Referendum Costituzionale

[zannabianca74]

Buongiorno vorrei aprire una discussione su questo tema.
Il referendum costituzionale non ha il quorum e pertanto e' valido anche se non va a votare la maggioranza degli elettori.
È un referendum confirmativo e non abrogativo e pertanto per votare a favore della riforma si vota Sì per votare contro si vota no.

Ci sono alcuni punti della nostra costituzione che vengono cambiati:
1) abolizione del CNEL: ente di consulenza sull'energia;
2) abolizione delle province: la riforma elimina dal nostro ordinamento le province;
3) riforma del Senato;
4) riforma della ripartizione delle materie di competenza dello Stato e delle regioni;
5) riforma dell'iter Parlamentare delle leggi;
6) riforma della fiducia del governo .

Mentre i primi due punti sono per me poco rilevanti in quanto il CNEL e' un organo consultivo e le province non esistono più di fatto, gli altri punti sono molto più rilevanti.

La ripartizione delle materie costituzionali tra Stato e Regioni: in questi anni la Corte Costituzionale ha definito i conflitti e con questa riforma una serie di aree andranno ridefinite. Questo diventa quindi un problema di riorganizzazione normativa.

Il Senato viene svuotato:
1) non dà la fiducia;
2) ha competenza solo su alcune aree;
3) può rimandare la legge alla Camera che a maggioranza assoluta può anche non accettare le modifiche.

Il Senato avrebbe 95 membri ma alcune regioni sarebbero sovrarappresentate. In particolare Ogni regione e provincia autonoma deve avere 2 membri. Friuli, Molise, Basicata, Umbria, Valle d'Aosta avrebbero 2 membri e il Trentino 4. Quindi le altre regioni sarebbero sotto rappresentate, in quanto queste regioni avrebbero 14 senatori su 95 avendo una popolazione complessiva molto inferiore alla Lombardia a cui ne spetterebbero 15.

Secondo la Ragineria Centrale dello stato il risparmio del nuovo senato sarebbe nell'ordine dei 50 milioni di Euro rispetto all'attuale.

La mia opinione sulla riforma. Premettendo che è la mia personale opinione:
1)sono favorevole all'abolizione di CNEL e delle province;
2) non mi piace il toccare la ripartizione delle materie tra Stato e regioni;
3) un Senato così strano sia nella composizione che nei poteri, mi sembra inutile. Credo che la sua totale abolizione sarebbe stata preferibile, ma troppe erano le spinte contro ;
4)il risparmio con questo senato sarebbe poco visto che la ragioneria centrale dice 50 milioni di euro.

Non ho ancora deciso cosa votero' ma mi sento più indirizzato per il no.

Ciao
Paolo

[bustomail]

Da quel che vedo, riguardo alle province, sono spariti solo i servizi . Tutto il resto è sempre lì al suo posto....

[VECCHIO]

Lo chiamo REFERENDUM DEL C..ZO PER TENTARE DI CAMBIARE QUALCOSA IN QUEST'ANDAZZO DEL C..ZO.
Son 30 anni che i nostri "dirigenti" dicono di voler cambiare e non fanno nulla.
Questa volta magari qualcosa cambia. (A Bergamo si sono appena eletti per gestire la provincia, che non dovrebbe esistere)
Vengono obbligati!
Però sembra che agli italiani vada bene così, non vogliono fare nemmeno un tentativo per cambiare l'andazzo.
Io non voto da anni, ma forse questa volta andrò. per cambiare

Ps: sembra che tutti siano contrari, quindi deve essere una bella cosa positiva! D'alema mi ha convinto! E anche Berlusca e compagnia!

[Daniele-vi]

Più ni che si

[zannabianca74]

Leggendo il testo della riforma di Berlusconi e di questa riforma, ci sono molte assonanze.
In particolare il Senato aveva nelle due riforme le stesse competenze.

Detto questo : peccato che la riforma non venga fatta da tanti leggi. In questo modo si sarebbe limitato l'area di referendum e alcune cose si sarebbero portate a casa.

Ciao
Paolo

[coniglio]

[Sbob]

Questa volta magari qualcosa cambia.

Cambiare per il gusto di cambiare?

Mi sembra l'idea di chi si trova in coda, e per cambiare si va ad impantanare per i campi...

[Sbob]

Quello che trovo disgustoso sono gli argomenti che vengono fuori in queste discussioni, tra chi guarda ad una eventuale riduzione dei costi della politica, e chi la mette sul "facciamo cadere Renzi".

Boh, a me pare che stiamo parlando di una riforma che ribalta gli equilibri tra i poteri, una cosa un tantino piu' importante...

[PIEDENERO]

sicuri che si voterà il 04/12?

a molti conviene rinviare la data e i ricorsi presentati anche da "eminenti" personaggi si prestano allo scopo.

questi sò fuurbi!!

[Laurin]

Io voterò SI.

[coniglio]

Quello che trovo disgustoso sono gli argomenti che vengono fuori in queste discussioni, tra chi guarda ad una eventuale riduzione dei costi della politica, e chi la mette sul "facciamo cadere Renzi".

Boh, a me pare che stiamo parlando di una riforma che ribalta gli equilibri tra i poteri, una cosa un tantino piu' importante...

quotone c***o. quanno ce vò ce vò.
daje Sbob.

ps. e dalla quale, dovesse passare, sarà pressochè impossibile tornare indietro.
...per non parlare, da un punto di vista puramente formale,
della legittimità costituzionale (e copertura elettorale) di questa maggioranza
che, formalmente incostituzionale, modifica la costituzione fin nei suoi meccanismi essenziali.
siamo al cortocircuito democratico.
oltre che al trionfo delle puttanate (da un lato e dall'altro).

bella lì.

[robibz]

Quello che trovo disgustoso sono gli argomenti che vengono fuori in queste discussioni, tra chi guarda ad una eventuale riduzione dei costi della politica, e chi la mette sul "facciamo cadere Renzi".

Boh, a me pare che stiamo parlando di una riforma che ribalta gli equilibri tra i poteri, una cosa un tantino piu' importante...

quotone c***o. quanno ce vò ce vò.
daje Sbob.

ps. e dalla quale, dovesse passare, sarà pressochè impossibile tornare indietro.
...per non parlare, da un punto di vista puramente formale,
della legittimità costituzionale (e copertura elettorale) di questa maggioranza
che, formalmente incostituzionale, modifica la costituzione fin nei suoi meccanismi essenziali.
siamo al cortocircuito democratico.
oltre che al trionfo delle puttanate (da un lato e dall'altro).

bella lì.

Un plauso ad entrambi

[PIEDENERO]

....La democrazia non ha come obiettivo la fretta, ma scelte meditate e partecipate finalizzate ad ottenere leggi giuste. Leggi, cioè, varate, nel rispetto della volontà popolare a favore di equità, libertà, sostenibilità, dignità per tutti, come sancito dalla Costituzione. Per questo i nostri padri costituenti avevano progettato un assetto istituzionale che intendeva avvicinare i livelli decisionali ai cittadini tramite gli enti locali, che affermava la sovranità del Parlamento sul governo, che prevedeva oculatezza attraverso un doppio passaggio legislativo..........

......La riforma di oggi va in direzione opposta: vuole espropriare le Regioni rispetto a temi cruciali come la salvaguardia dei territori e dei beni comuni, vuole ridurre il potere elettivo del popolo impedendogli di eleggere il Senato, vuole azzoppare il Parlamento riservando la piena potestà legislativa alla sola Camera dei deputati, vuole trasformare l'unica Camera pienamente legiferante in un leggificio al servizio del governo, vuole ridurre i momenti di confronto fra governo e Parlamento mantenendo in vita un Senato che fra i propri compiti non ha più quello di accordare la fiducia al governo. In una parola è una riforma che non solo punta ad accentrare le decisioni a livello nazionale ma anche a spostare l'asse del potere dal Parlamento al governo, impedendo sempre di più al popolo di esprimere la propria rappresentanza. E lo dimostra non solo la decisione di non farci più eleggere il Senato, ma di accompagnare la riforma costituzionale con una legge elettorale che garantisce la maggioranza parlamentare al partito che in rapporto agli altri ottiene più voti, non importa quanti. Il che, considerato l'astensionismo crescente che si va affermando nel paese, ci condurrà a maggioranze parlamentari che rappresentano solo una parte molto esigua dell'elettorato.......

......ha già scritto tutto Il World Economic Forum, l'associazione delle multinazionali che tutti gli anni, a gennaio, organizza l'incontro di Davos per dettare l'agenda politica dell'anno che verrà. Nei suoi rapporti sono elencate le condizioni che piacciono alle imprese: non solo un basso regime fiscale, bassi oneri sociali, alta flessibilità del lavoro, ma anche un assetto istituzionale sicuro e veloce. Che tradotto significa governi stabili capaci di garantire continuità politica e parlamenti veloci capaci di produrre in fretta leggi favorevoli agli affari. Del resto già nel 2013, la banca internazionale JP Morgan aveva messo nero su bianco il percorso di riforme per l'Italia: «I sistemi politici dell'Europa meridionale soffrono di esecutivi deboli, strutture statali centrali deboli rispetto alle Regioni, protezione costituzionale dei diritti dei lavoratori, sistemi di costruzione del consenso che favoriscono il clientelismo politico, diritto di protestare se intervengono cambiamenti non graditi. (...) Il test più importante sarà per l'Italia dove il nuovo governo dovrà dimostrare di sapersi Impegnare per una riforma politica significativa».......

.....JP Morgan è la sesta banca del mondo per valori amministrati, qualcosa come 2.500 miliardi di dollari. Lavora per l'1% del pianeta, quelli che da soli controllano il 50% della ricchezza mondiale. Amministra le loro ricchezze affinché ne abbiano sempre di più. E pur di servirli non si fa neanche scrupolo ad elaborare truffe che mandano in rovina i risparmiatori più sprovveduti. Dal 2012 al 2015 JP Morgan ha collezionato multe, per comportamenti illeciti, pari a 30 miliardi di dollari. Ma il suo amministratore delegato, Jamie Dimon guadagna sempre di più. Nel 2015 ha ottenuto compensi per 27 milioni di dollari, permettendogli l'ingresso trionfale nell'olimpo dei miliardari. Per queste imprese e questi personaggi stiamo rinunciando alla nostra democrazia, ma è davvero ciò che ci conviene?.....

[PIEDENERO]

.....Ed io credo che una manovra di questo genere passerà, e passerà per una singola esigenza politica che i nostri creditori sentono come urgente. Ovvero che l’Italia si doti di un esecutivo più forte in grado di governare “meglio” il debito pubblico. Ve lo traduco, un esecutivo forte e una maggioranza parlamentare forte in grado di votare velocemente i provvedimenti per trasferire il patrimonio degli italiani al Tesoro in modo da fare rimanere solvibile il debito pubblico.

[al]

La cosa inquietante è che il fronte del no va da piedenero, anarcoinsurrezionalista che "Oh fra il sistema ti incatena, mo passa la canna", a Berlusconi:
insomma el pueblo unido jamas sera vencido

[PIEDENERO]

ciao ti voglio molto bene, caro.


pucci pucciosi saluti

PDNR

[coniglio]

si però sta canna la devi passà

[scairanner]

pinocchio è andato dal nobel per la pace con i nostri soldi per farsi benedire il sì

vomitevoli tutti due

[mikesangui]

Signori, per me la faccenda è semplice.

1 o uno si informa nel dettaglio, ma davvero nel dettaglio , studia , analizza tutti i casi , le conseguenze , i pro , i contro... di un cambiamento che è profondo e quindi non lo si può ridurre a risparmare i costi della politica

2 oppure uno si deve fidare, perchè se uno non entra nel merito, perchè non ce la fa, perchè la materia è complessa, perchè ... perchè... allora si DEVE FIDARE.

se uno rientra nel secondo caso la risposta alla domanda è semplice.
Di chi ti fidi di più? Di Renzi o di Pertini?
dei politici di adesso o di quelli usciti dalla resistenza?

secondo me non ci sono altre cosa da analizzare e discutere.

O uno è profondo conoscitore dell'argomento , oppure come quasi tutte le cose della vita.. ti devi fidare e diventa una scelta di istinto.

[tacchinosfavillantdgloria]

Comunque per che avesse voglia di documentarsi oggi con il manifesto c'è un supplemento dedicato al tema, piuttosto nutrito.

Emerotecali saluti
TSdG