caldo anomalo

Dedicato ai problemi e alle notizie ambientali.

caldo anomalo

Messaggioda germana » gio mar 08, 2007 11:44 am

Per cominciare a dare vita alla sezione, sennò che ce l'hanno fatta a fà :wink: inserisco un argomento purtroppo di attualità :cry:

Non so come è altrove, ma qui in Centro Italia fa caldo come se fosse maggio.
Non c'è neve neanche sopra a 2000 metri, tranne in pochissimi posti dove si è miracolosamente salvata...

Chi come me è da un pezzo che va in montagna d'inverno, si ricorda altri inverni molto secchi... però probabilmente mai una concomitanza così "estrema" di alte temperature e mancanza di precipitazioni abbondanti.

E' così anche altrove?
Se sì, a me pare che la innegabile tendenza verso il riscaldamento abbia preso la strada di una precipitosa e drammatica accelerazione... :cry:
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Re: caldo anomalo

Messaggioda il.bruno » gio mar 08, 2007 12:06 pm

E' così anche altrove, almeno in Italia.
germana ha scritto:Se sì, a me pare che la innegabile tendenza verso il riscaldamento abbia preso la strada di una precipitosa e drammatica accelerazione... :cry:

Però non sono d'accordo con la frase quotata: se avessimo fatto lo stesso ragionamento, prendendo un anno a sè stante estrapolato da quel che è successo negli anni precedenti (e che succederà nei successivi), dopo gli inverni dell'anno scorso e di due anni fa avremmo dovuto dire che stava arrivando un'era glaciale.

Che ci sia un mutamento climatico rispetto ai decenni precedenti è un fatto misurato (del resto ci sono sempre stati da quando la Terra esiste).
Che ciò sia dovuto esclusivamente all'uomo molti dicono di sì, altri di no (io sono scettico, per quanto conti la mia opinione da profano).
Ciò non toglie che la consueta variabilità con stagioni più calde/fredde/umide/asciutte/nevose/piovose del solito, ed altre meno, continui ad accompagnarci come sempre. Questo inverno come abbiamo visto è stato molto caldo e abbastanza asciutto. Il precedente in molte zone è stato freddo e nevoso. Il precedente ancora freddo e asciutto.
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Messaggioda nuvolarossa » gio mar 08, 2007 12:33 pm

Suggerisco la lettura del libro di Kary Mullis "Danzando nudi nel campo della mente".

Mullis è il chimico premio nobel inventore della tecnica della polimerasi inversa grazie alla quale è stato possibile replicare il DNA e che ha rivoluzionato la genetica.

E' un personaggio anticonformista, geniale ed eccentrico. Ha li vizio di usare la propria intelligenza per farsi delle domande e cercare delle risposte. Che spesso cozzano contro interessi consolidati e idee passivamente accettate ma non suffragate da alcuna evidenza scientifica.

Per esempio sul buco dell'ozono, una di queste tesi ormai "intoccabili", scrive:

?A parte la mancanza di prove scientifiche, non ha alcun senso pensare che possiamo distruggere l?ozono nell?atmosfera superiore. Se ci fosse questo famigerato buco, i raggi ultravioletti emessi dal sole lo attraverserebbero arrivando all?atmosfera terrestre, dove sarebbero assorbiti dalla fascia d?ossigeno che circonda il pianeta e reagendo con essa formerebbero altro ozono. Se tutte le nazioni del mondo si mettessero d?accordo per eliminare la fascia d?ozono, non ci riuscirebbero neanche investendo tutto il loro denaro. Non è possibile farlo a meno di non eliminare tutto l?ossigeno dell?atmosfera.?
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Messaggioda germana » gio mar 08, 2007 12:40 pm

nuvolarossa ha scritto:Suggerisco la lettura del libro di Kary Mullis "Danzando nudi nel campo della mente".

Mullis è il chimico premio nobel inventore della tecnica della polimerasi inversa grazie alla quale è stato possibile replicare il DNA e che ha rivoluzionato la genetica.

E' un personaggio anticonformista, geniale ed eccentrico. Ha li vizio di usare la propria intelligenza per farsi delle domande e cercare delle risposte. Che spesso cozzano contro interessi consolidati e idee passivamente accettate ma non suffragate da alcuna evidenza scientifica.

Per esempio sul buco dell'ozono, una di queste tesi ormai "intoccabili", scrive:

?A parte la mancanza di prove scientifiche, non ha alcun senso pensare che possiamo distruggere l?ozono nell?atmosfera superiore. Se ci fosse questo famigerato buco, i raggi ultravioletti emessi dal sole lo attraverserebbero arrivando all?atmosfera terrestre, dove sarebbero assorbiti dalla fascia d?ossigeno che circonda il pianeta e reagendo con essa formerebbero altro ozono. Se tutte le nazioni del mondo si mettessero d?accordo per eliminare la fascia d?ozono, non ci riuscirebbero neanche investendo tutto il loro denaro. Non è possibile farlo a meno di non eliminare tutto l?ossigeno dell?atmosfera.?


Non ho le nozioni scientifiche per esprimere un giudizio.
Posso solo dire "Speriamo che sia vero" :lol:
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Re: caldo anomalo

Messaggioda germana » gio mar 08, 2007 12:54 pm

il.bruno ha scritto:E' così anche altrove, almeno in Italia.
germana ha scritto:Se sì, a me pare che la innegabile tendenza verso il riscaldamento abbia preso la strada di una precipitosa e drammatica accelerazione... :cry:

Però non sono d'accordo con la frase quotata: se avessimo fatto lo stesso ragionamento, prendendo un anno a sè stante estrapolato da quel che è successo negli anni precedenti (e che succederà nei successivi), dopo gli inverni dell'anno scorso e di due anni fa avremmo dovuto dire che stava arrivando un'era glaciale.

Che ci sia un mutamento climatico rispetto ai decenni precedenti è un fatto misurato (del resto ci sono sempre stati da quando la Terra esiste).
Che ciò sia dovuto esclusivamente all'uomo molti dicono di sì, altri di no (io sono scettico, per quanto conti la mia opinione da profano).
Ciò non toglie che la consueta variabilità con stagioni più calde/fredde/umide/asciutte/nevose/piovose del solito, ed altre meno, continui ad accompagnarci come sempre. Questo inverno come abbiamo visto è stato molto caldo e abbastanza asciutto. Il precedente in molte zone è stato freddo e nevoso. Il precedente ancora freddo e asciutto.


Sono d'accordo con te che non si possa giudicare dall'andamento di una stagione, e manco di una decina. Di una vita sì, però. E a me pare innegabile che la tendenza sia al riscaldamento.
E' che quando vado ai piedi di un ghiacciaio e trovo che nel posto dove qualche anno prima facevo palestra di piolet ora c'è solo roccia perchè il ghiaccio è molto ma molto più in su... beh questo non si giustifica con "qualche stagione un pò più secca".

Lo so benissimo che sui media tutto diventa "eccezionale": l'inverno passato, un inverno normalissimo con un pò di sano freddo e neve, i giornali gridavano all'emergenza freddo e neve :roll:
Quest'anno hanno ricacciato fuori l'effetto serra evergreen :wink:
Vabbè, i media li conosciamo :evil:

Mi chiedevo solo se questo "inverno", che a me sembra stavolta sì davvero anomalo (non trovo ricordo di qualcosa di simile in tutta la mia vita) sia indice di una accelerazione che potrebbe essere drammatica, o se solo la tendenza andrà avanti attraverso altalenanti vicende come ha fatto fin'ora.
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Messaggioda aeron » gio mar 08, 2007 13:23 pm

Io un po' di meteorologia la macino, per via delle tante attività che pratico tra le quali il parapendio, e in oltre 12 anni di volo e di "immersione" nelle più svariate condizioni atmosferiche mi sono fatto una mia personale idea.
E' indubbiamente vero che l'uomo probabilmente una mano la sta dando al riscaldamento globale, ma è pur sempre vero che come in tutte le cose, la natura cerca sempre di appianare, di azzerare le varie disparità presenti nel mondo e quindi sono convinto che abbia molta più forza lei nel mettere ordine di tutti gli uomini del mondo.
Poi, pensando ad altri avvenimenti, leggendo qua e là, mi risulta che durante la prima guerra mondiale ci siano stati gli inverni più nevosi del secolo: ergo prima di tale evento gli inverni erano più caldi.
Se poi aggiungiamo che le osservazioni degli eventi meteorologici è iniziata un po' più di un secolo fa, possiamo facilmente dedurre che non avendo osservazioni fatte antecedentemente non possiamo sapere come era il clima due-tre-quattro secoli fa, ecc. ecc.
Oltretutto che la storia ci dice che in passato ci sono stati dei periodi caldi e periodi freddi (le ere/glaciazioni) ovvio, molto più importanti come lasso di tempo, ma chi ci dice se nel mezzo, non ci fossero stati dei periodi meno importanti di cambiamento climatico?

Concludo dicendo che è corretto secondo me fare allarmismi, perché se rompiamo per 100 almeno un 20 possiamo ottenere, se rompiamo per 20 tutti fanno ciò che vogliono con tutte le conseguenze del caso.
Volare è il sogno dell'uomo... e io l'ho realizzato.
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Re: caldo anomalo

Messaggioda il.bruno » gio mar 08, 2007 13:48 pm

germana ha scritto:Sono d'accordo con te che non si possa giudicare dall'andamento di una stagione, e manco di una decina. Di una vita sì, però. E a me pare innegabile che la tendenza sia al riscaldamento.
E' che quando vado ai piedi di un ghiacciaio e trovo che nel posto dove qualche anno prima facevo palestra di piolet ora c'è solo roccia perchè il ghiaccio è molto ma molto più in su... beh questo non si giustifica con "qualche stagione un pò più secca".

Attenta, sarei un pazzo a negare che la tendenza è al riscaldamento e all'arretramento dei ghiacciai, e non pensare che non mi dispiaccia.
Conta però che "una vita" non è poi molto più di "qualche stagione" in confronto ai periodici mutamenti climatici della terra.
Questi sono stati spesso ben più grandi di quelli attuali. Fatti storici, come le migrazioni dei barbari intorno al 400 d.C. sono correlabili ad un raffreddamento, l'espansione dei Walser dal Goms fino alla testata delle valli alpine di quasi tutte le Alpi Centrali, attraverso valichi ad oggi coperti di spessi strati di ghiaccio (o almeno finora...) è stata permessa dal riscaldamento medievale, poi c'è stata la P.E.G. fino a metà ottocento e quindi il riscaldamento attuale.
Sostenere che siccome rispetto a qualche anno fa i ghiacciai sono arretrati allora è un disastro inaudito, è qualcosa che molti media e anche dei politici fanno, ma è anti-storico.
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Re: caldo anomalo

Messaggioda germana » gio mar 08, 2007 14:17 pm

il.bruno ha scritto:Attenta, sarei un pazzo a negare che la tendenza è al riscaldamento e all'arretramento dei ghiacciai, e non pensare che non mi dispiaccia.
Conta però che "una vita" non è poi molto più di "qualche stagione" in confronto ai periodici mutamenti climatici della terra.
Questi sono stati spesso ben più grandi di quelli attuali. Fatti storici, come le migrazioni dei barbari intorno al 400 d.C. sono correlabili ad un raffreddamento, l'espansione dei Walser dal Goms fino alla testata delle valli alpine di quasi tutte le Alpi Centrali, attraverso valichi ad oggi coperti di spessi strati di ghiaccio (o almeno finora...) è stata permessa dal riscaldamento medievale, poi c'è stata la P.E.G. fino a metà ottocento e quindi il riscaldamento attuale.
Sostenere che siccome rispetto a qualche anno fa i ghiacciai sono arretrati allora è un disastro inaudito, è qualcosa che molti media e anche dei politici fanno, ma è anti-storico.


E' verissimo ciò che dici ma mi sembra un pò troppo ... tranquillizante :wink:
Ossia, è l'argomentazione che viene usata dall'altro tipo di politici, quelli che tirano verso il non fare niente.

Il fatto è che per la prima volta nella storia dell'umanità, quest'ultima ha in mano le armi per rompere il giocattolone... fin'ora non è mai successo.

Quanto influenziamo tutta la baracca e quanto il sistema Terra, che in pratica è un sistema chiuso, riesce ad assorbire degli input che sono probabilmente molto più massicci e rapidi di quelli che provocarono i cambiamenti di cui parli?

Pare che la scienza sia sempre più del parere che i mutamenti indotti dal genere umano siano troppo veloci per riequilibrarsi in qualche modo. Dico pare perchè naturalmente conosco solo ciò che posso apprendere dai media :(
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Messaggioda germana » gio mar 08, 2007 14:20 pm

aeron ha scritto:Io un po' di meteorologia la macino, per via delle tante attività che pratico tra le quali il parapendio, e in oltre 12 anni di volo e di "immersione" nelle più svariate condizioni atmosferiche mi sono fatto una mia personale idea.
E' indubbiamente vero che l'uomo probabilmente una mano la sta dando al riscaldamento globale, ma è pur sempre vero che come in tutte le cose, la natura cerca sempre di appianare, di azzerare le varie disparità presenti nel mondo e quindi sono convinto che abbia molta più forza lei nel mettere ordine di tutti gli uomini del mondo.
Poi, pensando ad altri avvenimenti, leggendo qua e là, mi risulta che durante la prima guerra mondiale ci siano stati gli inverni più nevosi del secolo: ergo prima di tale evento gli inverni erano più caldi.
Se poi aggiungiamo che le osservazioni degli eventi meteorologici è iniziata un po' più di un secolo fa, possiamo facilmente dedurre che non avendo osservazioni fatte antecedentemente non possiamo sapere come era il clima due-tre-quattro secoli fa, ecc. ecc.
Oltretutto che la storia ci dice che in passato ci sono stati dei periodi caldi e periodi freddi (le ere/glaciazioni) ovvio, molto più importanti come lasso di tempo, ma chi ci dice se nel mezzo, non ci fossero stati dei periodi meno importanti di cambiamento climatico?

Concludo dicendo che è corretto secondo me fare allarmismi, perché se rompiamo per 100 almeno un 20 possiamo ottenere, se rompiamo per 20 tutti fanno ciò che vogliono con tutte le conseguenze del caso.


Hihihi verissimo :lol:

Per il resto sono d'accordo: non sappiamo molto però per cui vale quello che ho scritto sopra :roll:
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Re: caldo anomalo

Messaggioda il.bruno » gio mar 08, 2007 14:29 pm

germana ha scritto:
il.bruno ha scritto:Attenta, sarei un pazzo a negare che la tendenza è al riscaldamento e all'arretramento dei ghiacciai, e non pensare che non mi dispiaccia.
Conta però che "una vita" non è poi molto più di "qualche stagione" in confronto ai periodici mutamenti climatici della terra.
Questi sono stati spesso ben più grandi di quelli attuali. Fatti storici, come le migrazioni dei barbari intorno al 400 d.C. sono correlabili ad un raffreddamento, l'espansione dei Walser dal Goms fino alla testata delle valli alpine di quasi tutte le Alpi Centrali, attraverso valichi ad oggi coperti di spessi strati di ghiaccio (o almeno finora...) è stata permessa dal riscaldamento medievale, poi c'è stata la P.E.G. fino a metà ottocento e quindi il riscaldamento attuale.
Sostenere che siccome rispetto a qualche anno fa i ghiacciai sono arretrati allora è un disastro inaudito, è qualcosa che molti media e anche dei politici fanno, ma è anti-storico.


E' verissimo ciò che dici ma mi sembra un pò troppo ... tranquillizante :wink:
Ossia, è l'argomentazione che viene usata dall'altro tipo di politici, quelli che tirano verso il non fare niente.

Il fatto è che per la prima volta nella storia dell'umanità, quest'ultima ha in mano le armi per rompere il giocattolone... fin'ora non è mai successo.

Quanto influenziamo tutta la baracca e quanto il sistema Terra, che in pratica è un sistema chiuso, riesce ad assorbire degli input che sono probabilmente molto più massicci e rapidi di quelli che provocarono i cambiamenti di cui parli?

Pare che la scienza sia sempre più del parere che i mutamenti indotti dal genere umano siano troppo veloci per riequilibrarsi in qualche modo. Dico pare perchè naturalmente conosco solo ciò che posso apprendere dai media :(

Leggevo di recente un articolo scientifico, scritto tra l'altro da un amico, che individuava due alternative:
- miglioramento dell'efficienza dei combustibili fossili e sostituzione con altre fonti di energia, rinnovabili (solare, eolico ecc. ecc., per il poco che possono fare) e inevitabilmente nucleare (approccio comunque valido per ottenere una migliore efficienza energetica, per toglierci dalla dipendenza da Arabi e Russi, ma con il dubbio sulla reale influenza nei mutamenti climatici e con la certezza che con Cina e India in forte crescita che se ne sbattono avrebbe comunque un effetto pratico NULLO sul totale delle emissioni);
- strategia dell'adattamento, cioè fare come l'uomo ha sempre fatto modificando i propri stili di vita ed abitudini in base ai mutamenti climatici, con il vantaggio che anche se fossero più disastrosi dei passati, e qualunque ne sia la causa, oggi abbiamo mezzi di sicuro più efficaci per adattarci rispetto agli Unni e ai Visigoti.
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Re: caldo anomalo

Messaggioda nuvolarossa » gio mar 08, 2007 15:13 pm

germana ha scritto:
il.bruno ha scritto:Attenta, sarei un pazzo a negare che la tendenza è al riscaldamento e all'arretramento dei ghiacciai, e non pensare che non mi dispiaccia.
Conta però che "una vita" non è poi molto più di "qualche stagione" in confronto ai periodici mutamenti climatici della terra.
Questi sono stati spesso ben più grandi di quelli attuali. Fatti storici, come le migrazioni dei barbari intorno al 400 d.C. sono correlabili ad un raffreddamento, l'espansione dei Walser dal Goms fino alla testata delle valli alpine di quasi tutte le Alpi Centrali, attraverso valichi ad oggi coperti di spessi strati di ghiaccio (o almeno finora...) è stata permessa dal riscaldamento medievale, poi c'è stata la P.E.G. fino a metà ottocento e quindi il riscaldamento attuale.
Sostenere che siccome rispetto a qualche anno fa i ghiacciai sono arretrati allora è un disastro inaudito, è qualcosa che molti media e anche dei politici fanno, ma è anti-storico.


E' verissimo ciò che dici ma mi sembra un pò troppo ... tranquillizante :wink:
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.....................


Pare che la scienza sia sempre più del parere che i mutamenti indotti dal genere umano siano troppo veloci per riequilibrarsi in qualche modo. Dico pare perchè naturalmente conosco solo ciò che posso apprendere dai media :(


Quoto su tutto bruno, ma non lo trovo così tranquillizzante!!!
I processi climatici che ha ricordato hanno costretto intere popolazioni a migrare e ora potrebbero costringere noi a cambiare radicalmente stile di vita e approccio verso i luoghi in cui viviamo, ma un conto è sostenere, come fanno tanti, che il processo è indotto dall'attività umana e che senza questa non vi sarebbe quello, un'altro è invece riconoscere gli eventi come facente parte di naturali cicli climatici cui è soggetto il nostro pianeta, magari amplificati, seppur in misura da definire, da quel che l'uomo sopra ci fa.

Purtroppo oggi la scienza ha perso del tutto la sua caratteristica di essere al servizio della vera conoscenza e dell'uomo, quindi quando si citano studi e scienziati occorre non solo verificare la sostanza di quel che affermano, ma anche per chi lavorano, da chi ricevono i quattrini per finanziare le loro ricerche e le loro tasche. Da questi fattori derivano elementi distorsivi fortissimi dei dati empirici.

Un gruppo di scienziati di una delle tante organizzazioni che studiano il clima difficilmente dirà che il problema è gonfiato a dismisura dagli enormi flussi di denaro che si riversano su questo tipo di ricerche e quindi anche nelle loro tasche. Sarebbe come dire che il loro lavoro è inutile. Moltiplica questo per le decine di migliaia di persone impiegate in queste organizzazioni.....
:roll:
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Re: caldo anomalo

Messaggioda germana » gio mar 08, 2007 15:26 pm

il.bruno ha scritto:Leggevo di recente un articolo scientifico, scritto tra l'altro da un amico, che individuava due alternative:
- miglioramento dell'efficienza dei combustibili fossili e sostituzione con altre fonti di energia, rinnovabili (solare, eolico ecc. ecc., per il poco che possono fare) e inevitabilmente nucleare (approccio comunque valido per ottenere una migliore efficienza energetica, per toglierci dalla dipendenza da Arabi e Russi, ma con il dubbio sulla reale influenza nei mutamenti climatici e con la certezza che con Cina e India in forte crescita che se ne sbattono avrebbe comunque un effetto pratico NULLO sul totale delle emissioni);
- strategia dell'adattamento, cioè fare come l'uomo ha sempre fatto modificando i propri stili di vita ed abitudini in base ai mutamenti climatici, con il vantaggio che anche se fossero più disastrosi dei passati, e qualunque ne sia la causa, oggi abbiamo mezzi di sicuro più efficaci per adattarci rispetto agli Unni e ai Visigoti.


La seconda strada mi piace poco... è vero che l'uomi si adatta a tutto :( anche al peggio del peggio :cry: ... e in questo modo si può pensare di sopravvivere, ma dove finirebbe la qualità della vita?

Riguardo alla prima strada, secondo me qualsiasi intervento efficace passa per una completa cooperzione di tutto il "villaggio", compresi i paesi emergenti, e quindi anche per un certo livellamento delle enormi sperequazioni attuali nella distribuzione di ricchezza e benessere.

Non sono invece molto d'accordo sull'inevitabilità del nucleare. E sono anche poco convinta della sua efficacia come fonte alternativa valida in termini di mercato.
Purtroppo in questo campo, anche nell'ambito degli articoli "scientifici" si legge di tutto e il suo contrario :wink: per cui penso che i dati di cui ciascuno di noi dispone non sono sufficienti per avere certezze.
Ci sono, dietro a queste forme di energia, nucleare compreso, interessi troppo forti perchè i dati a disposizione del grande pubblico non siano in qualche modo influenzati :evil:

Qualche anno fa un ingegnere nucleare che conosco mi diceva che il nucleare in quel momento "non era conveniente" ... e probabilmente per questo sono state vinte le battaglie antinucleari :evil:
La convenienza cambia naturalmente col mercato, ma certo che puntare su una forma di energia che richiede investimenti enormi e che da un momento all'altro non è più economica... per non parlare del discorso scorie, sicurezza e tutto il resto :evil:

A me sembra che il sole sia per ora l'unica fonte dove non può esistere un monopolio sulla materia prima :wink:
Ho l'impressione che se ci investissero, la tecnologia potrebbe essere infinitamente migliorata ma ho paura di sapere perchè non lo si fa :evil:
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Re: caldo anomalo

Messaggioda il.bruno » gio mar 08, 2007 15:44 pm

germana ha scritto:Qualche anno fa un ingegnere nucleare che conosco mi diceva che il nucleare in quel momento "non era conveniente" ... e probabilmente per questo sono state vinte le battaglie antinucleari :evil:
La convenienza cambia naturalmente col mercato, ma certo che puntare su una forma di energia che richiede investimenti enormi e che da un momento all'altro non è più economica... per non parlare del discorso scorie, sicurezza e tutto il resto :evil:

A me sembra che il sole sia per ora l'unica fonte dove non può esistere un monopolio sulla materia prima :wink:
Ho l'impressione che se ci investissero, la tecnologia potrebbe essere infinitamente migliorata ma ho paura di sapere perchè non lo si fa :evil:

Conta che se le battaglie antinucleare sono state "vinte" in Italia (tra virgolette, perchè lo ritengo una grave sconfitta per il nostro paese), così non è accaduto in tutti i paesi civilizzati e culturalmente e tecnologicamente avanzati.
La Francia produce l'80% del suo fabbisogno energetico con le sue 59 centrali nuleari. In questo modo non è ridotta come noi alla mercé delle bizze tra Ucraina e Russia per il gas naturale o alla politica internazionale per il prezzo del petrolio, come noi. Buona parte dell'energia elettrica che acquistiamo dalla Francia ogni anno è prodotta da quelle centrali, uguali a quelle che con il referendum sono state chiuse.
Nel mondo sono attive circa 400 centrali, sono in costruzione una quarantina nuove e di numerose si sta progettando l'adeguamento che ne prolungherà di qualche decennio ulteriore la vita utile, visto che sono in ottime condizioni e funzionano molto bene (non solo da un punto di vista produttivo, ma anche dal punto di vista di sicurezza ecc. ecc.).
La tecnologia più moderna prevede l'utilizzo di un isotopo dell'uranio che non è lo stesso con il quale si costruiscono le bombe, quindi anche da quel punto di vista molti problemi decadono.
Numerosi paesi avanzati (USA, Australia, Unione Europea, Giappone ed altri) o meno avanzati (Cina, India, Brasile, Argentina ed altri) stanno conducendo diversi programmi di ricerca per migliorare le conoscenze e le tecnologie sull'energia da fissione nucleare, spendendoci anche un sacco di soldi.
Se fosse così insensato ed incosciente produrre energia nucleare da fissione, non credo che tutti questi paesi continuerebbero a sfruttarla e a svilupparla.
In Italia invece con il cieco e demagogico referendum di 21 anni fa si è azzerato un know-how tecnologico avanzato di vertice nel quale non eravamo niente male.
Anche il modo in cui viene affrontato il problema delle scorie soffre, tanto per cambiare, di un approccio demagogico politico. Il volume occupato dalle scorie pericolose prodotte in un anno in tutto il mondo sai quanto è? 5 metri cubi. Sono stoccate con la dovuta attenzione e sicurezza, e con il passare degli anni si potranno certamente trovare soluzioni ancora migliori.
Invece preferiamo andare avanti a spargere migliaia di tonnellate di polveri sottili da respirare a pieni polmoni nelle nostre città, come se quelle invece non facessero male...
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Re: caldo anomalo

Messaggioda germana » gio mar 08, 2007 16:16 pm

il.bruno ha scritto:Conta che se le battaglie antinucleare sono state "vinte" in Italia (tra virgolette, perchè lo ritengo una grave sconfitta per il nostro paese), così non è accaduto in tutti i paesi civilizzati e culturalmente e tecnologicamente avanzati.
La Francia produce l'80% del suo fabbisogno energetico con le sue 59 centrali nuleari. In questo modo non è ridotta come noi alla mercé delle bizze tra Ucraina e Russia per il gas naturale o alla politica internazionale per il prezzo del petrolio, come noi. Buona parte dell'energia elettrica che acquistiamo dalla Francia ogni anno è prodotta da quelle centrali, uguali a quelle che con il referendum sono state chiuse.
Nel mondo sono attive circa 400 centrali, sono in costruzione una quarantina nuove e di numerose si sta progettando l'adeguamento che ne prolungherà di qualche decennio ulteriore la vita utile, visto che sono in ottime condizioni e funzionano molto bene (non solo da un punto di vista produttivo, ma anche dal punto di vista di sicurezza ecc. ecc.).
La tecnologia più moderna prevede l'utilizzo di un isotopo dell'uranio che non è lo stesso con il quale si costruiscono le bombe, quindi anche da quel punto di vista molti problemi decadono.
Numerosi paesi avanzati (USA, Australia, Unione Europea, Giappone ed altri) o meno avanzati (Cina, India, Brasile, Argentina ed altri) stanno conducendo diversi programmi di ricerca per migliorare le conoscenze e le tecnologie sull'energia da fissione nucleare, spendendoci anche un sacco di soldi.
Se fosse così insensato ed incosciente produrre energia nucleare da fissione, non credo che tutti questi paesi continuerebbero a sfruttarla e a svilupparla.
In Italia invece con il cieco e demagogico referendum di 21 anni fa si è azzerato un know-how tecnologico avanzato di vertice nel quale non eravamo niente male.
Anche il modo in cui viene affrontato il problema delle scorie soffre, tanto per cambiare, di un approccio demagogico politico. Il volume occupato dalle scorie pericolose prodotte in un anno in tutto il mondo sai quanto è? 5 metri cubi. Sono stoccate con la dovuta attenzione e sicurezza, e con il passare degli anni si potranno certamente trovare soluzioni ancora migliori.
Invece preferiamo andare avanti a spargere migliaia di tonnellate di polveri sottili da respirare a pieni polmoni nelle nostre città, come se quelle invece non facessero male...


Tu sembri molto ben informato, il problema è: chi ce le fornisce queste informazioni?
Io non penso di avere dati sufficienti ... neanche per sostenere a spada tratta una posizione antinuclearista, bada: il fatto è che sono sospettosa per natura e poi mi ricordo troppo bene come una sequenza di incidenti gravi siano successi pure nelle "sicurissime" centrali dell'occidente e che spesso è andata bene perchè... c'ha detto culo :roll:

Sulla frase che ho evidenziato invece sono totalmente in disaccordo: magari il mondo facesse sempre scelte ragionevoli :roll:
Se così fosse, questo topic non avrebbe motivo di esistere perchè i nostri illuminati capi che reggono le sorti del mondo e delle nostre vite farebbero sicuramente le scelte giuste :wink:
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Messaggioda il.bruno » gio mar 08, 2007 16:23 pm

Essendo iscritto all'ordine, mi arriva a casa ogni 15 giorni la rivista "il giornale dell'ingegnere", sulla quale è acceso da anni un dibattito tecnico ricco di articoli sia favorevoli, sia contrari al nucleare, ed in generale molto ben informato sui problemi energetici. Gli interventi più interessanti sono sempre ben fondati da un punto di vista tecnico e quantitativo, ma anche quelli più "ideologici" talvolta non mancano (e sono meno interessanti).
Soprattutto da lì vaglio le informazioni con le quali formo il mio giudizio.
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Messaggioda germana » gio mar 08, 2007 16:42 pm

il.bruno ha scritto:Essendo iscritto all'ordine, mi arriva a casa ogni 15 giorni la rivista "il giornale dell'ingegnere", sulla quale è acceso da anni un dibattito tecnico ricco di articoli sia favorevoli, sia contrari al nucleare, ed in generale molto ben informato sui problemi energetici. Gli interventi più interessanti sono sempre ben fondati da un punto di vista tecnico e quantitativo, ma anche quelli più "ideologici" talvolta non mancano (e sono meno interessanti).
Soprattutto da lì vaglio le informazioni con le quali formo il mio giudizio.


Bene bene siamo colleghi :D

Anche a me arriva la rivista... ma sull'argomento mi sembra troppo palesemente "schierata". Altrettanto di quanto lo sono, in senso contrario, le riviste "ambientaliste".
Interventi contro il nucleare? Mi devono essere sfuggiti... ma se ci sono stati lo trovo un forte punto a favore per la posizione antinuclearista, considerando la provenienza non propriamente "ambientalista" :wink:

Il mio problema comunque è che sia gli articoli pro che quelli contro mi appaiono piuttosto circostanziati e quasi sempre firmati da personaggi che hanno voce in capitolo (compresi quelli che parlano su riviste ambientaliste): tecnici, scienziati... in disaccordo tra loro :roll:
Tutto considerato quindi, preferisco fare una battaglia a favore del sole :D
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Messaggioda n!z4th » gio mar 08, 2007 19:36 pm

In altre parole bruno il tuo discorso è sintetizzabile nel dire che bisogna avere un occhio più a largo spettro.Osservare il singolo e il relativamente breve periodo di un secolo o di una generazione umana potrebbe essere fallace e, per essere certi di quello che si dice, bisognerebbe analizzare l'evoluzione climatica su un periodo temporale molto ampio in modo da esser sicuri che quello che si dice non sia un normale e localizzato periodo, in questo caso, caldo; e quindi un' irregolarità climatica irrilevante nello scorrere milionario degli anni.
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Messaggioda il.bruno » gio mar 08, 2007 19:55 pm

Per quanto riguarda l'attuale aumento di temperatura e il contributo antropico, sì, questa ipotesi mi pare molto ragionevole. Preciso: non è detto che sia poi irrilevante, ad esempio la Piccola Età Glaciale o il cosiddetto Optimum Climatico Medievale non sono irrilevanti. Sono naturali, e non sappiamo dire con certezza perché ci sono stati.
Quindi aggiungo che:
- la limitazione delle emissioni è comunque utile, perché è perseguibile attraverso una migliore efficienza energetica e alla diversificazione delle fonti di energia (nucleare compreso) e si può accompagnare alla riduzione di altri tipi di inquinamento;
- ammesso che le emissioni di CO2 siano le responsabili dell'effetto serra, non aspettiamoci con quanto sopra di ribaltare la situazione, visto che contemporaneamente lo sviluppo avanza a colpi di centrali a nafta e a carbone in mezzo mondo;
- quindi, date le conoscenze parziali e l'inefficacia di provvedimenti tipo Kyoto, tanto vale procedere in parallelo con una strategia di adattamento alle nuove condizioni climatiche.
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Messaggioda n!z4th » gio mar 08, 2007 21:04 pm

Adattate le vostre picche al dry insomma.



8)
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Messaggioda il.bruno » gio mar 08, 2007 23:43 pm

mi sa che c'hai ragione

vorrà dire che smetteremo di sciare ed andremo ad arrampicare tutto l'anno!
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