alle fonti oggettive se dicono che " il sistema pubblico italiano non ha nulla da invidiare a quello dei paesi più avanzati."
Sui costi mi consenti di dire che non sempre sono correttamente gestiti? che con ggli stessi ssoldi si potrebbe fare un po' meglio almeno in certi campi e in certe parti del paese?
Torno sul discorso del medico di base, tanto decantato nelle inchieste e nelle comparazioni con gli altri paesi, rispondimi, ma secondo te veramente sono un'eccellenza? fanno i confidenti dei pensionati, il sostegno degli assenteisti e i passacarte e spesso neanche le carte correttamente sanno fare. E quanto prendono per paziente? Eppure sono uno dei vanti del SSN :roll:
E' solo colpa del sistema? no di certo. E' prima di tutto colpa dei singoli, medici e pazienti.
Che poi i media, se non hanno l'omicidio da prima pagina, riempiano le pagine con la malasanità anche qui siamo d'accordo.
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda Sbob » dom gen 22, 2017 11:16 am

Ci sono mille problemi, ma, al netto di tutto, l'Italia è uno dei paesi con il migliore livello di salute.

Il mio grosso timore è che con la scusa dell'efficienza si butti tutto quello che c'è di buono e si punti ad un sistema all'americana (quello sì estremamente sprecone)
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » dom gen 22, 2017 11:18 am

Allora.

Che sprechi ci siano e che le risorse possano essere utilizzate meglio è talmente ovvio che non è neanche il caso di parlarne.

Il problema è che una spending review fatta bene è una cosa molto complicata, richiede tempo, competenze, e soprattutto la voglia di fare delle scelte, prendersi delle responsabilità e scontentare qualcuno.
Invece si tende a identificare la spending review con tagli lineari, dando l'impressione che il vero obiettivo non sia "spendere meglio" ma "spendere meno", e che la denuncia, fortemente mediatizzata, degli sprechi, sia un cavallo di Troia per tagliare tout court.

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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda PIEDENERO » dom gen 22, 2017 14:01 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Allora.

Che sprechi ci siano e che le risorse possano essere utilizzate meglio è talmente ovvio che non è neanche il caso di parlarne.

Il problema è che una spending review fatta bene è una cosa molto complicata, richiede tempo, competenze, e soprattutto la voglia di fare delle scelte, prendersi delle responsabilità e scontentare qualcuno.
Invece si tende a identificare la spending review con tagli lineari, dando l'impressione che il vero obiettivo non sia "spendere meglio" ma "spendere meno", e che la denuncia, fortemente mediatizzata, degli sprechi, sia un cavallo di Troia per tagliare tout court.

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quoto e aggiungo

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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mar gen 31, 2017 9:54 am

Vedo su un articolo di quotidiano sanità che secondo un altro sistema di valutazione (Health consumer powerhouse) il sistema sanitario italiano risulta al 22esimo posto in Europa. A parte la considerazione che report diversi danno risultati drammaticamente discordanti, a conferma della difficoltà di una valutazione "oggettiva" (nel report in questione si dà particolare importanza alla soddisfazione dell'utenza), quello che viene sottolineato è la marcata disomogeneità fra le varie regioni. "Da Roma in su sanità di qualità, al sud livello molto basso".

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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » ven feb 10, 2017 8:50 am

Su repubblica di ieri c'era un interessante articolo sul depauperamento dei servizi (sanitari ma non solo) nelle zone di montagna.

Comunque se ci può consolare (mal comune...), anche la ricca e avanzata Inghilterra sembra presa piuttosto maluccio. Vedevo oggi su rainews la rassegna stampa dei giornali britannici, che lamentavano ospedali quasi "in stato di guerra" per i continui tagli. Peraltro i miei amici che stanno a Londra mi confermano che da quelle parti riuscire a vedere un medico in tempi brevi è un'impresa di una certa difficoltà.

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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » lun feb 13, 2017 14:23 pm

Oggi si conferma: " il taglio di 422 milioni alla sanità orami è certo. Nuovi LEA a rischio".

Eh, i soliti disfattisti, che non ci credono ai proclami degli alti papaveri: "con sempre meno risorse offriremo sempre più servizi, di qualità sempre maggiore, dimezzando i tempi di attesa" :^o

Il mago Silvan a questi qui gli fa un baffo :mrgreen:

Prestidigitatori saluti
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » sab feb 18, 2017 22:31 pm

Dal sole 24 ore:

Il Servizio sanitario nazionale ha perso tra il 2014 e il 2015 ben 10.444 unità di cui 1.797 medici e 2.788 infermieri. Lo stanziamento previsto nella legge di bilancio per il 2017 per le assunzioni è di 75 milioni, che per i due profili indicati non copre neanche il 46% e il 30% - rispettivamente di infermieri e medici - del turn over del solo ultimo anno, altro che potenziamento per la questione orari.

Falcidiati saluti
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda Kinobi » ven feb 24, 2017 10:31 am

Caro
Delle 55 merde umane di Napoli oggi ai domiciliari, ci dici nulla?
55 merde umane e nessuno nei lustri diceva nulla?
È difficile poi che i tagli al personale sanitario non abbiano un appoggio plebiscitario dalla popolazione contribuente.
Ciao
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » ven feb 24, 2017 11:40 am

Kinobi ha scritto:Caro
Delle 55 merde umane di Napoli oggi ai domiciliari, ci dici nulla?
55 merde umane e nessuno nei lustri diceva nulla?
È difficile poi che i tagli al personale sanitario non abbiano un appoggio plebiscitario dalla popolazione contribuente.
Ciao
E


Infatti si diceva delle discrepanze fra realtà regionali diverse.
Nelle zone dove ho lavorato io, queste cose non le ho mai viste. Anzi, praticamente tutti i colleghi che conosco finiscono l'anno con molte ore in più non recuperabili e accumuli di ferie non godute, anche di diverse settimane.
Peraltro è noto che molti meridionali, per curarsi adeguatamente, devono spostarsi al nord - sopportando disagi e spese aggiuntive.

Ciò detto, la popolazione contribuente dovrebbe rendersi conto che tagliare il personale NON significa ridurre gli sprechi/abusi/clientelismi eccetera: significa che i furbetti continueranno a fare i furbetti, chi si fa il mazzo lavorerà in condizioni sempre più difficili e alla fine ci rimetterà la qualità del servizio e dunque l'utenza.

Come si diceva, quello che c'è da fare è sanzionare i comportamenti illeciti, tagliare gli sprechi dove ci sono (e non fare tagli lineari, blocchi di turnover e altre misure indiscriminate), e nel contempo investire dove vale la pena di farlo senza depauperare i servizi che funzionano.

Questo è quello che si definisce "spending review" fatta seriamente.

Precisati saluti
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda Kinobi » ven feb 24, 2017 12:44 pm

E' easy fare Spending Review.
Vai a Napoli e li mandi a casa tutti.
-Alcuni perchè sono merde umane.
-Gli altri perchè anzichè spazzare le merde, le aggiravano rendendosi complici.

Si chiava, pardon, chiama omertà.
Solo ripulendo l'interno, si può ripartire.
Amen.
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda Sbob » ven feb 24, 2017 16:02 pm

Anche nella Milano comunioneliberazionista ci sarebbe da ripulire molto.
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » ven feb 24, 2017 17:03 pm

Sbob ha scritto:Anche nella Milano comunioneliberazionista ci sarebbe da ripulire molto.


A certi livelli probabilmente si.

Per quel che ne so io, fra gli "operativi" (medici infermieri ecc.) della sanità pubblica ci si fa parecchio il mazzo. Non credo proprio ci siano grandi margini per tagliare. Anzi.

Risicati saluti
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » sab mar 04, 2017 9:52 am

Da quotidiano sanità:

Anche il sociosanitario paga pegno. Dall’intesa Stato Regioni tagli per 261 milioni alle non autosufficienze e al fondo politiche sociali

Il dato emerso oggi durante lo svolgimento di un’interrogazione dell’on. Lenzi in Affari Sociali. Il taglio è conseguenza della riduzione degli stanziamenti statali a favore delle Regioni. Colpito il Fondo per le non autosufficienze 2017 che perde 50 milioni e scende a 450 e il fondo nazionale per le politiche sociali che passa da 311 a 99,7 milioni.


02 MAR - Nei giorni scorsi ha tenuto banco il taglio di 422 milioni di euro al fondo sanitario nazionale derivante dalla riduzione del contributo statale alle Regioni. Oggi è emerso invece un altro taglio, non direttamente ascrivibile al fondo sanitario, ma che in ogni caso andrà comunque a incidere nell campo dell'assistenza socio sanitaria. E in particolare sul Fondo per le non autosufficienze e sul Fondo nazionale per le politiche sociali.

E ancora una volta tutto deriva dalle ricadute del contributo alla finanza pubblica a carico delle Regioni stabilito a partire dalla legge finanziaria 2015 e che per il 2017 costerà a Regioni e Province autonome ben 2,691 miliardi di minori introiti statali.

Quello che si è capito solo oggi, confermando i timori del Tavolo per le non autosufficienze, è che nell'Intesa Stato Regioni del 23 febbraio scorso per stabilire come dar seguito alla contribuzione regionale, è stato previsto, tra le altre cose, un taglio di circa 261 milioni nel settore sociale.




Di questi 211,3 peseranno sul Fondo politiche sociali, che passa da 311 a 99,7 milioni, e altri 50 milioni saranno a carico del Fondo per le non autosufficienze, con il risultato grottesco di "annullare" di fatto l'incremento di pari importo al Fondo stesso previsto dalla legge per la Coesione sociale e il Mezzogiorno approvata proprio il giorno prima dell'intesa. Il risultato è che le non autosufficienze tornano allo stanziamento di 450 milioni della legge di Bilancio.

La conferma dei tagli l’ha data il sottosegretario alle Politiche Sociali Luigi Bobba, rispondendo a un’interrogazione dell’onorevole Donata Lenzi (PD) in Commissione Affari Sociali della Camera.

Bobba ha infatti ricordato come tali riduzioni siano appunto conseguenza di quell'intesa che, prevedendo la riduzione degli stanziamenti statali a favore delle Regioni per un totale di 485,196 milioni extra sanitari, ha contemplato gli effetti di tale riduzione su diverse voci di spesa tra le quali figurano il Fondo per le non autosufficienze e quello per le Politiche sociali per gli importi sopra menzionati.

Un’intesa, ha tenuto a precisare il sottosegretario, alla quale il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non ha preso parte in alcun modo neanche nella fase istruttoria condotta unicamente dal Mef.

Tra sanità, propriamente detta (i 422 milioni di euro in meno per il fondo sanitario) e sociale (i 261 milioni per i due fondi non autosufficienze e sociale), il taglio complessivo nel socio sanitario nel 2017 assomma quindi a 683 milioni di euro.

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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda scairanner » sab mar 04, 2017 23:31 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Da quotidiano sanità:

Anche il sociosanitario paga pegno. Dall’intesa Stato Regioni tagli per 261 milioni alle non autosufficienze e al fondo politiche sociali

Il dato emerso oggi durante lo svolgimento di un’interrogazione dell’on. Lenzi in Affari Sociali. Il taglio è conseguenza della riduzione degli stanziamenti statali a favore delle Regioni. Colpito il Fondo per le non autosufficienze 2017 che perde 50 milioni e scende a 450 e il fondo nazionale per le politiche sociali che passa da 311 a 99,7 milioni.


02 MAR - Nei giorni scorsi ha tenuto banco il taglio di 422 milioni di euro al fondo sanitario nazionale derivante dalla riduzione del contributo statale alle Regioni. Oggi è emerso invece un altro taglio, non direttamente ascrivibile al fondo sanitario, ma che in ogni caso andrà comunque a incidere nell campo dell'assistenza socio sanitaria. E in particolare sul Fondo per le non autosufficienze e sul Fondo nazionale per le politiche sociali.

E ancora una volta tutto deriva dalle ricadute del contributo alla finanza pubblica a carico delle Regioni stabilito a partire dalla legge finanziaria 2015 e che per il 2017 costerà a Regioni e Province autonome ben 2,691 miliardi di minori introiti statali.

Quello che si è capito solo oggi, confermando i timori del Tavolo per le non autosufficienze, è che nell'Intesa Stato Regioni del 23 febbraio scorso per stabilire come dar seguito alla contribuzione regionale, è stato previsto, tra le altre cose, un taglio di circa 261 milioni nel settore sociale.




Di questi 211,3 peseranno sul Fondo politiche sociali, che passa da 311 a 99,7 milioni, e altri 50 milioni saranno a carico del Fondo per le non autosufficienze, con il risultato grottesco di "annullare" di fatto l'incremento di pari importo al Fondo stesso previsto dalla legge per la Coesione sociale e il Mezzogiorno approvata proprio il giorno prima dell'intesa. Il risultato è che le non autosufficienze tornano allo stanziamento di 450 milioni della legge di Bilancio.

La conferma dei tagli l’ha data il sottosegretario alle Politiche Sociali Luigi Bobba, rispondendo a un’interrogazione dell’onorevole Donata Lenzi (PD) in Commissione Affari Sociali della Camera.

Bobba ha infatti ricordato come tali riduzioni siano appunto conseguenza di quell'intesa che, prevedendo la riduzione degli stanziamenti statali a favore delle Regioni per un totale di 485,196 milioni extra sanitari, ha contemplato gli effetti di tale riduzione su diverse voci di spesa tra le quali figurano il Fondo per le non autosufficienze e quello per le Politiche sociali per gli importi sopra menzionati.

Un’intesa, ha tenuto a precisare il sottosegretario, alla quale il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non ha preso parte in alcun modo neanche nella fase istruttoria condotta unicamente dal Mef.

Tra sanità, propriamente detta (i 422 milioni di euro in meno per il fondo sanitario) e sociale (i 261 milioni per i due fondi non autosufficienze e sociale), il taglio complessivo nel socio sanitario nel 2017 assomma quindi a 683 milioni di euro.

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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » dom mar 19, 2017 12:02 pm

L’accusa della FP CGIL: “Mancano investimenti, assunzioni, organizzazione sul territorio”
Ospedali sovraffollati, Bernini: “Emergenza cronica”
L’allarme: il personale ospedaliero sotto continuo stress non ce la fa più



“Come ogni stagione invernale, Pronto Soccorso, Aree mediche e reparti ospedalieri sono letteralmente sommersi da un carico di attività che mette a dura prova il lavoro del personale ospedaliero (medici, infermieri, operatori), dell’organizzazione dei servizi e della tolleranza di chi, attraverso il proprio lavoro, deve fronteggiare questa situazione e di chi, i cittadini, ha bisogno di servizi e assistenza. Se, come abbiamo già affermato per quanto riguarda le attività nelle sale operatorie, la “coperta” è corta, oggi ancor di più affermiamo che la “coperta” si sta lacerando”. Questa la preoccupazione e l’allarme del segretario generale FP CGIL di Treviso, Ivan Bernini, che accusa “tale situazione di complessità si perpetua ciclicamente da anni senza che nessuno si assuma la responsabilità di dire che quella che viene rappresentata come emergenza è in realtà un dato quasi strutturale”.

“L’altro dato ormai più che evidente – continua il segretario generale FP CGIL Treviso - è il continuo taglio di posti letto, in particolare nelle aree di degenza medica, che non si accompagna alla creazione sul territorio di alternative all’ospedale, fattori questi che acuiscono il problema e rendono ancora più cronica l’emergenza. Posti letto bis da sovraffollamento di ricoveri nelle medicine e ricoveri temporanei in altri reparti per ovviare ai posti ter, personale medico costretto a far spola nei diversi reparti per seguire la persona che hanno in carico, personale infermieristico che si trova a gestire persone che sarebbero in carico ad altri reparti e specialità, sono ormai l’ordinario – denuncia Ivan Bernini. Il personale medico, infermieristico e sanitario, già sotto organico rispetto agli stessi minimi indicati dagli standard regionali, è così sovraesposto rispetto alle oggettive capacità di risposta assistenziale e alle proprie oggettive condizioni di lavoro”.

“Ciò nonostante – rincara la dose Bernini - si continua a non assumere, a ridurre posti letto ospedalieri, a rinviare l’attivazione di quei servizi nel territorio che in parte potrebbero ovviare al ricovero ospedaliero e al Pronto Soccorso. Pena la non riconferma, sui Direttori Generali pende il dictat della Regione nel raggiungere gli obiettivi, che non si traducono in qualità di servizi bensì a contenere la spesa e a procedere con nuovi tagli. E a ruota, il personale dipendente deve farsi in due, anche in tre per affrontare un lavoro che diventa emergenza”.

“Fintanto che nel nostro territorio le risposte qualitative e quantitative ai bisogni di salute non troveranno nuovi investimenti e nuova organizzazione sarà tutto sulle spalle dei lavoratori che oggettivamente non ce la fanno più – tuona Bernini -. Siamo già ben oltre il limite tollerabile nella capacità di affrontare professionalmente e umanamente queste situazioni. Quella “coperta” ha bisogno di essere allargata e non ulteriormente ristretta: Assunzioni di personale, altro che tetti alla spesa, attivazione delle strutture nel territorio, più domiciliarietà assistita, risorse per rispondere ai bisogni crescenti di salute, maggior collaborazione tra medicina ospedaliera e medicina di base. Tutto questo prima che il sistema si strappi del tutto”.

Treviso, 18 gennaio 2017

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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda Kinobi » dom mar 19, 2017 12:15 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:L’accusa della FP CGIL: “Mancano investimenti, assunzioni, organizzazione sul territorio”
Ospedali sovraffollati, Bernini: “Emergenza cronica”
L’allarme: il personale ospedaliero sotto continuo stress non ce la fa più
...


OT
9 giorni addietro vado all'ospedale della mia ULSS.
Non sono pratico.
Mi avvicino ad uno sportello che è contiguo all'entrata dei prelievi, attendo pazientemente che il personale finisca di whatsappare ridendo, e gli domando se "al sabato c'è tanta gente" per un esame del sangue.
Mi risponde con una risata grassa in faccia che "io non lavoro al sabato perciò non so e dipende dai giorni". Abbassa la testa e riprende a whatsappare.
Si, mi pareva stressata.
Tanto. Avrebbe bisogno di un pre pensionamento.
Ciao,
E
Fine OT.
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