1a Ciaspalonga delle Marmarole 11-02-12

Camminare d'inverno: itinerari e "ciaspolate" sulla neve

Messaggioda Lucio48 » ven dic 09, 2011 1:44 am

Caro Giovannni
io le gare le ho fatte quando avevo un'altra età e le ho fatte in atletica leggera, 100m piani, staffetta 4x100, salto in lungo e salto con l'asta.
Non avendo avuto risultati di livello nazionale ma solo regionale, mi sono defilato umilmente ed ho proseguito con trekking e footing ed altre attività collaterali ma mai più gare. Praticamente ho smesso di fare gare a 17/18 anni.
Quando ho cominciato ad avere 40/45 anni e facevo solo footing 2 o 3 volte alla settimana, il mio medico mi ha sconsigliato di proseguire perché la corsa, se non viene applicata regolarmente con allenamenti continui, può creare dei seri problemi con problemi cardiocircolatori. E poi mi fece anche una domandina emblematica e cioé mi chiese: li ha mai guardati in faccia quelli della sua età che corrono? Si, risposi, hanno l'espressione da "finiti". E lì nacque la proposta del dottore: lei cammini quando a tempo, cammini e basta anche nei ritagli di tempo e così ne avrà solo benefici, ma lasci perdere la corsa.

Io ho eseguito alla lettera i consigli del doc e non mi sono pentito e ho sempre osservato l'espressione dei 40/50enni che corrono: l'espressione è proprio quella che ho detto prima. Comunque ognuno è libero di muoversi come vuole a qualsiasi età. Io seguo i consigli del mio medico e finora posso dire di avere un fisico invidiabile e di questo ringrazio il nostro buon Dio che dall'alto vede e provvede.
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12 febbraio 2012

Messaggioda p.marengon » mer feb 15, 2012 20:40 pm

12/02/2012 Si è svolta regolarmente la prima edizione della Ciaspalonga delle Marmarole. Il via della gara è stato dato alle ore 6 di mattina ad Auronzo di Cadore. Il termometro segnava 8 gradi sotto lo zero e stava nevischiando. In quota, sull'altopiano del Pian dei Buoi la visibilità era scarsa e c'era anche molto vento. Lassù le temperature superavano i 20 gradi sotto lo zero. Nonostante queste condizioni meteo nessuno si è tirato indietro. La fila di lampade frontali che sfilavano sulla pista ciclabile prima di imboccare la Val da Rin sono state uno spettacolo che meritava l'alzataccia!! Già dopo 2 km si è formato un gruppetto di testa composto da Alfredo Corsini, Marco Zarantonello, Flavio Ghidini e Fabio Caverzan. Si è capito subito che i 4 avrebbero fatto la differenza. Lungo la salita al Pian dei Buoi Alfredo Corsini si è preso un pò di vantaggio ed è transitato al primo rilievo cronometrico a circa metà gara con 8 minuti su Marco Zarantonello, 14 su Flavio Ghidini e 20 su Fabio Caverzan. Nella seconda salita dopo il ristoro, Marco Zarantonello ha recuperato un paio di minuti ma in discesa verso Calalzo, Corsini ha consolidato il suo vantaggio ed è arrivato con un discreto margine a tagliare il traguardo in piazza a Pieve di Cadore. Sulla discesa della Val d'Oten, Flavio Ghidini, fino a quel momento ottimo terzo ha subito il ritorno di Fabio Caverzan che nella zona di Praciedelan è passato in terza posizione e la ha mantenuta fino al traguardo. Per quanto riguarda la gara femminile, Chiara Colonello, ha dominato dall'inizio alla fine mantenendo sempre un buon distacco dalla coppia Giovanna Zoccoli e Roberta Lorenzi giunte sul traguardo seconde a pari merito. Per gli staffettisti la coppia De Polo-Piatto ha vinto di misura sulla coppia Sommariva-Pesenti. Dopo avere tagliato il traguardo, Alfredo Corsini, attorniato da giornalisti e telecamere ha dichiarato che chiunque fosse giunto all'arrivo doveva sentirsi vincitore per la durezza della gara e per le condizioni meteo. La Ciaspalonga è una vera sfida e i km alla fine sono risultati 44! Una nota di merito particolare a tutti i volontari sul percorso senza i quali sarebbe stato impossibile organizzare un evento come questo. Marco Zarantonello alla fine ha dichiarato che nonostante corresse in ambiente severo si è sempre sentito sicuro e confortato dai volontari sul percorso. Grazie quindi al Soccordo Alpino, alle Sezioni CAI Cadorine, alla Protezione Civile e a tutti coloro che hanno collaborato! Un grazie sentito a tutti gli atleti per la loro partecipazione. Arrivederci all'edizione 2013!
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Messaggioda kala » mer feb 15, 2012 21:34 pm

arrivederci al 2013

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Ciaspalonga 2013 - 16 febbraio

Messaggioda p.marengon » mar nov 20, 2012 17:37 pm

A Febbraio 2013 dopo il successo della prima edizione si svolgerà la seconda Ciaspalonga delle Marmarole. Il programma è consultabile presso www.ciaspalonga.it. La novità di quest'anno è la "mezza" o "corta" di 22km.
La Ciaspalonga è sempre di 43km con 2400 m di dislivello positivo!!!
Vi aspettiamo!!!

Per informazioni scrivete a info@cadoreventi.it
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Messaggioda ande05 » mar nov 20, 2012 18:10 pm

Lucio48 ha scritto:Quando ho cominciato ad avere 40/45 anni e facevo solo footing 2 o 3 volte alla settimana, il mio medico mi ha sconsigliato di proseguire perché la corsa, se non viene applicata regolarmente con allenamenti continui, può creare dei seri problemi con problemi cardiocircolatori. E poi mi fece anche una domandina emblematica e cioé mi chiese: li ha mai guardati in faccia quelli della sua età che corrono? Si, risposi, hanno l'espressione da "finiti". E lì nacque la proposta del dottore: lei cammini quando a tempo, cammini e basta anche nei ritagli di tempo e così ne avrà solo benefici, ma lasci perdere la corsa.


La dichiarazione del tuo dottore è quantomeno scorretta. Ricordo che c'era stato qualche simpatico giornalista che aveva fatto uscite del genere in corrispondenza di maratone e olimpiadi varie che hanno fatto sinceramente sorridere ed allo stesso tempo arrabbiare il settore. Sono uscito da pochi giorni da un seminario sulle patologie cardiovascolari degli atleti e perdonami, ma il cardiologo della Ferrari ha espresso una opinione esattamente contraria, come migliaia di altri medici.

Esistono diverse intensità di attività fisica: se effettivamente allenarsi a dei ritmi eccessivi può portare più danni che benefici, farlo nel modo giusto e con costanza non può che portare benefici.

Tanto per fare un pò di pubblicità non retribuita ti consiglio la lettura di un libro qualsiasi del dott. Arcelli, uno dei più rivoluzionari medici orientati allo sport, per avere qualche consiglio veramente affidabile sulla corsa.

E rispondendo alla tua perplessità sulla sensatezza delle competizioni in montagna: a parer mio non esiste nulla di più bello che fare fatica all'aria aperta, godere delle capacità fisiche che porto con me e che ho avuto la fortuna di avere, sia che mi portino sul podio, che all'ultimo posto di una competizione, che altro non è che una scusa per poter esprimere tutto se stessi ai massimi livelli. Lo sport può essere paragonato all'arte...massima espressione di capacità e sentimenti umani, che ti assicuro trovano ampio spazio in queste attività.
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