Sabato sera siamo saliti al VEII in completa solitudine, incontrando alcuni stambecchi, anche con piccoli, che oramai si erano riappropriati del sentiero.
Le condizioni di tutta la zona sono subito parse decisamente buone, ma la temperatura troppo alta era in agguato. Dal gestore veniamo a sapere che la Monciair non viene salita da 3 settimane e quindi non c'è traccia; inoltre nessuno a parte noi ha manifestasto l'intenzione di salirla.
Al mattino, alle 4, dato che la temperatura fuori dal rifugio è di +7.5° (
) decidiamo di ripiegare sul Ciarforon: proprio non mi va di fare la traccia sprofondando nella neve. E poi il compagno di avventura non ha mai salito neanche il Ciarforon. Insomma è deciso.
Le condizioni sono buone. Il tratto che porta alla strozzatura è segnato da numerose rigole, sembra un Alpamayo in miniatura
. Le altre cordate passano appunto dalla strozzatua. Noi optiamo per un canalino tra le rocce a sx. La calotta finale presenta un tiro su ghiaccio duro. Pendenza max 65°, forse 70°. Discesa ben segnata, un pò rognosa lungo lo sperone che dà al colle.
ATTENZIONE: Lungo la discesa, sulla morena sopra il rifugio, ho trovato una vite da ghiaccio. Se qualcuno di quelli che era in parete con noi è in grado di descriverla (marca, modello e quant'altro...) e si dimostrerà quindi esserne il proprietario, sarò ben contento di restituirla.
