Segnalo da "il Gazzettino" sezione lettere.
Mercoledì 1 Settembre 2010,
Da qualche giorno chi sale a Forcella Palantina o all?Ander de le Mate può vedere dei picchetti rossi che prima non c?erano. Questa scoperta sta allarmando molto le associazioni alpinistiche e ambientaliste che da anni si impegnano per la salvaguardia del Cansiglio. Quei picchetti sembrano segnare la direzione di quell?impianto di risalita che dovrebbe collegare Tambre al Pian Cavallo e che le associazioni da oltre vent?anni chiedono che non venga realizzato poiché stravolgerebbe completamente il versante veneto del Cansiglio, banalizzandolo e compromettendone i valori naturalistici. Mentre in tutte le Alpi i cambiamenti climatici in atto provocano la chiusura di molti impianti a bassa quota, qui nuovamente si interviene per realizzare un impianto di risalita la cui quota massima sarebbe a 1800 metri.
Tra l?altro proprio in questo periodo le amministrazioni locali, sia della parte alpagota, sia della parte trevigiana, stanno discutendo per presentare alla regione un grande piano per il rilancio turistico di tutta l?area del Cansiglio veneto, piano che verrebbe finanziato della regione stessa con proposte di ospitalità distribuita nei paesi, con agriturismi e albergo diffuso. Proposte di turismo sostenibile ed ecologico, a forte valenza ambientale. In questa logica un impianto di collegamento con il Pian Cavallo non è assolutamente accettabile, ma evidentemente Tambre, comune in cui ricade l?area del collegamento, sta tentando di bruciare le tappe e di forzare la mano per inserire nel grande progetto di rilancio turistico anche l?impianto di risalita, altrimenti non si sarebbe esposto al punto di segnarne il tracciato. Sembra di essere tornati alla fine degli anni 80, quando il comune aveva già segnato gli alberi da abbattere (su territorio non di sua proprietà!) per segnare le piste.
Tra l?altro sembra che nelle intenzioni della Regione la fase di discussione del grande piano per il turismo avrebbe dovuto coinvolgere tutti, cioè anche le associazioni ambientaliste che da molti anni si prendono a cuore le sorti del Cansiglio, invece tutto si sta risolvendo in incontri «privati» tra amministratori che si guardano bene dall?allargare la discussione.
In ogni caso le associazioni si sono date appuntamento il 14 di novembre, per il 23. anno consecutivo, a Casera a Forcella Palantina e, come lo scorso anno, anche all?Ander de le Mate, tradizionale incontro di alpinisti e ambientalisti in difesa dell?antica foresta del Cansiglio. Hanno già dato la loro adesione Fausto De Stefani e Kurt Diemberger. Chi spera nel «sonno» delle associazioni si sbaglia e l?attenzione sul Cansiglio veneto sarà molto alta.
Se invece prevarrà il buon senso e la disponibilità al dialogo, cosa che le associazioni ambientaliste tutte si augurano, esse daranno il contributo della loro esperienza e conoscenze maturate in molti anni di attività sul territorio.
Cai Veneto, Wwf Veneto
Legambiente Veneto
Mountain Wilderness Veneto
Ecoistituto del Veneto Alex Langer