Papa Francesco is the best

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Re: Papa Francesco is the best

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mar giu 06, 2017 16:13 pm

Dal sito del guardian:


How do the wealthy rig the global economy to avoid paying their fair share of taxes? The richest 0.01% of households use offshore accounts to evade paying 30% of their taxes on average. A new study found, the super-rich evaded more than 10 times as much of their due taxes as the wider population. What could the U.S. do with the taxes the wealthiest Americans hide overseas? We could send every kid to preschool, rebuild our crumbling infrastructure or feed the poor. Instead the rich get richer and cheat hard working Americans out of billions of dollars.


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Re: Papa Francesco is the best

Messaggioda mfg » mar giu 06, 2017 17:49 pm

Ciao a tutti
Capisco che sto portando il livello della discussione molto in basso spero di non far storcere il naso a nessuno...
La domanda è questa:
Ipotizzando che in un anno dobbiate uscire 10volte a mangiare la pizza e avete 10pizzerie a disposizione cosa fate?
Andate in tutte le 10 pizzerie così da distribuire equamente le vostre risorse o andate da chi a vostro soggettivo giudizio è più meritevole?
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Re: Papa Francesco is the best

Messaggioda grip » mer giu 07, 2017 6:58 am

mfg ha scritto:Ciao a tutti
Capisco che sto portando il livello della discussione molto in basso spero di non far storcere il naso a nessuno...
La domanda è questa:
Ipotizzando che in un anno dobbiate uscire 10volte a mangiare la pizza e avete 10pizzerie a disposizione cosa fate?
Andate in tutte le 10 pizzerie così da distribuire equamente le vostre risorse o andate da chi a vostro soggettivo giudizio è più meritevole?


chi dice che hai abbassato il livello? 8)

io tendenzialmente cambio pizzeria 1 su 3 ma per provare impasti e gusti diversi....ma poi i restanti 2/3 torno alla solita per comodità' e simpatia dei gestori che sono giovani, bravi e meritano di incassare il mio danaro
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Re: Papa Francesco is the best

Messaggioda Cine » mer giu 07, 2017 8:28 am

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Diceva Adriano Olivetti che in un capitalismo umano ed equilibrato «nessun dirigente, neanche il più alto in grado, deve guadagnare più di dieci volte l'ammontare del salario minimo». Oggi ci sono amministratori delegati che guadagnano più di mille volte rispetto a un loro dipendente.


L'Uliva era una bella ditta ed Adriano molto avanti (avremmo potuto essere noi in Canavese la silicon valley italiana).

Ma stranamente tutti questi ottimi propositi sono stati sfruttati da gente che se ne approfittava (ho sentito diverse storie di gente che "svuotava" le officine Olivetti, che si portava a casa e rivendeva i libri della biblioteca pubblica Olivetti, gente che faceva il turno di notte e dormiva per poi lavorare di giorno per i cazzi suoi in campagna... :roll: ).

Insomma, quando si cerca di migliorare le condizioni, la gente spesso se ne approfitta (e questo e` una male tipico italiano, purtroppo).

Io sono dipendente, ma di base sto con Grip e il suo pensiero :smt023
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Re: Papa Francesco is the best

Messaggioda PIEDENERO » gio giu 08, 2017 13:43 pm

sti fankazzisti che non riescono neanche a pagarsi la sanità




Cure sanitarie sempre più care ed è per questo che molti italiani finiscono per dilapidare i propri risparmi, indebitarsi oppure rinunciare ai trattamenti.

È lo spaccato che salta fuori dall’ultimo Rapporto Censis-Rbm Assicurazione Salute sulla sanità pubblica, in base al quale la spesa sanitaria privata degli italiani è salita a 35,2 miliardi di euro.

Oltre dodici milioni di italiani hanno così rinunciato alle cure, con un incremento del 10,9 per cento rispetto alle precedenti rilevazioni.

Il boom della spesa sanitaria privata è probabilmente legato anche al fatto che la sanità pubblica, sempre più spesso, non garantisce cure immediate, costringendo, chi può permetterselo, a rivolgersi all’alternativa privata.

E così, quasi tredici milioni di cittadini, nell’ultimo anno, ha dovuto affrontare difficoltà economiche per affidarsi alle cure dei medici privati: di questi 7,8 hanno impiegato tutti i propri risparmi oppure si sono indebitati con banche/parenti/amici; i restanti 1,8 sono entrati nell’area povertà.

Una spesa, quella per le cure mediche private, destinata anche a crescere nei prossimi anni. Se oggi pesa per circa 580 euro pro-capite, nei prossimi dieci anni la stessa potrebbe toccare quota 1000 euro pro-capite.

La soluzione per evitare di indebitarsi e di entrare nella soglia di povertà potrebbe essere quello di puntare a formule assicurative sociali integrative, modello che ad esempio è stato adottato in Francia.
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Re: Papa Francesco is the best

Messaggioda mikesangui » gio giu 08, 2017 15:06 pm

mfg ha scritto:Ciao a tutti
Capisco che sto portando il livello della discussione molto in basso spero di non far storcere il naso a nessuno...
La domanda è questa:
Ipotizzando che in un anno dobbiate uscire 10volte a mangiare la pizza e avete 10pizzerie a disposizione cosa fate?
Andate in tutte le 10 pizzerie così da distribuire equamente le vostre risorse o andate da chi a vostro soggettivo giudizio è più meritevole?


Hai centrato la questione.

Con l'occhio di chi pensa al proprio solo tornaconto , si va nella pizzeria più buona in modo da massimizzare il rendimento della spesa.
Con l'occhio di chi guarda al bene comune , cioè al dare la possibilità a tutti , anche ai meno bravi pizzaioli di vivere (a spese di mangiare una pizza un po' meno buona ogni tanto) faccio il giro delle pizzerie e se mai ce ne fosse uno proprio schifoso , glielo si fa presente che magari cambi lavoro.

La sostanza è questa, la visione egocentrica (del solo bene personale) o la visione globale (cioè del bene comune.. a costo di spendere del proprio).

Le conseguenze sono evidenti:
in un mondo in cui tutti scelgono la prima , la ricchezza si concentra nelle mani di pochi (diminuendo da quelle di molti) , in un mondo in cui tutti la pensano alla seconda maniera, la ricchezza si distribuisce , distribuendo questo costo su tutti.

Ovviamente il mondo reale sta nel mezzo.. anche se mi pare evidente che sia spostato un po' verso la prima.
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Re: Papa Francesco is the best

Messaggioda mikesangui » gio giu 08, 2017 15:08 pm

Sia chiaro, nel mio commento non c'è una forma di giudizio... solo un analisi .
Anche io compro le cose da \ e quelle \ che reputo migliori.

Mi rendo conto però che questo modello di scelte è una strada molto pericolosa per tutti , quindi cerco di tenere in conto la seconda posizione, quando faccio delle scelte .
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Re: Papa Francesco is the best

Messaggioda mikesangui » gio giu 08, 2017 15:10 pm

Un altro problema della meritocrazia è quello di non comprendere bene l'ambito del merito.

Un grande ricercatore, scienziato, viene promosso professore ordinario e si scopre che è un cane a spiegare.
Un grande tecnico viene promosso a dirigere i lavori e si scopre che è un pessimo manager

Una persona brava in un lavoro .. è sempre meglio che continui a farlo :-)
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Re: Papa Francesco is the best

Messaggioda mfg » gio giu 08, 2017 15:23 pm

Ciao
Rispondendo alla mia domanda devo essere sincero io ho una visione decisamente più egocentrica.....
Sia per egoismo ma anche perché se tutti indistintamente venissero premiati in egual misura alla lunga ci sarebbe un appiattimento verso il basso della qualità del prodotto o servizio.
Invece con il merito penso che poco o tanto l'asticella della qualità e anche spesso della convenienza per effetto della concorrenza si alzi.
Saluti
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Re: Papa Francesco is the best

Messaggioda PIEDENERO » gio giu 08, 2017 15:42 pm

mfg ha scritto:Ciao
Rispondendo alla mia domanda devo essere sincero io ho una visione decisamente più egocentrica.....
Sia per egoismo ma anche perché se tutti indistintamente venissero premiati in egual misura alla lunga ci sarebbe un appiattimento verso il basso della qualità del prodotto o servizio.
Invece con il merito penso che poco o tanto l'asticella della qualità e anche spesso della convenienza per effetto della concorrenza si alzi.
Saluti

guarda che su questo punto siamo tutti d'accordo.
la discussione verte sul fatto che la competizione è diventata l'unica legge in vigore.
come fosse una legge naturale ma che naturale non è. tutti però siamo condizionati dalla produttività, resa, profitto e abbiamo perso ciò che conta realmente.
è un'impostazione culturale che favorisce le cosiddette èlite che agiscono sul senso di colpa che ti fa apparire non adeguato e non produttivo in modo tale da farti credere di non valere molto e quindi di rassegnarti alla povertà perché è giusto così.
poi magari scopri che il tuo salario è sempre più basso perché chi merita è in Cina. questa è la meritocrazia?
è ovvio che in questa logica merita chi fa straordinari gratis ed accetta qualsiasi condizione. si merita proprio una bella pacca sulla spalla. ce lo chiede il mercato, rassegnati.
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Re: Papa Francesco is the best

Messaggioda mikesangui » gio giu 08, 2017 17:32 pm

L'analisi di piedenero la condivido, faccio un'estensione e dico che la concentrazione della ricchezza implica l'abolizione della concorrenza.

Se la ricchezza si concentra , chi possiede la ricchezza ha le risorse per poter essere concorrenziale , gli altri no .. che abbiano il merito non gliene frega a nessuno.
Prova a avere un'ottima idea ..commercialmente geniale... poi fatti un bel brevetto e mi dici se riesci a fartelo di tasca tua.

Aggiungo... la tecnologica ha come idea quella di ridurre il lavoro. Spesso la robotica viene sbandierata come l'opzione per liberare dal lavoro l'uomo, cioè si fa passare sottilmente l'affascinante idea che grazie ai robot tutti lavoreremo meno.
L'idea sembra affascinante e romantica... non si dice però che la robotica , in un sistema di mercato liberale è un cancro.
Di fatto la teconologia (e la robotica) o cmq tutta la tecnologica che è sostitutiva del lavoro umano è un progresso per l'umanità SOLO se riduce il lavoro di TUTTI, cioè non è proprietà di nessuno. Nel sistema di proprietà privata solo chi può comprarla riduce il lavoro, mandando a casa i lavoratori umani che passano dall'idea romantica del 'lavorare meno lavorare tutti' al ' la teconologia ruba il lavoro'.

La teconologia e il progresso è un bene solo se disponibile per tutti, altrimenti è funzionale solo a creare schiavi e caste.

da lì torno al discorso iniziale.

Regime egocentrico + teconologia = stato attuale delle cose..sempre meno lavoro ...

Purtroppo l'italiano ha un altro pessimo difetto. Quando lavora è gran sindacalista e vuole difendere tutti i suoi diritti e salari, quando va al supermercato (l'unico vero voto che conta a questo mondo) però se lo dimentica e vuole comprare a prezzi stracciati.. e di fatto prende una posizione chiara, VOTA per la legge che vuole il lavoro in cina.
Mi vien da dire .. è colpevole del suo male.

Il tutto sempre per l'approccio egocentrico che vuole la persona che guadagni tanto e spenda poco.
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Re: Papa Francesco is the best

Messaggioda mfg » gio giu 08, 2017 17:50 pm

mikesangui ha scritto:L'analisi di piedenero la condivido, faccio un'estensione e dico che la concentrazione della ricchezza implica l'abolizione della concorrenza.

Se la ricchezza si concentra , chi possiede la ricchezza ha le risorse per poter essere concorrenziale , gli altri no .. che abbiano il merito non gliene frega a nessuno.
Prova a avere un'ottima idea ..commercialmente geniale... poi fatti un bel brevetto e mi dici se riesci a fartelo di tasca tua.

Aggiungo... la tecnologica ha come idea quella di ridurre il lavoro. Spesso la robotica viene sbandierata come l'opzione per liberare dal lavoro l'uomo, cioè si fa passare sottilmente l'affascinante idea che grazie ai robot tutti lavoreremo meno.
L'idea sembra affascinante e romantica... non si dice però che la robotica , in un sistema di mercato liberale è un cancro.
Di fatto la teconologia (e la robotica) o cmq tutta la tecnologica che è sostitutiva del lavoro umano è un progresso per l'umanità SOLO se riduce il lavoro di TUTTI, cioè non è proprietà di nessuno. Nel sistema di proprietà privata solo chi può comprarla riduce il lavoro, mandando a casa i lavoratori umani che passano dall'idea romantica del 'lavorare meno lavorare tutti' al ' la teconologia ruba il lavoro'.

La teconologia e il progresso è un bene solo se disponibile per tutti, altrimenti è funzionale solo a creare schiavi e caste.

da lì torno al discorso iniziale.

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Purtroppo l'italiano ha un altro pessimo difetto. Quando lavora è gran sindacalista e vuole difendere tutti i suoi diritti e salari, quando va al supermercato (l'unico vero voto che conta a questo mondo) però se lo dimentica e vuole comprare a prezzi stracciati.. e di fatto prende una posizione chiara, VOTA per la legge che vuole il lavoro in cina.
Mi vien da dire .. è colpevole del suo male.

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Re: Papa Francesco is the best

Messaggioda coniglio » gio giu 08, 2017 18:57 pm

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Re: Papa Francesco is the best

Messaggioda Sbob » ven giu 09, 2017 10:04 am

mikesangui ha scritto:Con l'occhio di chi pensa al proprio solo tornaconto , si va nella pizzeria più buona in modo da massimizzare il rendimento della spesa.
Con l'occhio di chi guarda al bene comune , cioè al dare la possibilità a tutti , anche ai meno bravi pizzaioli di vivere (a spese di mangiare una pizza un po' meno buona ogni tanto) faccio il giro delle pizzerie e se mai ce ne fosse uno proprio schifoso , glielo si fa presente che magari cambi lavoro.

Con l'occhio del bene comune, si va nella pizzeria migliore, e si trova un'occupazione piu' utile per gli altri.
Tipico nostro e' confondere il buonismo col bene comune. Le due cose spesso sono invece in antitesi.

Sempre per il bene comune, pero', si evita che il pizzaro migliore diventi miliardario mentre gli altri nove finiscono a fare i barboni. (che e' lo stile americano).
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Re: Papa Francesco is the best

Messaggioda il.bruno » ven giu 09, 2017 16:26 pm

Quello che non funziona della meritocrazia oggi, è che fa soldi chi è più bravo a vendere il prodotto del proprio lavoro, e non chi fa bene il proprio lavoro.

Per rimanere all'esempio della ristorazione, non mi pare che al giorno d'oggi chi diventa milionario nella ristorazione, riesce perché produce cibo buono.

Per me sarebbe giusto e corretto che chi fa la pizza meglio degli altri guadagna più degli altri. Se è bravo, si compra le altre pizzerie assume gli altri pizzaioli e gli insegna come fare la pizza buona.
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Re: Papa Francesco is the best

Messaggioda Sbob » ven giu 09, 2017 16:59 pm

Ogni sistema si porta pregi e difetti. Un sistema meritocratico porta alla competizione e questa per forza di cose rende importante la comunicazione.

Non sempre e' la soluzione piu' efficiente, i sistemi piatti o dittatoriali risparmiano sul marketing, ma spesso funziona meglio questo.
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Re: Papa Francesco is the best

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » ven giu 09, 2017 17:00 pm

Ma ragassi, mi pare che siamo un po' fuori strada.

La perplessità che volevo avanzare nei confronti della (cosiddetta) meritocrazia, non si riferiva ad ambiti dove la "competizione" è inevitabile.

E' evidente che se partecipo a una gara sportiva, per definizione cercherò di risultare più bravo degli altri (infatti visto che sono pippa mi guardò bene dal farlo :lol: ). Se apro un'azienda, o un esercizio commerciale, o uno studio liberoprofessionale, è chiaro che metto in conto successo o fallimento (che poi questi dipendano unicamente dal "merito" è da vedere, ma il gioco è quello e bisogna entrare in quest'ordine di idee).

Quello che volevo contestare, è la tendenza attuale a voler ragionare in termini di "merito" e "competizione" in ambiti dove questo risulta molto più "innaturale". Fare le graduatorie, e mettere premi e penalizzazioni, per le "performance" di un impiegato dell'anagrafe o una maestra d'asilo mi pare una forzatura abbastanza priva di senso, figlia di uno spirito del tempo che secondo me sta prendendo una piega inquietante.

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Re: Papa Francesco is the best

Messaggioda mikesangui » lun giu 12, 2017 10:39 am

Sbob ha scritto:
mikesangui ha scritto:Con l'occhio di chi pensa al proprio solo tornaconto , si va nella pizzeria più buona in modo da massimizzare il rendimento della spesa.
Con l'occhio di chi guarda al bene comune , cioè al dare la possibilità a tutti , anche ai meno bravi pizzaioli di vivere (a spese di mangiare una pizza un po' meno buona ogni tanto) faccio il giro delle pizzerie e se mai ce ne fosse uno proprio schifoso , glielo si fa presente che magari cambi lavoro.

Con l'occhio del bene comune, si va nella pizzeria migliore, e si trova un'occupazione piu' utile per gli altri.
Tipico nostro e' confondere il buonismo col bene comune. Le due cose spesso sono invece in antitesi.

Sempre per il bene comune, pero', si evita che il pizzaro migliore diventi miliardario mentre gli altri nove finiscono a fare i barboni. (che e' lo stile americano).


Non c'è buonismo , perché non c'è né morale , né giudizio.
Il mio discorso , se lo rileggi senza pregiudizio, vedi che è un analisi fredda di cause e conseguenze. Cerco di risintetizzare la logica , sottolineando che non sto parlando del fatto la scelta del migliore funziona in certi casi e in altri no, ma ragiono sul sistema e le sue conseguenze.

Il meccanismo che vuole che la gente scelga il migliore ha le seguente caratteristiche:
1 la meritocrazia è un metodo di scelta , che parte da un obiettivo , che è quello della massimizzazione del profitto personale.
2 se i 'migliori sono pochi' la ricchezza si accumula (ma i migliori sono sempre pochi)
3 che la scelta del migliore è giustificata dal fatto che le chi compra non vuole accontentarsi di un buon prodotto (che potrebbe andare benissimo) ma cerca il migliore ( anche quando è superluo), cioè la logica del profitto massimo differenzia un prodotto sufficiente allo scopo con il migliore, dando il valore al migliore. non sto parlando di confrontare un prodotto non adatto allo scopo con uno adatto. Sto parlando di due adatti che possono essere diversi e quindi classificati con un ordine di preferenza.
4 il concetto di migliore, o di merito, è strettamente personale, ma sembra anche poter essere oggettivo. E' una proprietà che si spaccia per essere misurabile , e quindi sembra scientifica e condivisibile, ma in realtà non è troppo vero che sia così. Ne consegue che viene proposta come un metodo che garantisce equità , mentre è facilmente manipolabile con diversi strumenti, tra cui la pubblicità , l'inganno, l'induzione di bisogni superflui ecc.

Sotto questo modello le conseguenze sono:
1 la ricchezza si accumula
2 il merito si controlla tramite meccanismo di potere , e la ricchezza è una forma di potere , per cui chi primo arriva alla ricchezza manipola il criterio di merito.
3 le persone non scelgono secondo necessità , ma secondo desiderio. Questo porta ad aberrazioni come la pista da sci negli emirati arabi . la gara a chi ce l'ha più lunga (la torre nella città s'intende) ,l'esigenza di buttare il proprio smartphone quando funziona benissimo perché quello nuovo è più fico... e così via.


In una logica di bene comune , la scelta del prodotto non considera il migliore, ma valuta tra quelli adatti allo scopo , quello che massimizza il profitto comune , e non quello personale.
In un mondo in cui il ben comune orienta le scelte , non c'è accumulo di ricchezza e non si fanno scelte aberranti, i conflitti si riducono ,la gente misura il benessere con criteri di appagamento della vita e non in termini di possesso delle cose.
Che poi sia molto difficile realizzarlo sono d'accordo. Ma alla fine il metodo migliore

E' una questione di obiettivi. non di morale.
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Re: Papa Francesco is the best

Messaggioda Sbob » lun giu 12, 2017 12:22 pm

mikesangui ha scritto:Il meccanismo che vuole che la gente scelga il migliore ha le seguente caratteristiche:
1 la meritocrazia è un metodo di scelta , che parte da un obiettivo , che è quello della massimizzazione del profitto personale.
2 se i 'migliori sono pochi' la ricchezza si accumula (ma i migliori sono sempre pochi)


L'errore sta nel ritenere che sia il merito l'origine delle elite.
Le elite esistono sempre, *indipendentemente* dal metodo di scelta.

Un tempo erano i nobili, scelti per dinastia. Poi sono stati i borghesi, scelti per censo. Oggi in molti posti sono i meritevoli, scelti per merito.
Ma le elite ci sono sempre state, la ricchezza si e' sempre accumulata nelle mani di pochi. Il vassallo medio stava infinamente meglio di tutti i suoi servi della gleba.

La vera domanda e': quali mezzi mette in campo una societa' perche' chi non fa parte della elite abbia comunque il diritto ad una giusta fetta di benessere?

In una logica di bene comune , la scelta del prodotto non considera il migliore, ma valuta tra quelli adatti allo scopo , quello che massimizza il profitto comune , e non quello personale.

Qui si entra nel wishful thinking...

Una societa' ha bisogno di una spinta al miglioramento se vuole migliorare. La russia comunista e' l'esempio lampante di cosa succede in un sistema in cui questa spinta manchi.
La concorrenza porta i suoi costi, ma al momento e' il sistema migliore inventato per avere questa spinta.

Tornando alle pizze. Se al popolo si forniscono buoni pizza distribuiti equamente tra tutte le pizzerie, in modo da far lavorare tutti, stai tranquillo che in pochi anni tutte e dieci le pizzerie diventeranno una merda. Perche' pulire i cessi se tanto i clienti arrivano lo stesso? Perche' spendere per ingredienti decenti?
Alla fine, per il "bene comune" dei pizzaioli, si manda a fanculo il bene comune dei clienti.

La realta' di mercato poi ci mostra che tante pizzerie riescono a convivere, perche' ognuna, a suo modo, riesce (meritoriamente) a soddisfare esigenze diverse della popolazione. Per fortuna di cose non esiste *un* meglio per tutti, ma ognuno ha una sua scala di qualita'.
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Messaggioda mikesangui » mar giu 13, 2017 8:55 am

[quote="Sbob]

L'errore sta nel ritenere che sia il merito l'origine delle elite.
[/quote]

non ho detto questo... ho detto che il merito è UN metodo che ha come conseguenza una elite.. che è diverso.

[quote="Sbob]
Le elite esistono sempre, *indipendentemente* dal metodo di scelta.

Un tempo erano i nobili, scelti per dinastia. Poi sono stati i borghesi, scelti per censo. Oggi in molti posti sono i meritevoli, scelti per merito.
Ma le elite ci sono sempre state, la ricchezza si e' sempre accumulata nelle mani di pochi. Il vassallo medio stava infinamente meglio di tutti i suoi servi della gleba.
[/quote]

senza dubbio..l'elite è sempre esistita, anche le morti per incidente sono sempre esistite, questo non significa che bisogna incentivare dei presupposti che le amplificano. Non si può abolire l'elite perché l'uomo ha dentro di se il desiderio del dominio, e ... in molti casi.. anceh il desiderio di essere dominato. Ma si può riconoscere che è un approccio che fa male a tanta genete e cercare una gestione della società che lo minimizzi.

[quote="Sbob]
La vera domanda e': quali mezzi mette in campo una societa' perche' chi non fa parte della elite abbia comunque il diritto ad una giusta fetta di benessere?
[/quote]
Di fatto la domanda è un modo diverso per dire quello che ho scritto io... solo che parte dal presupposto che l'elite sia giustificata. Ha però un problema. chi decide 'la giusta fetta di benessere?' l'elite stessa?


In una logica di bene comune , la scelta del prodotto non considera il migliore, ma valuta tra quelli adatti allo scopo , quello che massimizza il profitto comune , e non quello personale.


[quote="Sbob]
Qui si entra nel wishful thinking...

Una societa' ha bisogno di una spinta al miglioramento se vuole migliorare.
[/quote]

Su questo siamo tutti d'accordo, probabilmente non lo saremo nel momento in cui ci mettiamo a parlare di COSA si intende per miglioramento , e cosa si intende per spinta. Ma soprattutto PER CHI si attua il miglioramento. Per ogni banana a pochi centesimi di euro ci sono centinaia di persone che pagano al posto nostro il prezzo enorme che costa farci avere la banana qui in europa , nelle condizioni che il mercato vuole, al prezzo che vogliamo. Lo pagano i lavoratori sfruttati a cui vengono gettati addossi i pesticidi mentre lavorano, lo paga l'ambiente, lo paga la fame che fanno le famiglie di questi poveracci..ecc...

Però Sì.. siamo davvero migliorati perché mangiamo le banane a pochi centesimi di euro mentre non avremmo mai potuto sognare una esperienza simile.



[quote="Sbob]
La russia comunista e' l'esempio lampante di cosa succede in un sistema in cui questa spinta manchi.
La concorrenza porta i suoi costi, ma al momento e' il sistema migliore inventato per avere questa spinta.
[/quote]

La russia è fallita. Le ragioni sono da analizzare ma il fatto che il comunismo sia diventato dittatura la dice lunga sul fatto che a fallire potrebbe essere la dittatura e non il comunismo stesso. Se andiamo a vedere la russia è stata la seconda potenza mondiale per un po' di anni per cui un po' di spinta la miglioramento come lo intendi tu ce l'ha avuta. Certamente non perché era comunista, ma perché era piena di soldi.. l'unico vero motore del miglioramento come da maggioranza inteso.
Il comunismo non può funzionare ... probabilmente.. questo non significa che bisogna essere capitalisti incalliti. Ci vuole fantasia nella gestione del bene comune... non solo accettare i modelli proposti.


[quote="Sbob]
Tornando alle pizze. Se al popolo si forniscono buoni pizza distribuiti equamente tra tutte le pizzerie, in modo da far lavorare tutti, stai tranquillo che in pochi anni tutte e dieci le pizzerie diventeranno una merda. Perche' pulire i cessi se tanto i clienti arrivano lo stesso? Perche' spendere per ingredienti decenti?
Alla fine, per il "bene comune" dei pizzaioli, si manda a fanculo il bene comune dei clienti.
[/quote]

Quello che evidentemente a te manca è l'esperienza del godimento assolutamente gratuito di aver fatto un buon lavoro e soddisfatto i clienti a prescindere. Non te lo dico come utopia. Sono chiodatore, non mi paga un c***o di nessuno e mi faccio il culo , ma adoro fare bene un tiro anche se non è fatto solo per mia necessità o desiderio. Le condizioni perché questo avvenga anche nel mondo del lavoro sono che mi piaccia il mio lavoro e che la paga sia adeguata alle esigenze medie in modo che io non abbia problemi, e che la paga sia equiparata agli altri in modo da non provare invidie.

[quote="Sbob]
La realta' di mercato poi ci mostra che tante pizzerie riescono a convivere, perche' ognuna, a suo modo, riesce (meritoriamente) a soddisfare esigenze diverse della popolazione. Per fortuna di cose non esiste *un* meglio per tutti, ma ognuno ha una sua scala di qualita'.[/quote]
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