Finalmente sabato prima uscita della stagione anche per me, destinazione Pian dei Cavalli, in Valchiavenna (SO).
La partenza da Isola, 1250 m, è sconfortante: tempo brutto, alla faccia delle previsioni che davano sole al mattino e annuvolamenti nel pomeriggio, e poca neve, circa 10 cm.
Ma già arrivati all?imbocco della Val Febbraro, a quota 1500, la neve inizia ad essere sufficiente per godersi la ciaspolata: circa 30 cm. Calzo le ciaspole e imboccata la strada agro-silvo-pastorale, guadagno lentamente quota, e finalmente a 1700 m la neve inizia a superare il mezzo metro. Uno strappo ripido, poi il pianoro di un alpeggio mi restituisce un pò di fiato; un secondo strappo ed eccomi sul Pian dei Cavalli, quota 2100 circa, in un paesaggio surreale: non c?è in giro nessuno; il cielo è cupo, nuvoloni neri verso sud, bianchi e carichi (?) di neve a nord (verso ovest, oltre il confine con la Svizzera, sicuramente nevica, qualche fiocco portato dal vento arriva anche a me); senza il sole sembra tutto un?unica distesa uniforme di bianco, abbacinante, solamente quando sono sul bordo mi accorgo degli avvallamenti delle collinette che si susseguono rapide e che rendono il Pian dei Cavalli un posto unico nel suo genere; un freddo pungente, per fortuna che il thermos fa il suo dovere; ma soprattutto, tanta, tanta neve, farinosa, stupenda. Dove è accumulata dal vento, ce n?è almeno 2 metri ....
Uno spuntino veloce, e ritorno sui miei passi: il vento e il freddo mi fanno tremare nonostante sia ben coperto.
È la seconda volta che salgo al Pian dei Cavalli con le ciaspole, ed entrambe le volte il tempo è stato brutto nonostante le previsioni. Si vede che non è destino.
E durante il ritorno, il solito magone per aver lasciato montagne meravigliose, e il desiderio che arrivi presto la prossima volta.
Buone ciaspolate a tutti.