Unidos podemos

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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » dom giu 26, 2016 13:38 pm

Sperèm...

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Re: Unidos podemos

Messaggioda otttoz » dom giu 26, 2016 19:56 pm

Mi piacciono gli spagnoli perché sono come noi:piuttosto che mettersi d'accordo le forze di opposizione fanno governare governicchi...
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Re: Unidos podemos

Messaggioda Kinobi » lun giu 27, 2016 8:33 am

Fare opposizione è facile.
Governare è un'altra cosa.

In Grecia i governi di sinistra hanno massacrato la popolazione, come in Italia.

Ormai la gente lo sta capendo che tra il dire ed il fare, c'è di mezzo il mare.
Nell urne si stanno vedendo i risultati.
Ciao,
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Re: Unidos podemos

Messaggioda pablo75 » lun giu 27, 2016 8:40 am

Kinobi ha scritto:Fare opposizione è facile.
Governare è un'altra cosa.

In Grecia i governi di sinistra hanno massacrato la popolazione, come in Italia.

Ormai la gente lo sta capendo che tra il dire ed il fare, c'è di mezzo il mare.
Nell urne si stanno vedendo i risultati.
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In Italia siamo molto più avanti. Governi di centro, di destra e di sinistra hanno massacrato la popolazione.
E quello attuale ne è la sintesi perfetta. Tricolore :mrgreen:
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Re: Unidos podemos

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » lun giu 27, 2016 8:49 am

In Grecia Tsipras ha fatto quello che ha potuto fare, cioè niente di quello che aveva promesso.

Questo, più che critiche a Tsipras, mi suscita delle considerazioni sui margini di "democrazia" attualmente rimasti nelle nostre lande.

Mi viene sempre più in mente la frase di Casini qualche anno fa, che diceva più o meno che la gente può votare come vuole, tanto c'è il "pilota automatico" che determina le scelte politiche (ovviamente in senso liberista, come piace appunto a Pierferdi).

Verranno tempi migliori. Forse.

Ipotetici saluti
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Re: Unidos podemos

Messaggioda Kinobi » lun giu 27, 2016 9:23 am

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:In Grecia Tsipras ha fatto quello che ha potuto fare, cioè niente di quello che aveva promesso.


Tzipras ha fatto come quello che al bar dice "birra per tutti!" ma dopo, quando è ora di pagare, porta il conto in mano e impone "facciamo alla romana?"
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Re: Unidos podemos

Messaggioda Sbob » lun giu 27, 2016 12:09 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:In Grecia Tsipras ha fatto quello che ha potuto fare, cioè niente di quello che aveva promesso.

Questo, più che critiche a Tsipras, mi suscita delle considerazioni sui margini di "democrazia" attualmente rimasti nelle nostre lande.

Oggi si pensa alla liberta' come la pensa un bambino: "voglio il gelatoooooo!!!" ...

Da adulto ti rendi conto che non tutto nella vita si puo' fare, che certe azioni hanno certe conseguenze, e cosi' via. E se non riesci nei tuoi obiettivi ti rassegni e capisci che sono troppo alti, o che ti e' andata di sfiga.

Invece il bambino, quando non riesce ad avere il suo gelato, cerca qualcuno a cui dare la colpa, che sia il pilota automatico o l'Europa, o Bildberg


Piu' che la democrazia, ci manca un popolo adulto, in grado di impegnarsi per i suoi ideali, ma anche di capire cosa si puo' avere e cosa no.
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Re: Unidos podemos

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » lun giu 27, 2016 14:13 pm

Sempre un po' fra il moralistico e il thatcheriano TINA queste risposte.

Personalmente - l'ho già detto più volte ma tanto siamo su un forum e si può anche ripetersi per passare il tempo quando non si rampega :mrgreen: - non condivido questa lettura.

La questione greca si poteva (e secondo me si doveva) affrontare in modo diverso. Ha prevalso la linea Schaeuble di difesa ad oltranza dell'austerity in salsa cruccofinlandese, non era l'unica soluzione possibile, e secondo me neanche la migliore. Anzi. Si è invece voluto dare una "lezione", ribadire che i popoli non devono farsi strane idee, pensando di contare qualcosa e scegliere una linea diversa da quella dell'ortodossia liberista. Poi se vogliamo ridurre il tutto alla filosofia della massaia bavarese tipo "i debiti si pagano" e semplificazioni del genere, padronissimi. Ma senza sapere un tubazzo di economia, mi sembra di aver capito che il debito pubblico di uno stato è un po' diverso da quello che si fa dal droghiere. E anche che la politica attualmente imposta (dall'UE) alla Grecia non ha nessuna possibilità di raddrizzare quel paese, anzi lo farà sprofondare sempre di più, come fanno i cravattari con i debitori.

Per finire, ultima annotazione già detta infinite volte (ma anche qui repetita iuvant), quando c'erano da socializzare le perdite delle banche europee, causate dalle loro speculazioni dissennate (dissennate in teoria, perché sapevano benissimo quello che facevano, cioè che non rischiavano niente perché alla fine avremmo pagato noi) i soldi - TANTI - sono saltati fuori. Ma non ha protestato nessuno.

Quando invece c'è il rischio di tirarli fuori per gli ospedali greci, allora la musica cambia.

Bah :roll:

Spoetizzati saluti
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Re: Unidos podemos

Messaggioda pesa » lun giu 27, 2016 14:21 pm

scusate eh, ma la possibilità che le 2 cose siano contemporaneamente vere, no?

potere (soldi) e stupidità sono entrambe potenti forze che governano l'umanità.

e i popoli, cioè le masse, stupide lo sono quasi per definizione. indipendentemente dalle qualità dei singoli di cui sono fatte.

chissà che non siano questi i motivi fondamentali della crisi delle democrazie.
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Re: Unidos podemos

Messaggioda Sbob » lun giu 27, 2016 14:52 pm

L'UE ha fatto le sue scelte nel trattare la Grecia come meglio credeva. E' un suo diritto.
D'altronde, non vedo la fila di gente pronta a pagare piu' tasse per aiutare i greci, anzi vedo piuttosto molta gente che si lamenta perche' "l'Europa prende piu' di quello che ci da'".

La sovranita' i Greci se la sono svenduta indebitandosi alla grande quando i tassi erano bassi, tanto qualcuno paghera'. Fa parte della vita adulta sapere che se ti indebiti poi i cravattari busseranno alla tua porta.
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Re: Unidos podemos

Messaggioda coniglio » lun giu 27, 2016 15:45 pm

e niente Tacchino. sei un populista.
tu.quoque.
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Re: Unidos podemos

Messaggioda PIEDENERO » lun giu 27, 2016 15:51 pm

posto anche anche di qui dai :lol: che mi piace, soprattutto il finale.


[quote="PIEDENERO"] Che cosa hanno in comune la Brexit e le elezioni italiane nei ballottaggi? Un elemento politico e sociologico molto interessante: l’aver rivelato il terrore dei poteri, così detti “forti” nei confronti della democrazia e del popolo.

Dapprima i ballottaggi che hanno proclamato le nuove sindachesse di Torino e Roma (Chiara Appendino e Virginia Raggi) hanno mandato in crisi Enrico Salza e Luca Cordero di Montezemolo, rispettivamente Banca Intesa e comitato Olimpiadi 2024. Accompagnate dalle “minacce” della ministra Maria Elena Boschi sul blocco dei finanziamenti per Torino (e parlando di Boschi parliamo di Banca Etruria), si sono paventati scenari apocalittici per il futuro delle due città. Ci mancava l’appello “mamma li Turchi..” nei confronti dei cinquestelle e il quadretto era completo.

Francesco Gaetano Caltagirone noto imprenditore edile e arcinoto per una serie di procedimenti giudiziari ha “minacciato” di non fare più investimenti in Italia (è una promessa?). Ma poi ci ha ripensato dichiarando che si occuperà di operazioni finanziarie, sempre in Italia (ahinoi).

Giunge in rinforzo, in un delirio di preveggenza, Vincenzo Boccia neopresidente di Confindustria che si porta avanti con il lavoro e tratteggia un altro scenario da tregenda qualora il prossimo ottobre vincesse il NO alle riforme costituzionali targate dal trio Boschi-Renzi-Verdini. Con sommo sprezzo del ridicolo il presidente prevede la caduta dei posti di lavoro, la fuga di investimenti, recessione e caos politico. Per l’invasione delle cavallette, il sangue che sgorgherà dal Po e dal Tevere e quanti neonati primogeniti maschi periranno nelle culle… Confindustria sta ancora facendo i calcoli.

Ovviamente non mancano mai all’appello i “mercati” finanziari con gli indici che salgono e scendono e bruciano capitali. La storiella del mercato che “punisce”, “si allarma”, “premia”. Ma da chi è composto questo mercato? Non si sono mai viste code di “piccoli risparmiatori” davanti agli sportelli bancari che chiedono improvvisamente di “vendere” o “comprare”. A decidere, a compiere speculazioni vendendo ingenti quantità di capitali al mattino, per far crollare certi titoli, e ricomprarli il giorno dopo, non sono i piccoli risparmiatori di sicuro.

Falliti i modelli allarmistici, che però continuano a essere sostenuti dall’informazione di regime, dopo il risultato del referendum inglese, si è passati sul piano psicologico. Adesso si colpevolizzano i cittadini di essere incapaci di scegliere e di votare.

Per inciso, questo sistema neo liberista ha già dato prova di grande ipocrisia a riguardo. Nel “libero mercato” se i consumatori si comportano come gradiscono i poteri finanziari, economici e politici – nostrani ed europei-, allora va tutto bene. Se invece il cittadino consumatore protesta perché è stufo della banca che gli brucia i risparmi in operazioni finanziarie spregiudicate; se reclama perché la globalizzazione lo obbliga a comprare prodotti cinesi di scarsa qualità a causa della perdita del potere di acquisto o del lavoro; se pretende che lo Stato non finanzi “grandi opere” inutili sottraendo soldi al benessere pubblico; se esige che un amministratore istituzionale abbia cura dei fondi – a lui assegnati con i soldi delle tasse- come “un buon padre di famiglia”; etc. etc… in questo caso il cittadino “non capisce” la complessità dei problemi ed è chiaramente un populista.

La democrazia è “eccessiva” secondo questo filone di pensiero che raccoglie anche voci “autorevoli”.
Se l’esito dei referendum non è gradito… bisogna ripetere la consultazione perché i cittadini non hanno compreso l’argomento in questione.
L’ultima frontiera messa in campo è il conflitto generazionale: i “vecchi” non dovrebbero più votare perché non fanno gli interessi dei giovani ma desiderano mantenere i loro privilegi.

Quali sono questi privilegi? Indoviniamo? Tic tac tic tac…bravi! La pensione! Di questi vecchi che pretendono di vivere e votare con la pensione a carico della collettività non se ne può più. Peccato che oggi, dopo la crisi, dopo la perdita di migliaia di posti di lavoro, dopo che i giovani non ne trovano, ci sia un numero impressionante di famiglie che campano grazie alla pensione dei nonni. I quali, secondo questi illustri “illuminati” dovrebbero adesso rinunciare al voto perché non saprebbero valutare gli interessi dei nipoti.
Cosa ne rimane delle famiglie nelle quali genitori di ogni generazione hanno sputato sangue per creare un futuro per i propri figli? Nulla. Ora, i non più giovani, sono solo dei rincoglioniti.

Ma lo siamo un po’ tutti, a sentire costoro. Siamo in preda a spinte populistiche che giungono da ogni dove. Il fatto che le persone, alla fine della giornata, giudichino l’economia, la politica, l’imprenditorialità, sulla base di quello che realmente capita nelle loro vite, ogni giorno, non conta nulla; non è argomento da prendere in considerazione.

Ora ci vogliono convincere che la democrazia è fastidiosa. I problemi non sono generati da un sistema economico e politico che ha promesso benessere per un intero continente e ha, invece, fallito miseramente. Il problema non sono i politici in combutta e commistione con un sistema finanziario slegato dall’economia reale che ha generato cumuli di “debiti” a livello mondiale che non hanno, e non avranno mai, copertura finanziaria. No! il problema siamo Noi… che non capiamo!
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Re: Unidos podemos

Messaggioda coniglio » lun giu 27, 2016 16:09 pm

E' allarmante questo fastidio diffuso che si sparge impunemente ogni volta dopo un voto: attenzione, non è contrizione per la sconfitta o una sentita valutazione degli errori compiuti e non è nemmeno banalmente la delusione del tifoso tradito dal partito del cuore ma piuttosto si tratta di un preoccupante senso di superiorità culturale che ammanta i vinti mentre ci convincono di averci concesso l’opportunità di sbagliare. E quando in politica qualcuno vorrebbe imporre la propria valutazione, il proprio sguardo sui fatti del mondo e quando qualcuno pretende di sapere (solo lui) ciò che serve e come serve si sparge in giro un odore di libertà concessa. E non è libera la libertà concessa. La propria libertà e la libertà degli altri non si scontrano in un equilibrio che traballa in base al momento e alla paura: è sistematica, la libertà.

Così le analisi del voto sono diventate ormai un monito. Politici che non ascoltano il voto ma piuttosto lo interpretano giudicando l’elettorato con l’arroganza del maestrino e ostinandosi (impunemente) a volere (loro) un popolo che li rappresenti per davvero. E mentre qualche democratico (d’etichetta, s’intende) ci insegna che chi vota male non dovrebbe votare (i democratici, pensa te; le destre saranno per la fucilazione, probabilmente) l’allarme per questa inversione della politica ormai tutta impegnata a forgiare popoli senza nessuna capacità d’ascolto viene derubricato come becero populismo. E che sia lodato il populismo, allora, di fronte all’oligarchia politicista.

Non ce ne stiamo accorgendo ma questi stessi che vorrebbero togliere il voto ai poveri e agli ignoranti sono stati eletti per superare l’ignoranza e la povertà: dovrebbero chiederci scusa e invece ci accusano del loro fallimento. Un’incessante narrazione completamente fuori tema sta invadendo l’Europa tant’è che oggi i maturandi si sono travestiti da commissari: dopo avere imposto un modello economico precostituito ora vorrebbero preconfezionare anche il modello culturale e poiché non ci riescono si incazzano, spargono scemenze con la postura dei sacerdoti e trovano fior fiore di editorialisti che li prendono sul serio.

Megafoni scambiati per intellettuali, leader dissociati in cerca di conferme, sondaggisti come quattro amici al bar, burocrati che millantano fantasia, giornalismo annacquato con la propaganda, analisti ammaestrati dallo stesso domatore e politici prodotti in serie: una classe diligente (piuttosto che dirigente) che non ha ancora capito che solo i pesci morti seguono la corrente.

Buon lunedì.


http://www.left.it/2016/06/27/solo-i-pe ... a-corrente
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Re: Unidos podemos

Messaggioda Sbob » lun giu 27, 2016 16:33 pm

I partiti tradizionali hanno perso la capacita' di parlare al popolo, lasciando spazio ai populismi, che sono un segnale da osservare, ma mai una bella cosa.

Vedremo come andra' a finire in UK, non penso bene ma si vedra'. Intanto i peggio euroscettici si sono messi a dichiarare che per uscire c'e' tempo, bisogna fare con calma... sai mai che debbano un giorno spiegare al popolo che li hanno messi loro con le pezze al culo.
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Re: Unidos podemos

Messaggioda coniglio » lun giu 27, 2016 16:40 pm

mi piace il tuo modo di infiocchettare nella forma uscite brutalmente fasciste nella sostanza.
tipo quella del gelato.
non a caso ho quotato l'articolo di Cavalli su LEFT.

saluti Sbob, rimani sempre il mejo di tutti.
come non dimenticare la stima per B. e Dell'Utri alla vigilia del Nazareno.
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Re: Unidos podemos

Messaggioda Sbob » lun giu 27, 2016 17:12 pm

No, dai, non ripartire con ragionamenti sconclusionati, fascismi buttati a caso e invenzioni su stima per fetidi personaggi.
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Re: Unidos podemos

Messaggioda pesa » lun giu 27, 2016 17:24 pm

coniglio ha scritto:
... E quando in politica qualcuno vorrebbe imporre la propria valutazione, il proprio sguardo sui fatti del mondo e quando qualcuno pretende di sapere (solo lui) ciò che serve e come serve si sparge in giro un odore di libertà concessa.


questa la quoto molto volentieri.
aggiungendo che però che a ricordarcelo dovremmo essere in tanti...
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Re: Unidos podemos

Messaggioda coniglio » lun giu 27, 2016 17:31 pm

pesa ha scritto:
coniglio ha scritto:
... E quando in politica qualcuno vorrebbe imporre la propria valutazione, il proprio sguardo sui fatti del mondo e quando qualcuno pretende di sapere (solo lui) ciò che serve e come serve si sparge in giro un odore di libertà concessa.


questa la quoto molto volentieri.
aggiungendo che però che a ricordarcelo dovremmo essere in tanti...


appunto.
riflettici bene.molto bene.
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Re: Unidos podemos

Messaggioda Sbob » lun giu 27, 2016 17:41 pm

Mmmmhhhh... si direbbe che solo tu sappia "ciò che serve e come serve"... :-k
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Re: Unidos podemos

Messaggioda coniglio » lun giu 27, 2016 17:47 pm

:lol: :lol: :lol:
siete teneri insieme.
entrambi che parlano di masse stupide(cit.) e necessità di popoli adulti(cit.)

vi saluto.

stampatevelo nel cranio
E mentre qualche democratico (d’etichetta, s’intende) ci insegna che chi vota male non dovrebbe votare (i democratici, pensa te; le destre saranno per la fucilazione, probabilmente) l’allarme per questa inversione della politica ormai tutta impegnata a forgiare popoli senza nessuna capacità d’ascolto viene derubricato come becero populismo. E che sia lodato il populismo, allora, di fronte all’oligarchia politicista



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