Barre des Ecrins - Cresta W (Normale)

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Barre des Ecrins - Cresta W (Normale)

Messaggioda meryxtoni » dom giu 19, 2005 16:17 pm

Chi mi può dare qualche info e soprattutto consigli.
Ci andrei a fine mese.
Grazie.
meryxtoni
 
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Messaggioda Fabrizio Righetti » lun giu 20, 2005 12:50 pm

Ciao, la Barre è proprio una bella montagna e ti offre anche una bella via di salita. Io l'ho salita lo scorso anno a Luglio, ti riporto qui la mia relazione, spero ti sia utile. Un solo consiglio se sei allenato ti conviene dormire al Refuge du Glacier Blanc è molto più tranquillo, oppure te la spari in giornata da giù (già Marco Anghileri che aveva postato sullo stesso argomento mi sembra avesse fatto così). Quando son salito io, come vedrai dagli orari mi son fermato 3 o 4 ore al rifugio e poi siamo ripartiti, ma era praticamente notte (i tempi che ti ho allegato sono gli orari di partenza e di arrivo, così ti fai un'idea).

Fabrizio

BARRE DES ECRINS, 4102 M ? DÔME DE NEIGE DES ECRINS, 4015 M

Per il Glacier Blanc e la cresta W

Accesso: Da Briancon proseguire in direzione di Gap sino alla località di Prelles dove si imbocca sulla destra una strada tortuosa che percorrendo il fianco della montagna conduce a Vallouise. Proseguire lungo la valle superare il paese di Ailefroide e mantenendola destra raggiungere la remota località di Pre de Madame Carle (1874 m, circa 260 Km da Milano) dove si parcheggia in un ampio parcheggio proprio dinazi al centro visitatori del Parco degli Ecrins.

Dal centro visitatori di Pre de Madame Carle (1874 m imboccare il largo ed evidente sentiero che conduce verso il Glacier Blanc ed il Glacier Noire (indicazioni per il Refuge du Glacier Blanc ed il Refuge des Ecrins). Dopo una prima parte pianeggiante, che si sviluppa all?interno di un bosco di larici, il sentiero supera tramite un ponticello il torrente che scende dal Glacier Noire ed inizia a salire deciso con numerosi tornanti sul fianco della montagna. A circa 2015 m di quota, nei pressi di un tornante, si lascia alla propria sinstra il sentiero che conduce verso il Glacier Noire e proseguendo si raggiunge un terrazzo glaciale a circa 2280 m di quota. Qui con una leggera discesa ci si porta nei pressi del torrente che si genera dalla vicina fronte del Glacier Blanc e lo si supera tramite una passerella. Si continua la salita lungo il sentiero che qui si fa un po più incerto e accidentato per arrivare ad una bella piana dove si trovano i resti della vecchio Refuge Tucket (2438 m). Si attraversa in piano verso N e con un ultima salita si aggira e si rimonta la barra rocciosa su cui sorge il Refuge du Glacier Blanc (2542 m), in posizione panoramica dinanzi alla fronte seraccata dell?omonimo ghiacciaio.
Dal rifugio continuare sulla traccia che rapidamente conduce alla morena storica del Glacier Blanc e seguendo la quale si raggiunge a circa 2800 m di quota il ghiacciaio. Proseguire lungamente sul ghiacciaio verso SW (all?inizio qualche crepaccio), mantenendosi sul suo margine sinistro (orog.) sino a che non si raggiunge la base dello spettacolare versante settentrionale della Barre des Ecrins a circa 3300 m di quota. A questo punto risalire il versante settentrionale con percorso idoneo (traccia comunque sempre presente), generalmente nella prima parte stando grosso modo sulla verticale della cima del Dôme de Neige e poi traversando verso sinistra in direzione della Bréche des Ecrins. Giunti ad un ripiano glaciale obliquare alla propria destra e rimontando un paio di ripidi pendii raggiungere il plateau sommitale, lo si percorre bordeggiando la base del versante N della Barre des Ecrins e si perviene così alla Bréche de Lory, marcato intaglio tra la Barre ed il Dôme. Oltrepassata la crepaccia terminale si approcciano le rocce della cresta W della Barre superando un ripido ed ostico salto iniziale alto una ventina di metri (III+) e dove è meglio prestare attenzione assicurandosi convenientemente anche se in loco sono presenti un paio di ancoraggi (questo risalto sembra comunque evitabile sulla sinistra). Raggiunta la cengia su cui è possibile fare sosta si traversa poi in leggera salita verso sinistra lungo un sistema di cengie il versante N della montagna per ritornare poi in cresta. Si segue la cresta con percorso aereo ma su roccia salda e ben appigliata (II) e passando per il Pic Lory (4088 m) si raggiunge in fine la vetta (circa 45 minuti dalla Bréche de Lory).
In discesa si segue il medesimo percorso e con una corda doppia (25 m) si supera il salto iniziale raggiungendo la comoda Bréche de Lory da qui in breve, attraverso un pendio nevoso, si perviene alla sommità del Dôme.

Dislivello:
1° giorno 700 m
2° giorno 1560 m
Difficoltà: AD-
Tempo di percorrenza:
1° giorno
Pre de Madame Carle (1874 m): ore 21.00
Refuige du Glacier Blanc (2542 m): ore 22.20
2° giorno
Refuige du Glacier Blanc (2542 m): ore 02.30
vetta Barre des Ecrins (4102 m): ore 07.30
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Fabrizio Righetti
 
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Messaggioda grigna » lun giu 20, 2005 13:18 pm

Fabrizio Righetti ha scritto:Ciao, la Barre è proprio una bella montagna e ti offre anche una bella via di salita. Io l'ho salita lo scorso anno a Luglio, ti riporto qui la mia relazione, spero ti sia utile. Un solo consiglio se sei allenato ti conviene dormire al Refuge du Glacier Blanc è molto più tranquillo, oppure te la spari in giornata da giù (già Marco Anghileri che aveva postato sullo stesso argomento mi sembra avesse fatto così). Quando son salito io, come vedrai dagli orari mi son fermato 3 o 4 ore al rifugio e poi siamo ripartiti, ma era praticamente notte (i tempi che ti ho allegato sono gli orari di partenza e di arrivo, così ti fai un'idea).

Fabrizio

BARRE DES ECRINS, 4102 M ? DÔME DE NEIGE DES ECRINS, 4015 M

Per il Glacier Blanc e la cresta W

Accesso: Da Briancon proseguire in direzione di Gap sino alla località di Prelles dove si imbocca sulla destra una strada tortuosa che percorrendo il fianco della montagna conduce a Vallouise. Proseguire lungo la valle superare il paese di Ailefroide e mantenendola destra raggiungere la remota località di Pre de Madame Carle (1874 m, circa 260 Km da Milano) dove si parcheggia in un ampio parcheggio proprio dinazi al centro visitatori del Parco degli Ecrins.

Dal centro visitatori di Pre de Madame Carle (1874 m imboccare il largo ed evidente sentiero che conduce verso il Glacier Blanc ed il Glacier Noire (indicazioni per il Refuge du Glacier Blanc ed il Refuge des Ecrins). Dopo una prima parte pianeggiante, che si sviluppa all?interno di un bosco di larici, il sentiero supera tramite un ponticello il torrente che scende dal Glacier Noire ed inizia a salire deciso con numerosi tornanti sul fianco della montagna. A circa 2015 m di quota, nei pressi di un tornante, si lascia alla propria sinstra il sentiero che conduce verso il Glacier Noire e proseguendo si raggiunge un terrazzo glaciale a circa 2280 m di quota. Qui con una leggera discesa ci si porta nei pressi del torrente che si genera dalla vicina fronte del Glacier Blanc e lo si supera tramite una passerella. Si continua la salita lungo il sentiero che qui si fa un po più incerto e accidentato per arrivare ad una bella piana dove si trovano i resti della vecchio Refuge Tucket (2438 m). Si attraversa in piano verso N e con un ultima salita si aggira e si rimonta la barra rocciosa su cui sorge il Refuge du Glacier Blanc (2542 m), in posizione panoramica dinanzi alla fronte seraccata dell?omonimo ghiacciaio.
Dal rifugio continuare sulla traccia che rapidamente conduce alla morena storica del Glacier Blanc e seguendo la quale si raggiunge a circa 2800 m di quota il ghiacciaio. Proseguire lungamente sul ghiacciaio verso SW (all?inizio qualche crepaccio), mantenendosi sul suo margine sinistro (orog.) sino a che non si raggiunge la base dello spettacolare versante settentrionale della Barre des Ecrins a circa 3300 m di quota. A questo punto risalire il versante settentrionale con percorso idoneo (traccia comunque sempre presente), generalmente nella prima parte stando grosso modo sulla verticale della cima del Dôme de Neige e poi traversando verso sinistra in direzione della Bréche des Ecrins. Giunti ad un ripiano glaciale obliquare alla propria destra e rimontando un paio di ripidi pendii raggiungere il plateau sommitale, lo si percorre bordeggiando la base del versante N della Barre des Ecrins e si perviene così alla Bréche de Lory, marcato intaglio tra la Barre ed il Dôme. Oltrepassata la crepaccia terminale si approcciano le rocce della cresta W della Barre superando un ripido ed ostico salto iniziale alto una ventina di metri (III+) e dove è meglio prestare attenzione assicurandosi convenientemente anche se in loco sono presenti un paio di ancoraggi (questo risalto sembra comunque evitabile sulla sinistra). Raggiunta la cengia su cui è possibile fare sosta si traversa poi in leggera salita verso sinistra lungo un sistema di cengie il versante N della montagna per ritornare poi in cresta. Si segue la cresta con percorso aereo ma su roccia salda e ben appigliata (II) e passando per il Pic Lory (4088 m) si raggiunge in fine la vetta (circa 45 minuti dalla Bréche de Lory).
In discesa si segue il medesimo percorso e con una corda doppia (25 m) si supera il salto iniziale raggiungendo la comoda Bréche de Lory da qui in breve, attraverso un pendio nevoso, si perviene alla sommità del Dôme.

Dislivello:
1° giorno 700 m
2° giorno 1560 m
Difficoltà: AD-
Tempo di percorrenza:
1° giorno
Pre de Madame Carle (1874 m): ore 21.00
Refuige du Glacier Blanc (2542 m): ore 22.20
2° giorno
Refuige du Glacier Blanc (2542 m): ore 02.30
vetta Barre des Ecrins (4102 m): ore 07.30


ma perchè le relazioni non riportano il passaggio di III+ ma indicano massima difficoltà su roccia il secondo grado? forse perchè dopo il 2003 l'accesso alla cresta si è inevitabilmente modificato? comunque non è che sto 2005 sia da meno rispetto al 2003..... dei miei amici mi vorrebbero portare sulla Barre la prima di agosto.X me è troppo tardi ma se poi mi dici di sto passaggio di terzo addio...x me è un muro invalicabile.
ciao
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Messaggioda Fabrizio Righetti » lun giu 20, 2005 13:32 pm

Ciao Grigna, fidati proprio all'attacco della cresta, presso il colletto nevoso c'è una paretina di 10/15 m con il passo di III+ e non è banale. Tieni conto che quando scendevo un francese era lì bloccato e rischiava di venir giù gli abbiamo passato una corda per salire. Si è solo III+ ma con i ramponi ai piedi, il freddo alle mani e delle protezioni inesistenti (ma un friend se lo porti ci entra) può trasformarsi in un passo psicologico. Secondo me le guide lo lasciano volutamente così perchè in fondo è l'unico pezzo che fa selezione, oltre la cresta seppur esposta non presenta ostacoli, e quindi possono avere più clienti (Forse le guide lo aggirano a sinistra con qualche trucco). Se fosse più protetto molti andrebbero senza guida. Del resto se sul Dome ci sono 30 persone sulla Barre ce ne sono 4, Noi ad esempio eravamo soli ed al Dome era pieno di gente.
Comunque te la consiglio è proprio una bella salita magari metto nell'album un paio di foto).

Fabrizio
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