Collegamento sciistico del Pelmo

Dedicato ai problemi e alle notizie ambientali.

Collegamento sciistico del Pelmo

Messaggioda Drugo Lebowsky » lun gen 03, 2011 14:32 pm

il tema non è certo recente
ma purtroppo viene sempre più spesso riproposto.
chi è interessato dia un'occhiata qua:
http://www.nuovagenerazione.it/
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Messaggioda Cosacco » lun gen 03, 2011 14:36 pm

Bella merda
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Messaggioda julius » mar gen 04, 2011 19:08 pm

Pochi giorni fa avevo già postato sull'argomento,comunque ben vengano proteste e preoccupazioni....C'è da chiedersi con quale faccia tosta poi pretendiamo che l'UNESCO confermi l'etichetta di patrimonio mondiale alle Dolomiti se permettiamo che si sconquassi uno dei settori più belli di esse...
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Messaggioda Picchio » mar gen 04, 2011 22:00 pm

Ma perchè anzichè pensare al Pelmo questi non fanno un restyling al nome e al logo della loro lista?
"Ma che dici ,allora perchè non vietare i ciclisti i motociclisti gli automobbilisti gli ecsursionisti i camioni e più ne più ne metta , col quelli l'ambulanza viene pure e la paghi pure"
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Messaggioda ManWithTheSpinningHead » mer gen 05, 2011 12:37 pm

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Messaggioda NO-FLY-ZONE » gio gen 06, 2011 10:48 am

Voglio dire anch'io la mia,
premesso che per mantenere la gente in montagna bisogna che abbia lavoro e il futuro della montagna dal mio punto di vista è solo il turismo, premesso che nel luogo grossi sconvolgimenti non ve ne sarebbero essendo il territorio in prevalenza di prati e le piste da sci rimangono sulla neve che in primavera se ne va, premesso che con dei vincoli adeguati , dove i gestori degli impianti debbano tenere in ORDINE e PULITO la zona, premesso che il trentino con tutte le piste e impianti di risalita è comunque entrato nel patrimonio.....

Mi chiedo:

Perchè c***o dev'essere gente di Padova e Venezia che ci fà li studi di fattibilità????
E' mai possibile che non ci sia gente del luogo studiata che non lo possa fare?
Mi sono rotto di questi 4 politicanti "MI SO TUTTO!" che ci vengano a fare i conti e a comandare a casa nostra NON SE NE PUO' PIU'!!! :x :evil:

Grazie per l'attenzione...mi aspetto svalangate di MERDA :roll:
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Messaggioda alpujarra » gio gen 06, 2011 12:08 pm

NO-FLY-ZONE ha scritto:per mantenere la gente in montagna bisogna che abbia lavoro e il futuro della montagna dal mio punto di vista è solo il turismo


Concordo, ma non credo la costruzione degli impianti da sci sia l'unico tipo di sfruttamento turistico perseguibile, né tantomeno il più auspicabile.
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Messaggioda alpujarra » gio gen 06, 2011 12:21 pm

Poi le conclusioni dell'analisi socioeconomica di pag. 55 (in fondo) e seguenti non mi trovano per nulla d'accordo.

E lasciano intendere che il progetto di sviluppo desiderato non si limiterebbe a mettere su due piloni e a far sciare sui pendii prativi della zona, ma presuppongono un ben altro tipo di intervento.
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Messaggioda Cosacco » gio gen 06, 2011 12:40 pm

Vorrei aggiungere una piccola cosa come "turista":
Alla domanda perchè per le ferie estive preferisco, spesso, le zone come alta badia, per esempio, la risposta non è per il numero di impianti di risalita. Ma semplicemente perche la qualità degli alberghi e appartamenti è notevolmente migliore con prezzi più ragionevoli, sicuramente è una regione a statuto speciale e arriva più denaro ma il denaro non migliora la cortesia e la disponibilità della gente. Con questo intendo dire che spesso nella zona zoldana ecc. la proposto di alloggio è obbligata ad un lungo periodo, come se tutti potessimo permetterci di prendere la casa per 4 settimane, e il rifiuto di accettare il mio gatto ( grande appassionato delle vacanze in montagna).
Tutto questo sproloquio per dire che forse invece di pensare a nuovi impianti e piste da sci dovrebbero pensare a come accogliere meglio i turisti, i soldi sarebbe meglio darli all'albergatore per il rimodernamento dell'hotel-casa non toccare lo splendido paesaggio
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Messaggioda Falco5x » gio gen 06, 2011 15:00 pm

Cosacco ha scritto:Vorrei aggiungere una piccola cosa come "turista":
Alla domanda perchè per le ferie estive preferisco, spesso, le zone come alta badia, per esempio, la risposta non è per il numero di impianti di risalita. Ma semplicemente perche la qualità degli alberghi e appartamenti è notevolmente migliore con prezzi più ragionevoli, sicuramente è una regione a statuto speciale e arriva più denaro ma il denaro non migliora la cortesia e la disponibilità della gente. Con questo intendo dire che spesso nella zona zoldana ecc. la proposto di alloggio è obbligata ad un lungo periodo, come se tutti potessimo permetterci di prendere la casa per 4 settimane, e il rifiuto di accettare il mio gatto ( grande appassionato delle vacanze in montagna).
Tutto questo sproloquio per dire che forse invece di pensare a nuovi impianti e piste da sci dovrebbero pensare a come accogliere meglio i turisti, i soldi sarebbe meglio darli all'albergatore per il rimodernamento dell'hotel-casa non toccare lo splendido paesaggio

Concordo.
Però oltre al beneficio innegabile dei maggiori contributi che ricevono, gli altoatesini sono aiutati nella loro funzione di albergatori anche da una mentalità mille anni luce distante da quella degli zoldani, o dei cadorini, o degli agordini, ecc.
Da sempre loro curano il loro terrritorio alla vecchia maniera (è anche vero che lo rovinano benissimo alla nuova maniera con le funivie, ma non è questo il punto di cui voglio discutere).
Per loro il lavoro di albergatore è consequenziale alla tradizione di curare la propria casa e i beni rurali (prati boschi, allevamento) con la massima dedizione, lavorando senza risparmio né orari. Essi nascono dunque imprenditori della loro amatissima proprietà e pochi di loro si lasciano sedurre da quei miraggi industriali che purtroppo spesso si rivelano effimeri (vedi Luxottica) e che li distoglierebbero dalle attitudini e dai mestieri della tradizione di cui essi sono fieri.
A questo punto, integrata così nell'ambiente l'attività di ospitalità viene facile e offre il massimo. Nessun bellunese potrebbe offrire di più a minor costo, perché il bellunese, per anni obbligato ad emigrare dall'assenza dei contributi che hanno invece permesso agli altoatesini di restare, ha perso l'attaccamento al prato, al bosco, agli animali e ai sudati lavori della tradizione, e dunque anche l'ospitalità che può offrire è limitata, condizionata e faticosa, e il servizio ne risente.

Comunque la strada dei comprensori sciistici è un rimedio peggiore del male, perché favorisce il turismo-cavalletta stagionale da rapina a scapito di uno più consapevole che possa comportare alla lunga una reale valorizzazione del territorio, rispettosa e ad ampio spettro.
Chuck Norris ha contato fino a infinito. Due volte.
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Messaggioda julius » gio gen 06, 2011 22:03 pm

NO-FLY-ZONE ha scritto:Voglio dire anch'io la mia,
premesso che per mantenere la gente in montagna bisogna che abbia lavoro e il futuro della montagna dal mio punto di vista è solo il turismo, premesso che nel luogo grossi sconvolgimenti non ve ne sarebbero essendo il territorio in prevalenza di prati e le piste da sci rimangono sulla neve che in primavera se ne va, premesso che con dei vincoli adeguati , dove i gestori degli impianti debbano tenere in ORDINE e PULITO la zona, premesso che il trentino con tutte le piste e impianti di risalita è comunque entrato nel patrimonio.....

Mi chiedo:

Perchè c***o dev'essere gente di Padova e Venezia che ci fà li studi di fattibilità????
E' mai possibile che non ci sia gente del luogo studiata che non lo possa fare?
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Grazie per l'attenzione...mi aspetto svalangate di MERDA :roll:


Perdonami,nessuna 'svangata' ma un paio di osservazioni.
La prima: secondo te il fatto che i previsti impianti interesserebbero praterie d'alta quota è positivo perchè l'impatto risulterebbe minimizzato. E' vero il contrario,invece: una prateria d'alta quota è il prodotto di processi durati centinaia di migliaia di anni, mentre se viene distrutta è praticamente perduta per sempre. Un bosco,se tagliato,è in grado di ricrescere, una prateria d'alta montagna, il cui cotico ha uno spessore molto ridotto, non ricrescerà.
La seconda: secondo te, chi finanzierebbe questo mega carosello ? Considera che,in base alle norme comunitarie, aiuti pubblici non sono consentiti,perchè violerebbero il principio di libera concorrenza. E dunque...chi ne trarrebbe vantaggio?
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Messaggioda NO-FLY-ZONE » gio gen 06, 2011 22:07 pm

Sono d'accordo con chi ha detto che ci sarebbe bisogno di rinnovo degli alberghi e l'idea di stanziare fondi per farlo è richiesta vecchissima da parte dei bellunesi incuneati trà 2 regioni autonome e che per tirare avanti la loro baracca si devono sudare ogni centesimo per poterlo reinvestire.
Non sono d'accordo con chi dice che l'altoatesino è più cordiale del Bellunese, chi dice ciò è evidente che non conosce il tedesco e il ladino, io per mia fortuna sì, e vi assicuro che a chi mi faceva il sorriso mandandomi a fanculo in tedesco l'ho fatto diventare viola in più occasioni, in oltre (vedi Maratona de les Dolomites) gli altotesini non accettano prenotazioni dagli "italiani" così chiamati da loro in maniera dispreggiativa almeno che non vengano dalla toscana in giù o da Milano in là...CHE abbiano i soldi da spendere insomma e che si fermino almeno una settimana perchè il viaggio ne valga la pena.
In fine a chi parla degli altoatesini legati alla terra, bhè chi non lo sarebbe se ti pagassero per restarci??? i contadini altoatesini prendono tanti di quei contributi che mi viene voglia pure a me di andare a zappare terra....
Credetemi gli emigrati Bellunesi hanno mantenuto più le tradizioni che non chi è rimasto in patria, dalla lingua al mangiare, provate ad andare a zoldo quando rientrano i gelatieri, sentite parlare più in quel momento zoldano che in tutto l'arco dell'anno!

Detto tutto ciò concludo dicedo che ammiro anch'io gli altoatesini anzi tanto di cappello sono capaci di vendeere il fieno come oro, al malucco che pensa che il materasso di fieno nell'albergo a 5 stelle sia all'avanguardia ma mio nonno nella sua misera casetta vecchia bacucca non vide l'ora di farne falò quando riusci a comprarsi quello moderno.
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Messaggioda NO-FLY-ZONE » gio gen 06, 2011 22:14 pm

P.S. di quel progetto se ne parla da 20 anni, ma nel Veneto i verdi contano troppo,vedi pista di palafavera, nel Trentino che hanno capito che il turismo fa far soldi li mettono a tacere....
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Messaggioda NO-FLY-ZONE » gio gen 06, 2011 22:39 pm

julius ha scritto:
NO-FLY-ZONE ha scritto:Voglio dire anch'io la mia,
premesso che per mantenere la gente in montagna bisogna che abbia lavoro e il futuro della montagna dal mio punto di vista è solo il turismo, premesso che nel luogo grossi sconvolgimenti non ve ne sarebbero essendo il territorio in prevalenza di prati e le piste da sci rimangono sulla neve che in primavera se ne va, premesso che con dei vincoli adeguati , dove i gestori degli impianti debbano tenere in ORDINE e PULITO la zona, premesso che il trentino con tutte le piste e impianti di risalita è comunque entrato nel patrimonio.....

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Perchè c***o dev'essere gente di Padova e Venezia che ci fà li studi di fattibilità????
E' mai possibile che non ci sia gente del luogo studiata che non lo possa fare?
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Perdonami,nessuna 'svangata' ma un paio di osservazioni.
La prima: secondo te il fatto che i previsti impianti interesserebbero praterie d'alta quota è positivo perchè l'impatto risulterebbe minimizzato. E' vero il contrario,invece: una prateria d'alta quota è il prodotto di processi durati centinaia di migliaia di anni, mentre se viene distrutta è praticamente perduta per sempre. Un bosco,se tagliato,è in grado di ricrescere, una prateria d'alta montagna, il cui cotico ha uno spessore molto ridotto, non ricrescerà.
La seconda: secondo te, chi finanzierebbe questo mega carosello ? Considera che,in base alle norme comunitarie, aiuti pubblici non sono consentiti,perchè violerebbero il principio di libera concorrenza. E dunque...chi ne trarrebbe vantaggio?


Ti rispondo con una domanda... Perchè in trentino ci riescono a manere il territorio intatto e noi non dovremmo riuscirci?

Comunque sia chiaro io sono a favore di una vita dignitosa e sostenibile per i montanari, e il turismo è il male minore con il giovamento migliore, di certo non voglio che(e questa sarebbe l'alternativa al turismo) i popoli di montagna migrino e tanto meno che si faccia le industrie sotto il Pelmo
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Messaggioda AlbertAgort » ven gen 07, 2011 10:58 am

Falco5x ha scritto:miraggi industriali che purtroppo spesso si rivelano effimeri (vedi Luxottica) .


cioè, no cioè, che ha la luxottica di effimero? 8O che è l'unica cosa che tira il carro qui in basso agordino....
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Messaggioda NO-FLY-ZONE » ven gen 07, 2011 11:03 am

AlbertAgort ha scritto:
Falco5x ha scritto:miraggi industriali che purtroppo spesso si rivelano effimeri (vedi Luxottica) .


cioè, no cioè, che ha la luxottica di effimero? 8O che è l'unica cosa che tira il carro qui in basso agordino....


Albert lascia perdere parlano senza cognizione di causa! dovrebbero vivere in montagna per capire di che si parla! tra l'altro perchè in trentino non ci sono industrie? NO POCHE!!!
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Messaggioda Falco5x » ven gen 07, 2011 11:21 am

AlbertAgort ha scritto:
Falco5x ha scritto:miraggi industriali che purtroppo spesso si rivelano effimeri (vedi Luxottica) .


cioè, no cioè, che ha la luxottica di effimero? 8O che è l'unica cosa che tira il carro qui in basso agordino....

Dicesi effimero qualcosa che oggi c'è e domani potrebbe non esserci.
Lungi da me l'idea di portare sfiga, però si sa bene che le attvità industriali di questo genere, in mano a società che guardano solo il profitto, possono da un momento all'altro decidere che produrre in un certo posto non è più conveniente e occorre delocalizzare, magari in Cina. Se una intera comunità basa la la propria sopravvivenza su una base così precaria, stiamo freschi.
Sia chiaro che io auguro lunghissima vita alla Luxottica però...
Siccome il comodo lavoro in fabbrica è molto allettante, io temo che la presenza di questa comodità abbia distolto molti giovani dalle attività tradizionali (compreso l'artigianato) che potrebbero invece offrire attrattiva al turismo e mantenere viva la ricchezza endemica, ovvero i mestieri, la cura del territorio boschivo prativo e fluviale, l'allevamento, le produzioni alimentari di nicchia, l'ospitalità alberghiera anche solo B&B, eccetera, tutte cose grandemente attrattive di un sano turismo consapevole. In Alto Adige invece (a parte il solito beneficio dei contributi, che se non lo cito ogni volta pare che non mi renda conto di quanto sia fondamentale), in AA dicevo la risorsa non può essere delocalizzata perché è legata alla terra e alla tradizione.
Insomma credo che la Luxottica sia stata una ottima opportunità però una cattiva maestra, di quelle che invece di insegnare a vivere danno la pappa pronta, e quando muoiono generano solo uno sterminato numero di orfani incapaci di fare altro, e lavoro sarà difficile che ne trovino perché a quel tempo i cinesi avranno acquisito le conoscenze per fare gli occhiali meglio, più in fretta e a costo estremamente più basso di qualsiasi agordino.
Parere mio, ovviamente.
Se sbaglio però dimmelo, eh.
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Messaggioda NO-FLY-ZONE » ven gen 07, 2011 11:39 am

Falco5x ha scritto:Se sbaglio però dimmelo, eh.


NO non sbagli questa volta ti do ragione!
Ma allora vedi che mi dai in parte ragione, un turismo fatto bene e con la tutela del territorio non c'è cinese che possa portartelo via, ecco perchè sono favorevole al collegamento sciistico, PURCHE' IN PRIMIS SI METTA LA TUTELA E LA SLVAGUARDIA DEL TERRITORIO OVE SI COLLOCA.
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Messaggioda basi » ven gen 07, 2011 11:59 am

leggendo i vari commenti rovo che chi piu e chi meno abbia la
sua parte di ragione....
1 in particolare pero' pur non condividendo il carosello non trovo giusto
il dire che se fatto in un bosco sarebbe meglio (tra i due mali preferisco un prato)in questo caso detto da Julius
2 non condivido con Falco il fatto che la Luxottica pur se "effimera"
sia stata un brutto insegnamento ...
3 con Cosacco non condivido che in AA e in particolare in Alta Badia ci siano prezzi migliori e che ti trattino meglio...

e' vero che (e sono Trentino) bisognerebbe dare/avere pari diritti (contributi) e pari doveri (tenere puliti prati e boschi) a tutti ...
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Messaggioda gab_go » ven gen 07, 2011 12:23 pm

Faccio una domanda da straniero alle vostre zone, ma è mai possibile che quando si parla di turismo si debba considerare solo lo sci e le mandrie di turisti che si muovono in funivia anche d'estate?
A me pare che QUESTA sia una questione culturale. Pare che in Italia prima ancora di provare alternative di minore impatto, si vada sempre verso il "comprensorio" gli "stabilimenti", tutte quelle infrastrutture stile parco divertimenti che onestamente a me non attirano per niente e che attirano sciami di persone con le tasche belle gonfie da spennare per bene

Ora, se questa è l'unica maniera di fare soldi e mantenere vive le comunità montane passi, non c'è molto altro da fare. Ma io ho i miei dubbi, e mi sembra che si voglia cercare la gallina dalle uova d'oro, invece di accettare il giusto guadagno per il giusto lavoro, senza prostituirsi.

Non sono un esperto, ma ho fatto qualche giro per le Giulie slovene (non le ragazze, :cry: ...) e ho visto tantissima gente, un mercato in crescita, e forte. Però non ho visto intere serie di alberghi-caserma, funivie e tralicci su ogni pendio, etc.etc.
Mah, forse faccio un discorso generalista, ma credo che con offerte adatte al microturismo, al turismo responsabile, etico, alla formazione e all'educazione del visitatore si faccia molto più e molto meglio per tutti che non tappezzando ogni angolo di servizi da paese dei balocchi.
Forse però si guadagna meno.
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